IL Crisma La vita nello Spirito LA CHIAMATA
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IL Crisma La vita nello Spirito
LA CHIAMATA DEL RE
La Parola
Alla Mensa della Parola
Alla Mensa della Parola
Alla Mensa della Parola
Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio (Mt 4, 4).
«Questi è il Figlio mio, l'amato: ascoltatelo!» (Mc 9, 7).
Circa otto giorni dopo… Lc 9, 28 Salì sul monte prese con sé… a pregare…
Circa otto giorni dopo… Lc 9, 28 prese con sé… salì sul monte… a pregare…
E, mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante… (Lc 9, 29) Con Gesù Cristo saremo circondati di quella luce che solo l’occhio della fede può vedere. La nostra fisionomia spirituale si trasformerà e si modellerà alla sua. Come lui entreremo in una condizione stabile di trasfigurazione, perché saremo partecipi della divina natura e verremo preparati alla vita beata. (Anastasio sinaita, vescovo)
Ed ecco due uomini parlavano con lui: erano Mosè ed Elia, apparsi nella loro gloria, e parlavano della sua dipartita che avrebbe portato a compimento a Geruslamme (Lc 9, 30 -31).
Un popolo sacerdotale, profetico e regale Gesù Cristo è colui che il Padre ha unto con lo Spirito Santo e ha costituito “Sacerdote, Profeta e Re”. L’intero popolo di Dio partecipa a queste tre funzioni di Cristo e porta le responsabilità di missione di servizio che ne derivano. (CCC 783)
Chi è il profeta?
…quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce (Gv 10, 4).
Il Profeta Elia Gli fu detto: “Esci e fermati sul monte alla presenza del Signore”. Ecco il Signore passò. . . Dopo il fuoco ci fu Il mormorio di un vento leggero. Come l’udì, Elia si coprì il volto con il mantello, uscì e si fermò all’ingresso della caverna. Ed ecco, sentì una voce che gli diceva: “Che fai qui, Elia? ” (1 Re 19, 9 -18)
Vocazione di Isaia (Is 6, 1 -9) …io vidi il Signore seduto su un trono alto ed elevato; i lembi del suo manto riempivano il tempio. «Ohimè! Io sono perduto, perché un uomo dalle labbra impure io sono e in mezzo a un popolo dalle labbra impure io abito; eppure i miei occhi hanno visto il re, il Signore degli eserciti» .
Vocazione di Isaia (Is 6, 1 -9) Allora uno dei serafini volò verso di me; teneva in mano un carbone ardente che aveva preso con le molle dall'altare. Egli mi toccò la bocca e disse: Ecco, questo ha toccato le tue labbra, perciò è scomparsa la tua colpa e il tuo peccato è espiato» . Poi io udii la voce del Signore che diceva: «Chi manderò e chi andrà per noi? » . E io risposi: «Eccomi, manda me!» . Egli disse: «Va' e riferisci a questo popolo:
Ezechiele Mi disse: «Figlio dell'uomo, àlzati, ti voglio parlare» . A queste parole, uno spirito entrò in me, mi fece alzare in piedi e io ascoltai colui che mi parlava (Ez 2, 1 -2). La Visione del libro Mi disse: «Figlio dell'uomo, mangia ciò che ti sta davanti, mangia questo rotolo, poi va' e parla alla casa d'Israele» . Io aprii la bocca ed egli mi fece mangiare quel rotolo, dicendomi: «Figlio dell'uomo, nutri il tuo ventre e riempi le tue viscere con questo rotolo che ti porgo» . Io lo mangiai: fu per la mia bocca dolce come il miele (Ez 3, 1 -3).
Ezechiele Mi disse ancora: «Figlio dell'uomo, tutte le parole che ti dico ascoltale con gli orecchi e accoglile nel cuore: poi va', rècati dai deportati, dai figli del tuo popolo, e parla loro (Ez 3, 10 -11).
Vocazione di Geremia (Ger 1, 4 -9) Mi fu rivolta questa parola del Signore: «Prima di formarti nel grembo materno, ti ho conosciuto, prima che tu uscissi alla luce, ti ho consacrato; ti ho stabilito profeta delle nazioni» . Risposi: «Ahimè, Signore Dio! Ecco, io non so parlare, perché sono giovane» . Ma il Signore mi disse: «Non dire: "Sono giovane".
Vocazione di Geremia (Ger 1, 4 -9) Mi dicevo: Il Signore «Non penserò più a lui, stese la mano non parlerò più nel suo e mi toccò la bocca, nome!» . Maenel cuore mi c'era il mio Signore come un disse: fuoco ardente, trattenuto nelle mie ossa; «Ecco, io metto le mi sforzavo di contenerlo, miema parole sulla tua non potevo (Ger 20, 9). bocca.
«Io sono colui che sono!» (Es 3, 14)
La proclamazione della Parola di Dio - sempre! - è una proclamazione pasquale. Quando si proclamano le Scritture si annuncia il Cristo e il suo mistero pasquale. Il contenuto di ogni celebrazione liturgica è sempre la stessa Pasqua, culmine di tutta la storia della salvezza.
E se nella celebrazione si fa memoria della Pasqua del Signore e l’annuncio è quello della Pasqua, l’ambone non può non richiamare alla mente la tomba vuota, da dove l’angelo della risurrezione (il diacono) annuncia la vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte, e la tomba stessa diventa testimonianza di questa vittoria del Signore.
Cristo stesso è presente nella sua parola, giacché è lui che parla quando nella Chiesa si legge la sacra Scrittura (SC 7).
Ed essi dissero l'un l'altro: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture? » (Lc 24, 32).
Qualsiasi cosa vi dica, fatela (Gv 2, 3).
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