IL RUOLO DEL PRESIDENTE Esame della Ordinanza Ministeriale

  • Slides: 46
Download presentation
IL RUOLO DEL PRESIDENTE Esame della Ordinanza Ministeriale n. 26 del 15 marzo 2007

IL RUOLO DEL PRESIDENTE Esame della Ordinanza Ministeriale n. 26 del 15 marzo 2007 Istruzioni e modalità organizzative ed operative per lo svolgimento degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore nelle scuole statali e non statali. Anno scolastico 2006/2007 Ruggeri-Tervilli I. T. G. Palladio 08/06/07 1

FINALITA’ DELL’ESAME L. 1/07 - L'esame di Stato conclusivo dei corsi di studio di

FINALITA’ DELL’ESAME L. 1/07 - L'esame di Stato conclusivo dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore è finalizzato all'accertamento delle conoscenze e delle competenze acquisite nell'ultimo anno del corso di studi in relazione agli obiettivi generali e specifici propri di ciascun indirizzo e delle basi culturali generali, nonché delle capacità critiche del candidato. Ruggeri-Tervilli I. T. G. Palladio 08/06/07 2

Quando è obbligatoria la presenza del Presidente q. A differenza dello scorso anno, quest’anno

Quando è obbligatoria la presenza del Presidente q. A differenza dello scorso anno, quest’anno i presidenti, avendo solo due classi/commissioni, devono seguire tutte le operazioni d’esame q. Il presidente deve, in ogni caso, essere presente in commissione durante le operazioni che richiedono decisioni che vanno assunte dall’intera commissione e in particolare durante il colloquio. Ruggeri-Tervilli I. T. G. Palladio 08/06/07 3

PARTECIPAZIONE DEL PRESIDENTE ALLE OPERAZIONI D‘ ESAME A norma dell'art. 13 dell'O. M. 26/2007:

PARTECIPAZIONE DEL PRESIDENTE ALLE OPERAZIONI D‘ ESAME A norma dell'art. 13 dell'O. M. 26/2007: q Il presidente assicura la sua presenza nella sede di esame, con il compito di organizzare e coordinare tutte le operazioni di esame e di vigilare sui lavori delle due commissioni. q Il presidente sceglie un commissario, interno od esterno, quale segretario di ciascuna commissione e, in particolare, con compiti di verbalizzazione dei lavori collegiali. Il verbale della riunione plenaria congiunta delle due commissioni verrà riportato nella verbalizzazione di entrambe le commissioni abbinate. Ruggeri-Tervilli I. T. G. Palladio 08/06/07 4

PARTECIPAZIONE DEL PRESIDENTE ALLE OPERAZIONI D‘ ESAME § Il Presidente dirige, organizza e coordina

PARTECIPAZIONE DEL PRESIDENTE ALLE OPERAZIONI D‘ ESAME § Il Presidente dirige, organizza e coordina tutte le operazioni d’esame. § Vigila sui lavori delle due classi-commissioni che presiede, assicurando presenza e partecipazione costante. § Per garantire la funzionalità delle commissioni stesse, può delegare, per ciascuna commissione, un proprio sostituto, scelto tra i commissari esterni od interni; al sostituto, tra l’altro, può affidare, il giorno della prima prova scritta, il plico contenente le tracce dei temi per la dettatura ai candidati e la successiva riproduzione dei testi. Ruggeri-Tervilli I. T. G. Palladio 08/06/07 5

CALENDARIO DELLE PROVE n 18 GIUGNO, ORE 8, 30 SEDUTA PLENARIA, A SEGUIRE SEDUTE

CALENDARIO DELLE PROVE n 18 GIUGNO, ORE 8, 30 SEDUTA PLENARIA, A SEGUIRE SEDUTE PRELIMINARI n 20 GIUGNO, ORE 8, 30 PRIMA PROVA SCRITTA n 21 GIUGNO, ORE 8, 30 SECONDA PROVA SCRITTA n 23 GIUGNO (entro il) DEFINIZIONE COLLEGIALE DELLA STRUTTURA DELLA TERZA PROVA SCRITTA (relativamente alla o alle tipologie prescelte) n 25 GIUGNO TERZA PROVA SCRITTA (L’ORARIO DI INIZIO, STABILITO DAL PRESIDENTE, VIENE RESO NOTO TRAMITE COMUNICAZIONE ALL’ALBO n 25 GIUGNO, (al mattino), PREDISPOSIZIONE COLLEGIALE DEL TESTO DELLA TERZA PROVA (secondo le modalità previste) n CORREZIONE PROVE SCRITTE E AL TERMINE SECONDA SEDUTA PLENARIA n 4 E 5 LUGLIO: PRIMA E SECONDA PROVA SUPPLETIVA n LE PROVE DI COLLOQUIO HANNO INIZIO, PER CIASCUNA COMMISSIONE, AL TERMINE DELLE OPERAZIONE DI CORREZIONE E VALUTAZIONE DEGLI ELABORATI DELLE PROVE SCRITTE – IL RELATIVO DIARIO VIENE PUBBLICATO ALL’ALBO Il Presidente, il giorno della prima prova scritta, invita i candidati, a comunicare la tipologia dei lavori ai sensi dell’art. 5, comma 7, del D. P. R. n. 323/1998: titolo dell’argomento; esperienza di ricerca o di progetto, anche in forma multimediale; esecuzione di un brano musicale per gli indirizzi pedagogico musicali. Ruggeri-Tervilli I. T. G. Palladio 08/06/07 6

