Il Marocco Macchia Ilenia IIIB Geografia Il Marocco
Il Marocco Macchia Ilenia IIIB
Geografia Il Marocco è un Paese dell'Africa settentrionale che confina con l'Algeria a Est e a Sud Est, con il Sahara Occidentale a SO e si affaccia a NE al Mar Mediterraneo, a NO e a O all'Oceano Atlantico. Si estende su una superficie di 458745 km². I confini del paese riconosciuti a livello internazionale si trovano tra le latitudini 27 ° e 36 ° N e le longitudini 1 ° e 14 ° O.
Generalità Formatosi con l'unione dei due territori che costituivano i protettorati francese e spagnolo, il Marocco si è esteso verso sud nel 1958 annettendo la fascia di territorio compresa tra il Draa e il parallelo di 27º 40´, ceduta dalla Spagna. Nel 1960 incorporò il territorio di Tangeri e nel 1969 acquisì dalla Spagna la zona di Ifni sulla costa atlantica. Tra il 1976 e il 1979 il Marocco procedette all'annessione del Sahara Occidentale (ex Sahara Spagnolo). Sulla costa mediterranea invece sussistono ancora le due enclaves spagnole di Ceuta e Melilla, che il Marocco rivendica. Il territorio del Marocco corrisponde al settore più occidentale e montuoso del Maghreb; è quindi una regione geograficamente periferica nell'ambito del mondo araboislamico, al quale tuttavia il Marocco deve lingua e religione, nonché l'elaborazione di una civiltà ricca e raffinata. Il suo nome infatti deriva dalla parola Maghreb, che in arabo significa "Occidente". La sua storia nazionale si è caratterizzata per una più lunga indipendenza di fatto e una più breve esperienza coloniale sotto forma di protettorato, diventando indipendente nel 1956. Il Marocco si distingue per un'apertura ai Paesi occidentali pur restando ancorato alla sua identità di stato islamico, alla solidarietà con gli altri Paesi maghrebini e con gli altri Stati del continente.
Morfologia La geografia del Marocco è caratterizzata dalla presenza di due grandi catene montuose: la catena Rif, a ridosso della costa mediterranea, e quella dell'Atlante che attraversa tutto il Paese da Sud-Ovest a Nord-Est e ha vette che superano i 4000 m s. l. m. Nella parte più meridionale del Marocco si incontra il grande deserto del Sahara in corrispondenza del quale la presenza di insediamenti umani diventa estremamente rarefatta. Idrografia I principali fiumi del Marocco hanno generalmente un andamento da sud verso nord ovest, seguendo il tragitto che dai monti dell'Atlante, con il loro regime irregolare, li porta a sfociare nel mar Mediterraneo o nell'oceano Atlantico. Quando invece scorrono verso sud, verso i confini con l'Algeria assumono la caratteristica di fiumi stagionali. Questi corsi d'acqua, per la scarsità delle precipitazioni non sono adatti per la navigazione Tra i maggiori fiumi del Marocco troviamo la Muluia, il fiume Oum Er-Rbia, lungo circa 1000 km, mentre il più lungo del paese è il Draa, lungo circa 1100 km
Laghi e lagune Nel Marocco i laghi sono poco numerosi e di piccole dimensioni, a causa dell'intensità dell'evaporazione e dell'alluvionamento. Nel complesso le risorse idriche del Paese presentano una grande varietà di aspetti, ma in sostanza (pur essendo considerevoli) non sono certo abbondanti. Perciò, data anche la stagionalità delle precipitazioni, l'acqua rappresenta per il Marocco un problema fondamentale, che condiziona l'intero sviluppo del settore agricolo del Paese.
Il clima La posizione astronomica situa il Marocco nella zona temperata calda, ma la sua morfologia e i differenti influssi marittimi determinano condizioni climatiche assai diverse da zona. Il clima mediterraneo interessa la regione montuosa del Rif, specialmente le parti meno elevate del suo versante esterno, il clima atlantico la parte occidentale del Paese, il clima continentale le regioni interne montuose, il clima sahariano tutto il territorio che si stende a S dell'Alto Atlante. Le temperature sono generalmente miti sulle fasce costiere e tendono ad aumentare procedendo verso S, dove però vengono mitigate dalla prossimità della fredda corrente delle Canarie. Dalle aree costiere a quelle dell'interno si accentuano progressivamente le escursioni termiche sia giornaliere sia stagionali. Le precipitazioni in genere diminuiscono da N a S e da W a E. L'area più piovosa è rappresentata dal Rif occidentale e dal versante atlantico del Medio Atlante, quella più arida dai territori desertici meridionali; le pianure costiere e le aree esterne di pedemonte ricevono precipitazioni varianti in media tra i 400 e gli 800 mm.
