IL CONTRATTO DI LAVORO SUBORDINATO ASPETTI Costituisce Dal
IL CONTRATTO DI LAVORO SUBORDINATO
ASPETTI Costituisce Dal PRIVATISTICI: contratto di lavoro l’accordo tra datore di lavoro e lavoratore subordinato mediante il quale il lavoratore offre la sua prestazione lavorativa (intellettuale o manuale) in cambio della retribuzione corrisposta dal datore di lavoro. PUBBLICISTICI: contratto di lavoro subordinato discendono dei rapporti regolati dal diritto pubblico con i seguenti: -Centro per l’impiego -INPS e INAIL -Amministrazione finanziaria RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO
Il contratto di lavoro subordinato Aspetti privatistici Il contratto di lavoro è un mero contratto ex art. 1321 c. c. ed è necessario sussistano tutti gli elementi essenziali per la sua validità ed efficacia. Gli elementi essenziali sono: - accordo fra le parti - causa del contratto - oggetto del contratto - forma nei casi previsti dalla legge a pena di nullità
L’autonomia contrattuale delle parti (art. 1322 c. c. ) stabilisce in scarsa misura il contenuto del contratto, poiché i diversi aspetti sono fissati: - da norma di legge (es: il contenuto del contratto di lavoro è stabilito dal Dlgs. n. 152/1997) - dai CCNNLL: in merito al rapporto tra contrattazione collettiva e contratto individuale si prospettano due ipotesi. • la clausola del contratto individuale è difforme da quella del CCNL; in questo caso la clausola è colpita da nullità ex art. 1419 c. c. e viene sostituita da quella collettiva • la clausola individuale è difforme, ma migliorativa; in questo caso prevale. AUTONOMIA CONTRATTUALE NEL RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO
1) DATORE DI LAVORO Persona fisica (dotata di capacità giuridica e di capacità d’agire) ü Persona giuridica ü 2) LAVORATORE Il lavoratore deve essere maggiorenne o se minore aver adempiuto all’obbligo scolastico LE PARTI DEL CONTRATTO DI LAVORO SUBORDINATO
Il contratto di lavoro subordinato può essere: A tempo indeterminato: la legge lo considera la «forma - comune» di rapporto di lavoro ( D. lgs n. 81/2015 art 1) La legge considera a tempo indeterminato anche il contratto di apprendistato - A tempo determinato: il rapporto di lavoro finisce di produrre i suoi effetti allo spirare di un dato termine che deve essere espressamente indicato all’atto dell’assunzione, a pena di nullità DURATA DEL CONTRATTO DI LAVORO
Il contratto di lavoro subordinato stipulato tra le parti private produce effetti anche nei confronti dei seguenti Enti pubblici: 1) CENTRO PER L’IMPIEGO: la comunicazione di assunzione deve avvenire almeno un gg prima dell’assunzione stessa; risoluzione ed eventuali variazioni rilevanti al rapporto devono invece essere comunicate entro 5 gg dall’evento Il contratto di lavoro subordinato Aspetti pubblicistici
◦ 2) INPS/INAIL: ◦l’insorgenza del rapporto di lavoro determina una automaticità delle prestazioni previdenziali e assicurative a prescindere dagli adempimenti cui il datore di lavoro è per legge tenuto
◦ 2) AMMINISTRAZIONE FINANZIARIA: ◦a seguito di conclusione di contratto di lavoro il datore di lavoro assume la qualifica di sostituto d’imposta (art. 64 DPR 600/73), ovvero è colui che «in forza di disposizione di legge è obbligato al pagamento di imposte in luogo di altri per tutte le situazioni a questi riferibili ed anche a titolo di acconto» . ◦La stessa norma prevede l’obbligo di rivalsa sul sostituito, salva diversa disposizione.
I giovani che affiancano allo studio un lavoro per mantenersi agli studi o avere il piacere di guadagnarsi la propria “paga”, sono sempre di più, ma a volte si preoccupano poco o nulla degli aspetti contrattuali del loro lavoro. Anche se si è studenti bisogna ricordarsi che, svolgendo un'occupazione, si appartiene alla categoria dei lavoratori a tutti gli effetti. Proprio per questo motivo sarebbe opportuno non accettare lavori in nero che, se da una parte garantiscono guadagni più alti ed immediati, non garantiscono in nessun modo il giovane che lavora (infortuni, maternità, malattia ecc. . ). GIOVANI E LAVORO
IL CONTRATTO A PROGETTO Introdotto dalla riforma Biagi, con decreto legislativo del 2003, aveva tra gli scopi quello di ridimensionare il fenomeno dei Co. co (collaborazioni coordinate e continuative). Una delle peculiarità di questo contratto è che il lavoratore può svolgere la propria attività anche per più committenti. Il contratto a progetto può essere prorogato dalle parti quando la proroga si renda necessaria per la realizzazione del progetto medesimo che non si è concluso nei tempi originariamente previsti. Il compenso di un collaboratore non è soggetto al principio di un minimo inderogabile, come per i lavoratori dipendenti, ma deve essere proporzionato alla quantità e qualità del lavoro eseguito. Le collaborazioni a progetto possono essere svolte anche con partita Iva individuale ma, anche di fronte alle richieste dei committenti, è bene evitare di aprire una propria partita Iva, sia perché richiede costi di gestione assai elevati, sia perché offre al collaboratore minori tutele. La gravidanza, la malattia e l'infortunio del collaboratore a progetto non comportano l'estinzione del rapporto contrattuale, che rimane sospeso, senza erogazione del corrispettivo. In caso di malattia e infortunio la sospensione del rapporto non comporta una proroga della durata del contratto, che si estingue alla scadenza.
La collaborazione occasionale viene definita come un contratto d'opera tra un lavoratore autonomo e un committente. In base al DLgs 276/2003 non può avere durata superiore a 30 giorni né prevedere un compenso superiore a 5000 euro nel corso dell'anno solare per lo stesso committente; superati i 5000 euro si passa al Contratto a progetto. Il lavoratore occasionale presta la propria attività dietro pagamento di un corrispettivo assoggettato a ritenuta d'acconto del 20%. Le collaborazioni occasionali
Per quanto riguarda il lavoro part-time, sempre la legge Biagi ha introdotto alcune modifiche relative al cosiddetto part-time verticale (l'attività viene svolta full time ma in periodi determinati della settimana) e misto (combinazione part-time orizzontale in cui vi è una riduzione dell'orario normale di lavoro e verticale), aggiungendo una clausola elastica, che prevede un ampliamento delle ore di lavoro. Il lavoro interinale (disciplinato dalla legge 196/97), è stato invece sostituito dall'istituto della somministrazione; si tratta di un tipo di contratto che vede coinvolti tre soggetti: il somministratore, l'utilizzatore ed il lavoratore. Il lavoratore, assunto dal somministratore andrà poi a svolgere la propria opera presso l'utilizzatore. Chi può svolgere questo tipo di attività? Non tutte le aziende; ci sono infatti dei requisiti che vengono richiesti alle agenzie che intendono svolgere questo tipo di compito. Tra questi c'è quello del capitale sociale minimo richiesto che deve essere di almeno 600. 000€; le agenzie autorizzate si trovano presso un albo del Ministero del Lavoro delle Politiche Sociali. IL LAVORO PART - TIME
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