Il Buddhismo 1 La vita di Buddha Il
Il Buddhismo
1. La vita di Buddha Il fondatore del buddhismo, il principe Siddharta Gotama, nacque attorno al 560 a. C. nell’India settentrionale, viveva nella ricchezza eppure cresceva insoddisfatto. Un giorno camminando in un bosco fece tre incontri che gli cambiarono la vita: vide un malato, un vecchio e un corteo funebre; si rese allora conto che nessuno poteva sfuggire al male e al dolore. Decise di abbandonare la vita principesca e si dedicò alla meditazione, nella speranza di scoprire la via per superare il dolore.
2. Preghiera buddhista “Non chiedo di essere esentato dai pericoli, chiedo il coraggio per affrontarli. Non prego che il mio dolore sia alleviato, prego di avere il coraggio di affrontarlo. Non cerco alleati sul campo di battaglia della vita, cerco la mia forza. Non prego con ansiosa paura di essere salvato, ma spero di avere la pazienza per conquistare la mia libertà”.
3. Il Nirvana e le quattro nobili verità Il buddhismo come insegna Siddharta, è un cammino di purificazione interiore che porta alla liberazione dalle sofferenze e alla pace del cuore. L’esperienza del Nirvana (potremmo dire il “paradiso” del buddhismo, uno stato di sereno disinteresse per la vita sensibile) consiste nella privazione totale dei desideri e delle passioni. A questa condizione si perviene attraverso quelle che sono chiamate le Quattro Nobili Verità: 1. la consapevolezza che tutto è dolore; 2. la comprensione che l’origine del dolore è l’ignoranza, che genera il desiderio delle cose inutili; 3. sopprimendo il desiderio e staccandosi dalle cose, l’uomo comincia a liberarsi dalla sofferenza; 4. per fare ciò, occorre comportarsi con rettitudine
4. Il cammino della rettitudine e il Nobile e ottuplice sentiero Il cammino della rettitudine si raggiunge percorrendo il Nobile Ottuplice Sentiero. 1. Retta fede (adesione alle Quattro Verità); 2. Retta volontà (proposito di camminare nelle Quattro Verità); 3. Retta parola (non accettare le menzogne del mondo né le proprie); 4. Retta azione (onestà, astensione da bevande inebrianti, castità, pacifismo, rifiuto di qualsiasi tipo di violenza); 5. Retto comportamento; 6. Retto impegno (per il bene); 7. Retta riflessione (capacità di meditare sul bene); 8. Retta concentrazione (capacità di non perdere il proprio scopo). La Dharmacakra (Ruota del Dharma, Ruota degli insegnamenti) è il simbolo della religione buddhista. Questa "ruota" è, nella precedente iconografia indiana, un'arma sacra. Questa arma è messa in moto (lanciata) dal Buddha per colpire gli ostacoli, gli errori, gli attaccamenti che impediscono all'uomo di raggiungere il Nirvaṇa.
5. Precetti buddhisti Per i laici (uomini e donne che vivono normalmente): 1. non fare violenza ad esseri viventi (nemmeno a sé stessi) 2. Non rubare. 3. Non avere condotta sessuale scorretta. 4. Non mentire. 5. Non prendere sostanze che alterino la mente Per i novizi ( coloro che vivono in monastero, ma non sono ordinati) oltre ai primi cinque: 6. Digiunare nel pomeriggio. 7. Astenersi da danze e divertimenti. 8. Astenersi da ornamenti e profumi. 9. Evitare alti seggi e onori. 10. Non toccare denaro. Per i monaci (che hanno ricevuto l’ordinazione monacale): i monaci oltre questi dieci precetti, devono rispettare 227 regole, mentre le monache 500
6. I monaci buddhisti Nel buddhismo i monaci rivestono un ruolo particolarmente autorevole. Essi si dedicano principalmente alla meditazione, rimanendo modello e punto di riferimento per i fedeli, ai quali insegnano il rispetto per il Buddha e per la sua dottrina, l’osservanza per la moralità e la strada che conduce al Nirvana. Perché vestono di arancione? Nella cultura orientale, al colore arancione sono associate proprietà che favoriscono la concentrazione mentale. Per questa ragione i monaci buddisti indossano un saio di tale colore, che ha lo scopo di facilitare il distacco dalle passioni terrene e carnali.
I buddhisti sono vegetariani? I monaci, che di regola consumano un solo pasto a mezzogiorno, non sono tenuti ad essere vegetariani ma arrivano spontaneamente al vegetarianesimo quando il loro livello di consapevolezza evolve. Contrariamente a quanto molti pensano, nella Tradizione buddista il cibarsi di carne o di vegetali è una scelta personale che non compromette il percorso religioso del praticante. Infatti il Buddha non diede mai specifiche indicazioni al riguardo, anche se una dieta vegetariana viene considerata più adatta ad una via spirituale elevata. Il processo di crescita spirituale del praticante approda a una visione consapevole che la Terra e gli esseri che la abitano sono interdipendenti e formano un tutt’uno. Ma per fare un percorso spirituale elevato è necessario che le energie del praticante abbiano una purezza che dipende anche dalla alimentazione, e questa purezza può essere garantita solo da cibi nei quali il peso calorico e il peso Karmico siano ridotti. Per questa ragione l’alimentazione vegetariana è considerata un mezzo abile per chi percorre la via dello spirito. ”. (Lama Paljin) https: //italiabuddhista. org/domande-risposte/i-buddhisti-sono-vegetariani
7. Dalai Lama Il Dalai Lama (supremo maestro) è la principale autorità spirituale del Tibet, nonché detentore del potere temporale prima della drammatica invasione cinese. Quello attuale, Tenzin Gyatzo, è il XIV Dalai Lama (cioè la reincarnazione di Avalokiteśvara, il santo buddista della compassione). Dal 1959 vive in esilio in India, dove svolge un instancabile attività in difesa del suo popolo e della cultura tibetana. Per la sua pratica della non-violenza è stato insignito del premio nobel per la Pace nel 1989.
