IL SUPERAMENTO DEL PATTO DI STABILIT INTERNO NEL
IL SUPERAMENTO DEL PATTO DI STABILITÀ INTERNO NEL QUADRO DELLA NUOVA GOVERNANCE EUROPEA SALVATORE BILARDO
LA FINANZA DEGLI ENTI TERRITORIALI La finanza degli enti territoriali tra: 1. Unione europea 2. Federalismo fiscale Maggiore esigenza di coordinamento della finanza pubblica
DALLA FINANZA DERIVATA ALLA FINANZA ORIGINARIA o Avvio sistema regionale o Federalismo a costituzione invariata o Riforma titolo V della Costituzione o Articolo 119 della Costituzione o Legge delega in materia di federalismo fiscale n. 42/2009 o I decreti legislativi attuativi o La legge costituzionale n. 1/2012 o La nuova riforma del titolo V della Costituzione (Atto Senato n. 1429/B)
STATO DELL’ARTE: I DECRETI LEGISLATIVI ATTUATIVI DELLA LEGGE N. 42 DEL 2009 1. Attribuzione a comuni, province, città metropolitane e regioni di un proprio patrimonio (D. lvo n. 85/2010) 2. Disposizioni recanti attuazione dell’articolo 24 della legge 5 maggio 2009, n. 42, in materia di ordinamento transitorio di Roma capitale (D. lvo n. 156/2010) 3. Disposizioni in materia di determinazione dei fabbisogni standard di comuni, città metropolitane e province, ai sensi della legge 5 maggio 2009, n. 42 (D. lvo n. 216/2010)
STATO DELL’ARTE: I DECRETI LEGISLATIVI ATTUATIVI DELLA LEGGE N. 42 DEL 2009 4. Disposizioni in materia di federalismo fiscale municipale, ai sensi della legge 5 maggio 2009, n. 42 (D. lvo n. 23/2011) 5. Disposizioni in materia di autonomia di entrata delle regioni a statuto ordinario e delle province, di determinazione dei costi e dei fabbisogni standard nel settore sanitario (D. lvo n. 68/2011) 6. Attuazione dell’articolo 16 della legge 5 maggio 2009, n. 42 e successive modificazioni in materia di risorse aggiuntive ed interventi speciali per la rimozione degli squilibri economici e sociali (D. lvo n. 88/2011)
STATO DELL’ARTE: I DECRETI LEGISLATIVI ATTUATIVI DELLA LEGGE N. 42 DEL 2009 7. Ricognizione degli interventi infrastrutturali, ai sensi dell’articolo 22 della legge 5 maggio 2009, n. 42 (D. M. 26. 11. 2010) 8. Meccanismi sanzionatori e premiali relativi a Regioni, Province e Comuni (D. lvo n. 149/2011) 9. Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro enti e organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42 (D. lvo n. 118/2011 e D. lvo n. 126/2014)
I VINCOLI DERIVANTI DALL’UNIONE EUROPEA Il rapporto debito/PIL Il rapporto deficit/PIL
I VINCOLI DERIVANTI DALL’UNIONE EUROPEA
I VINCOLI DERIVANTI DALL’UNIONE EUROPEA Il patto di stabilità interno ha effetti: - Diretti sull’indebitamento netto - Indiretti sul debito
GLI OBIETTIVI DI INDEBITAMENTO NETTO La finanza degli enti territoriali concorre agli obiettivi con: o Le regole del patto di stabilità interno o Il pareggio di bilancio previsto dalla riforma costituzionale
CARATTERISTICHE DEL PATTO DI STABILITÀ INTERNO • Cuore del coordinamento della finanza pubblica nel rispetto dell’autonomia costituzionale: indica un saldo obiettivo per ciascun ente, lasciando libertà gestionale all’ente • Conta circa 6. 250 enti su oltre 11. 300 Pubbliche Amministrazioni
IL COORDINAMENTO DELLA FINANZA PUBBLICA: EVOLUZIONE DEL QUADRO COSTITUZIONALE § Articolo 117 Costituzione del 1948 (ante modifica del 2001) § Art. 117, primo e terzo comma, post riforma del 2001 (legge cost. n. 3/2001) § Art. 117, secondo e terzo comma, post riforma del 2012 (legge cost. n. 1/2012) § Riforma in itinere - A. S. 1429/B
LE REGOLE DEL PATTO DI STABILITA’ INTERNO PER PROVINCE E COMUNI o Il saldo di competenza mista o Il monitoraggio e la certificazione o Le sanzioni
