IL BAMBINO IMMIGRATO Convenzione sui diritti dellinfanzia Art
IL BAMBINO IMMIGRATO
Convenzione sui diritti dell'infanzia Art. 1 “Bambino è ogni essere umano di età inferiore ai 18 anni” UNICEF HQ 05 -1244/Lemoyne
UNICEF Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia Principale organizzazione mondiale per la tutela dei diritti e delle condizioni di vita dell'infanzia e dell'adolescenza.
Il Testo della Convenzione sui Diritti dell'Infanzia UNICEF § Approvato dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989 § Ratificato dall'Italia con legge del 27 maggio 1991, n. 176 § Depositato presso le Nazioni Unite il 5 settembre 1991. § Tradotto e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell'11 giugno 1991.
I minori hanno diritti in quanto persone e necessitano di tutela e protezione speciale UNICEF/ HQ 05 -1244/Le. Moyne § La missione dell'UNICEF è quella di operare per la promozione e la protezione dei diritti dell'infanzia, di rispondere ai loro bisogni, di ampliare le loro opportunità per sviluppare appieno le proprie potenzialità e si ispira alle previsioni della Convenzione sui diritti dell'infanzia. § La Convenzione sui diritti dell'infanzia è un trattato internazionale contenente i diritti fondamentali che devono essere riconosciuti a tutti i bambini da ogni stato senza alcuna distinzione di razza, colore, genere, lingua, religione, opinione, origine, stato di salute e condizioni di nascita. § I diritti umani di ogni individuo devono essere rispettati sia dai governi che dai singoli.
Il Comitato Italiano per l'UNICEF ONLUS
Art. 3 "In ogni decisione bisogna sempre seguire il superiore interesse del bambino"
Art. 27 "Gli Stati parti riconoscono il diritto di ogni fanciullo a un livello di vita sufficiente per consentire il suo sviluppo fisico, mentale, spirituale, morale e sociale"
Art. 33 "Gli Stati devono proteggere i bambini dall'uso illecito e dal coinvolgimento nel traffico di stupefacenti e sostanze psicotrope"
BAMBINO IMMIGRATO § Si definisce bambino immigrato “ogni soggetto in età pediatrica la cui presenza nel nostro paese sia in relazione con un movimento migratorio”. Circa il 20% sono bambini nati all’estero, mentre l’ 80% risulta nato in Italia da genitori immigrati. In Italia risultano registrati almeno 100. 000 bambini stranieri, il cui 30% non risulta iscritto al SSN Italiano
CATEGORIE Sei categorie di minori - Bambini nati nei paesi in via di sviluppo ed immigrati con la famiglia - Bambini nati in Italia figli di immigrati - Bambini figli di nomadi - Bambini figli di profughi o rifugiati politici - Bambini giunti in Italia con le adozioni internazionali.
Carta dei diritti § § § Presenza dei familiari Informazione Spontaneità di espressione, di identità, di cultura e religione § Assistenza e cura delle malattie
Anamnesi § Sulla gestazione e sul parto § Primi atti di sviluppo ed accrescimento psicomotorio § Nucleo familiare § Modalità comportamentali § Patologie pregresse ed attuali dei vari apparati § Vaccinazioni effettuate
INDAGINI DI LABORATORIO PER LE ADOZIONI INTERNAZIONALI Glicemia, creatininemia, emocromo con formula leucocitaria, transaminasi, fosfatasi alcalina, protidogramma elettroforetico, immunoglobuline, reticolociti, ferritinemia, sideremia, transferrinemia, PCR, markers epatite B-C, HIV, sifilide, esame delle urine e delle feci, intradermoreazione di Mantoux Eventualmente: RX torace, elettroforesi emoglobina, dosaggio Glucosio 6 PDH (per carenza-favismo)
In base al Paese d’origine § § § Funzionalità tiroidea: Bielorussia, Ucraina Ac anticisticercosi: India, Africa, America L Ac anti toxocara canis: India, America L, Africa, Europa dell’Est.