AMMISSIONE DEI CANDIDATI ESTERNI (1) SONO AMMESSI AGLI ESAMI – PREVIO SUPERAMENTO DEGLI ESAMI

AMMISSIONE DEI CANDIDATI ESTERNI (1) SONO AMMESSI AGLI ESAMI – PREVIO SUPERAMENTO DEGLI ESAMI PRELIMINARI, OVE PREVISTI, I CANDIDATI CHE: § abbiano superato il diciannovesimo anno di età e abbiano adempiuto all’obbligo scolastico; § siano in possesso di licenza di scuola media da un numero di anni almeno pari a quello del corso di studi prescelto; § compiano il 23° anno di età nel corso dello stesso anno solare; § siano in possesso di altro titolo conseguito a conclusione di un corso di studi almeno quadriennale; § abbiano cessato la frequenza dell’ultimo anno entro il 15 marzo; § frequentino una classe antecedente l’ultima e, trovandosi in una delle condizioni suddette, abbiano cessato la frequenza entro il 15 marzo. Ruggeri-Tervilli I. T. G. Palladio 08/06/07 7

AMMISSIONE DEI CANDIDATI ESTERNI (2) § Negli istituti professionali e di arte l’ammissione agli

AMMISSIONE DEI CANDIDATI ESTERNI (2) § Negli istituti professionali e di arte l’ammissione agli esami si considera, per i primi due casi contemplati, il tempo intercorso dal conseguimento del diploma di qualifica o di licenza: § di un anno per chi compia il 19° anno entro l’anno solare: § di un numero di anni pari a quello della durata del corso prescelto, se si prescinde dall’età del candidato. § Rimane invariato negli altri casi. § I candidati agli esami negli istituti professionali devono inoltre documentare esperienze professionali o lavorative coerenti, per durata e contenuto, con quelle previste dall’ordinamento dell’istituto nel quale svolgono l’esame (debitamente documentate entro il 31 maggio): unica eccezione i candidati dell’ITAS (ind. Dirigenti di comunità) e dell’Istituto tecnico per il Turismo § I candidati di istituto tecnico commerciale, in possesso di promozione o idoneità all’ultima classe dei corsi soppressi (Amministrativo, Mercantile, ecc. ) possono sostenere le prove d’esame unicamente nell’indirizzo GIURIDICO – ECONOMICO AZIENDALE Ruggeri-Tervilli I. T. G. Palladio 08/06/07 8

UN’AVVERTENZA IMPORTANTE EVENTUALI IRREGOLARITÀ A QUALUNQUE TITOLO COMMESSE DALLA SCUOLA NELLA PREDISPOSIZIONE DEGLI ATTI

UN’AVVERTENZA IMPORTANTE EVENTUALI IRREGOLARITÀ A QUALUNQUE TITOLO COMMESSE DALLA SCUOLA NELLA PREDISPOSIZIONE DEGLI ATTI RELATIVI AGLI ESAMI SONO IMPUTABILI DIRETTAMENTE ALLA COMMISSIONE E, QUINDI, IN PRIMA ISTANZA, AL PRESIDENTE, NEL MOMENTO IN CUI NON VENGANO ESPLICITAMENTE EVIDENZIATE E, PER QUANTO POSSIBILE, CORRETTE O RIMOSSE Ruggeri-Tervilli I. T. G. Palladio 08/06/07 9

Sede degli Esami n Per i candidati interni, sede d’esame è l’istituto frequentato n

Sede degli Esami n Per i candidati interni, sede d’esame è l’istituto frequentato n Per i candidati esterni gli istituti statali o paritari del comune di residenza (in assenza, nella stessa provincia e, in assenza, nella stessa regione: diversamente dispone il D. G. dell’USR della sede di provenienza con procedure dettagliatamente descritte dall’OM). n Tali assegnazioni vengono disposte nel rispetto della norma che fissa in 35 il numero massimo di candidati per ogni commissione e del limite massimo del 50% dei candidati esterni rispetto agli interni. n Commissioni con soli candidati esterni possono essere costituite soltanto presso le scuole statali n Norme specifiche regolano l’esame dei candidati esterni nell’indirizzo Dirigenti di comunità (ITAS) Ruggeri-Tervilli I. T. G. Palladio 08/06/07 10