IL SISTEMA SANZIONATORIO o o o § § Riduzione dei trasferimenti erariali Limite alla spesa corrente Limite al ricorso al debito Divieto di assunzioni Riduzione indennità degli amministratori Le sanzioni in caso di elusione: Agli amministratori: sanzione pecuniaria fino a dieci volte l'indennità di carica Al responsabile finanziario: sanzione pecuniaria fino a tre mensilità
I RISULTATI DEL PATTO Non hanno raggiunto l’obiettivo:
I RISULTATI DEL PATTO 2013 -2014: COMUNI E PROVINCE
ELEMENTI CHE HANNO CONCORSO A TALI RISULTATI o Un sistema di monitoraggio via web sempre più sofisticato o Un continuo rapporto on line con gli enti locali anno n. e-mail Pattostab 2009 2010 2011 2012 2013 2014 3. 452 2. 214 2. 089 2. 093 4. 080 2. 896 o Un efficace sistema sanzionatorio o Le relazioni degli organi di revisione (non più di nomina “interna”) o Il controllo delle Sezioni regionali della Corte dei Conti
ELEMENTI CRITICI PER IL PERSEGUIMENTO DI TALI RISULTATI o La fondatezza dei dati di consuntivo o Carenze nel monitoraggio degli enti locali delle autonomie speciali con competenza in materia di finanza locale o La nuova frontiera dei patti regionali “verticali” e “orizzontali”
STIMOLO AGLI INVESTIMENTI DEGLI ENTI LOCALI IL RUOLO DELLE REGIONI NEL PATTO DI STABILITÀ INTERNO o Il patto di stabilità verticale o Il patto di stabilità orizzontale o Il patto di stabilità verticale incentivato
ADESIONI AI PATTI REGIONALI 2014
IL PATTO ORIZZONTALE NAZIONALE Ø Compensazione di spazi finanziari coordinata dallo Stato Ø Incentivo alla cessione degli spazi Ø Finalizzazione dei maggiori spazi assegnati Ø Integrazione con i patti regionali
LE DEROGHE AL PATTO DI STABILITÀ INTERNO Quali: • I Fondi comunitari e il cofinanziamento nazionale • Spese per calamità naturali • Edilizia scolastica • Debiti commerciali • Spese a valere sulle dismissioni mobiliari • Altre esclusioni specifiche
QUESTIONI APERTE Freno agli investimenti Ritardo nei pagamenti alle imprese
Questioni aperte Freno agli investimenti
Questioni aperte Formazione dei residui passivi Ø Il fenomeno riguarda i residui in conto capitale in quanto il patto non pone vincoli ai pagamenti di parte corrente. Ø Molti residui, però, sono “residui di stanziamento” che non costituiscono debiti verso terzi.
L’ANDAMENTO DEI RESIDUI PASSIVI RILEVATI DAI CERTIFICATI DI CONTO CONSUNTIVO DEGLI ENTI LOCALI
I TEMI DA AFFRONTARE E RISOLVERE IN MERITO AI DEBITI COMMERCIALI DELLA PA o L’entità dello stock dei debiti commerciali o Le cause della loro formazione o Le soluzioni per contrastare il fenomeno
QUANTI SONO o Quale fonte di conoscenza o I residui passivi non sono significativi: Modalità di impegno: - art. 183 del TUEL, commi 1 e 5 - art. 1, comma 2 art. 7 del DPCM 28. 12. 2011, art. 36, comma 2, del d. lvo 118/2011
PERCHÉ CI SONO: IL RUOLO DEL PATTO DI STABILITA’ INTERNO o I residui attivi o Coesistenza di avanzi ed anticipazioni o Modalità di accertamento o Il patto di stabilità interno
PERCHÉ IL PATTO DI STABILITÀ INTERNO LIMITA L’ATTIVITÀ DI PAGAMENTO DEGLI ENTI TERRITORIALI Il saldo di competenza mista come somma algebrica degli accertamenti e degli impegni per la parte corrente e delle riscossioni e dei pagamenti per la parte in conto capitale
COSA RENDERÀ POSSIBILE LA QUANTIFICAZIONE E LA LIMITAZIONE DEL FENOMENO o La riforma della contabilita’ degli enti territoriali o La piattaforma elettronica per la certificazione dei crediti o La fatturazione elettronica
LA RIFORMA DELLA CONTABILITÀ DEGLI ENTI TERRITORIALI o IL D. lvo n. 118/2011 o Il DPCM 28. 12. 2011 o Il D. lvo correttivo n. 126/2014
LE NOVITÀ IN MATERIA CONTABILE DAL 2015 o Il nuovo principio di competenza finanziaria potenziata o La definizione di scadenza ed esigibilità o I debiti rilevabili direttamente dai conti consuntivi o Contabilità economico-patrimoniale e bilancio consolidato
