Il turismo Secondo Burkart e Medlick il turismo
Il turismo Secondo Burkart e Medlick, il turismo è l’insieme delle attività svolte da chiunque si allontani temporaneamente dal proprio ambiente normale per una molteplicità di scopi diversi da quello dello svolgimento di un’attività remunerata e ha cinque caratteristiche: 1) il turismo nasce da un movimento di persone verso varie destinazioni e dal loro soffermarsi in esse; 2) in ogni tipo di turismo vi sono due elementi fondamentali, e cioè il viaggio verso la destinazione e il soffermarsi in essa per svolgervi delle attività; 3) il viaggio e il soffermarsi si realizzano al di fuori dei luoghi normali di residenza e di lavoro, generando attività che sono diverse e distinguibili da quelle delle popolazioni che risiedono o che lavorano nei luoghi attraverso i quali i turisti viaggiano o nei quali si soffermano; 4) il movimento verso la destinazione è breve, temporaneo e legato all’intenzione di ritornare entro pochi giorni, settimane o mesi; 5) le destinazioni sono visitate per scopi diversi da quello di prendervi residenza permanente o di dedicarsi a un’occupazione remunerata. Questo è un concetto definito con 2 caratteristiche oggettive, spazio (dall’ambiente quotidiano all’ambiente altro) e tempo (durata e limiti dello spostamento), e 1 caratteristica soggettiva, la motivazione (perché si fa turismo). La risoluzione di Ottawa del 1991 specifica il significato di “turismo domestico”, delinea il quadro completo dei concetti inerenti le diverse articolazioni di turismo ed evidenzia il ruolo dell’escursionismo, oltre a definire il turismo come l’insieme delle attività svolte da chiunque si sposta al di fuori del proprio ambiente abituale per un periodo di tempo inferiore rispetto a una specifica durata e avendo come motivo principale tutt’altro che l’esercizio di un’attività remunerata nella località di destinazione, con 3 criteri fondamentali: lo spostamento al di fuori del luogo di residenza (misurabile sulla minima distanza percorsa, sulla minima durata dell’assenza, sul tempo minimo speso per il viaggio e sul minimo cambiamento di luogo), la permanenza nel luogo visitato inferiore a una specifica durata, lo scopo del viaggio (motivi di piacere, motivi professionali non lavorativi, altri motivi).
• • Turismo e Escursionismo Con il termine turista si è soliti identificare è un soggetto che si sposta dalla sua residenza di origine per più di 24 ore usufruendo di un servizio di pernottamento (con riferimento generico a varie strutture alberghiere). I turisti infatti, trascorrono almeno una notte, ma meno di 1 anno o meno di 6 mesi nel Paese di destinazione. Lo scopo di un turista è perlopiù ricreativo, o comunque vi sono motivazioni considerate simili. Il turista è spesso un consumatore “buono” che apporta sempre benefici alla località visitata. L’escursionista, invece, è un soggetto che si sposta dalla propria residenza di origine per meno di 24 ore, senza usare un servizio di pernottamento. L’escursionista è un consumatore “frugale” che spesso non apporta lo stesso beneficio economico nel sito che visita, rispetto al turista cosiddetto “residente”. erghieri, quelli di ristorazione e quelli dei trasporti pubblici e privati. Un’ulteriore differenza tra turisti ed escursionisti è la seguente: i turisti vengono inclusi nelle statistiche alberghiere poiché sono persone che pernottano almeno un giorno in una località diversa da quella della loro residenza abituale. Non è il caso, altresì, degli escursionisti che sono dei soggetti che esauriscono il loro viaggio-vacanza nell’ambito della giornata e che non usufruiscono del servizio di pernottamento. In quest’ultimo caso, gli escursionisti non sono valutabili attraverso statistiche specifiche.
