IL DADA HANS ARP MARCEL DUCHAMP MAN RAY

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IL DADA HANS ARP MARCEL DUCHAMP MAN RAY Cricco Di Teodoro, Itinerario nell’arte Quarta

IL DADA HANS ARP MARCEL DUCHAMP MAN RAY Cricco Di Teodoro, Itinerario nell’arte Quarta edizione, © Zanichelli editore 2017

La nascita del Dada Nel febbraio del 1916 alcuni eccentrici intellettuali, esuli del primo

La nascita del Dada Nel febbraio del 1916 alcuni eccentrici intellettuali, esuli del primo conflitto mondiale, aprono a Zurigo il Cabaret Voltaire, dando inizio al movimento d’avanguardia che prende il nome di Dada Il promotore è il poeta e letterato tedesco Hugo Ball, al quale si uniscono il poeta e saggista rumeno Tristan Tzara, il pittore e scenografo rumeno Marcel Janco e il pittore e scultore alsaziano Hans Arp I componenti hanno un’età media di trent’anni e sono animati dall’ambizione di riscattare l’umanità dalla follia che l’ha portata alla guerra: ciò sarà possibile solo azzerando tutte le ideologie e tutti i valori e creando un’arte nuova, elementare, capace di ridare agli uomini la forza di essere di nuovo uomini Cricco Di Teodoro, Itinerario nell’arte Quarta edizione, © Zanichelli editore 2017

Al Cabaret Voltaire Dada è un nonsenso per definizione e a partire dal nome,

Al Cabaret Voltaire Dada è un nonsenso per definizione e a partire dal nome, trovato da Tzara aprendo a caso un dizionario Al Cabaret Voltaire, il cui nome allude all’esaltazione della ragione contro l’irrazionalità della guerra, si fanno canzonette ironiche, musica africana, poesie urlate in più lingue, strani balli mascherati e performance artistiche coinvolgono il pubblico Dopo essersi radicato in altre città come Berlino, Colonia, Hannover e Parigi, nel 1922 -1923 Dada conclude il suo ciclo Hugo Ball durante una performance al Cabaret Voltaire nel 1916

Hans Arp è uno dei maggiori protagonisti del Dada Hans Arp rappresenta una voce

Hans Arp è uno dei maggiori protagonisti del Dada Hans Arp rappresenta una voce molto sottile e intellettuale del dadaismo franco -tedesco: risente delle influenze astratte del gruppo Der Blaue Reiter e sperimenta affidandosi alla legge del caso, la quale «comprende tutte le altre leggi ed è insondabile come la causa prima da cui deriva ogni forma di vita» Le tappe della biografia: • • • Nasce ad Strasburgo il 16 settembre 1887 Si forma alla Scuola d’arte di Weimar e poi all’Accademia Julian di Parigi Durante la guerra si rifugia in Svizzera ed è tra i fondatori di Dada a Zurigo Nel dopoguerra torna in Germania e a Colonia è animatore del Dada tedesco Muore a Basilea il 7 giugno 1966 Cricco Di Teodoro, Itinerario nell’arte Quarta edizione, © Zanichelli editore 2017

Ritratto di Tristan Tzara Il Ritratto di Tristan Tzara del 1916 -1917 è un

Ritratto di Tristan Tzara Il Ritratto di Tristan Tzara del 1916 -1917 è un rilievo in legno policromo I suoi elementi hanno perso ogni obbligo rappresentativo: forme astratte si muovono componendosi ed espandendosi secondo la legge del caso È questa stessa legge a spingere l’artista a dare all’opera un secondo titolo altrettanto astruso: La deposizione degli uccelli e delle farfalle La libera combinazione genera assonanze suggestive: ognuno vi può leggere ciò che vuole secondo la propria sensibilità o stato d’animo Cricco Di Teodoro, Itinerario nell’arte Quarta edizione, © Zanichelli editore 2017

Marcel Duchamp è uno dei più grandi artisti del Novecento Personaggio complesso e contradittorio,

