IISSS E PANTALEO TORRE DEL GRECO DIFFERENZIAMOCI DIFFERENZIAMO

  • Slides: 17
Download presentation
IISSS «E. PANTALEO» - TORRE DEL GRECO DIFFERENZIAMOCI: DIFFERENZIAMO! a. s. 2019/2020

IISSS «E. PANTALEO» - TORRE DEL GRECO DIFFERENZIAMOCI: DIFFERENZIAMO! a. s. 2019/2020

Definizione di Rifiuto Generalmente si definisce rifiuto “qualsiasi sostanza o oggetto di cui il

Definizione di Rifiuto Generalmente si definisce rifiuto “qualsiasi sostanza o oggetto di cui il detentore si disfi o abbia deciso o abbia l’obbligo di disfarsi”. Il rifiuto, come tale, non appartiene alle componenti dell’ecosistema terrestre. In natura, infatti, non esiste il concetto di rifiuto: viene effettuato un continuo e completo riciclaggio di qualsiasi materiale, per cui non esistono rifiuti ma solo risorse. La natura è, quindi, un ciclo chiuso: ricicla, non distrugge e non spreca. L’uomo ha aperto questo ciclo; egli estrae dalla terra materie prime e le utilizza per costruire oggetti i quali, cessato il loro impiego, vengono eliminati senza che ci sia un loro recupero. Il processo tecnologico ha, inoltre, portato all’immissione in ambiente di nuove sostanze e materiali, non esistenti prima in natura e, quindi, difficilmente degradabili dai processi naturali. Mentre la natura ricicla, l’uomo si preoccupa di allontanare i rifiuti, senza porsi il problema della loro riduzione o del recupero delle materie prime.

Classificazione dei rifiuti solidi Rifiuti solidi = rifiuti che sono raccolti e trasportati da

Classificazione dei rifiuti solidi Rifiuti solidi = rifiuti che sono raccolti e trasportati da mezzi diversi dall’acqua. Costituiscono delle matrici molto differenziate e eterogenee, come composizione, granulometria, dimensioni e caratteristiche. Il Decreto Legislativo (D. Lgs. ) 3 aprile 2006, n. 152 è la nuova norma quadro di riferimento, in Italia, in materia di rifiuti, in attuazione delle direttive europee. Il sistema di classificazione dei rifiuti entrato in vigore con tale decreto (art. 184), è analogo a quello individuato dal precedente D. Lgs. 5 febbraio 1997, n. 22 (DECRETO RONCHI). Il “decreto Ronchi” identifica i rifiuti solidi in base a: Urbani (RSU) • • provenienza domestica provenienza stradale Speciali • • • Industriali Agricoli Artigianali Commerciali Sanitari non assimilabili ad urbani PROVENIENZA CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITA’ Pericolosi per: • la salute • l’ambiente Non pericolosi Inoltre i TIPI di rifiuti sono catalogati a livello europeo con un codice a sei cifre (codice CER: Catalogo Europeo dei Rifiuti)

Composizione merceologica media dei RSU in Italia La quantità e la composizione dei rifiuti

Composizione merceologica media dei RSU in Italia La quantità e la composizione dei rifiuti solidi urbani (RSU) variano da luogo, e, nello stesso luogo, in base al giorno della settimana, alla stagione e alle abitudini della popolazione. Quanto più è alto il tenore di vita medio della popolazione tanto maggiore è la quantità totale di RSU. Composizione merceologica media dei RSU in Italia La conoscenza della composizione (analisi merceologica) e delle caratteristiche chimico-fisiche dei rifiuti è necessaria per la scelta e la progettazione dei sistemi di gestione e trattamento.

