Il Piano Strategico e la programmazione europea 14122013

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Il Piano Strategico e la programmazione europea 14/12/2013 Ing. Antonio Nicoletti

Il Piano Strategico e la programmazione europea 14/12/2013 Ing. Antonio Nicoletti

Premessa: le opportunità derivanti dalle Politiche Europee • Un contesto competitivo e dinamico con

Premessa: le opportunità derivanti dalle Politiche Europee • Un contesto competitivo e dinamico con cui confrontarsi per le politiche di crescita sostenibile; • La dimensione europea come riferimento geografico “ottimale” per una strategia di di sviluppo culturale, sociale ed economico; • La disponibilità di risorse metodologiche, conoscitive ed economiche per affrontare la crisi

Imparare dall’esperienza 2000 -2013 - PISU e PISUS: due stagioni di Programmazione con luci

Imparare dall’esperienza 2000 -2013 - PISU e PISUS: due stagioni di Programmazione con luci e ombre Conoscere Politiche e Programmi Anticipare i processi decisionali Migliorare efficienza gestionale ed efficacia delle azioni Migliorare dialogo interistituz. e processi di coinvolgim. dei cittadini

Imparare dall’esperienza Proposte, progetti, reti, … IT Bas MT Priorità, metodologie, risorse finanziarie, mercati

Imparare dall’esperienza Proposte, progetti, reti, … IT Bas MT Priorità, metodologie, risorse finanziarie, mercati di sbocco … EU • La strategia Europa 2020 e i documenti preparatori della Politica di Coesione 20142020 come quadro di riferimento strategico

La nuova Politica di Coesione • Intende realizzare gli obiettivi della strategia Europa 2020

La nuova Politica di Coesione • Intende realizzare gli obiettivi della strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva (COM 2010/553); • Promuove la concentrazione degli investimenti e l’orientamento ai risultati; • Opera per la semplificazione delle procedure; • Mira ad aumentare l’efficienza e ottimizzare l’efficacia

La nuova Politica di Coesione La proposta di Regolamento FESR per il 2014 -2020

La nuova Politica di Coesione La proposta di Regolamento FESR per il 2014 -2020 (COM 2011/614) prevede che sia data «particolare attenzione allo sviluppo urbano sostenibile» . […] • Art. 7, c. 2: «Almeno il 5% delle risorse del FESR assegnate a livello nazionale saranno destinate ad azioni integrate per lo sviluppo urbano sostenibile delegate alle città per essere gestite per mezzo di investimenti territoriali integrati» ; • ---

La nuova Politica di Coesione • Art. 9 COM 2011/614: – «Su iniziativa della

La nuova Politica di Coesione • Art. 9 COM 2011/614: – «Su iniziativa della Commissione, il FESR può sostenere azioni innovative nel campo dello sviluppo sostenibile, entro il limite dello 0, 2% della dotazione totale annua del FESR. Tali azioni comprendono studi e progetti pilota diretti a identificare o sperimentare nuove soluzioni a problemi relativi allo sviluppo urbano sostenibile che abbiano rilevanza a livello di Unione» .

La nuova Politica di Coesione • Per l’utilizzo integrato dei Fondi per l’attuazione di

La nuova Politica di Coesione • Per l’utilizzo integrato dei Fondi per l’attuazione di strategie di sviluppo locale è definita una metodologia per lo sviluppo locale di tipo partecipativo (artt. 28 -31 COM 2013/246): – territori subregionali specifici; – coinvolgimento di gruppi di azione locale costituiti da rappresentanti degli interessi socioeconomici locali pubblici e privati; – strategie di sviluppo locale place-based integrate e multisettoriali, concepite prendendo in considerazione le potenzialità e le esigenze locali; – caratteristiche innovative nel contesto locale, istituzione di una rete e, dove opportuno, cooperazione

La dimensione finanziaria della Politica di Coesione in Italia nel 2014 -2020 • Totale

