Il popolo ebreo fin dalla primissima storia di
Il popolo ebreo , fin dalla primissima storia di Caino e Abele ha sempre inserito il farro tra i prodotti base della propria alimentazione. Si pensa che Caino per questo si sia scontrato con Abele perchè Caino nomade, cacciatore e pastore, viveva nelle tende mentre Abele agricoltore arava i campi e dissodava le preghiere ma abitava sicuramente come stanziale e quindi era anche più colto del fratello. Lo scontro può essere avvenuto proprio per la ricchezza dell'agricoltore e per la quasi povertà del cacciatore.
Nel Medio Oriente molti cereali vengono coltivati per poi divenire pane per la povera gente che viveva dei prodotti della terra.
In alcune grotte dove i nomadi prevalgono stati scoperti graffiti che presentano momenti di vita quotidiana e anche ritrovati semi carbonizzati di miglio, di sorgo e di farro su focolari vecchi di 8. 000 anni. Per questo il pane è stato condizione di pace e causa di guerre, piano di speranza e ragione di disperazione.
Il pane diventava il mezzo per unire le genti che ci giuravano sopra toccandolo. Il pane è nato con e senza lievito (il primo zymi ed il secondo azymi), i primi pani li ritroviamo nell'antico Israele, con forma di focaccia cotta su pietre arroventate vicino al fuoco. Nell'antico Israele si è coltivato sempre il Triticum monococcum o farro piccolo, il Triticum dicoccum o farro grande e il Triticum spelta tradotto in ebraico con il nome di "Kusemet ". I testi biblici si riferiscono a un solo cereale (farro) più spesso a un gruppo di essi. In Genesi 14, 17 -18 leggiamo che: " Melchisedec, re di Salem, 0
In questa emblematica figura del re-sacerdote dal nome cananeo molti hanno voluto vedere un'anticipazione del Messia e del sacrificio Eucaristico. Anche in Genesi 18, 4 -7 si parla, in una scenetta familiare, del pane sicuramente di farro. Abramo, presso le querce di Mambre, riceve la visita di "tre uomini" e dice loro: " Accomodatevi sotto l'albero e permettete che vada a prendere un boccone di pane. . . " Poi andò in fretta nella tenda di Sara e disse: "Presto, tre staia di fior di farina, impastala e fanne focacce. . . " infatti gli ebrei mangiavano pani o piuttosto focacce piccoli e rotondi non lievitati, preparati dalle donne.
Anche nella predicazione di Gesù si parla del pane per una numerosa folla (moltiplicazione dei pani e dei pesci) che sicuramente era un pane fatto con la farina di farro forse aggiunta alla farina bianca; altre allusioni sono presenti in Matteo, in Marco, in Luca quando si parla della presenza di Gesù nel deserto che digiuna per 40 giorni e viene tentato dal diavolo: "Se sei il Figlio di Dio, fa che queste pietre diventino pane. . . " e Gesù respingendolo disse: " Sta scritto, non di solo pane vivrà l'uomo" (Mt. 4, 1 -
Anche in Giovanni 6, 32 -48 è presente la storia della moltiplicazione dei pani e di ciò che Gesù disse alla folla presente nella Sinagoga di Cafannao dopo il miracolo suddetto: " In verità vi dico, non Mosè vi ha dato il pane del cielo, ma il Padre mio vi dà il pane del cielo, quello vero; il pane di Dio è quello che discende dal cielo e dà la vita al mondo. . . Io sono il pane della vita, io sono il pane vivo disceso dal cielo; se uno mangia di questo pane vivrà in eterno. . . " E' il discorso che prelude all'istituzione dell'Eucarestia nell'ultima cena e anche quando, dopo la morte e resurrezione di Gesù, ad Emmaus, i
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