Etnie La popolazione marocchina è composta principalmente da due gruppi etnolinguistici: i berberi, autoctoni e maggioritari, e gli arabi, di origine esterna; è presente una consistente minoranza ebraica, la più numerosa del mondo arabo. Nel corso dei secoli, in alcune regioni, i berberi e gli arabi si sono tra loro mescolati. A grandi linee, tuttavia, è possibile indicare nelle regioni pianeggianti e nelle grandi città la zona nella quale la componente araba costituisce la maggioranza, mentre nel Rif, nella catena montuosa dell'Atlante e nelle regioni meridionali prevale quella berbera. Scendendo nel profondo sud si trovano popolazioni arabo-berbere che vivono nel Sahara, i sahrawi. Nelle città imperiali marocchine e nelle città costiere (in particolare a Fès, Meknès, Rabat, Salé, Chefchaouen e Tétouan) si trovano i discendenti dei moriscos di Spagna (a loro volta discendenti dei Mori di al-Andalus), espulsi a seguito della Reconquista. Nel paese sono inoltre presenti minoranze dei gnawa e degli harratin, i discendenti degli schiavi neri deportati in Marocco nei secoli passati.
Emigrazione I marocchini emigrano verso i paesi esteri per trovare maggiori opportunità di lavoro e migliori condizioni di vita. Ci sono circa 5 milioni di marocchini all'estero, la maggior parte dei quali in Europa, principalmente in Francia (circa 1 500 000), Spagna (circa 750 000), Belgio (circa 500 000), Italia (circa 450 000), Paesi Bassi (circa 400 000) e Germania (circa 140 000). Lingue Le lingue ufficiali del Marocco sono l'arabo e il berbero. Alcune stime valutano che l'arabo sia parlato dal 65% della popolazione, rispetto al 33% di berberofoni. Secondo altre stime, invece, i berberofoni sarebbero tra il 40 e il 65% della popolazione. Il dialetto arabo marocchino è il più diffuso e parlato dalla popolazione, mentre andando verso il sud del paese viene parlato il dialetto arabo hassaniyya. Nel Nord e in misura minore anche nei centri storici delle grandi città sono parlati dialetti arabi di tipo pre-hilaliano. I dialetti berberi parlati in Marocco sono principalmente raggruppati in 3 gruppi linguistici: tarifit nel Rif, tamazight nel Medio Atlante e tashelhit nel centro-sud. Il francese è di fatto la seconda lingua del paese parlata da una parte rilevante della popolazione e prevalente nell'amministrazione, nell'economia, nell'istruzione e nei media. Una minoranza di marocchini nelle regioni settentrionali e meridionali del paese parla lo spagnolo come seconda o terza lingua.
Le religioni La maggior parte dei marocchini professa l'Islam, quasi tutti di corrente sunnita e solo una ristretta minoranza di corrente sciita. L'islam tradizionale nordafricano presenta alcune caratteristiche particolari come il culto dei marabutti e dei santi (Sidi), le cui tombe sono oggetto di pellegrinaggi. Oltre ai musulmani in Marocco sono presenti circa 80 000 cristiani, per lo più cattolici francesi, e 8 000 ebrei, la comunità ebraica più numerosa del mondo arabo e residuo di una comunità che contava più di 300 000 membri prima della fondazione dello Stato di Israele. La storica moschea della Koutoubia a Marrakech.