Gestione dei RSU: …in teoria Il problema della produzione dei RSU ha assunto, specie

Gestione dei RSU: …in teoria Il problema della produzione dei RSU ha assunto, specie in alcune aree del nostro Paese, i connotati di una vera e propria emergenza ambientale. La soluzione al problema non può che passare attraverso mirate politiche di gestione integrata, che necessitano di una accurata conoscenza in termini qualitativi e quantitativi dei rifiuti da smaltire. Il sistema della gestione integrata trova il suo fondamento in diversi metodi combinati per minimizzare l’uso delle risorse e, quindi, riutilizzare, riciclare e recuperare quanto più possibile ciò che si usa, con lo scopo finale di realizzare un ciclo chiuso. In tale ottica i RSU possono essere una fonte di inquinamento ma anche di utilità e di reddito. La gestione dei RSU si sviluppa attraverso: differenziata 1. RACCOLTA passaggio del rifiuto dal produttore a chi si occupa di raccogliere i rifiuti per avviarli alle fasi successive. non differenziata biologico senza trasformazione del rifiuto TRATTAMENTO 3 insieme di processi che, opportunamente integrati, portano al recupero di materiali e/o energia dal rifiuto, e alla sistemazione definitiva delle frazioni non recuperabili o non suscettibili di ulteriori trasformazioni. 2. TRASPORTO movimentazione del rifiuto dal punto di raccolta al punto di trattamento e/o smaltimento. 4. SMALTIMENTO termico

R…come § Principio delle QUATTRO R § § § Riduzione della quantità e nocività

R…come § Principio delle QUATTRO R § § § Riduzione della quantità e nocività dei rifiuti prodotti; Riutilizzo dei prodotti: recupero dei materiali reinseribili nei cicli produttivi e di consumo; Riciclaggio di materia; Recupero di energia (mediante “termovalorizzazione”). Sono le 4 linee di intervento parallele della politica comunitaria e nazionale nell’ottica di una gestione sostenibile dei rifiuti. Il termine 'sostenibile' sta a indicare la volontà di affrontare la problematica dei rifiuti evitando: di trasferire gli impatti ad essi correlati ad altri comparti ambientali; di impedire che gli impatti delle attività di gestione del presente possano ripercuotersi sulle generazioni future. All’incrementare del recupero, riciclaggio e del compostaggio di materiali e del recupero di energia attraverso la “termovalorizzazione”, diminuisce il bisogno di conferimento a discarica. Quest’ultima dovrebbe essere impiegata solo per materiali non riciclabili e per residui d’altre forme di trattamento. OBIETTIVI § § § limitare la produzione dei rifiuti; riciclare tutto il possibile; massimizzare il recupero di energia; minimizzare la quantità da conferire in discarica; impedire lo smaltimento in discarica dei rifiuti non trattati.

L'uso delle discariche per il rifiuto indifferenziato deve essere assolutamente evitato. L'Unione Europea, con

L'uso delle discariche per il rifiuto indifferenziato deve essere assolutamente evitato. L'Unione Europea, con la 99/31/CE, ha stabilito che in discarica devono finire solo materiali a basso contenuto di carbonio organico e materiali non riciclabili: in altre parole, dando priorità al recupero di materia, la direttiva prevede il compostaggio ed il riciclo quali strategie primarie per lo smaltimento dei rifiuti. Da un punto di vista ideale, quindi, il ricorso all'incenerimento ed alle discariche indifferenziate dovrebbe essere limitato al minimo indispensabile. La discarica deve essere considerato l’anello finale della catena dei rifiuti, deputato a contenere tutto ciò che è definitivamente rifiuto in quanto non più utilizzabile né riciclabile. Gestione dei RSU: …in pratica Purtroppo ancora oggi, nonostante le norme vigenti, a causa di comportamenti errati, della nostra pigrizia e della carenza di efficaci politiche integrate di riduzione, riciclo e riuso, lo smaltimento in discarica dei RSU è ancora il principale metodo di eliminazione dei rifiuti in Italia, in quanto è semplice ed economico. E così molte categorie di rifiuti potenzialmente riciclabili vanno a “morire” in discarica portando con sé una buona dose di materie prime e di energia. Il resto dei RSU prodotti viene in gran parte bruciato negli inceneritori, mentre solo una minima parte viene inviata negli impianti di riciclaggio e di compostaggio. Per non parlare, purtroppo, della ben nota storia che affligge il Sud del nostro paese dove esistono numerose discariche abusive (inquinanti e pericolose), non controllate, spesso connesse con attività malavitose per il lucroso traffico illegale dei rifiuti (ecomafie).