La dimensione finanziaria della Politica di Coesione in Italia nel 2014 -2020 • Totale di risorse comunitarie pari a 32. 268 meuro di cui; – 1. 137 meuro per la cooperazione territoriale – 22. 334 meuro per le regioni meno sviluppate • Cofinanziamento nazionale 24. 000 meuro (Fondo di Rotazione ex L. 183/1997); • Cofinanziamento regionale pari al 30% della dotazione complessiva dei rispettivi Programmi Operativi; • FSC circa 54. 000 meuro (con l’ 80% al Centro-Sud)

La dimensione finanziaria 2014 -2020 previsionale per la Basilicata • Inquadramento nelle politiche e

La dimensione finanziaria 2014 -2020 previsionale per la Basilicata • Inquadramento nelle politiche e negli obiettivi europei (EU 2020) • 800 -: - 1. 000 meuro FESR; • Il 50% di risorse per la smart specialization strategy; • Condizionalità ex-ante e verifica di medio periodo – orientamento al risultato

Le priorità della Strategia Europa 2020 • crescita intelligente: sviluppare un'economia basata sulla conoscenza

Le priorità della Strategia Europa 2020 • crescita intelligente: sviluppare un'economia basata sulla conoscenza e sull'innovazione; • crescita sostenibile: promuovere un'economia più efficiente sotto il profilo delle risorse, più verde e più competitiva; • crescita inclusiva: promuovere un'economia con un alto tasso di occupazione che favorisca la coesione sociale e territoriale.

Gli obiettivi EU 2020 Obiettivo Target EU Valore di partenza ITA Target ITA 2020

Gli obiettivi EU 2020 Obiettivo Target EU Valore di partenza ITA Target ITA 2020 Occupazione il 75% della 61, 2% nel 2012 popolazione di età compresa tra 20 e 64 anni dovrà avere un'occupazione 67 -69% Innovazione il 3% del PIL dell'UE 1, 26% nel 2010 dovrà essere investito in Ricerca e sviluppo 1, 53%

Gli obiettivi EU 2020 Obiettivo Target EU Valore base ITA Target ITA 2020 Cambiamento

Gli obiettivi EU 2020 Obiettivo Target EU Valore base ITA Target ITA 2020 Cambiamento climatico: - Gas serra Riduzione del 20% delle emissioni di gas serra rispetto al valore del 1990 (30% qualora le condizioni siano adeguate) 111 unità di Riduzione del 13% CO 2 equivalenti rispetto al 2005 (valore 2005) (escluse emissioni ETS - European Trade System) Cambiamento climatico: - Energie rinnovabili 20% dei consumi energetici totali prodotti da fonti rinnovabili 5% (valore 2005) Cambiamento climatico: - Efficienza energetica Incremento del 20% n. d. rispetto ai valori 2005 (riduzione consumo primario di energia in Migliaia t. e. p. ) 17% Aumento efficienza energetica al 13, 4 o riduzione del 27, 9 % del consumo in Mtep

Gli obiettivi EU 2020 Obiettivo Target EU Valore base ITA Target ITA 2020 Educazione:

Gli obiettivi EU 2020 Obiettivo Target EU Valore base ITA Target ITA 2020 Educazione: - percentuale di cittadini che abbandonano prematuramente gli studi Inferiore al 10% 18, 2% valore al 2012 15 -16% Educazione: - Percentuale di cittadini tra i 30 e i 34 anni che ha portato a termine studi di terzo ciclo o equivalenti Almeno il 40% 20, 3% valore al 2011 26 -27%

Gli obiettivi EU 2020 Obiettivo Target EU Valore base ITA Target ITA 2020 Lotta

Gli obiettivi EU 2020 Obiettivo Target EU Valore base ITA Target ITA 2020 Lotta alla povertà e all’esclusione sociale far superare ad almeno 20 milioni di persone il rischio di povertà o di esclusione sociale 24, 5 milioni di 2, 2 milioni di persone al 2010 persone uscite dalla povertà nel 2020

Il Position Paper dei Servizi della Commissione per la definizione dei nuovi Programmi Operativi

