IL PIACERE LINVENZIONE DEL MONDO SPERELLIANO Mappa tematicostrutturale
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IL PIACERE: L’INVENZIONE DEL MONDO SPERELLIANO Mappa tematico-strutturale del romanzo
MASCHERA (e malattia) PSICHICA • • • fenomenologia del doppio individuo «camaleontico e chimerico» disgregazione della coscienza unitaria pulsioni centrifughe e allocentrismo educazione estetica/piacere vs forza morale malattia della volontà vacuo esistenziale/demone lussuria/malinconia forte soggettivazione percettiva sensibilità eccezionale eccitazione immaginativa e nevrotica
CENTRALITÀ UNIVERSO SENSORIALE esasperazione e combinazione della potenza percettiva: • immagini e cromatismi • sensazioni tattili dirette/indirette • suoni, sapori e profumi del mondo TEATRO MONDANO e ATTORE SOCIALE • Roma e Palazzo Zuccari • arredi e oggetti d’arte • urbanistica e arte rinascimentale/barocca • ambienti e cronache mondane • Villa Schifanoja (pseudo locus amoenus)
ARTIFEX <> ISTRIONE (esercizio della menzogna) inganno e autoinganno ELENA MUTI/MARIA FERRES alternanza (I-II) e sovrapposizione (III-IV)
STRUTTURE NARRATIVE Oscillazione rapporto voce narrante esterna/protagonista: identificazione/analisi o narrazione pseudo-oggettiva/distanziamento etico. Intreccio incardinato su due architetture tematico-diegetiche sovrapposte: a) i procedimenti analogico-simbolici della topica del doppio; b) il romanzo del giovane artista e delle sue fonti estetiche (I-II) che sfuma nel romanzo psicologico delle neuropatie sperelliane, con l’eclissi dell’artifex e il suo degrado psichico-esistenziale (III-IV). Struttura decrescente (a grappolo) dei capitoli, ma ritmo narrativo eterogeneo, correlato al mosaico di riverberi tra eventi/ introspezione/memoria retrospettiva/immaginazione. Tempo straordinariamente denso: il lettore è indotto ad adeguarsi alla marcata soggettivazione temporale e alle amplificazioni percettive/immaginative del protagonista. Memoria filtro continuo delle vicende, nella transizione costante tra eventi e recuperi analettici.
CODICI LINGUISTICI prevalenza dell’intarsio tra referenti estetici e codice erotico-mondano governati dal sistema linguistico dominante e unificante: il linguaggio della memoria, evocativo e analogico-simbolico MARCHE STILISTICHE Registro della memoria: orazione interiore per frammenti orchestrata ritmicamente da sintassi e punteggiatura; transizioni tra periodi spesso delegate alle interrogazioni / prosa lirica intonata da figure e cadenze omofoniche. Registro descrittivo-simbolico: periodare lungo, prosa accumulativi coordinata per asindeto (sensazioni, citazioni, arcaismi, iperboli, ecc. ) tendente verso il crescendo “musicale”. Lessico: privilegia l’indefinito onirico, l’ineffabile, l’immateriale, o per altro verso il preziosismo, l’arcaismo, il vocabolo “tecnico” Figure retoriche prevalenti: tropi relativi ai processi analogici, sinestetici, metamorfici/ similitudine di coordinamento sintattico/di riverbero fonico
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