Igiene e Prevenzione nel soccorso e sulle ambulanze
Igiene e Prevenzione nel soccorso e sulle ambulanze San Piero Patti
Igiene e Prevenzione nel Soccorso e sulle Ambulanze L’igiene è quella branca della medicina che si occupa della prevenzione delle malattie e del mantenimento dello stato di salute del singolo e della collettività. Agisce: • Direttamente sull’uomo (Medicina Preventiva) • Indirettamente sull’ambiente (Igiene Ambientale)
Igiene e e Prevenzione Igiene nel Soccorso e sulle Ambulanze PREVENZIONE Si suole distinguere : • PREVENZIONE PRIMARIA • PREVENZIONE SECONDARIA • PREVENZIONE TERZIARIA
Igiene e e Prevenzione Igiene nel Soccorso e sulle Ambulanze PREVENZIONE PRIMARIA Agisce sull’uomo sano o sull’ambiente allo scopo di prevenire l’insorgenza della malattia. § Viene attuata prima dell’insorgere della malattia. § Agisce sulla causa proponendosi di impedirne l’azione patogena.
Igiene e e Prevenzione Igiene nel Soccorso e sulle Ambulanze PREVENZIONE PRIMARIA COMPITI • Evitare che gli agenti eliminati dalla fonte d’infezione contagino l’uomo sano. • Protezione del soggetto non ancora infettato.
Igiene e Prevenzione nel Soccorso e sulle Ambulanze Interventi di prevenzione primaria o Disinfezione degli oggetti e degli ambienti o Potabilizzazione delle acque o Depurazione dei rifiuti liquidi e solidi o Risanamento degli alimenti (latte etc. ) o Disinfestazione
Igiene e e Prevenzione Igiene nel Soccorso e sulle Ambulanze Prevenzione secondaria Si rivolge al soggetto apparentemente sano che non ha ancora la malattia conclamata. Studia i fattori di rischio che con maggiore probabilità, rispetto agli altri individui, espongono il soggetto alla malattia.
Igiene e Prevenzione nel Soccorso e sulle Ambulanze Diagnosi precoce Si esegue sul soggetto malato, anche se ancora nella fase iniziale di malattia (es. diagnosi precoce dei tumori) Prevenzione secondaria Opera sul soggetto sano (screening, controllo periodico dello stato di salute).
Igiene e e Prevenzione Igiene nel Soccorso e sulle Ambulanze Prevenzione primaria, prevenzione secondaria, diagnosi e terapia, riabilitazione, hanno il solo scopo di tutelare lo stato di salute del soggetto.
Igiene e e Prevenzione Igiene nel Soccorso e sulle Ambulanze Cenni di microbiologia Virus I virus sono parassiti intracellulari obbligati e sono organizzazioni biologiche subcellulari. Sono formati da due componenti: § capside virale: l'involucro protettivo; § genoma virale: materiale genetico, che può essere formato da: DNA o da RNA.
Igiene e Prevenzione nel Soccorso e sulle Ambulanze Virus MODALITA’ DI REPLICAZIONE Il virus entra in contatto con la cellula ospite; penetrazione del virus nella cellula ospite ed esposizione degli acidi nucleici virali; sintesi del DNA o RNA, delle proteine e delle macromolecole specifiche; assemblaggio dei nuovi virus e fuoriuscita dalla cellula.
Igiene e Prevenzione nel Soccorso e sulle Ambulanze Virus § I Virus, sono, quindi, senza eccezione, delle entita’ biologiche parassite ( non avendo le caratteristiche della cellula non sono considerati neppure degli esseri viventi, visto che non hanno un metabolismo proprio). § Non hanno membrana citoplasmatica (assolutamente fondamentale per qualsiasi cellula). § Il loro metabolismo e’ assente sin quando non trovano una cellula ospite da infettare, che perdera’ il controllo e verra’ usata dal virus per replicare altri esemplari del virus stesso.