AREE LEGISLATIVE DI INTERVENTO o Eliminazione dello stock di debiti scaduti o Sistema strutturale volto ad impedire la formazione di nuovi debiti
LE SOLUZIONI o La direttiva comunitaria 2011/7/UE o Il decreto legge n. 35/2013 o Il decreto legge n. 102/2013 o Il decreto legge n. 66/2014
LE RISORSE MESSE IN CAMPO ED IL LORO UTILIZZO Pagamento debiti delle Pubbliche Amministrazioni al 31/12/2013 Risorse assegnate Risorse stanziate agli enti debitori Enti debitori Stato Pagamento debiti fuori bilancio dei Ministeri Incremento rimborsi/compensazioni fiscali Regioni e Province autonome Anticipazioni di liquidità Concessione di spazi finanziari Province e Comuni 000 7. 7. 000 500 00 189 89 00 100 Anticipazioni di liquidità Concessione di spazi finanziari Importi totali (valori assoluti) Importi totali (in percentuale delle risorse stanziate/assegnate) 00 00 289 6. 5 33. 30. 9 2. 2 16. 10. 6 5. 5 56. Risorse effettivamente rese disponibili agli enti debitori Pagamenti effettuati ai creditori 7. 000 753 500 6. 500 3 022 27. 822 2. 200 1 788 10. 288 5. 500 5 810 500 0. 103 903 200 5. 711 211 500 2. 814 94% 5. 5 53 6. 200 24. 312 21. 059 2. 253 11. 464 6. 898 5. 566 42. 529 76% 5. 23. 21. 2. 9. 4. 4. 38. 68%
NUOVE MISURE STRUTTURALI FINALIZZATE AD EVITARE IL FORMARSI DI NUOVI DEBITI 1. Piattaforma elettronica 2. Fatturazione elettronica 3. Registro delle fatture 4. Riforma della contabilità 5. Obbligo di attestare i tempi di pagamento 6. Sistema sanzionatorio 7. Potenziamento attività di vigilanza e controllo 8. Coinvolgimento di tutti i soggetti interessati
L’EVOLUZIONE DEL PATTO DI STABILITA’ INTERNO 1. Il saldo eurocompatibile 2. Il pareggio di bilancio ex articolo 9 della legge n. 243/2012 3. Il pareggio di bilancio di sola competenza, alla luce della riforma della contabilità
L’EVOLUZIONE - SALDO EUROCOMPATIBILE Nel saldo “eurocompatibile” Considerati “per cassa” anziché per competenza Spese 1. Trasferimenti correnti 2. Oneri straordinari della gestione corrente (ripiano perdite) 3. Imposte e tasse Entrate 1. Compartecipazione Irpef, IVA e tributi speciali 2. Trasferimenti erariali correnti 3. Sanzioni amministrative, ammende e oblazioni Considerati “per competenza” anziché per cassa 1. Entrate permessi costruire
L’EVOLUZIONE - SALDO EUROCOMPATIBILE Non sono considerati nel saldo “eurocompatibile” 1. Acquisizione e cessione di titoli 2. Partecipazioni azionarie 3. Conferimenti di capitali (non per ripiano di perdite) 1. Concessione crediti e anticipazioni
L’EVOLUZIONE - SALDO EUROCOMPATIBILE I LIMITI DEL SALDO EUROCOMPATIBILE: 1. Maggiore rigore rispetto al saldo di competenza mista 2. Non risolve il tema del finanziamento degli investimenti
L’EVOLUZIONE - QUALE REGOLA PER IL PAREGGIO DI BILANCIO IN BASE ALLA LEGGE COSTITUZIONALE N. 1/2012? A livello di singolo ente Equilibrio tra entrate finali e spese finali Equilibrio di parte corrente Pareggio di bilancio e saldo del patto di stabilità interno
IL PAREGGIO DI BILANCIO Legge 24 -12 -2012, n. 243 Articolo 9 (L’equilibrio di bilancio degli enti territoriali) I bilanci si considerano in equilibrio quando, sia nella fase di previsione che di rendiconto, registrano: a) un saldo non negativo, in termini di competenza e di cassa, tra le entrate finali e le spese finali; b) un saldo non negativo, in termini di competenza e di cassa, tra le entrate correnti e le spese correnti, incluse le quote di capitale delle rate di ammortamento dei prestiti. Anticipato al 2015 per le Regioni a statuto ordinario e per la Sardegna Differente trattamento fra gli enti territoriali e le altre PA. Per queste ultime l'avanzo di amministrazione concorre al raggiungimento dell’equilibrio (art. 13).