Ulteriori indagini § § § § Valutazione -Neuropsichiatrica -Endocrinologica -Dermatologica -Ortopedica -ORL -Odontoiatrica -Oculistica
DIFFICOLTA’ Molti sono ancora i problemi avvertiti dal personale sanitario nell’incontro con i soggetti immigrati. In gran parte correlati con le condizioni di vita spesso disagiate e le differenze socio-culturali e religiose: le difficoltà linguistiche, il frequente ricorso alla medicina tradizionale, la mancanza di documentazione clinica e vaccinale, la mancata percezione di alcune patologie croniche o ricorrenti
DISPONIBILITA’ § E’ quindi importante mantenere un atteggiamento nei confronti del paziente immigrato di disponibilità, di flessibilità e di dialogo costruttivo per concordare con i genitori le soluzioni migliori per la salute del bambino nel rispetto della diversità.
PRINCIPALI MOTIVI DI RICOVERO § § § Disturbi gastrointestinali Malattie respiratorie Malattie esantematiche Patologie comuni anche nella popolazione pediatrica italiana, che talvolta assumono caratteristiche di gravità a causa di condizioni di vita disagiate in tali bambini.
MALATTIE INFETTIVE Alcune malattie infettive contratte nel Paese di origine, rare nel nostro paese, si possono sospettare in base ai paesi di provenienza ed alla sintomatologia accusata dal bambino - Parassitosi Leishmaniosi Malaria Mentre tubercolosi ed epatiti sono in parte correlate alla provenienza da aree ad alta incidenza di malattia ed in parte causate dalle precarie condizioni di vita in Italia.
PARASSITOSI Mentre la tubercolosi può interessare anche bambini nati in Italia da genitori immigrati, le parassitosi si riscontrano, per lo più, in bambini di recente immigrazione o nei bambini adottati all’estero. Le più frequenti sono le infestazioni da: § Giardia lamblia (protozoo ingerito attraverso acque contaminate; causa diarrea, vomito, malassorbimento) § Strongyloides stercoralis (elminti che penetrano attraverso la cute ed i polmoni; § § § possono causare: broncopolmoniti, malassorbimento, setticemie…) Amebiasi (protozoo ingerito attraverso acque o vegetali contaminati; può causare: colite emorragica, peritonite, pericardite. . ) Ascaridiasi (infestazione elmintica più diffusa; può causare: malnutrizione, coliche intestinali, broncospasmo. Terapia con Mebendazolo) Vermi (da roditori, bue, maiale) come Taenia solium, Taenia saginata e Hymenolepis nana (terapia niclosamide cps x 1 -2 dì)
Altre condizioni patologiche § § § Stati carenziali Traumatismi Emoglobinopatie Alterazioni endocrinologiche Maggior rischio neonatale, per gli scarsi controlli prenatali durante la gravidanza e/o postpartum
Disturbi psichiatrici § § § § Ansia e/o depressione Fobie sociali o specifiche Disordini post-traumatici Iperattività Bulimia/Anoressia Abuso di droga/Dipendenza da alcol Turbe emozionali e/o comportamentali soprattutto nei bambini adottati che devono adattarsi alla nuova situazione.
Patologie più frequenti § § § § § 28% parassitosi 14% m. infettive 12% m. cutanee 10% m. apparato respiratorio 6% m. neurologiche 5% m. apparato gastrointestinale 4% m. congenite 3% m. endocrine 2% m. cardiache 1% m. osteoarticolari
Patologie carenziali Responsabili di § anemia (30%) § rachitismo (68%) Per errori alimentari precoci e/o successivi: esclusivo allattamento al seno, prolungamento del latte vaccino …
Vaccinazioni Scarsa o scorretta copertura vaccinale § Si può ovviare mediante indagine sierologica ed effettuare un nuovo ciclo vaccinale § Anti-morbillo-rosolia e parotite, vaccino obbligatorio
INFANZIA A RISCHIO Riconoscere lo straniero come "veicolo di malattia" Hanno funzionato da cassa di risonanza sul nostro territorio certi tipi di patologie come la tubercolosi o la malaria, la diffusione incontrollata dell'HIV e della SARS e il rischio di nuove pandemie. § Anche in rapporto ai luoghi di provenienza, guerre interne con bambini-soldato, ed ai malavitosi affidatari responsabili del commercio della prostituzione infantile.
