il Rischio Biologico Procedure tecniche e operative Guido
il Rischio Biologico Procedure tecniche e operative Guido Maria Grasso SPP - Cattedra di Igiene
p introduzione: le misure di contenimento degli agenti biologici p le procedure tecniche e operative per il contenimento degli agenti biologici p misure di contenimento per gli agenti biologici a trasmissione parenterale
introduzione procedure tecniche e operative insieme di procedure ed accorgimenti tecnici attuabili per la gestione del rischio biologico contenimento
contenimento p obiettivo n eliminare o ridurre l’esposizione ad agenti biologici o sostanze pericolose per lavoratori p altre persone p ambiente esterno p p tipologie di contenimento n n primario secondario
contenimento primario protezione del lavoratore o del personale situato nelle immediate vicinanze della possibile sorgente di esposizione p prima linea di difesa quando si lavora con agenti infettivi o si è esposti al rischio di esposizione p
contenimento primario p può essere raggiunto con: n procedure tecniche ed operative n attrezzature n dispositivi di protezione n altre misure: vaccinazioni
contenimento primario è necessario costruire una barriera tra l’agente infettivo e l’ambiente circostante cabina ermetica flusso di aria laminare provetta chiusa
contenimento primario i rischi per la sicurezza compaiono quando l’integrità della barriera viene a mancare intenzionalmente in tale situazione i dispositivi accidentalmente rischio di esposizione per il di protezione individuale quando si trasferisce l’agente personale e per l’ambiente diventano una importante infettivo da un sistema ad circostante linea di difesa un altro
contenimento primario
contenimento secondario protezione dell’ambiente esterno ad una possibile sorgente di esposizione p rischio per: p n n aria in uscita rifiuti liquidi e solidi
contenimento secondario p può essere raggiunto con: n idonee misure costruttive n idonee procedure
p introduzione: le misure di contenimento degli agenti biologici p le procedure tecniche e operative per il contenimento degli agenti biologici p misure di contenimento per gli agenti biologici a trasmissione parenterale
elementi fondamentali del contenimento procedure attrezzature e dispositivi misure costruttive
elementi fondamentali del contenimento procedure attrezzature e dispositivi misure costruttive in tutte le tipologie di contenimento
procedure p devono essere seguite scrupolosamente p presuppongono: conoscenza dei rischi n utilizzo di un manuale che n p identifichi i rischi p specifichi le procedure da attuare per eliminare o minimizzare i rischi addestramento
procedure nei laboratori: le buone pratiche p punti n fondamentali igiene personale pulizia dell’ambiente n consumo di alimenti e bevande n fumo n abbigliamento n lavoro “da soli” n
procedure nei laboratori: le buone pratiche p non sempre sufficienti a gestire il rischio p necessità di n attrezzature e dispositivi n misure costruttive
p introduzione: le misure di contenimento degli agenti biologici p le procedure tecniche e operative per il contenimento degli agenti biologici p misure di contenimento per gli agenti biologici a trasmissione parenterale
patogeni a trasmissione parenterale p p blood-borne pathogens (BBP) agenti biologici causa di malattie nell’uomo che possono essere presenti ed essere trasmessi con il sangue umano n virus dell’epatite B (HBV) n virus dell’epatite C (HCV) virus dell’immunodeficienza umana (HIV) anche altri patogeni n n
sangue umano p per sangue si deve intendere: sangue umano, componenti del sangue umano e derivati
altri fluidi corporei assimilabili al sangue p p p liquidi corporei: sperma, secrezioni vaginali, liquido cerebrospinale, liquido sinoviale, liquido pleurico, liquido pericardico, liquido peritoneale, liquido amniotico, saliva nelle pratiche odontoiatriche altri liquidi corporei visibilmente contaminati da sangue qualsiasi fluido corporeo di cui non è possibile stabilire l’origine in situazioni di emergenza
altri campioni assimilabili tessuti o organi umani non fissati (ad esclusione della cute integra) p colture cellulari o colture di tessuti infettati da HIV o HBV p p sangue, organi o altri tessuti di animali da laboratorio infettati sperimentalmente con HIV o HBV
lavoratori esposti p non solo comparto sanitario, biomedico e di laboratorio p altri lavoratori servizi di pulizia n servizi di lavanderia n forze dell’ordine n vigili del fuoco n
modalità di esposizione punture accidentali con aghi contaminati (modalità più frequente) p tagli con oggetti taglienti (bisturi, vetri rotti, etc. ) p contatto con mucose integre (occhi, cavo orale, naso) o cute lesa (eczemi, lesioni) p
modalità di esposizione (2) p al di fuori dell’attività lavorativa n rapporti sessuali n scambio di siringhe tra tossicodipendenti n dalla madre al figlio prima e durante la nascita
piano di sicurezza p scritto e accessibile al personale p individuazione delle attività lavorative che possono comportare una esposizione al sangue p descrizione di cosa fare in caso di situazioni di emergenza
piano di sicurezza p descrizione di come si utilizzano gli accorgimenti tecnici e si rispettano le procedure operative n si usano i dispositivi di protezione individuale n si assicura la formazione e l’addestramento n si fornisce la sorveglianza sanitaria e si assicura la vaccinazione anti epatite B n
misure da adottare p precauzioni p procedure universali operative p accorgimenti tecnici p dispositivi di protezione individuale p decontaminazione degli ambienti ed eliminazione dei rifiuti
il Rischio Biologico Procedure tecniche e operative Guido Maria Grasso SPP - Cattedra di Igiene
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