Igiene e Prevenzione nel Soccorso e sulle Ambulanze Batteri I batteri sono delle cellule procariote. § Sono molto piu’ grandi dei virus. § Hanno una membrana citoplasmatica. § Hanno un patrimonio genetico (DNA). § Hanno un metabolismo proprio. § Sono in grado di riprodursi da soli.
Igiene e Prevenzione nel Soccorso e sulle Ambulanze Batteri
Igiene e e Prevenzione Igiene nel Soccorso e sulle Ambulanze EPIDEMIOLOGIA L’epidemiologia studia le modalità con le quali le malattie infettive insorgono, si manifestano, si propagano in una collettività e le condizioni che ne favoriscono l’insorgenza e la propagazione.
Igiene e Prevenzione nel Soccorso e sulle Ambulanze CONCETTO DI MALATTIA INFETTIVA Origine Esogena § I germi patogeni, in qualsiasi rapporto vivano con l’uomo sano e quali che siano le modificazioni subite per adattarsi a tale ambiente, provengono sempre dall’esterno e costituiscono un ospite per l’organismo umano.
Igiene e e Prevenzione Igiene nel Soccorso e sulle Ambulanze Epidemiologia ENDEMIA: malattia infettiva che si manifesta in tutti i periodi dell’anno con un numero relativamente costante di soggetti colpiti. EPIDEMIA: comparsa improvvisa e contemporanea di molti casi di malattia infettiva in un tempo relativamente breve, rapido esaurirsi della forma morbosa.
Igiene e e Prevenzione Igiene nel Soccorso e sulle Ambulanze LA DIFFUSIONE DELLE MALATTIE INFETTIVE Sorgenti di infezione Sono le fonti dalle quali l’uomo sano attinge l’infezione, costituendo il luogo dove i microrganismi si moltiplicano provvedendo alla perpetuazione della specie.
Igiene e Prevenzione nel Soccorso e sulle Ambulanze LA DIFFUSIONE DELLE MALATTIE INFETTIVE Sorgenti di infezione • Uomo (o animale malato) portatore precoce • Uomo (o animale) portatore ex malato portatore sano
Igiene e Prevenzione nel Soccorso e sulle Ambulanze LA DIFFUSIONE DELLE MALATTIE INFETTIVE Sorgenti di infezione L’uomo malato costituisce la sorgente più importante di infezione, per la presenza in esso di una elevata carica microbica che secondo varie modalità viene riversata nell’ambiente esterno. Anche gli animali costituiscono fonte d’infezione per alcune malattie che hanno in comune con l’uomo (rabbia, salmonellosi, brucellosi, etc. ) che hanno in comune con l’uomo e che prendono il nome di zoonosi.
Igiene e Prevenzione nel Soccorso e sulle Ambulanze LA DIFFUSIONE DELLE MALATTIE INFETTIVE Sorgenti di infezione Vi sono, però, alcune malattie (poliomielite, difterite, meningite, febbre tifoide, etc, ) nelle quali, più che il malato, hanno importanza quali fonti di infezione i portatori. Il portatore ospitando nel proprio organismo un germe patogeno senza alcun danno, è capace di conservarlo nel tempo e di diffonderlo nella collettività. Ø Portatore precoce eliminazione nel periodo di incubazione Ø Portatore ex malato eliminazione in convalescenza Ø Portatore sano non risente dell’azione patogena
Igiene e Prevenzione nel Soccorso e sulle Ambulanze Vie di eliminazione dei germi patogeni Dalla sorgente di infezione i microrganismi raggiungono l’ambiente esterno. • Può sopravvivere per un periodo più o meno lungo (da minuti a pochi giorni). • I germi sporigeni permangono per lunghissimi periodi in quanto pur venendo a morte la forma vegetativa, rimane vitale la spora (bacillo del carbonchio, b. del tetano, etc. ).