INFANZIA A RISCHIO § A ciò si uniscono le scarse condizioni igieniche delle comunità immigrate e le difficoltà di accesso alle strutture sanitarie. § Il 30% dei bambini immigrati non è iscritto al Servizio Sanitario Nazionale e oltre il 12% delle puerpere, durante la gravidanza, non si sottopone ad alcuna visita. § Ciò accresce il rischio di patologie gravi e invalidanti legate soprattutto alla recrudescenza delle malattie infettive.
INFANZIA A RISCHIO § L'età pediatrica è sicuramente la fase più delicata e più soggetta a questo tipo di patologie § Per la naturale minore immunocompetenza umorale e cellulare § Per il sovrapporsi di fattori a rischio ambientale es. per il precoce inserimento nelle strutture degli asili nido.
Patologie d’acquisizione § La paura di essere contaminati può portare a prendere le distanze, a isolare ed emarginare il bambino immigrato. § L'indagine medica recente ci mostra come, in qualsiasi paese egli si trovi, il giovane straniero si ammala pressoché delle stesse malattie dei bambini di quel luogo, le cosiddette "patologie d'acquisizione“. § Queste sono soprattutto a carico delle vie aeree, gastrointestinali o cutanee.
Patologie d’acquisizione § Queste affezioni assumono nel bambino extracomunitario maggiore frequenza, gravità e tendenza alle recidive. § Il basso peso neonatale diventa determinante anche per un'indagine etnopediatrica che possa prevenire il rischio di patologie infettive future. Uno tra i più importanti indicatori fisiologici di rischio di morbosità e di mortalità infantile.
Patologie d’importazione o della povertà Sono meno comuni in età pediatrica e non specifiche del migrante, riconducibili allo stato di emarginazione: tubercolosi, scabbia, pediculosi e alcune affezioni fungine. Ad eccezione dell'epatite B, prevalente appannaggio degli immigrati, il resto delle patologie infettive (epatite A e C, infezione da HIV, leishmaniosi * e lue) sono state riscontrate prevalentemente nei bambini italiani. * malattia che viene trasmessa all'uomo mediante la puntura di insetti appartenenti al genere Phlebotomus (pappataci-cane). Questa malattia, causata da un protozoo, si presenta con sintomi molto vari. In genere si distingue una Leishmaniosi cutanea, in cui le ulcere tendono a interessare le mucose (bocca, fosse nasali) e una Leishmaniosi viscerale, conosciuta anche col nome di Kala azar, caratterizzata da accessi febbrili irregolari, perdita di peso, anemia, ingrandimento del fegato e della milza, e da un'altissima mortalità, se non trattata. Tende a riacutizzarsi col tempo. Terapia con antimonio.
IMMUNIZZAZIONE Alta frequenza di casi da infezione cronica HBV [EP. B] per molti bambini in adozione provenienti dalla Romania o dagli Stati dell'ex Unione Sovietica, dove le carenze dei servizi di igiene e salute pubblica non consentono di limitare il contagio, sia per carenze di materiale ospedaliero che per mancanza di programmi di immunizzazione.
FATTORI A RISCHIO § Fattori favorenti la distribuzione degli agenti infettivi e quindi di molteplici patologie: § il sovraffollamento abitativo § le scadenti condizioni igienico-alimentari-sanitarie § l’insufficiente disponibilità di risorse economiche § In particolare, per la provenienza da paesi con alta incidenza di patologie come tubercolosi ed epatite B, il rischio di infezione e di malattia conclamata è effettivamente aumentato con l'accrescersi delle oggettive difficoltà economiche delle stesse comunità.
