IL PROGETTO DELLE OPERE CIVILI UNIT R 4

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IL PROGETTO DELLE OPERE CIVILI UNITÀ R 4 – parte 2 LE SEZIONI TRASVERSALI

IL PROGETTO DELLE OPERE CIVILI UNITÀ R 4 – parte 2 LE SEZIONI TRASVERSALI Copyright © 2009 Zanichelli editore S. p. A. , Bologna [6629] 1

LE SEZIONI TRASVERSALI Rappresentano l’intersezionedel corpo stradale e del terreno con un piano verticalee

LE SEZIONI TRASVERSALI Rappresentano l’intersezionedel corpo stradale e del terreno con un piano verticalee normaleall’asse stradale. Vengono eseguite in corrispondenza di ciascun picchetto d’asse. Evidenziano l’andamento trasversale all’asse del corpo stradale e del terreno. Forniscono gli elementi necessari per il calcolo dei volumi e dei conseguenti movimenti delle masse. CONVENZIONE: si rappresentano come appaiono a un osservatore che percorre la strada, rivolto verso l’origine (primo estremo). Copyright © 2009 Zanichelli editore S. p. A. , Bologna [6629] 2

FORMAZIONE DELLA SEZIONE 2: 1 a fase Preliminarmente si traccia l’asse della sezione e,

FORMAZIONE DELLA SEZIONE 2: 1 a fase Preliminarmente si traccia l’asse della sezione e, dopo aver fissato un piano di riferimento, si riportano le quote del terreno e di progetto del picchetto 2 in corrispondenza dell’asse stradale (prelevandole dal profilo longitudinale). planimetria 52 54 56 58 SEZIONE 2 ASSE 1 2 3 4 Profilo Long. Q. PROGETTO 2 5 52, 0 51, 4 3 56, 45 34, 66 62, 48 54, 70 54, 00 Q. TERRENO 1 51, 40 52, 00 PICCHETTI D. PARZIALI 50, 00 50 Copyright © 2009 Zanichelli editore S. p. A. , Bologna [6629] 48, 0 3

FORMAZIONE DELLA SEZIONE 2: 2 a fase Nell’ambito del progetto preliminare, le posizioni delle

FORMAZIONE DELLA SEZIONE 2: 2 a fase Nell’ambito del progetto preliminare, le posizioni delle intersezioni A e B (a destra e a sinistra dell’asse in 2) del piano di sezione, con le curve di livello in cui è compreso il picchetto 2, vengono rilevate graficamente a mezzo delle distanze l 1 e l 2. planimetria 52 54 56 58 B SEZIONE 2 l 2 1 ASSE 2 l 1 Profilo trasversale del terreno 3 4 A Profilo Long. PICCHETTI D. PARZIALI 1 Q. TERRENO 50, 00 3 56, 45 34, 66 54, 70 54, 00 Q. PROGETTO 2 51, 40 52, 00 50 54 5 50 62, 48 48, 0 l 1 Copyright © 2009 Zanichelli editore S. p. A. , Bologna [6629] l 2 4

FORMAZIONE DELLA SEZIONE 1: 2 a fase Nella fase del progetto esecutivo l’andamento trasversale

FORMAZIONE DELLA SEZIONE 1: 2 a fase Nella fase del progetto esecutivo l’andamento trasversale del terreno viene rilevato direttamente. Le distanze possono essere misurate con la cordella, mentre i dislivelli sono misurati con il livello (o il tacheometro se il terreno è molto accidentato). Copyright © 2009 Zanichelli editore S. p. A. , Bologna [6629] 5

FORMAZIONE DELLA SEZIONE 2: 3 a fase L’andamento orizzontale della piattaforma viene riportato partendo