Igiene e e Prevenzione Igiene nel Soccorso e sulle Ambulanze Vie di eliminazione dei germi patogeni o Intestinale (febbre tifoide e paratifoide, dissenteria, colera etc. ). o Respiratoria (polmonite, tbc, difterite, pertosse, influenza, etc. ). o Urine (brucellosi, febbre tifoide, tbc renale etc. ) o Sudore (brucellosi). o Saliva (rabbia, parotite epidemica). o Vomito (colera). o Cute – Ghiandola mammaria.
Igiene e e Prevenzione Igiene nel Soccorso e sulle Ambulanze VIE DI PENETRAZIONE DEI GERMI PATOGENI o Cute o Mucose (nasale, respiratoria, vie digerenti, urogenitale)
Igiene e e Prevenzione Igiene nel Soccorso e sulle Ambulanze MODALITA’ DI TRASMISSIONE DELLE INFEZIONI • Sorgente d’infezione (trasmissione diretta) • Sorgente d’infezione (trasmissione indiretta) Soggetto sano Veicolo o vettore
Igiene e e Prevenzione Igiene nel Soccorso e sulle Ambulanze Trasmissione diretta Passaggio diretto dell’agente infettante dal malato al sano (mal. veneree; mal. apparato respiratorio, trasmissione transplacentare). Trasmissione indiretta Avviene attraverso mezzi inanimati (veicoli) o animati (vettori).
Igiene e e Prevenzione Igiene nel Soccorso e sulle Ambulanze Veicoli Tutto ciò che viene a contatto con il malato può costituire veicolo di infezioni (fazzoletti, tovaglioli, biancheria, bicchieri, posate, etc. ). Veicoli di ordine generale sono: v ARIA (goccioline di Flugge) v SUOLO (sostanze putrescibili, liquami, etc. ) v ACQUA v ALIMENTi (latte, latticini, molluschi crudi, verdure)
Igiene e Prevenzione nel Soccorso e sulle Ambulanze Veicoli L’ARIA: LE GOCCIOLINE DI FLUGGE Con la fonazione, la tosse, gli sternuti vengono proiettati nell’ambiente particelle umide che possono contenere i germi patogeni responsabili di malattie aerodiffuse (difterite, influenza, polmonite, etc. ). • Goccioline della bocca: da 1/10 a 1 -2 mm si proiettano non oltre 50 cm. • Goccioline degli sternuti: dimensioni molto piccole (diam. < 100 micron) si proiettano fino a 2 metri. –Maggiore permanenza nell’aria. -Trasporto a maggiore distanza. – Penetrazione più profonda nell’albero respiratorio.
Igiene e Prevenzione nel Soccorso e sulle Ambulanze Veicoli IL SUOLO La contaminazione del suolo avviene per accumulo di materiale di rifiuto e sostanze putrescibili e per irrazionale smaltimento delle acque luride (germi intestinali, uova e larve di macro-parassiti, etc). Assai resistenti nel terreno i bacilli sporigeni (tetano, carbonchio, etc. ), e le cisti di alcuni protozoi intestinali (E. hystolitica, Giardia, Lamblia).
Igiene e Prevenzione nel Soccorso e sulle Ambulanze Veicoli ACQUA Le acque superficiali possono essere inquinate da rifiuti solidi e liquidi (liquami di fogna). Possibile la contaminazione delle acque sottorranee per infiltrazione attraverso il suolo. L’infezione può avvenire con il bere, con il bagno, con il lavaggio di oggetti o alimenti. Le infezioni più frequenti veicolate dall’acqua sono quelle a carico dell’apparato gastroenterico.
Igiene e Prevenzione nel Soccorso e sulle Ambulanze Veicoli ALIMENTI § Animali infetti. § Contaminazione ad opera dell’uomo. Particolarmente pericolosi: • Latte e latticini (terreno di coltura per i microrganismi). • Carni poco cotte (insaccati). • Molluschi eduli (salmonellosi, virus epatitici). • Verdura e ortaggi (scarsa sopravvivenza dei germi).