Spazio e Tempo È l’insieme delle attività svolte da chiunque si allontani temporaneamente dal proprio ambiente normale per una molteplicità di scopi diversi da quello dello svolgimento di un’attività remunerata. Ha 5 caratteristiche principali: a) nasce da un movimento di persone verso varie destinazioni e dal loro soffermarsi in esse; b) vi sono due elementi fondamentali, e cioè il viaggio verso la destinazione e il soffermar c) il viaggio e il soffermarsi si realizzano al di fuori dei luoghi normali di residenza e di lavoro, generando attività che sono diverse e distinguibili da quelle delle popolazioni che risiedono o che lavorano nei luoghi attraverso i quali i turisti viaggiano o nei quali si soffermano; d) il movimento verso le destinazioni è breve, temporaneo e legato all’intenzione di ritornare entro pochi giorni, settimane o mesi; e) le destinazioni sono visitate per scopi diversi da quello di prendervi residenza permanente o di dedicarsi a un’occupazione remunerata. È quindi un concetto definito sulla base di due dimensioni oggettive, lo spazio e il tempo, e su un elemento soggettivo, la motivazione. Lo spazio si concretizza nello spostamento da un ambiente quotidiano a un ambiente altro, anche se è difficilmente quantificabile poiché l’area in cui vengono svolte le attività abituali varia da persona in base al proprio grado di mobilità; il tempo stabilisce la durata e i limiti dello spostamento, consentendo di distinguere il turismo vero e proprio dai fenomeni migratori e da altre forme di migrazione temporanea, è una quota del tempo libero, o leisure time, intervallo residuale che rimane dopo aver soddisfatto i bisogni essenziali e assolto ai normali obblighi lavorativi, familiari e personali; la motivazione è legata al perché si fa turismo, connesso a un complesso di impulsi e esigenze che spingono un individuo ad allontanarsi dalla propria comunità. •
Motivazione • La motivazione turistica comprende ciò che dispone una persona o un gruppo a viaggiare, racchiudendo naturalmente sia aspetti coscienti che elementi inconsci, sia necessità stabili che bisogni transitori. Anche la motivazione turistica, come altre spinte comportamentali, può essere positiva o negativa cioè può derivare, nel primo caso, dalla ricerca di qualcosa da ottenere o, nel secondo, dall’evitare situazioni indesiderate. • Uno degli elementi chiave che accomuna tutti i tipi di turisti e viaggiatori sembra essere la ricerca di un “livello di stimolazione ottimale” (Iso-Ahola, 1982), ossia di uno stato soggettivo ideale che dipende molto dagli stimoli a cui si è assoggettati nella vita quotidiana, ma anche da predisposizioni personali. Esistono, infatti, dei livelli di attivazione estremamente personali che si associano alla percezione di un senso di salute e di armonia interna: al di sotto di un certo livello si pone la sensazione di noia e al di sopra si avverte ansia e stress. Così come non esiste un livello oggettivo di stimolazione ottimale, non esistono attività turistiche oggettivamente noiose o obiettivamente stimolanti, ma la possibilità di innalzare o abbassare il livello di intensità psicofisica attraverso un tipo di viaggio dipende dalla prospettiva del viaggiatore ma anche da ciò che tale persona fa quotidianamente. Questi aspetti spiegano come le scelte turistiche siano connesse al bisogno di diminuire o eliminare una situazione spiacevole, sia essa di ipoattivazione che di iperattivazione, attraverso il raggiungimento di una finalità turistica che può rispondere a diversi bisogni psicologici.
Organizzazione Mondiale del Turismo • Organizzazione internazionale leader del sistema delle Nazioni Unite in materia di viaggi e turismo, l’OMT persegue un’azione sempre più incisiva di promozione del turismo, con lo scopo di contribuire all’espansione economica, alle relazioni internazionali, alla pace, alla lotta alla povertà, al rispetto universale e all’osservanza dei diritti umani e delle libertà fondamentali senza distinzione di razza, sesso, lingua, religione. Particolare attenzione è rivolta all’individuazione di nuove destinazioni turistiche al fine di assicurare una distribuzione equilibrata dei flussi turistici e di favorire la crescita economica e sociale dei Paesi in via di sviluppo (PVS). In quest’ambito l’OMT aderisce agli obiettivi dell’ONU definiti “Obiettivi ONU di sviluppo per il millennio”.
• Turismo itinerale Gli appassionati del turismo itinerante sono in costante crescita in tutta Europa, e da un'indagine risulta che sulla loro "casa viaggiante" trascorrono almeno 60 giorni l'anno. Sono tanti, in Italia circa 160. 000 famiglie, in Europa 800. 000; amano la vita en plein air, ma non sono gente con poche risorse economiche, anzi. Secondo alcuni, i turisti che scelgono questo tipo di vacanza rappresentano un sopruso, una violenza ambientale, una scocciatura per ristoratori e gestori di campeggi, ma in relatà il turismo itinerante sta diventando una tendenza che sta prendendo sempre più piede: sono infatti sempre più numerose le famiglie che organizzano delle vacanze itineranti per la vita all'aria aperta, il contatto con la natu Il turismo itinerante si basa soprattutto sul viaggio: organizzare viaggi in carovana nelle mete più suggestive, affidandosi il più possibile a referenti in loco, in modo da ridurre al minimo rischi e contrattempi vari, e rendere più piacevole il cammino. Quali siano le motivazioni al viaggio rappresentano l'analisi da cui partire, che permette di conoscere la catena di attività che portano le persone a scegliere questo tipo di vacanza. Nel corso degli ultimi decenni il costante sviluppo del turismo itinerante e le positive previsioni di una sua continua crescita per il futuro hanno visto fiorire gli studi in tale campo, le iniziative di formazione, la creazione di riviste specializzate, la nascita di associazioni di esperti del settore e di centri di ricerca, le occasioni di confronto tra ricercatori e professionisti del turismo. Inoltre le aree di sosta sono sempre più spesso attrezzate, dotate di allacciamenti elettrici, servizi e camper service. ra e il senso di libertà.
Turismo stanziale • Che ha sede o dimora permanente in un luogo; ormai ant. con riferimento a forze armate (milizie, truppe, reparti s. ), si usa soprattutto come specificazione degli animali selvatici che vivono stabilmente in una zona, senza migrare o compiere notevoli spostamenti: selvaggina s. ; uccelli s. , come fagiani e starne; per estens. , cacciagione s. , la caccia s. non è ancora aperta. È usata talora anche l’espressione turismo s. , per indicare il turismo interno a una zona, che si svolge entro un breve raggio ant. Stabile, durevole, continuo.
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