TERMINE DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE n 30 NOVEMBRE 2006 per i candidati esterni e

TERMINE DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE n 30 NOVEMBRE 2006 per i candidati esterni e interni n 31 gennaio 2007 le domande tardive che possono essere prese in considerazione esclusivamente dal D. G. dell’USR: si tratta, tuttavia, di un termine ordinatorio n 20 marzo 2007 per i candidati che abbiano cessato la frequenza entro il 15 marzo n L’accertamento dei motivi a giustificazione dei ritardi è a cura del D. S. della scuola interessata Ruggeri-Tervilli I. T. G. Palladio 08/06/07 11

OPERAZIONI PRELIMINARI A CURA DEL CONSIGLIO DI CLASSE n n ELABORAZIONE DEL DOCUMENTO sull’azione

OPERAZIONI PRELIMINARI A CURA DEL CONSIGLIO DI CLASSE n n ELABORAZIONE DEL DOCUMENTO sull’azione educativa e didattica nell’ultimo anno di corso (entro il 15 maggio) Indicazioni sul profilo e le caratteristiche della terza area detta di professionalizzazione per l’accertamento delle conoscenze, competenze e capacità conseguite Atti solitamente allegati: prove effettuate, esperienze realizzate (p. e. nella cosiddetta area di progetto, ove attivata), elementi di valutazione sulla attiva e responsabile partecipazione degli alunni alle iniziative e ai percorsi didattici programmati SI RICHIAMA L’IMPORTANZA DI QUESTI ELEMENTI IN RIFERIMENTO ALLA DETERMINAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA E ALLA CONDUZIONE DEL COLLOQUIO Ruggeri-Tervilli I. T. G. Palladio 08/06/07 12

CREDITO SCOLASTICO n Ai candidati interni, il credito scolastico viene attribuito secondo la Tabella

CREDITO SCOLASTICO n Ai candidati interni, il credito scolastico viene attribuito secondo la Tabella A del DPR 323/98 e tiene conto, oltre che della media dei voti, del complesso di elementi valutativi richiamati dalla nota in calce a tale tabella - L’attribuzione del credito ad ogni alunno va deliberata, motivata e verbalizzata n Ai candidati esterni il credito scolastico è attribuito dal consiglio di classe presso il quale essi sostengono gli esami preliminari secondo la Tabella C n La Commissione attribuisce il credito ai candidati esterni che, ammessi o dichiarati idonei all’ultima classe a seguito di esame di maturità o di Stato, non sono tenuti a sostenere gli esami preliminari, nella misura di 2 per ogni anno per il quale risulta privo di promozione o idoneità – se provvisti invece di idoneità o promozione all’ultima classe, si raddoppia il credito ottenuto per la penultima classe. Ruggeri-Tervilli I. T. G. Palladio 08/06/07 13

TUTTA LA DOCUMENTAZIONE PREDISPOSTA DALLA SCUOLA VIENE ANALIZZATA NELLE SEDUTE INIZIALI E, IN OGNI

TUTTA LA DOCUMENTAZIONE PREDISPOSTA DALLA SCUOLA VIENE ANALIZZATA NELLE SEDUTE INIZIALI E, IN OGNI CASO, PRIMA DELL’INIZIO DEI COLLOQUI Un avvertimento di base: LA FRETTA È NEMICA DELLA LEGALITÀ LA REGOLARITÀ DELLE OPERAZIONI D’ESAME DIPENDE, IN MISURA NON MARGINALE: ☺DALLA ACQUISIZIONE DI TUTTI GLI ELEMENTI DI GIUDIZIO A DISPOSIZIONE, ☺DALLA ATTENZIONE CON LA QUALE PRESIDENTE E MEMBRI DELLA COMMISSIONE ESAMINANO GLI ATTI RELATIVI ALLA ATTIVITÀ SVOLTA DAL CONSIGLIO DI CLASSE, ☺DALLA COMPRENSIONE, RISPETTOSA E PUNTUALE INSIEME, DEI PROCESSI DIDATTICI AVVIATI NEL CORSO DELL’ANNO SCOLASTICO Ruggeri-Tervilli I. T. G. Palladio 08/06/07 14

Nella SEDUTA PLENARIA, il Presidente: ♣ si accerta della presenza di tutti i commissari