Igiene e e Prevenzione Igiene nel Soccorso e sulle Ambulanze Vettori Sono esseri viventi che dopo aver assunto i germi dal malato o portatore , o dai loro prodotti morbosi , li inoculano direttamente nell’uomo sano. § Vettori passivi (es. mosca domestica). § Vettori attivi (es. zanzara anofele).
Igiene e Prevenzione nel Soccorso e sulle Ambulanze SEPSI Infezione generalizzata a tutto l’organismo. § Passaggio nel circolo sanguigno, continuo o a gittate, di batteri provenienti da focolai infettivi. che possono essere localizzati in varie sedi. § Il punto di partenza può essere rappresentato da otite, endocardite, ascessi, flemmoni, piaghe suppurate, infezioni di visceri cavi (empiemi della colecisti, cistiti ecc. ), § I batteri possono provenire dall’ambiente esterno (per es. in caso di ferite infette, o di interventi chirurgici).
Igiene e Prevenzione nel Soccorso e sulle Ambulanze SEPSI § Le sepsi devono essere distinte dalle batteriemie in cui sia ha un passaggio transitorio di germi nel sangue nel corso di un processo infettivo. § Le sepsi, inoltre, hanno la tendenza propria a dare localizzazione secondarie nei vari organi e tessuti. § I germi più frequentemente responsabili di sepsi sono gli streptococchi e gli stafilococchi. § Sintomi Febbre, brivido, sudorazione, tachicardia, ipotensione
Igiene e e Prevenzione Igiene nel Soccorso e sulle Ambulanze PROFILASSI Vuol dire premunirsi. Insieme dei provvedimenti atti ad impedire l’insorgenza delle malattie infettive o ad ostacolarne la loro diffusione.
Igiene e e Prevenzione Igiene nel Soccorso e sulle Ambulanze PROFILASSI o Profilassi diretta (agisce sul malato allo scopo di contenere la diffusione dei germi nell’ambiente circostante). o Profilassi indiretta (agisce sull’ambiente fisico e sociale al fine di creare condizioni sfavorevoli alla diffusione dei microrganismi)
Igiene e Prevenzione nel Soccorso e sulle Ambulanze PROFILASSI DIRETTA Provvedimenti relativi alla sorgente di infezione Notificazione Accertamento diagnostico Malato Inchiesta epidemiologica Isolamento Terapia Ricerca Portatore Eventuale bonifica Provvedimenti di ordine generale
Igiene e Prevenzione nel Soccorso e sulle Ambulanze Provvedimenti profilattici relativi al malato § NOTIFICAZIONE: Atto con il quale i medico curante informa l’Autorità Sanitaria dell’esistenza di casi di malattia infettiva. § ACCERTAMENTO DIAGNOSTICO: Può essere eseguito presso il Laboratorio Provinciale di Igiene e Profilassi. § INCHIESTA EPIDEMIOLOGICA: Ha lo scopo di mettere in evidenza le fonti di infezione e il meccanismo della propagazione. § ISOLAMENTO: Ha lo scopo di separare il malato per tutto il periodo di contagiosità.
Igiene e Prevenzione nel Soccorso e sulle Ambulanze Provvedimenti profilattici relativi al portatore § RICERCA DEI PORTATORI: Utile nei casi di malattia in ambito familiare o nella collettività. § TENTATIVI DI BONIFICA: Mediante trattamenti immunitari, chemioterapici, etc. , spesso inefficaci, specie quando si tratta di portatori cronici. § PROVVEDIMENTI GENERALI: Educazione sanitaria del portatore specie di quelli di germi intestinali (accurato lavaggio delle mani, interdizione di attività che prevedono la manipolazione, la distribuzione e il commercio di generi alimentari).