In base alla tradizione del buddismo tibetano, per riconoscere l'incarnazione di un "Buddha vivente" i monaci deputati all'incarico devono identificare un bambino che presenti dei segni mediante i quali possa essere identificato come la reincarnazione dell'ultima guida spirituale. I religiosi partono seguendo la direzione dell'ultimo sguardo del defunto e cercano segni soprannaturali riguardo i neonati e i bambini dell'area indicata. Una volta identificato un possibile erede, lo sottopongono a una serie di prove come il riconoscere gli oggetti appartenuti in vita dal predecessore. L'attuale Dalai Lama riconobbe immediatamente, in una stanza con migliaia di pantofole, quelle appartenute a chi lo aveva preceduto.
Lhasa, capitale del Tibet
8. La donna nel Buddhismo Il Buddhismo non predilige un genere in particolare. Nella reincarnazione una persona può vivere una vita come un maschio, e un'altra vita come femmina, indifferentemente. In alcune comunità buddhiste c’è stata una influenza occidentale (che suggerisce che le cattive azioni di una persona in questa vita si tradurrà nella reincarnazione come una donna in quella successiva. ) Tuttavia, questa non è la credenza comune. Nel buddhismo non esistono le caste A differenza dell’Induismo, nel Buddhismo un matrimonio non è un sacramento, ma un contratto tra partner uguali. Pertanto, il divorzio e le nuove nozze non sono vietate, e lo status sociale di una vedova non viene modificata in alcun modo.
9. Buddhismo e cristianesimo Molti sono gli aspetti etici che il buddhismo e il cristianesimo hanno in comune, per esempio l’amore e la profonda compassione verso tutte le creature; inoltre l’importanza data alla meditazione, alla disciplina interiore, alla vita monacale e a tanti altri aspetti. Ma anche le diversità sono evidenti: la più vistosa è che, secondo il buddhismo, l’uomo può salvarsi, cioè raggiungere la liberazione, con le proprie forze, senza l’aiuto della divinità. Il cristianesimo, al contrario, nasce come religione rivelata, in cui è Dio stesso, con la sua grazia, che viene incontro all’uomo e lo salva per mezzo di Gesù.
10. Luoghi di culto Il tempio buddhista è un luogo sacro solitamente composto da uno o più edifici, ed è formato dai seguenti elementi: • la sala principale di culto • l'albero della Bodhi, generalmente un fico, che secondo la tradizione buddhista è la pianta sotto la quale Buddha raggiunse il nirvana • l'altare con la statua di Buddha su cui vengono posti fiori, incensi e altri doni. • Nei templi maggiori si trova anche l'edificio adibito a reliquiario chiamato in sanscrito stūpa che contiene resti od oggetti legati a Buddha. • gli alloggi e i refettori dei monaci. Esercizio: Trova le seguenti parole PACE ILLUMINATO RUOTA TRIPITAKA BUDDHA SIDDHARTA NIRVANA MONACI TIBET BODHI PAGODA YOGA KARMA VERITA’ INDIA
11. Diffusione del Buddhismo oggi Oggi si conoscono tre rami del Buddhismo: Il Theravada (Pali: "la scuola degli anziani") è considerato il ramo più antico del buddhismo. È relativamente conservatore, ed è probabilmente più vicino al Buddismo delle origini delle altre tradizioni buddhiste attualmente esistenti. Questo ramo è il più diffuso in Sri Lanka e nel Sud-est asiatico (Cambogia, Laos, Thailandia, Birmania, ecc. ) Il Mahayana (sanscr. “Grande veicolo”) è un movimento che nacque all’interno del buddhismo indiano attorno al I sez. d. C. e si diffuse in tutto l’Asia orientale (Cina, Corea, Giappone, Vietnam, Singapore, Taiwan ecc. ), diventando l’influenza preponderante tra le culture buddhiste di questa regione. Si distingue dalle altre correnti per i suoi ideali di liberazione, un pantheon più complesso di esseri divini e per le sue pratiche religiose. Il Vajrayana (sanscr. “Veicolo del Diamante”) è una forma del Buddhismo che conobbe la sua massima fioritura tra il VI e XI secolo d. C in India, e che ebbe un’influenza duratura anche nei paesi confinanti dell’India, in particolare nel Tibet e nella Mongolia, ma che è presente anche in Giappone. Si caratterizza per il risalto che dà ai riti e per il suo complesso simbolismo.
12. Le bandiere del Tibet I buddhisti tibetani hanno la consuetudine di appendere le bandiere della preghiera dette anche «Cavalli del vento» . Queste bandiere possono ornare ponti che si affacciano su corsi d’acqua, valichi, monasteri, case e luoghi sacri. Su ogni bandiera sono scritte formule sacre e al centro è disegnato il cavallo che trasporta i tre gioielli: Buddha, Dharma e Sangha. I tessuti colorati delle bandiere corrispondono ai cinque elementi: il blu al cielo, il bianco all’aria, il rosso al fuoco, il verde all’acqua, il giallo alla terra. Le bandiere della preghiera sono un mezzo per ottenere benefici e allontanare gli spiriti del male
Ascolta la canzone «Occidentali’s Karma » di Gabbani, trova le parole mancanti e spiegane il significato
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