Nella SEDUTA PLENARIA, il Presidente: ♣ si accerta della presenza di tutti i commissari (notificando eventuali assenze all’ USP o al D. S. ) ♣ definisce con le due commissioni aspetti organizzativi e tempi per lo svolgimento della Terza prova, la valutazione degli elaborati e la pubblicazione dei risultati delle due classi abbinate Ruggeri-Tervilli I. T. G. Palladio 08/06/07 15

Nella SEDUTA PLENARIA, il Presidente : ♣ determina l’ordine di successione per tutte le

Nella SEDUTA PLENARIA, il Presidente : ♣ determina l’ordine di successione per tutte le operazioni d’esame nel caso di classi articolate o di studenti che seguano materie o lingue straniere diverse ♣ nel caso di commissari interni comuni a più commissioni, raccorda il calendario dei lavori della propria commissione con i presidenti delle altre commissione interessate Ruggeri-Tervilli I. T. G. Palladio 08/06/07 16

Nella SEDUTA PRELIMINARE DI CIASCUNA COMMISSIONE , il Presidente : ♣ nomina il commissario

Nella SEDUTA PRELIMINARE DI CIASCUNA COMMISSIONE , il Presidente : ♣ nomina il commissario che funge da segretario e, se crede, anche un proprio sostituto all’interno della commissione ♣ cura l’osservanza degli adempimenti previsti dall’art. 13 dell’ O. M. 26 del 15. 03. 2007 Ruggeri-Tervilli I. T. G. Palladio 08/06/07 17

Nella SECONDA SEDUTA PLENARIA, il Presidente : ♣ a conclusione della correzione degli elaborati,

Nella SECONDA SEDUTA PLENARIA, il Presidente : ♣ a conclusione della correzione degli elaborati, definisce, in base a sorteggio, l’ordine di precedenza tra le classi e, al loro interno, quello dei candidati interni ed esterni ♣ cura la pubblicazione, all’albo dell’istituto sede d’esame, del calendario dei colloqui OGNI CLASSE-COMMISSIONE VERBALIZZA SEPARATAMENTE LE PROPRIE OPERAZIONI COMPRESE QUELLE CHE SI SVOLGONO IN SEDUTA PLENARIA Ruggeri-Tervilli I. T. G. Palladio 08/06/07 18

SUL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE, SOPRATTUTTO IN SEDE DI CORREZIONE DEGLI ELABORATI E DI COLLOQUIO,

SUL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE, SOPRATTUTTO IN SEDE DI CORREZIONE DEGLI ELABORATI E DI COLLOQUIO, SI TENGA PRESENTE CHE: § LA COMMISSIONE È SEMPRE FORMATA SOLO DA QUATTRO O DA SEI COMMISSARI PIÙ IL PRESIDENTE § I COMMISSARI ESTERNI SONO NOMINATI PER LA SOLA DISCIPLINA ESPRESSAMENTE INDICATA § I COMMISSARI INTERNI SONO NOMINATI PER LE MATERIE DI INSEGNAMENTO NELLA CLASSE (SALVO IL CASO IN CUI TALI DISCIPLINE SIANO AFFIDATE AI COMMISSARI ESTERNI) § IL COMMISSARIO ESTERNO CONDUCE L’INTERROGAZIONE NELLA DISCIPLINA PER CUI È STATO ESPRESSAMENTE NOMINATO - LE RIMANENTI DISCIPLINE SONO AFFIDATE AL COMMISSARIO O AI COMMISSARI PROVVISTI DEL RELATIVO TITOLO DI ABILITAZIONE Ruggeri-Tervilli I. T. G. Palladio 08/06/07 19

CONDURRE L’INTERROGAZIONE È PREROGATIVA DEL COMMISSARIO CHE NE HA TITOLO, OGNI COMMISSARIO HA TUTTAVIA

CONDURRE L’INTERROGAZIONE È PREROGATIVA DEL COMMISSARIO CHE NE HA TITOLO, OGNI COMMISSARIO HA TUTTAVIA FACOLTÀ DI INTERVENIRE DURANTE IL SUO SVOLGIMENTO. LA VALUTAZIONE FINALE DELLA PROVA SPETTA, IN EGUALE MISURA, A OGNI SINGOLO MEMBRO DELLA COMMISSIONE, INDIPENDENTEMENTE DALLE ATTRIBUZIONI DI CIASCUNO. Ruggeri-Tervilli I. T. G. Palladio 08/06/07 20

È COMPITO DEL PRESIDENTE CHIARIRE LE MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DI TUTTE LE OPERAZIONI D’ESAME

È COMPITO DEL PRESIDENTE CHIARIRE LE MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DI TUTTE LE OPERAZIONI D’ESAME IN MODO CHE NON NASCANO CONFLITTI DI ATTRIBUZIONE TRA COMMISSARI ESTERNI E COMMISSARI INTERNI Ruggeri-Tervilli I. T. G. Palladio 08/06/07 21