FORMAZIONE DELLA SEZIONE 2: 3 a fase L’andamento orizzontale della piattaforma viene riportato partendo dalla quota di progetto prima marcata sull’asse (L/2 a destra e L/2 a sinistra). Successivamente devono essere tracciate le scarpate laterali. SEZIONE 2 Può capitare che l’andamento del terreno e la sua estensione (in questo caso nella parte destra) non siano sufficienti per consentire il completamento della sezione. 1: 1 3: 2 L/2 48, 0 Copyright © 2009 Zanichelli editore S. p. A. , Bologna [6629] 6

FORMAZIONE DELLA SEZIONE 2: 4 a fase Quando è necessario, occorre integrare l’andamento trasversale

FORMAZIONE DELLA SEZIONE 2: 4 a fase Quando è necessario, occorre integrare l’andamento trasversale del terreno con nuovi punti ricavati dall’intersezione del piano di sezione con successive curve di livello sulla planimetria. Una volta completata la sezione viene realizzata una campitura gialla nelle aree di sterro, e una rossa in quelle di riporto. SEZIONE 2 1: 1 2: 3 L/2 48, 0 Copyright © 2009 Zanichelli editore S. p. A. , Bologna [6629] 7

LA QUOTATURA DELLA SEZIONE Numero della sezione Distanza progressiva Aree Quote rosse Registro della

LA QUOTATURA DELLA SEZIONE Numero della sezione Distanza progressiva Aree Quote rosse Registro della sezione Copyright © 2009 Zanichelli editore S. p. A. , Bologna [6629] 8

PROIEZIONI DELLE SCARPATE Le proiezionid. S e d. D delle due scarpate laterali, sommate

PROIEZIONI DELLE SCARPATE Le proiezionid. S e d. D delle due scarpate laterali, sommate alla larghezza L della sede stradale, forniscono la larghezzadi occupazione della strada in una data sezione. q d = -----p. S ± p. T q’ = (QP – d 1 p. S) – QTN q’ d 2 = -----p. S ± p. T d = d 1 + d 2 Copyright © 2009 Zanichelli editore S. p. A. , Bologna [6629] 9

LE AREE DELLE SEZIONI Il calcolo delle aree di ciascuna sezione (distinte per sterri

LE AREE DELLE SEZIONI Il calcolo delle aree di ciascuna sezione (distinte per sterri e riporti) è necessario al successivo calcolo dei volumi del solido stradale e alla costruzione di un diagramma (diagramma delle aree) utilizzato nello studio dei movimenti delle masse. Le aree (sterro e vengono calcolate scomponendo le elementari(triangoli riporto) delle sezioni per via analitica sezioni in figure e trapezi). Gli elementigeometricinecessari sono reperiti nel registrodella sezione. Copyright © 2009 Zanichelli editore S. p. A. , Bologna [6629] 10

LA PARZIALIZZAZIONE DELLE AREE Per eseguire il calcolo dei volumi, nel caso della presenza

LA PARZIALIZZAZIONE DELLE AREE Per eseguire il calcolo dei volumi, nel caso della presenza di sezioni miste, è necessario disporre, oltre alle aree complessivedi sterro e di riporto, anche delle aree parziali, individuate dai piani verticali paralleli all’asse stradale e tracciati per i punti di passaggio, tra sterro e riporto, nelle sezioni miste. Traccia del piano verticale, parallelo all’asse, e passante per i punti di passaggio delle sezioni miste. Copyright © 2009 Zanichelli editore S. p. A. , Bologna [6629] 11

SEZIONI TIPO & PARTICOLARI Le sezioni trasversali sono numerose (una per ogni picchetto d’asse),