Il Position Paper dei Servizi della Commissione per la definizione dei nuovi Programmi Operativi Quattro priorità di finanziamento complementari, che si rafforzano a vicenda, sono proposte in linea con le specifiche “sfide-paese”: 1. Sviluppare un ambiente favorevole all'innovazione delle imprese; 2. Realizzare infrastrutture performanti e assicurare una gestione efficiente delle risorse naturali; 3. Aumentare la partecipazione al mercato del lavoro, promuovere l'inclusione sociale e il miglioramento della qualità del capitale umano; 4. Sostenere la qualità, l'efficacia e l'efficienza della pubblica amministrazione

Il documento “Metodi e Obiettivi per un Uso Efficace dei Fondi Comunitari 20142020” (Ministero

Il documento “Metodi e Obiettivi per un Uso Efficace dei Fondi Comunitari 20142020” (Ministero per la Coesione) Quattro missioni/obiettivi in cui è possibile tradurre lo “slogan” europeo per il 2020 di uno sviluppo sostenibile, inclusivo e intelligente: 1. Lavoro, competitività dei sistemi produttivi e innovazione; 2. Valorizzazione, gestione e tutela dell’ambiente; 3. Qualità della vita e inclusione sociale; 4. Istruzione, formazione e competenze

Il documento “Metodi e Obiettivi per un Uso Efficace dei Fondi Comunitari 20142020” (Ministero

Il documento “Metodi e Obiettivi per un Uso Efficace dei Fondi Comunitari 20142020” (Ministero per la Coesione) Tre “Opzioni Strategiche” per l’Italia: - Mezzogiorno; - Città; - Aree interne Piano Strategico Matera

La bozza di Accordo di Partenariato tra Italia e Commissione (9 dicembre 2013) Obiettivi

La bozza di Accordo di Partenariato tra Italia e Commissione (9 dicembre 2013) Obiettivi strategici di tipo strutturale: • Internazionalizzazione • Digitalizzazione • Innovazione • Valorizzazione dei BBCC e ambientali • Qualità dell’istruzione e del capitale umano • Lotta alla povertà

Allocazione delle risorse per obiettivi: Confronto tra 2014 -2020 e 2007 -2013 % sui

Allocazione delle risorse per obiettivi: Confronto tra 2014 -2020 e 2007 -2013 % sui Fondi Strutturali Europei (FESR+FSE)

Alcune possibili fonti di finanziamento per il Piano Strategico Programmi Operativi Nazionali/Multiregionali per le

Alcune possibili fonti di finanziamento per il Piano Strategico Programmi Operativi Nazionali/Multiregionali per le regioni meno sviluppate • Ricerca e innovazione; • Imprese e competitività; • Infrastrutture e reti; • Beni culturali; • Legalità

Alcune possibili fonti di finanziamento per il Piano Strategico • • POR Basilicata (FSE

Alcune possibili fonti di finanziamento per il Piano Strategico • • POR Basilicata (FSE e FESR) 2014 -2020 Programma di Sviluppo Rurale Programma “Europa Creativa” Programmi di Cooperazione Territoriale e iniziative dell’Euro-regione Adriatico-Ionica Programma Quadro R&S (Horizon 2020) Programma Quadro per la Competitività e Innovazione Erasmus + …

Il Programma “Europa Creativa” (1, 46 mld €) Approvato dal Parlamento Europeo il 19

Il Programma “Europa Creativa” (1, 46 mld €) Approvato dal Parlamento Europeo il 19 novembre e dal Consiglio il 5 dicembre 2013 Programmati finanziamenti per più di 250. 000 artisti e professionisti della cultura, 2. 000 cinema, 800 film e 4. 500 traduzioni di libri. Nuova forma di garanzia finanziaria dedicata alle piccole imprese culturali e creative, per favorire l’accesso a circa 750 meuro di prestiti finanziari Online i primi bandi: progetti di cooperazione, reti e piattaforme europee, traduzioni di opere letterarie, festival cinematografici, distribuzione di film, ecc. Altre call attese prima di fine anno

Il Programma “Europa Creativa” (1, 46 mld €) Approvato dal Parlamento Europeo il 19