Compito del presidente di commissione è quello di accertarsi preliminarmente: n della legittimità della

Compito del presidente di commissione è quello di accertarsi preliminarmente: n della legittimità della ammissione all’esame di tutti i candidati dalla domanda di ammissione, dall’esame dei fascicoli personali, dal verbale dello scrutinio finale o dagli esiti degli eventuali esami preliminari; n della completezza della documentazione agli atti, soprattutto relativamente ai candidati esterni; n della congruenza del credito assegnato in base alla media dei voti, alla certificazione sui crediti formativi e ai criteri di oscillazione della banda. Ruggeri-Tervilli I. T. G. Palladio 08/06/07 22

IRREGOLARITÀ n L’esame dei documenti comprovanti la ammissione agli esami di ciascun candidato deve

IRREGOLARITÀ n L’esame dei documenti comprovanti la ammissione agli esami di ciascun candidato deve aver luogo prima dell’inizio delle prove: n In caso di irregolarità insanabile, si provvede a darne immediata comunicazione al MPI per i provvedimenti del caso n In caso di irregolarità sanabile o di incompletezza della documentazione si invita, a seconda dei casi, lo stesso candidato o il D. S. , a provvedere tempestivamente in merito, anche se ciò richiede la convocazione del Consiglio di classe Ruggeri-Tervilli I. T. G. Palladio 08/06/07 23

SEDUTA PRELIMINARE E/0 SUCCESSIVA ALLO SVOLGIMENTO DEGLI SCRITTI Vengono attentamente esaminati: n Il Documento

SEDUTA PRELIMINARE E/0 SUCCESSIVA ALLO SVOLGIMENTO DEGLI SCRITTI Vengono attentamente esaminati: n Il Documento del Consiglio di classe che evidenzia gli elementi caratterizzanti i percorsi scolastici affrontati, i processi messi in atto e i risultati conseguiti n Per i candidati esterni, la documentazione sui programmi svolti, in considerazione anche dell’eventuale raccordo con le classi alle quali sono stati abbinati Ruggeri-Tervilli I. T. G. Palladio 08/06/07 24

SEDUTA PRELIMINARE E/0 SUCCESSIVA ALLO SVOLGIMENTO DEGLI SCRITTI ◊ Il progetto di sperimentazione, alla

SEDUTA PRELIMINARE E/0 SUCCESSIVA ALLO SVOLGIMENTO DEGLI SCRITTI ◊ Il progetto di sperimentazione, alla luce anche del decreto di autorizzazione, e della relazione informativa sulle attività svolte ◊ La documentazione relativa agli alunni portatori di handicap al fine di determinare le modalità di svolgimento delle prove ◊ I lavori presentati dai candidati e finalizzati all’avvio del colloquio Ruggeri-Tervilli I. T. G. Palladio 08/06/07 25

Si procede inoltre a: n Individuare le aree disciplinari ai fini della correzione degli

Si procede inoltre a: n Individuare le aree disciplinari ai fini della correzione degli elaborati con motivata delibera della scelte compiute n Stabilire i criteri di correzione e valutazione degli elaborati n Fissare i criteri di conduzione, le modalità di svolgimento e i criteri di valutazione del colloquio Ruggeri-Tervilli I. T. G. Palladio 08/06/07 26

PRELIMINARMENTE VANNO FISSATI ANCHE n I criteri per l’attribuzione del punteggio integrativo (fino a

PRELIMINARMENTE VANNO FISSATI ANCHE n I criteri per l’attribuzione del punteggio integrativo (fino a un massimo di 5 punti) per i candidati che si trovino nella condizione indicata (punteggio di 15 + 70) n Tutte queste operazioni vanno debitamente motivate e messe a verbale Ruggeri-Tervilli I. T. G. Palladio 08/06/07 27

PROVE SCRITTE n IDONEITÀ DEI LOCALI E CONTROLLO SUGLI ACCESSI n TURNI DI ASSISTENZA

PROVE SCRITTE n IDONEITÀ DEI LOCALI E CONTROLLO SUGLI ACCESSI n TURNI DI ASSISTENZA E VIGILANZA DURANTE LE PROVE n USO DEI TELEFONI CELLULARI n COLLEGAMENTI IN RETE DEGLI ISTITUTI Ruggeri-Tervilli I. T. G. Palladio 08/06/07 28

