IL PARADIGMA DEL FARE CHI FA COSA QUANDO
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IL PARADIGMA DEL FARE: CHI FA, COSA, QUANDO, DOVE, COME E PERCHE’.
6) Diritto ad una scelta libera e informata Cittadinanza Attiva 2005 7) Diritto del bambino, dell’anziano e dei soggetti che “non hanno voce” 8) Diritto a non provare dolore durante gli esami diagnostici invasivi e non
• In Italia fino al 2010 la risposta assistenziale alla “cura del dolore ”, nonostante atti normativi come la legge 39/99, il progetto “Ospedale senza dolore”, etc. . , era scarsa e lacunosa. • La principale causa dovuta alla mancanza 1. di una formazione specifica di integrazione 2. di una organizzazione fatta di reti e percorsi assistenziali.
La legge n. 38/2010 • E’ una “Guida” per tutte le regioni che ne hanno recepito i principi e adeguato i propri modelli organizzativi. • E’ una “Vera svolta culturale” nella comprensione della sofferenza della persona malata e della sua famiglia. • Rende “Consapevolezza” alle Istituzioni, sulla necessità di preservare la qualità della vita in tutti gli stadi della sofferenza e fino alla fine. . .
Se curiamo una malattia possiamo vincere o perdere, ma se ci “prendiamo cura della persona ” vinciamo sempre, qualunque sia l’esito.
NUOVE Parole-chiave • • • Salute possibile; Analisi integrata dei bisogni globali del paziente; Mantenimento, co-esistenza e non solo guarigione; Accompagnamento e non solo cure; Enpowerment e sviluppo capacità di autogestione; Approccio multidimensionale e di team; Percorsi integrati condivisi, personalizzati, dinamici; Presa in carico pro-attiva ed empatica; Patto di cura con il paziente e i suoi Caregiver.
L. 38: Una Buona Legge di Civiltà … ma • Ancora troppe le disuguaglianze Regionali nella gestione della assistenza alla “persona con dolore”; • Mancanza di omogeneità di approcci terapeutici e di accesso agli stessi ; • Un questionario di Federconsumatori e l’ “Osservatorio” della Fondazione Ghirotti, evidenziano, ancora oggi scarsa diffusione nella conoscenza della Legge 38, oltre a disparità applicativa nelle diverse zone.
32 al 2016 Dati portale del Ministero aggiornati al 7 novembre 2013
La legge n. 38/2010 in Campania Dca n. 22 del 10. 03. 2015 “Costituzione RETE Regionale di terapia del dolore : Individuazione dei *nodi della rete, *requisiti, *compiti, *funzioni” con il quale vengono individuati centri HUB & SPOKE. Di definire P. D. T. A. DOLORE. Di sviluppare SISTEMA INFORMATIVO. Di definire Piano Monitoraggio Attività. Alle ASL Piano Formazione Operatori Dedicati.
38/2010 in Campania: Dca n. 22/2015 RETE di Terapia del dolore: “…. si intende una aggregazione funzionale ed integrata delle attività di terapia del dolore erogate nei diversi setting assistenziali, con l'obiettivo di migliorare la qualità della vita delle persone affette da dolore, indipendentemente dalla eziopatogenesi. …
sistema “dis-integrato” Ad oggi molti …. pazienti fanno percorsi di salute nel Sistema Sanitario in “ moto browniano” (casuale e/o disordinato). Questi contatti individuali utili comunque, nella malattia cronica hanno un miglioramento casuale e non sistematico, poco efficace e più dispendioso.
la rete ? E’ un INSIEME di ORGANIZZAZIONI e di INDIVIDUI che raggiungono gli OBIETTIVI del SISTEMA
LA RETE: i nodi le maglie il contesto
LA RETE ASSISTENZIALE i nodi le maglie il contesto dalla casa al condominio cambiano le REGOLE dall’anello alla catena si governano i PROCESSI dalla compliance alla governance condivisione del PERCORSO
Messaggio chiave COINVOLGERE, FORMARE E RESPONSABILIZZARE TUTTE LE COMPONENTI, “DALLA PERSONA AL MACROSISTEMA SALUTE” ……. Alle istituzioni tutte
Destinati Ad Andare TUTTI INSIEME E d’accordo ! Dove ?