Igiene e e Prevenzione Igiene nel Soccorso e sulle Ambulanze PROFILASSI DIRETTA Provvedimenti profilattici relativi ai veicoli Disinfezione Sterilizzazione Asepsi Antisepsi
Igiene e Prevenzione nel Soccorso e sulle Ambulanze Provvedimenti profilattici relativi ai veicoli § DISINFEZIONE: Eliminazione in un ambiente o in un materiale dei germi patogeni. Disinfezione naturale Invecchiamento Luce solare Temperatura Sedimentazione Batteriofagi Mezzi meccanici Disinfezione artificiale Mezzi fisici Mezzi chimici
Igiene e Prevenzione nel Soccorso e sulle Ambulanze PROFILASSI DIRETTA Provvedimenti profilattici relativi ai vettori § DISINFESTAZIONE: Provvedimenti che mirano alla distruzione dei macroparassiti. Derattizzazione Lotta contro gli insetti (es. zanzara anopheles). Lotta contro le mosche Lotta contro i pidocchi
Igiene e Prevenzione nel Soccorso e sulle Ambulanze PROFILASSI DIRETTA Provvedimenti profilattici relativi all’uomo sano § § Vaccinoprofilassi Siero-vaccinoprofilassi Chemioprofilassi
Igiene e Prevenzione nel Soccorso e sulle Ambulanze Provvedimenti profilattici relativi all’uomo sano VACCINOPROFILASSI § Conferisce all’organismo una immunità acquisita attiva artificiale. § Durata valutabile in anni. § Possibilità di essere richiamata (vaccinazione di richiamo).
Igiene e Prevenzione nel Soccorso e sulle Ambulanze VACCINOPROFILASSI Esistono diversi tipi di vaccino: § § § Vaccini preparati con germi vivi e attenuati. Vaccini preparati con germi uccisi. Vaccini preparati con esotossine (anatossine). Vaccini preparati con componenti batterici purificati. Vaccini adsorbiti (fosfato di alluminio). Vaccini associati
Igiene e Prevenzione nel Soccorso e sulle Ambulanze VACCINOPROFILASSI Vaccinazioni obbligatorie generali § Antidifterica § Antipoliomielitica § Antitetanica § Antiepatite B Vaccinazioni obbligatorie parziali § Antitifica (militari, addetti ai servizi di cucina, disinfezione, lavanderie, trasporto del trasporto dei malati, , approvvigionamento idrico, raccolta e smercio del latte). § Anti-TBC (studenti di medicina cutinegativi al momento dell’iscrizione, militari).
Igiene e Prevenzione nel Soccorso e sulle Ambulanze La sieroprofilassi Si propone di conferire un’immunità passiva artificiale mediante la somministrazione di sieri immuni contenenti gli anticorpi specifici per una determinata malattia. Necessaria soprattutto in casi di emergenza quando sia necessario conferire nel soggetto non vaccinato uno stato di immunità il più velocemente possibile.
Igiene e e Prevenzione Igiene nel Soccorso e e sulle nel Ambulanze SIEROPROFILASSI Sieri immuni eterologhi -efficace protezione specie mal. virali - max conc. anticorpi entro 48 ore -durata immunità 4 -6 settimane Sieri immuni omologhi -assenza di sensibilizzazione - possibilità di ripetere la dose prolungando la protezione
Igiene e e Prevenzione Igiene nel Soccorso e sulle Ambulanze LAVAGGIO DELLE MANI
FINE PRIMA PARTE San Piero Patti
Igiene e Prevenzione nel Soccorso e sulle Ambulanze I MEZZI DI SOCCORSO
Igiene e Prevenzione nel Soccorso e sulle Ambulanze I MEZZI DI SOCCORSO Prevenzione Antinfortunistica §Conoscere le caratteristiche tecniche dei mezzi di soccorso. §Identificare le problematiche relative alla trasmissione interumana di malattie infettive durante la attività di soccorso. §Conoscere le procedure necessarie al mantenimento dell’igiene ambientale dei mezzi di soccorso. §La prevenzione antinfortunistica negli interventi di soccorso. §Le norme di comportamento e le procedure necessarie alla prevenzione degli infortuni durante il soccorso.