PREDISPOSIZIONE DELLA TERZA PROVA n CIASCUNA COMMISSIONE, ENTRO IL 23 GIUGNO, DEFINISCE COLLEGIALMENTE LA

PREDISPOSIZIONE DELLA TERZA PROVA n CIASCUNA COMMISSIONE, ENTRO IL 23 GIUGNO, DEFINISCE COLLEGIALMENTE LA STRUTTURA DELLA TERZA PROVA SCRITTA, IN COERENZA CON IL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE n CONTESTUALMENTE, IL PRESIDENTE STABILISCE, PER CIASCUNA DELLE COMMISSIONI, L’ORARIO D’INIZIO DELLA PROVA, DANDONE COMUNICAZIONE ALL’ALBO n NON VA DATA ALCUNA COMUNICAZIONE CIRCA LE MATERIE OGGETTO DELLA PROVA Ruggeri-Tervilli I. T. G. Palladio 08/06/07 29

PREDISPOSIZIONE DELLA TERZA PROVA n IL 25 GIUGNO OGNI COMMISSIONE, PREDISPONE COLLEGIALMENTE IL TESTO

PREDISPOSIZIONE DELLA TERZA PROVA n IL 25 GIUGNO OGNI COMMISSIONE, PREDISPONE COLLEGIALMENTE IL TESTO DELLA TERZA PROVA SCRITTA, SULLA BASE DELLE PROPOSTE AVANZATE DA CIASCUN COMPONENTE IN NUMERO ALMENO DOPPIO RISPETTO ALLA TIPOLOGIA O ALLE TIPOLOGIE PRESCELTE IN SEDE DI DEFINIZIONE DELLA STRUTTURA DELLA PROVA n LA COMMISSIONE, IN RELAZIONE ALLA NATURA E ALLA COMPLESSITÀ DELLA PROVA, NE STABILISCE ANCHE LA DURATA MASSIMA Ruggeri-Tervilli I. T. G. Palladio 08/06/07 30

IL COLLOQUIO n deve svolgersi in un’unica soluzione temporale, alla presenza dell’intera commissione (da

IL COLLOQUIO n deve svolgersi in un’unica soluzione temporale, alla presenza dell’intera commissione (da ciò l’obbligo di sospendere la prova quando un commissario o il presidente abbia necessità di allontanarsi, verbalizzando debitamente sospensione e ripresa del colloquio) n inizia con un argomento o con la presentazione di esperienze di ricerca e di progetto, anche in forma multimediale, scelte dal candidato (Nei lavori presentati da più alunni, deve potersi evidenziare il contributo personale di ogni singolo alunno) Ruggeri-Tervilli I. T. G. Palladio 08/06/07 31

IL COLLOQUIO n Preponderante rilievo deve essere riservato alla prosecuzione del colloquio, che deve

IL COLLOQUIO n Preponderante rilievo deve essere riservato alla prosecuzione del colloquio, che deve vertere su argomenti di interesse multidisciplinare proposti al candidato con riferimento costante e rigoroso ai programmi e al lavoro didattico dell’ ultimo anno n E’ d’obbligo, inoltre, provvedere, a conclusione della prova, alla discussione degli elaborati relativi alle prove scritte Ruggeri-Tervilli I. T. G. Palladio 08/06/07 32

IL COLLOQUIO n Il colloquio, nel rispetto della sua natura multidisciplinare, non può considerarsi

IL COLLOQUIO n Il colloquio, nel rispetto della sua natura multidisciplinare, non può considerarsi interamente risolto se non si sia svolto secondo tutte le fasi sopra indicate e non abbia interessato le diverse discipline n Di norma sono convocati per il colloquio non più di cinque candidati al giorno Ruggeri-Tervilli I. T. G. Palladio 08/06/07 33

IL COLLOQUIO ☻Spetta al Presidente armonizzare le diverse competenze presenti in Commissione perché la

IL COLLOQUIO ☻Spetta al Presidente armonizzare le diverse competenze presenti in Commissione perché la prova di colloquio mantenga la sua natura multidisciplinare. ☻ È suo compito precipuo garantirne la natura corale, evitando che diventi, come spesso avviene, una sequenza di accertamenti monodisciplinari che mortifica lo spirito dell’esame, appiattisce la capacità di elabo-razione personale del candidato e non permette una valutazione condivisa delle capacità e competenze dimostrate Ruggeri-Tervilli I. T. G. Palladio 08/06/07 34

ESAME DEI CANDIDATI IN SITUAZIONE DI HANDICAP DUE TIPOLOGIE DI CANDIDATI H • CON

ESAME DEI CANDIDATI IN SITUAZIONE DI HANDICAP DUE TIPOLOGIE DI CANDIDATI H • CON PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO GLOBALMENTE CORRISPONDENTE AL CORSO DI STUDI FREQUENTATO (aspira al conseguimento del diploma) • CON PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO DIFFERENZIATO CON OBIETTIVI NON CORRISPONDENTI AL CORSO DI STUDI FREQUENTATO (aspira al conseguimento di un attestato comprovante le competenze acquisite) Ruggeri-Tervilli I. T. G. Palladio 08/06/07 35