Verso il p. d. t. a. dolore Esigenze e aspettative stakeholder (SSR – Azienda) Soddisfazione stakeholder (SSR – Azienda) “strada” che la maggior parte dei pazienti deve percorrere attraverso la rete
38/2010 in Campania: Dca n. 22/2015 • La RETE di terapia del dolore è così articolata: • Ambulatori dei Medici di Medicina generale: nelle forme di aggregazione previste dagli accordi –AFT, UCCP- per la RETE adulti. • Pediatri di libera scelta per la RETE pediatrica. • Centri Spoke/centri ambulatoriali di terapia del dolore (preposta ad effettuare interventi diagnostici e terapeutici farmacologici, strumentali, chirurgici variamente integrati). • Centro HUB/centro ospedaliero di terapia del dolore (preposta ad erogare interventi diagnostici e terapeutici ad alta complessità in regime ambulatoriale, di ricovero ordinario e di day-hospital).
P. D. T. A. : Vantaggi per chi ? • la persona assistita: favorisce la fiducia nella sicurezza e qualità della cura erogata; • gli operatori sanitari: permette loro di acquisire nuove competenze e riconoscimento professionale; • l'istituzione: inserisce nuovi metodi di gestione e di miglioramento della qualità assistenziale.
38/2010 in Campania: Dca n. 22/2015 • Si identificano: 3 livelli di cura , di intervento e di compiti nell’ambito della RETE regionale terapia del dolore: • 1°) AFT di MMG e UCCP o medicina di gruppo Integrata: Il MMG , garante di un rapporto fiduciario e continuativo con i pazienti, ha un ruolo decisivo nella terapia del dolore. • E’ soprattutto a livello territoriale - AFT in collaborazione con gli specialisti -UCCPche il dolore, dovrebbe trovare una risposta immediata ed efficace,
3. 5 - Le Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT) – Dca 99/16 3. 5. 3 - Compiti e funzioni I medici della AFT (possono essere dotati di attrezzature per la diagnostica di primo livello) assicurano l’audit tra i componenti nonché la condivisione in forma organica di attività, obiettivi, percorsi assistenziali, strumenti di valutazione della qualità e linee guida, così come definiti dalla Regione e concordati con la ASL e il Distretto Sanitario di riferimento.
INPUT ATTIVITA’ OUTPUT LEGGE 189/2012 Patto Salute 2014/16 AFT INDIVIDUAZIONE AREA e DENSITÀ POPOLAZIONE VERSO LE RETI o UCCP ACN 2009 AIR 2013 Bozza SISAC INDIVIDUAZIONE MMG AFFERENTI ALLA AFT e SEDE D. M. 70/2015 Piano Cronicità 2016 Nuovi LEA 2017 Dca R. C. 99/2016 NOMINA MMG COORDINATORE DELL’AFT Accordo Aziendale per Sperimentazione Modello DEFINIZIONE RETE INFORMATICA DEFINIZIONE Strutturale e Organizzativa
38/2010 in Campania: Dca n. 22/2015 • SCOPO della RETE è quello di prendere in carico e indirizzare il paziente con dolore, gestendo il percorso assistenziale integrato secondo linee guida e protocolli (PDTA). • La struttura di ACCESSO alla RETE è collocata a livello territoriale (AFT e UCCP), ed è auspicabilmente collegata alla P. U. A. • La RETE garantisce: • la prossimità delle cure (con AFT e UCCP); • funzioni specialistiche multidisciplinari (con gli Spoke) • funzioni diagnostiche e terapeutiche ad elevato contenuto tecnologico ( con i Centri Hub).
38/2010 in Campania: Dca n. 22/2015 • La RETE include tutte le attività specialistiche per la diagnosi, terapia, riabilitazione di patologie dolorose specifiche ( fisiatria, geriatria, neurologia, oncologia, radioterapia). • Per l’accesso ai centri SPOKE ed HUB è necessaria, come per ogni prestazione, la prescrizione su ricetta “rossa” del MMG/PLS. • Tutte le prestazioni specialistiche erogate in regime ambulatoriale sono prenotabili, secondo le modalità previste nell'ambito di ciascuna Azienda (CUP, Portale Web Aziendale, Farmacie).
DCA n. 1 dell’ 11. 01. 2017 - Atto Aziendale – Piano delle Attività Territoriali
Delibera Direttore Generale n° 260 del 14/03/2017 Ambulatori di Terapia del Dolore, per la cui definizione ed organizzazione si rimanda alla Rete di Terapia del Dolore Regione Campania istituita con Dca n. 22 del 10/03/2015, con riferimento alla Legge 38/2010 • Il DCA 22/2015 stabilisce standard e fabbisogni e definisce la rete come segue: Spoke di II livello Spoke di I livello Spoke nella rete del Dolore P. O. di Vallo della Lucania
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