Il Programma “Europa Creativa” (1, 46 mld €) Approvato dal Parlamento Europeo il 19 novembre e dal Consiglio il 5 dicembre 2013 Obiettivi generali: • Rafforzare la salvaguardia e la promozione della diversità culturale e linguistica europea; • Rafforzare la competitività dei settori culturali e creativo, con uno sguardo alla promozione di una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva Obiettivi specifici : • Cinema e settore audiovisivo; • Supportare la capacità dei settori culturale e creativo dell’UE ad operare in modo transnazionale; • Promuovere la circolazione transnazionale delle opere e degli operatori culturali e creativi e raggiungere nuovi pubblici in Europa e oltre; • Rafforzare la capacità finanziaria dei settori culturale e creativo; • Supporto a politiche di cooperazione transnazionale

Horizon 2020 • La strategia per la ricerca e l’innovazione – da 50 mld

Horizon 2020 • La strategia per la ricerca e l’innovazione – da 50 mld di euro 2007 -2013 a 80 mld 2014 -2020 • 3 pilastri: – Excellent science – Industrial leadership – Societal challenges • Online i primi bandi (11 dicembre 2013), per 15 mld € in due anni, tra cui: - Smart cities and communities (92 meuro); - Competitive low carbon energy (359 meuro); - Efficienza energetica (98 meuro); - Rifiuti: riciclo, riuso, recupero (73 meuro); - ecc.

Le strategie della Basilicata: i 4 “pilastri” di Capacity Lab Competitività e sviluppo Sistema

Le strategie della Basilicata: i 4 “pilastri” di Capacity Lab Competitività e sviluppo Sistema naturale e culturale • Economia della conoscenza, capace di interpretare le specializzazioni produttive, industriali, culturali • Rafforzamento delle relazioni tra Università e imprese, tra pubbliche amministrazioni e organizzazioni knowledge-intensive • Valorizzazione economica e creazione di nuove opportunità di lavoro • Turismo multidimensionale; approccio integrato tra ambiente, agricoltura e beni culturali Distretto energetico Politiche sociali rivolte ai cittadini • Risparmio energetico e produzione di energia da fonti rinnovabili • Sistemi energetici innovativi derivanti da una più stretta connessione tra università e centri di ricerca • Migliorare l’offerta regionale dei servizi per il welfare e l’occupabilità • Istruzione e formazione professionale, servizi sociali e mobilità al servizio dei bisogni del cittadino

Le strategie della Basilicata: i 4 “pilastri” di Capacity Lab Competitività e sviluppo •

Le strategie della Basilicata: i 4 “pilastri” di Capacity Lab Competitività e sviluppo • Economia della conoscenza, capace di interpretare le specializzazioni produttive, industriali, culturali • Rafforzamento delle relazioni tra Università e imprese, tra pubbliche amministrazioni e organizzazioni knowledge-intensive

Le strategie della Basilicata: i 4 “pilastri” di Capacity Lab Sistema naturale e culturale

Le strategie della Basilicata: i 4 “pilastri” di Capacity Lab Sistema naturale e culturale • Valorizzazione economica e creazione di nuove opportunità di lavoro • Turismo multidimensionale; approccio integrato tra ambiente, agricoltura e beni culturali

Le strategie della Basilicata: i 4 “pilastri” di Capacity Lab Distretto energetico • Risparmio

Le strategie della Basilicata: i 4 “pilastri” di Capacity Lab Distretto energetico • Risparmio energetico e produzione di energia da fonti rinnovabili • Sistemi energetici innovativi derivanti da una più stretta connessione tra università e centri di ricerca

Le strategie della Basilicata: i 4 “pilastri” di Capacity Lab Politiche sociali rivolte ai

Le strategie della Basilicata: i 4 “pilastri” di Capacity Lab Politiche sociali rivolte ai cittadini • Migliorare l’offerta regionale dei servizi per il welfare e l’occupabilità • Istruzione e formazione professionale, servizi sociali e mobilità al servizio dei bisogni del cittadino

Le strategie della Basilicata: i 4 “pilastri” di Capacity Lab Competitività e sviluppo Sistema