PRIMA TIPOLOGIA H Le prove equipollenti vanno elaborate con i criteri indicati dalla documentazione

PRIMA TIPOLOGIA H Le prove equipollenti vanno elaborate con i criteri indicati dalla documentazione agli atti, sul modello di quelle assegnate al candidato nel corso dell’anno scolastico, e devono permettere di verificare il conseguimento degli obiettivi del piano di studi n Per la predisposizione e lo svolgimento delle prove d’esame, la commissione può avvalersi, se necessario, di personale esperto e dei medesimi operatori che hanno seguito l’alunno durante l’anno scolastico n Il conseguimento degli obiettivi curriculari non comporta che la o le prove risultino identiche a quelle ministeriali e vengano somministrate con le stesse modalità n Ruggeri-Tervilli I. T. G. Palladio 08/06/07 36

SECONDA TIPOLOGIA H n I candidati che hanno seguito un percorso didattico differenziato e

SECONDA TIPOLOGIA H n I candidati che hanno seguito un percorso didattico differenziato e sono stati valutati dal consiglio di classe con l’attribuzione di voti e di un credito scolastico relativi unicamente allo svolgimento di tale piano non corrispondente a quello ministeriale, possono sostenere prove differenziate, coerenti con il percorso svolto e finalizzate solo al rilascio dell’ attestazione di cui all’art. 13 del D. P. R. n. 323/1998. n I testi delle prove scritte sono elaborati dalla commissione sulla base della documentazione agli atti Ruggeri-Tervilli I. T. G. Palladio 08/06/07 37

CONCLUSIONI SULL’ESAME DEI CANDIDATI IN SITUAZIONE DI HANDICAP n Per entrambe le categorie di

CONCLUSIONI SULL’ESAME DEI CANDIDATI IN SITUAZIONE DI HANDICAP n Per entrambe le categorie di candidati, sussiste l’obbligo di adeguare le modalità di somministrazione delle prove alle effettive condizioni del candidato – se necessario, con la collaborazione del docente di sostegno: è opportuno attenersi scrupolosamente alla documentazione agli atti n Anche in presenza del docente di sostegno, la commissione rimane composta sempre soltanto di quattro/sei membri effettivi più il presidente Ruggeri-Tervilli I. T. G. Palladio 08/06/07 38

CONCLUSIONI SULL’ESAME DEI CANDIDATI IN SITUAZIONE DI HANDICAP § Il candidato in situazione di

CONCLUSIONI SULL’ESAME DEI CANDIDATI IN SITUAZIONE DI HANDICAP § Il candidato in situazione di handicap ha il diritto di servirsi dei mezzi tecnici necessari alla esecuzione delle prove, secondo le indicazioni contenute nella documentazione agli atti n Specifiche annotazioni sul titolo conseguito dall’alunno in situazione di handicap vanno apportate esclusivamente sul registro generale, non sui tabelloni esposti all’albo Ruggeri-Tervilli I. T. G. Palladio 08/06/07 39

CORSI AD INDIRIZZO LINGUISTICO n PER I CORSI AD INDIRIZZO LINGUISTICO DEI LICEI E

CORSI AD INDIRIZZO LINGUISTICO n PER I CORSI AD INDIRIZZO LINGUISTICO DEI LICEI E DEGLI ISTITUTI TECNICI, NEI QUALI, AI SENSI DELLA C. M. N. 15 DEL 31 -1 -2007, SIANO STATI DESIGNATI COMMISSARI INTERNI I TRE DOCENTI DI LINGUE STRANIERE, OLTRE A DUE DOCENTI DI ALTRE DISCIPLINE, SI RICHIAMA L’OBBLIGO DEL PRESIDENTE DI SALVAGUARDARE LA COMPOSIZIONE NUMERICA DELLA COMMISSIONE – CHE È SEMPRE DI NON PIÙ DI SEI COMMISSARI – IN TUTTE LE FASI DI SVOLGIMENTO DEGLI ESAMI, COMPRESA QUELLA DELL’ATTRIBUZIONE DEL VOTO FINALE. n I COMMISSARI DI LINGUE STRANIERE, FERMO RESTANDO, IN RELAZIONE ALLE SCELTE DEI CANDIDATI, IL DIRETTO COINVOLGIMENTO DI CIASCUNO DI ESSI NELL’ESAME SULLA LINGUA DI COMPETENZA, OPERANO DI COMUNE ACCORDO, ESPRIMENDO UNA SOLA PROPOSTA DI VOTO FINALE. n QUALORA NON SI RAGGIUNGA ALCUN ACCORDO, IL PRESIDENTE ASSUME LA PROPOSTA RISULTANTE DALLA MEDIA ARITMETICA DEI PUNTEGGI PRESENTATI, CON EVENTUALE ARROTONDAMENTO AL NUMERO INTERO. Ruggeri-Tervilli I. T. G. Palladio 08/06/07 40