IL PAREGGIO DI BILANCIO Legge 24 -12 -2012, n. 243 Articolo 9 (L’equilibrio di bilancio degli enti territoriali) In caso di saldi negativi: il recupero deve essere assicurato entro il triennio successivo all’anno di sbilancio In caso di saldo positivo: destinazione a estinzione di debito o a finanziamento di investimenti con le modalità previste dall'articolo 10
IL DI BILANCIO ILPAREGGIO DI Legge 24 -12 -2012, n. 243 BILANCIO Articolo 9 (L’equilibrio di bilancio degli enti territoriali) Coesistenza tra Pareggio e PSI La legge dello Stato può prevedere ulteriori obblighi a carico degli enti in materia di concorso al conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica del complesso delle amministrazioni pubbliche.
IL DI BILANCIO ILPAREGGIO DI Legge 24 -12 -2012, n. 243 BILANCIO IL FINANZIAMENTO DEGLI INVESTIMENTI ALLA LUCE DEL PAREGGIO DI BILANCIO - L’UTILIZZO DELL’AVANZO DI AMMINISTRAZIONE - IL RICORSO AL DEBITO
IL PAREGGIO DI BILANCIO Legge 24 -12 -2012, n. 243 Articolo 10 IL FINANZIAMENTO DEGLI INVESTIMENTI CON L’UTILIZZO: - Degli avanzi di amministrazione - Del ricorso al debito
IL PAREGGIO DI BILANCIO Legge 24 -12 -2012, n. 243 Articolo 10 (Debito degli enti territoriali) Limiti del ricorso al debito Debito consentito per finanziare spese di investimento solo se i piani di ammortamento sono compatibili con le previsioni dei singoli esercizi e corredati dalla copertura degli oneri Compensazione regionale Le operazioni di indebitamento sono effettuate previa intese concluse in ambito regionale che garantiscano, per l'anno di riferimento, l'equilibrio della gestione di cassa finale del complesso degli enti territoriali della regione interessata, compresa la medesima regione.
IL PAREGGIO DI BILANCIO Legge 24 -12 -2012, n. 243 L’articolo 11 (Concorso dello Stato nelle fasi avverse) Istituito fondo per il finanziamento dei livelli essenziali delle prestazioni e delle funzioni fondamentali ripartito sulla base dell’andamento delle entrate proprie influenzata dall'andamento del ciclo economico. Il fondo è ripartito con DPCM sentita la Conferenza permanente per il coordinamento della finanza pubblica.
IL PAREGGIO DI BILANCIO Legge 24 -12 -2012, n. 243 L’articolo 12 (Concorso enti territoriali alla sostenibilità del debito pubblico) Come si determina il concorso di ciascun ente? Nelle fasi favorevoli del ciclo il concorso di ciascuno al Fondo per l’ammortamento dei titoli di Stato è calcolato sulla base dell’andamento delle entrate proprie influenzata dall'andamento del ciclo economico. Lo schema del decreto è trasmesso alle Camere per il parere da esprimere entro trenta giorni dalla trasmissione, decorsi i quali il decreto può essere comunque adottato.
L’EVOLUZIONE - IPOTESI ALLO STUDIO ALLA LUCE DELLA RIFORMA DELLA CONTABILITÀ DEGLI ENTI TERRITORIALI o Il nuovo principio di competenza finanziaria potenziata o La definizione di scadenza ed esigibilità o Il pareggio declinato con riferimento alla sola competenza potenziata in quanto vicino alla competenza economica richiesta dalle regole europee
L’EVOLUZIONE - IPOTESI ALLO STUDIO ALLA LUCE DELLA RIFORMA DELLA CONTABILITÀ DEGLI ENTI TERRITORIALI Il pareggio declinato con riferimento alla sola competenza potenziata in quanto vicino alla competenza economica richiesta dalle regole europee La competenza economica: i SAL La soluzione al tema degli investimenti è solo di ordine politico
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