Economia La crescita economica, costante a partire dal 2003, ha consentito di frenare l'emigrazione e migliorare esportazioni, infrastrutture e afflusso di capitali esteri. In ogni caso, il Marocco resta al 123º posto su 189 secondo l'Indice di sviluppo umano nel 2017. [33] Risolvere il sottosviluppo delle aree settentrionali e meridionali del Marocco, rimangono tra le priorità principali del paese. Il Sud si trova in una posizione scomoda a causa dell'isolamento geografico. Agricoltura, allevamento e pesca I principali prodotti agricoli sono costituiti da cereali, canna da zucchero e legumi che sono destinati al mercato interno, mentre gli agrumi, i pomodori e le olive (dove il Marocco è l'unico produttore mondiale dell'olio di argan) per l'esportazione. L'allevamento è incentrato perlopiù su ovini, caprini e bovini. Con i suoi 17 porti il Marocco è tra i maggiori paesi nella attività ittica, anche industriale, della quale il paese è il maggiore produttore ed esportatore mondiale di sardine. Estrazione mineraria Il Marocco è un paese povero di petrolio e gas naturale, dei quali è importatore (a differenza degli altri Paesi arabi che sono invece produttori ed esportatori), anche se dal 2014 si sono cominciate ad intraprendere politiche energetiche, a seguito di nuove scoperte di giacimenti.
Industria L'industria marocchina è tra le più attive dell'Africa. Molto sviluppate sono le industrie agroalimentari e tessili, ma il settore industriale è in forte crescita anche nei settori dell'industria chimica, petrolchimica, elettronica, automobilistica (Renault, Nissan), aeronautica (Boeing, Bombardier), informatica e cantieristica, con i porti di Tangeri Med e di Casablanca, che sono entrambe tra i più trafficati dell'Africa. Pregiati sono i tappeti e i prodotti dell'artigianato. Turismo Il Marocco si è affermato come una delle maggiori mete turistiche dell'Africa e del mondo arabo, in particolare per quanto riguarda il turismo organizzato. Le mete più visitate sono le cosiddette città imperiali (Fès, Marrakech, Meknès e Rabat) e il deserto del Sahara.
Gastronomia La cucina marocchina è estremamente varia, grazie all'interazione con altre culture e nazioni nei secoli. La cucina marocchina ha come base, secondo molte leggende, il cibo tipico dei nomadi (pecora, verdure e datteri) ed è soggetta a influenze berbere, mediterranee, arabe e francese e si differenzia in base alla regionalità che va dal nord al sud, dalla costa all'entroterra, dalle zone montane al deserto. I piatti che ne derivano sono un concentrato di vari sapori che vanno dal dolce al salato. In un piatto unico è possibile trovare carne, frutta e verdura, condita anche con dello zucchero. Tipici piatti sono il tajine, il cous, la pastilla, la harira e i merguez (salsicce di carne bovina o ovina). Il Marocco è molto ricco di varie spezie, tra i quali l'harissa.
Lo sport è molto praticato in Marocco. Gli atleti marocchini, come la maggior parte degli atleti africani, sembrano essere vocati per le discipline di resistenza, soprattutto sul mezzofondo. Un esempio in tal senso è Hicham El Guerrouj, vincitore di due medaglie d'oro olimpiche ad Atene 2004 e più volte campione del mondo. La prima medaglia d'oro olimpica per il Marocco venne conquistata nell'atletica leggera, 400 metri ostacoli, da Nawal El Moutawakel, ai Giochi olimpici di Los Angeles 1984. Lo sport più seguito è il calcio. La nazionale di calcio del Marocco ha vinto la Coppa delle Nazioni Africane 1976, la Coppa delle Nazioni Arabe 2012 e il Campionato delle Nazioni Africane 2018 ed è la prima nazionale africana e araba ad arrivare agli ottavi di finale nei Mondiali di calcio del 1986.
La città più importante Marrakech Conosciuta come la città rossa del Marocco, per via delle antiche mura color ocra che da secoli proteggono la medina, Marrakech è la più importante delle antiche città imperiali, dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco. Il suo cuore è la piazza Djemaa El Fna, un caleidoscopio di colori, suoni e profumi, su cui si esibiscono incantatori di serpenti, musicisti, acrobati, danzatori, tra i fumi e gli aromi delle bancarelle che vendono ogni genere di prelibatezze locali all'ombra del minareto della suggestiva Moschea Koutoubia. La medina è un labirinto di vicoli, riad trasformati in affascinanti hotel, guest house, ristoranti, e vivaci souk in cui acquistare il meglio dell'artigianato marocchino. Da visitare anche la Medersa Ben Youssef, l'antica scuola coranica, e il sontuoso Palazzo El Bahia che fu la residenza del Vizir: un enorme complesso di edifici e saloni decorati in stile moresco.
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