Le strategie della Basilicata: i 4 “pilastri” di Capacity Lab Competitività e sviluppo Sistema naturale e culturale • Economia della conoscenza, capace di interpretare le specializzazioni produttive, industriali, culturali • Rafforzamento delle relazioni tra Università e imprese, tra pubbliche amministrazioni e organizzazioni knowledge-intensive • Valorizzazione economica e creazione di nuove opportunità di lavoro • Turismo multidimensionale; approccio integrato tra ambiente, agricoltura e beni culturali Distretto energetico Politiche sociali rivolte ai cittadini • Risparmio energetico e produzione di energia da fonti rinnovabili • Sistemi energetici innovativi derivanti da una più stretta connessione tra università e centri di ricerca • Migliorare l’offerta regionale dei servizi per il welfare e l’occupabilità • Istruzione e formazione professionale, servizi sociali e mobilità al servizio dei bisogni del cittadino

RIS 3 "Research and innovation strategies for smart specialisation” «È un processo dinamico ed

RIS 3 "Research and innovation strategies for smart specialisation” «È un processo dinamico ed evolutivo – non è una struttura né un documento – inserito nel contesto di un meccanismo di scoperta imprenditoriale "entrepreneurial discovery process" dove le amministazioni pubbliche sono facilitatori piuttosto che in una posizione di controllo e comando…» (Alessandro Rainoldi (JRC. IPTS) – “Incontro Ad. G FESR” 2013, Matera)

Le scelte che sembrano emergere per le RIS 3 delle regioni meno sviluppate (N.

Le scelte che sembrano emergere per le RIS 3 delle regioni meno sviluppate (N. Bellini e F. Grillo – “Incontro Ad. G FESR” 2013, Matera) Settore Agroalimentare Basilicata x Biotecnologie Energia x Automotive x Turismo e BBCC x Logistica Calabria Campania x x x Ricerca avanzata x Nuovi materiali x x x Elettronica Filiera della pesca x x Aerospazio x x ICT x x Ferrotranviario x Sicilia x x x Mobile imbottito Puglia x x x

Il piano strategico dovrà attuare una politica di sviluppo “basata sul luogo”, ma rivolta

Il piano strategico dovrà attuare una politica di sviluppo “basata sul luogo”, ma rivolta all’Europa e al mondo Esiste un legame tra l’efficacia degli interventi e fattori che hanno natura territoriale, in particolare per la dimensione legata al benessere dell’individuo. Le politiche place-based non trovano giustificazione solo nella specificità delle risorse di un territorio, ma anche nella specificità delle preferenze e della conoscenza. Queste stesse preferenze e questa conoscenza non solo orientano le decisioni pubbliche, ma costituiscono la base su cui misurarne gli effetti (Barca, 2009)

Il piano strategico dovrà attuare una politica di sviluppo “basata sul luogo”, ma rivolta

Il piano strategico dovrà attuare una politica di sviluppo “basata sul luogo”, ma rivolta all’Europa e al mondo Alcuni elementi per la costruzione del Piano Strategico (adatt. da Barca, 2009): • Approccio integrato; • Orientamento ai risultati e focalizzazione su poche priorità; • Definizione di condizioni ex-ante per poter perseguire un particolare tipo di priorità; • Identificazione di sistemi d’indicatori e target, e di un sistema di valutazione dei progressi nel raggiungimento degli obiettivi; • Promuovere la valutazione degli impatti; • Favorire lo sperimentalismo e il coinvolgimento degli attori locali

EU IT Bas MT Priorità, metodologie, risorse finanziarie, mercati di sbocco … • Contribuire

EU IT Bas MT Priorità, metodologie, risorse finanziarie, mercati di sbocco … • Contribuire agli obiettivi di EU 2020 e collocarsi coerentemente nella Politica di Coesione e nei principali Programmi Comunitari • Sviluppare un approccio metodologico coerente con i requisiti descritti dagli strumenti Europei • Costituire un quadro di riferimento per lo sviluppo di progetti in grado di intercettare finanziamenti aggiuntivi Proposte, progetti, reti, … Il piano strategico dovrà attuare una politica di sviluppo “basata sul luogo”, ma rivolta all’Europa e al mondo Mediterraneo Resto del mondo