INFANZIA A RISCHIO § Ogni giorno circa 1. 700 bambini contraggono l'infezione da HIV. Si stima che 2, 1 milioni di bambini sotto i 15 anni siano sieropositivi (in tutto il mondo). § Gli adolescenti contraggono l'HIV soprattutto a causa di rapporti sessuali insicuri § Ai neonati l'infezione viene trasmessa dalle madri.
TBC Dalla seconda metà degli anni ’ 80 i casi di tbc in Italia sono aumentati costantemente a causa dell’incremento di immigranti e dell’accrescimento dei casi di infezione da HIV. Nel 30% dei casi il test di Mantoux è positivo: § § § Sud America: 44% Africa: 20% Europa dell’est: 19% Medio oriente e nord Africa: 17% Oriente: 17%
SARS § SARS - Severe Acute Respiratory Syndrome - è una sigla che sta per Sindrome Respiratoria Acuta Grave, una forma atipica di polmonite apparsa per la prima volta nel novembre 2002 nella provincia del Canton in Cina; § ad Hong Kong e in Vietnam nel febbraio 2003, poi anche in altri paesi. § La malattia, identificata per la prima volta dal medico italiano Carlo Urbani, è mortale in circa il 7 -15% dei casi.
SARS § I canadesi diedero per primi l'allarme mossi dalla notizia di vendite di farmaci antivirali e di casi di febbre in Cina. § La notizia è stata rilevata dal web da GPHIN (Global Public Health Intelligence Network), un software simile ai motori di ricerca programmato percorrere la rete alla ricerca di possibili malattie infettive e casistiche patogene. § I risultati filtrati sono stati trasmessi ad esperti dell'OMS per le analisi definitive.
CARLO URBANI § Carlo Urbani (Castelplanio, 19 ottobre 1956 – Hanoi, 29 marzo 2003) è stato un medico e parassitologo italiano. § Urbani si laurea in Medicina all'Università di Ancona. Lavora come aiuto nel reparto di malattie infettive dell'Ospedale di Macerata, dove rimarrà per dieci anni. § Durante questo periodo organizza missioni di aiuto in zone remote dell'Africa centrale, riprendendo un impegno nel volontariato che già lo aveva visto coinvolto da giovane attraverso diverse organizzazioni cattoliche. § Queste esperienze, grazie alle quali viene in contatto con realtà in cui la sofferenza è spesso originata da malattie comuni e curabili, ma che le condizioni di povertà e la mancanza di farmaci trasformano in serie minacce, lo portano a lasciare la professione e a impegnarsi a tempo pieno nella cooperazione
CARLO URBANI § Nel 1996 entra in Medici senza frontiere, organizzazione per la quale si trova a operare prima in Cambogia, quindi in Laos, infine in Vietnam § Urbani è stato presidente della sezione italiana di Medici Senza Frontiere, veste nella quale nel 1999 ha ritirato per conto dell'organizzazione, insieme ad altre personalità, il Premio Nobel per la pace. § Fu la prima persona a identificare la Sindrome Respiratoria Acuta Severa o polmonite atipica. § Esplosa in estremo oriente tra il 2002 e il 2003 provocando 775 vittime accertate.
Carlo Urbani § Consulente dell'OMS ad Hanoi, a fine febbraio 2003 individua l'insorgenza tra il personale ospedaliero vietnamita dell'allora sconosciuta SARS, rimanendone probabilmente infettato a sua volta. L'11 marzo mentre si trova a Bangkok (Thailandia) per una conferenza accusa i primi disturbi tipici della malattia, che nel volgere di pochi giorni si aggravano al punto da provocarne la morte il 29 dello stesso mese. Sposato, lascia 3 figli.
BAMBINO IMMIGRATO
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