Purtroppo… Non tutti i rifiuti vengono smaltiti in modo corretto: ben il 27% segue

Purtroppo… Non tutti i rifiuti vengono smaltiti in modo corretto: ben il 27% segue modalità di smaltimento illegali, abusive o sottratte ad ogni controllo. Ne derivano gravi rischi non solo per l’ambiente, ma anche per la salute dell’uomo.

E NOI…COSA POSSIAMO FA Innanzitutto, cercare di produrre meno rifiuti facendo durare il più

E NOI…COSA POSSIAMO FA Innanzitutto, cercare di produrre meno rifiuti facendo durare il più a lungo possibile ciò che utilizziamo (NON SPRECARE!!!!) Produrre/utilizzare oggetti e beni che possano essere assorbiti dall'ambiente una volta terminato il loro utilizzo (materiali biodegradabili) Valorizzare quello che scartiamo, riutilizzando tutti i materiali che possono essere riciclati con…

La Raccolta Differenziata La raccolta differenziata è un sistema di raccolta dei rifiuti che

La Raccolta Differenziata La raccolta differenziata è un sistema di raccolta dei rifiuti che consente di raggruppare quelli urbani in base alla loro tipologia materiale, compresa la frazione organica umida, e di destinarli al riciclaggio, e quindi al riutilizzo di materia prima. La frazione organica umida, creata dagli scarti alimentari, dovrebbe essere destinata al compostaggio. Un materiale compostabile è quello che, degradandosi, è in grado di trasformarsi in compost, che si può utilizzare come fertilizzante o concime naturale. Per essere compostabile un materiale deve riuscire a decomporsi entro 3 mesi per almeno il 90%. (UNI EN 13432 del 2002. )

Disposizioni per il conferimento dei rifiuti a Torre del Greco http: //www. tuttotrading. it/informazione/torredelgrecorifiuti.

Disposizioni per il conferimento dei rifiuti a Torre del Greco http: //www. tuttotrading. it/informazione/torredelgrecorifiuti. php http: //torredelgreco. demo-maggioli. it/index. php/per-conoscere/raccolta-differenziata-nuove-disposizioni

Disposizioni per il conferimento dei rifiuti a Torre del Greco

Disposizioni per il conferimento dei rifiuti a Torre del Greco

E AL PANTALEO…COME CI ORGANIZZERE Iniziamo a differenziare a partire da ciò che utilizziamo

E AL PANTALEO…COME CI ORGANIZZERE Iniziamo a differenziare a partire da ciò che utilizziamo di più: Quasi tutta la carta si può riciclare: fanno eccezione le carte troppo colorate e gli scontrini; il tetrapack, se ha il simbolo del riciclaggio, può essere riciclato. la plastica Un giorno arriveremo anche ad avere la nostra compostiera

E ALLORA. . . LA CARTA CHE NON USI PIÙ, BUTTALA NEL CESTINO BIANCO!

E ALLORA. . . LA CARTA CHE NON USI PIÙ, BUTTALA NEL CESTINO BIANCO!

INVECE. . . LA PLASTICA CHE NON USI PIÙ, BUTTALA NEL CESTINO GIALLO!

INVECE. . . LA PLASTICA CHE NON USI PIÙ, BUTTALA NEL CESTINO GIALLO!

NEL TERZO CESTINO BUTTERAI INVECE TUTTI GLI ALTRI RIFIUTI!

NEL TERZO CESTINO BUTTERAI INVECE TUTTI GLI ALTRI RIFIUTI!

BUONA DIFFERENZIATA A TUT INSIEME FAREMO LA … DIFFERENZA!

BUONA DIFFERENZIATA A TUT INSIEME FAREMO LA … DIFFERENZA!