VALUTAZIONE dei CANDIDATI n Nei casi in cui la Commissione, nell’assegnazione del voto finale

VALUTAZIONE dei CANDIDATI n Nei casi in cui la Commissione, nell’assegnazione del voto finale di una prova, non raggiunga la maggioranza, si procede con la votazione a partire dal punteggio più alto e si procede verso il basso finché non si raggiunge la maggioranza. n Se anche in questo caso non si perviene ad un accordo, al candidato si attribuisce il voto risultante dalla media dei voti proposti arrotondato col numero intero più vicino Ruggeri-Tervilli I. T. G. Palladio 08/06/07 41

☻Durante le votazioni, non è possibile astenersi ☻ La votazione del colloquio avviene nello

☻Durante le votazioni, non è possibile astenersi ☻ La votazione del colloquio avviene nello stesso giorno in cui la prova viene espletata ☻ È importante che, nella valutazione delle prove, i commissari utilizzino l’intera scala dei punteggi prevista Ruggeri-Tervilli I. T. G. Palladio 08/06/07 42

☻ A coloro che conseguono il punteggio massimo di 100 punti senza fruire di

☻ A coloro che conseguono il punteggio massimo di 100 punti senza fruire di alcuna integrazione può essere attribuita la lode dalla Commissione. ☻ In considerazioni dei rilievi mossi in qualche caso dai tribunali amministrativi in sede di contenzioso, è opportuno rendere il più possibile trasparenti e comprensibili le ragioni delle decisioni adottate utilizzando le schede per la valutazione delle prove in modo meno schematico e più personalizzato Ruggeri-Tervilli I. T. G. Palladio 08/06/07 43

☻ ALLA PUNTUALE E SCRUPOLOSA VERBALIZZAZIONE DEI PROCEDIMENTI MESSI IN ATTO DALLA COMMISSIONE NELL’ESPLETAMENTO

☻ ALLA PUNTUALE E SCRUPOLOSA VERBALIZZAZIONE DEI PROCEDIMENTI MESSI IN ATTO DALLA COMMISSIONE NELL’ESPLETAMENTO DEI SUOI COMPITI IN MODO CHE RISULTI CHIARA L’ARTICOLAZIONE DELLE RAGIONI A SOSTEGNO DELLE CONCLUSIONI ADOTTATE ☻ AI TEMPI IMPIEGATI PER LA VALUTAZIONE DEGLI ELABORATI SCRITTI – SOPRATTUTTO DELLA PRIMA PROVA – IN MOLTI CASI RISULTATA PIUTTOSTO FRETTOLOSA E APPROSSIMATIVA, E ALLA COERENZA TRA I GIUDIZI FINALI E I CRITERI ADOTTATI E VERBALIZZATI Ruggeri-Tervilli I. T. G. Palladio 08/06/07 44

☻ ALLA INTIEREZZA DELLA COMMISSIONE DURANTE LA CONDUZIONE DEL COLLOQUIO: EVENTUALI, INEVITABILI ASSENZE MOMENTANEE

☻ ALLA INTIEREZZA DELLA COMMISSIONE DURANTE LA CONDUZIONE DEL COLLOQUIO: EVENTUALI, INEVITABILI ASSENZE MOMENTANEE COMPORTANO LA SOSPENSIONE DELL’ESAME E VANNO DEBITAMENTE VERBALIZZATE ☻ AL NUMERO COMPLESSIVO DEI COMMISSARI – CHE È SEMPRE SOLO DI QUATTRO/SEI - NEI CASI IN CUI LA COMMISSIONE SI AVVALGA DELL’APPORTO DI MEMBRI AGGIUNTI (CORSI LINGUISTICI, CLASSI ARTICOLATE, ESAMI ALUNNI IN SITUAZIONE DI H): SPECIFICARE ACCURATAMENTE LA COMPOSIZIONE NUMERICA NELLA VERBALIZZAZIONE Ruggeri-Tervilli I. T. G. Palladio 08/06/07 45

INFORMAZIONI UTILI n PER QUALSIASI INFORMAZIONE DI NATURA DIDATTICO-NORMATIVA CI SI POTRA’ RIVOLGERE AI

INFORMAZIONI UTILI n PER QUALSIASI INFORMAZIONE DI NATURA DIDATTICO-NORMATIVA CI SI POTRA’ RIVOLGERE AI SEGUENTI NUMERI TELEFONICI E E-MAIL: n 0422 -410164 n 0422 -583063 n E-MAIL: presidenza@besta. it Ruggeri-Tervilli I. T. G. Palladio 08/06/07 46