Il Boom Economico Cosa cambia in questo arco
Il Boom Economico
Cosa cambia in questo arco di tempo? • La geografia urbana: città e campagne hanno ruoli nuovi e rovesciati: nel 1958 la maggioranza degli italiani è impegnata nel settore secondario. • La geografia industriale: la fabbrica ed il lavoro modificano il territorio e le abitudini in termini di prodotti e di consuetudini. Tra il 1955 ed il 1962 la produzione passa dal 9% al 12% e si riduce il gap nei confronti di Francia, Gran Bretagna e Germania. Si allarga il triangolo che ora identifichiamo con tutta la val Padana, gettando le premesse di quell’Italia (Veneto, Marche, Emilia Romagna) che emergerà alla fine degli anni Settanta.
• Si affermano nuovi consumi e nuovi sogni • Cambiano le abitazioni ed i servizi. • Cambia la mobilità: nel 1958 viene inaugurato il primo tratto dell'Autostrada del sole tra Milano e Parma, nel 1959 viene promulgato il Codice della strada. • Si afferma la televisione: nel 1954 la RAI inizia le trasmissioni.
Video Il boom economico arriva in Borsa tra il 1959 e il 1960. Speculatori d’Europa e d’America scoprono che i titoli italiani costano poco e rendono molto. Un’ondata di euforia attraversa il paese, da poco entrato nel Mercato Comune Europeo, negli anni compresi tra il 1955 e il 1963. La ricchezza si concentra nel cosiddetto “triangolo industriale”, Milano, Torino e Genova, città che, attirando flussi di disoccupati dal meridione, vedono in pochi anni quasi raddoppiare la loro popolazione attiva. Tra gli indici di più diffuso benessere, la crescita dell’industria automobilistica e l’aumento di consumi legati agli elettrodomestici. Tuttavia permangono non pochi elementi di criticità. Le immagini mostrano come l’Italia in realtà fosse ancora lontana dai livelli di benessere degli altri paesi sviluppati. Inoltre, proprio la rapidità con cui si verificarono i cambiamenti socio-economici, che fecero gridare al “miracolo economico” e che trasformarono radicalmente lo stile di vita degli italiani, fece sì che il paese non riuscisse a risolvere quei problemi strutturali che si portava dietro da prima della guerra, tra cui la sperequazione tra nord e sud. Con l’ausilio di materiale d’archivio, l’unità audiovisiva ripercorre gli anni del cosiddetto “boom”.
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