Immanuel Kant La sintesi a priori e la

















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Immanuel Kant La sintesi a priori e la “rivoluzione copernicana”

Cosa significa conoscere? La domanda sull’uso puro della ragione porta Kant a compiere un’indagine sulla natura, le condizioni e i limiti della conoscenza umana.

Caratteri della scienza • Kant comincia con il prendere in esame i caratteri della conoscenza scientifica, modello di sapere rigoroso. • La scienza consta (principalmente) di giudizi (proposizioni) che hanno due caratteristiche: § sono universali e necessari; § sono accrescitivi del sapere (“fecondi”).

Analitici o sintetici? • Kant distingue due tipi di giudizio: § analitico: il predicato è contenuto nel soggetto e può ricavarsi per analisi da esso: “ogni corpo è esteso” (l’estensione è compresa nel concetto di corpo). § sintetico: il predicato non è implicito nel soggetto, ma vi aggiunge qualcosa di nuovo: “qualche corpo è pesante” (gli antichi pensavano che esistessero anche corpi leggeri).

I giudizi scientifici sono analitici? I giudizi analitici § sono formulabili a priori, cioè senza consultare l’esperienza; § quindi sono universali e necessari. § Però non aumentano il sapere, lo esplicitano. • Perciò non sono quelli scientifici (la scienza ne fa uso ma non progredisce grazie ad essi).

I giudizi scientifici sono sintetici? • I giudizi sintetici § sono fecondi (il predicato esprime una conoscenza nuova rispetto al soggetto) § però se sono a posteriori (come, ad es. : “alcuni corpi sono pesanti”) § non sono universali e necessari (non posso ricavare nulla di necessario dall'esperienza). • Perciò non sono quelli scientifici.

Sintetici a priori • I giudizi scientifici dovranno essere: § sintetici e quindi fecondi; § ma a priori e quindi universali e necessari. • Tali sono, secondo Kant, § quelli matematici (“ 7 + 5 = 12”); § geometrici: (“la retta è la distanza più breve tra due punti”); § fisici: (“la massa è costante attraverso tutte le trasformazioni”)

Il fondamento • I giudizi analitici si basano sui principi logici di identità e di non contraddizione. • I giudizi sintetici a posteriori derivano la loro validità dall’esperienza. • I giudizi sintetici a priori non si basano sui principi della deduzione, né sull’esperienza: su cosa si fondano?

La rivoluzione copernicana Per trovare il fondamento della sintesi a priori Kant introduce in gnoseologia un mutamento di vedute analogo alla rivoluzione operata da Copernico in astronomia

Copernico e Kant • Come Copernico cercò di spiegare i movimenti celesti affermando che non era il sole a ruotare attorno alla terra, ma la terra attorno al sole, • così Kant propone di spiegare la conoscenza affermando che non è il soggetto che deve adattarsi all’oggetto ma è l’oggetto che si adatta al soggetto conoscente, alle leggi che esso vi pone.

Homo mensura • L'uomo (si parla di tutti gli uomini non dei singolo) non conosce gli oggetti come sono (la “cosa in sé” ci è inaccessibile) • conosce la realtà come gli appare determinata dal modo di operare delle sue facoltà conoscitive (“fenomeno”). • Ma che rapporto ha questa concezione con il problema della sintesi a priori?

Gli occhiali verdi • Supponiamo che il cristallino, la “lente” dell’occhio non sia trasparente ma verde. • Se ho il cristallino verde vedo tutto colorato in vari toni di verde: § non vedo i colori delle cose (la realtà in sé), § vedo le cose come mi appaiono attraverso la lente del soggetto, in vari toni di verde

Situazione “tolemaica” • Se non so di avere il cristallino verde § posso pronunciarmi sui colori delle cose solo dopo averle viste (a posteriori). § Non posso dire “tutti i corpi sono verdi” perché non posso escludere che il prossimo corpo sarà di un altro colore. § Devo dire: “alcuni corpi – quelli che finora ho visto – sono verdi”, § ossia un giudizio sintetico a posteriori, non scientifico

Situazione “copernicana” • Se mi accorgo di avere il cristallino verde § posso pronunciarmi sui colori delle cose anche prima di vederle (a priori). § Posso dire “tutti i corpi sono verdi” perché, siccome sono io che li filtro attraverso il verde, so già come si presenterà il prossimo corpo. § Non so che cosa sarà ma so come sarà (verde). § In queste condizioni “tutti i corpi sono verdi” è giudizio sintetico a priori, “scientifico”.

Oltre l’esempio • Se il soggetto di fronte all’oggetto è attivo, “pone qualcosa” nella conoscenza, può pronunciarsi sinteticamente a priori rispetto a quello che vi pone. • Se l'uomo per natura conosce in una certa modalità o in una certa “forma” può sapere con certezza che qualunque oggetto conoscerà gli apparirà in quella modalità o in quella forma.

Quando Galilei fece rotolare le sue sfere su di un piano inclinato, con un peso scelto da lui stesso, e Torricelli fece sopportare all’aria un peso, che egli stesso sapeva di già uguale a quello di una colonna d’acqua conosciuta […] fu una rivelazione luminosa per tutti gli investigatori della natura. Essi compresero che la ragione vede solo ciò che lei stessa produce secondo il proprio disegno, e che […] deve essa […]costringere la natura a rispondere alle sue domande; e non lasciarsi guidare da lei, per dir così, colle redini; perché altrimenti le nostre osservazioni, fatte a caso e senza un disegno prestabilito, non metterebbero capo a una legge necessaria, che pure la ragione cerca e di cui ha bisogno. È necessario dunque che la ragione si presenti alla natura avendo in una mano i princìpi, secondo i quali soltanto è possibile che fenomeni concordanti abbiano valore di legge, e nell’altra l’esperimento, che essa ha immaginato secondo questi princìpi: per venire, bensì, istruita da lei, ma non in qualità di scolaro che stia a sentire tutto ciò che piaccia al maestro, bensì di giudice, che costringa i testimoni a rispondere alle domande

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