SEZIONI TIPO & PARTICOLARI Le sezioni trasversali sono numerose (una per ogni picchetto d’asse), ma sono disegnate in una scala (1: 100; 1: 200) che non consentela definizione dei particolari e la loro quotatura, dunque non sufficienti a definire con precisione il manufatto stradale. Per poter osservare le caratteristiche costruttive del corpo stradale si disegnano con una scala maggioresia le sezioni tipo (es. 1: 50), sia i particolari costruttivi (es. 1: 20). Le sezioni tipo sono assai meno numerose rispetto alle sezioni trasversali; esse vengono realizzate per ogni ambito in cui si sviluppa il corpo stradale: in rettifilo, in curva, in rilevato, in trincea, in galleriaecc. ). Copyright © 2009 Zanichelli editore S. p. A. , Bologna [6629] 12

SEZIONI TIPO IN RETTIFILO: esempi Copyright © 2009 Zanichelli editore S. p. A. ,

SEZIONI TIPO IN RETTIFILO: esempi Copyright © 2009 Zanichelli editore S. p. A. , Bologna [6629] 13

SEZIONI TIPO IN CURVA Copyright © 2009 Zanichelli editore S. p. A. , Bologna

SEZIONI TIPO IN CURVA Copyright © 2009 Zanichelli editore S. p. A. , Bologna [6629] 14

SEZIONE TIPO (CON BARRIERE ACUSTICHE) Copyright © 2009 Zanichelli editore S. p. A. ,

SEZIONE TIPO (CON BARRIERE ACUSTICHE) Copyright © 2009 Zanichelli editore S. p. A. , Bologna [6629] 15

SEZIONI TIPO (CALVACAVIA E GALLERIA ART. ) Copyright © 2009 Zanichelli editore S. p.

SEZIONI TIPO (CALVACAVIA E GALLERIA ART. ) Copyright © 2009 Zanichelli editore S. p. A. , Bologna [6629] 16

PARTICOLARI COSTRUTTIVI: esempi Copyright © 2009 Zanichelli editore S. p. A. , Bologna [6629]

PARTICOLARI COSTRUTTIVI: esempi Copyright © 2009 Zanichelli editore S. p. A. , Bologna [6629] 17

LA ZONA DI OCCUPAZIONE La determinazione delle aree occupatedel corpo stradale è necessaria sia

LA ZONA DI OCCUPAZIONE La determinazione delle aree occupatedel corpo stradale è necessaria sia per anticipare valutazioni di massima sulla distribuzione dei movimenti delle terre , sia per definire le superficiche dovranno essere espropriate. Copyright © 2009 Zanichelli editore S. p. A. , Bologna [6629] 18

LA ZONA DI OCCUPAZIONE: esempio Copyright © 2009 Zanichelli editore S. p. A. ,

LA ZONA DI OCCUPAZIONE: esempio Copyright © 2009 Zanichelli editore S. p. A. , Bologna [6629] 19

PLANIMETRIA DI OCCUPAZIONE Copyright © 2009 Zanichelli editore S. p. A. , Bologna [6629]

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IL DIAGRAMMA DI OCCUPAZIONE Nella planimetria le aree occupatedal corpo stradale non sono messe

IL DIAGRAMMA DI OCCUPAZIONE Nella planimetria le aree occupatedal corpo stradale non sono messe in buona evidenzain quanto la scala utilizzata è idonea allo sviluppo longitudinale , ma molto meno per quello trasversale. Per integrare le informazioni già presenti nella planimetria si redige un nuovo elaborato convenzionaledenominato diagramma delle zone occupate. In questo diagramma, lungo una direttrice orizzontale, viene sviluppato l’asse stradale con le curve rettificate(esattamente come nel profilo longitudinale), mentre in senso trasversale , in corrispondenza di ciascun picchetto d’asse, vengono riportate le larghezzedi occupazionedelle rispettive sezioni, con una scala più grande per dare maggior risalto alle aree occupate. Con ciò si ottiene un disegno deformato, ma che consente di mettere in risaltole aree di occupazione del solido stradale. Copyright © 2009 Zanichelli editore S. p. A. , Bologna [6629] 21

DIAGRAMMA DI OCCUPAZIONE Copyright © 2009 Zanichelli editore S. p. A. , Bologna [6629]

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