Marcel Duchamp è uno dei più grandi artisti del Novecento Personaggio complesso e contradittorio, Duchamp inizia il suo precoce itinerario artistico negli ambienti cubista e futurista dei quali cui condivide lo spirito innovativo e rivoluzionario; vive e lavora soprattutto fra Parigi e New York contribuendo alla formazione di Dada con celebri provocazioni Le tappe della biografia: • • • Nasce a Blainville, in Normandia, il 28 luglio 1887 Si forma a Parigi e tra il 1911 e il 1912 si avvicina al Cubismo e poi al Futurismo Dal 1913 inizia a sperimentare il ready-made e due anni dopo giunge a New York Si avvicina ai surrealisti e alla cinematografia Muore a Nueilly-sur-Seine il 2 ottobre 1968 Cricco Di Teodoro, Itinerario nell’arte Quarta edizione, © Zanichelli editore 2017

Fontana Quando, nel 1917, Marcel Duchamp presentò la sua Fontana firmandola con lo pseudonimo

Fontana Quando, nel 1917, Marcel Duchamp presentò la sua Fontana firmandola con lo pseudonimo di Richard Mutt, la critica insorse e si gridò allo scandalo La «fontana» non è altro che un orinatoio in porcellana, di quelli che si usano solitamente nei gabinetti pubblici Duchamp ne chiarì il significato: «Non ha importanza se il signor Mutt abbia o meno fatto Fontana con le sue mani. Egli l’ha SCELTA» Arte non è più fare ma scegliere, cioè operare a livello del puro intelletto La beffa è resa provocatoria da data e firma dell’autore che usa lo pseudonimo R. Mutt L’originale andò perduto durante un trasloco: scambiato dai facchini per ciò che era, fu buttato via L’artista deve sottrarsi alle rigidità mentali imposte dalla società borghese e funzionali alla sua visione del mondo

L. H. O. O. Q. del 1919 è un ready-made rettificato, ovvero un oggetto

L. H. O. O. Q. del 1919 è un ready-made rettificato, ovvero un oggetto comune su cui l’artista ha apportato modifiche Duchamp ha aggiunto baffi e pizzetto a una riproduzione della Monna Lisa di Leonardo La provocazione qui è doppia perché non solo dissacra un mito artistico, ma perché il titolo, letto in francese, suona come «Elle a chaud au cul» , cioè ha caldo al sedere In realtà onora l’arte di Leonardo mettendo in ridicolo i suoi estimatori superficiali e ignoranti

Man Ray Tra gli esponenti del Dada Man Ray compie importanti esperienze nel campo

Man Ray Tra gli esponenti del Dada Man Ray compie importanti esperienze nel campo della fotografia astratta Man Ray, pseudonimo di Emmanuel Radnitzky, americano di nascita ma europeo di cultura, sposta i limiti del Dada verso il nonsenso più assoluto, prefigurando le tematiche surrealiste; amava dire: «Fotografo ciò che non posso dipingere e dipingo ciò che non posso fotografare» Le tappe della biografia: • • Nasce a Filadelfia il 20 agosto 1890 Abbandona gli studi di architettura nel 1908 e lavora a New York come disegnatore Nel 1915 incontra Marcel Duchamp con cui inizia un sodalizio creativo creando a New York il Dada americano Muore a Parigi il 18 novembre 1976 Cricco Di Teodoro, Itinerario nell’arte Quarta edizione, © Zanichelli editore 2017

Cadeau Con Cadeau del 1921 Man Ray offre la sua versione di un ready-made

Cadeau Con Cadeau del 1921 Man Ray offre la sua versione di un ready-made rettificato Si tratta di un improbabile ferro da stiro alla cui piastra l’artista ha saldato ben 14 chiodi d’acciaio Tutto nell’oggetto è beffa e contraddizione Il titolo, che in italiano significa «regalo» , allude polemicamente ai formalismi e alle convenzioni borghesi: i chiodi annullano la funzione dell’oggetto Cricco Di Teodoro, Itinerario nell’arte Quarta edizione, © Zanichelli editore 2017

Le violon d’Ingres Con Le violon d’Ingres del 1924 Man Ray si cimenta con

Le violon d’Ingres Con Le violon d’Ingres del 1924 Man Ray si cimenta con la manipolazione di un’immagine fotografica aprendo un nuovo universo di possibilità espressive «Violon d’Ingres» è una frase idiomatica francese usata per indicare un hobby, perché suonare il violino era l’hobby del pittore francese Come il violino lo era per Ingres, così la modella Kiki è l’hobby di Man Ray: la fotografia si dimostra così uno strumento creativo L’aggiunta di 2 effe rende leggibile il corpo come un grande e perfetto violino La foto allude ironicamente alla Bagnante di Valpinçon, un nudo di spalle dipinto da Ingres nel 1808