Igiene e Prevenzione nel Soccorso e sulle Ambulanze TRASPORTO DI SOCCORSO E RIANIMAZIONE Ambulanza di Tipo A e A 1: Trasporto sanitario di emergenza e urgenza con modello organizzativo “ambulanza con medico a bordo” o “ambulanza con infermiere”
Igiene e Prevenzione nel Soccorso e sulle Ambulanze AMBULANZA DI TIPO A e A 1: È OBBLIGATORIA LA PRESENZA A BORDO DI: üun autista, con patente di guida di categoria B üdue soccorritori di Livello Avanzato üun medico C. O. 118, oppure un infermiere C. O. 118 CODICE DI INVIO STABILITO DA C. O. 118: ROSSO - GIALLO Conclusioni: 1 - Il Soccorritore di livello avanzato può svolgere servizi di trasporto di primo soccorso e trasporto di soccorso e rianimazione. 2 - Il Volontario che svolge Servizi di Protezione Civile e di Autista del Servizio Sanitario deve essere in possesso del LIVELLO AVANZATO.
Igiene e Prevenzione nel Soccorso e sulle Ambulanze TRASPORTO DI PRIMO SOCCORSO E DI SUPPORTO ALL’AUTO-MEDICA Ambulanza di Tipo A, A 1 e B: Trasporto sanitario di emergenza e urgenza con modello organizzativo che non prevede medico a bordo o infermiere (es. ambulanza in rendez-vous)
Igiene e Prevenzione nel Soccorso e sulle Ambulanze AMBULANZA DI TIPO A e A 1: PRIMO SOCCORSO E SUPPORTO ALL’AUTO-MEDICA È’ OBBLIGATORIA LA PRESENZA A BORDO DI: ü Un autista, con patente di guida di categoria B e Livello Avanza to. ü Almeno un soccorritore di Livello Avanzato. CODICE DI INVIO STABILITO DA C. O. 118: ROSSO GIALLO Conclusioni: Il SOCCORRITORE DI LIVELLO AVANZATO può svolgere servizi di TRASPORTO DI PRIMO SOCCORSO E TRASPORTO DI SOCCORSO E RIANIMAZIONE Anche il Volontario che svolge SERVIZI di PROTEZIONE CIVILE e di AUTISTA del TRASPORTO SANITARIO deve essere in possesso del LIVELLO AVANZATO
Igiene e Prevenzione nel Soccorso e sulle Ambulanze TRASPORTO SANITARIO ORDINARIO AMBULANZA TIPO A - TIPO A 1 - TIPO B Trasporto sanitario non di emergenza e urgenza (es. ricoveri programmati, dimissioni, visite mediche, esami diagnostici, etc. )
Igiene e Prevenzione nel Soccorso e sulle Ambulanze AMBULANZA DI TIPO A, A 1 e B: TRASPORTO SANITARIO ORDINARIO È OBBLIGATORIA LA PRESENZA A BORDO DI: üun autista, con patente di guida di categoria B üalmeno un soccorritore di Livello Base üCODICE DI INVIO STABILITO DA C. O. 118: VERDE Conclusioni: Il SOCCORRITORE DI LIVELLO BASE può svolgere unicamente servizi di TRASPORTO SANITARIO ORDINARIO. Anche il VOLONTARIO che svolge SERVIZI SOCIALI (trasporto, assistenza, etc. ) deve essere in possesso di LIVELLO BASE.
Igiene e Prevenzione nel Soccorso e sulle Ambulanze PRINCIPALI MALATTIE INFETTIVE LEGATE AL TRASPORTO SANITARIO
Igiene e e Prevenzione Igiene nel Soccorso e sulle Ambulanze PRINCIPALI MALATTIE INFETTIVE LEGATE AL TRASPORTO SANITARIO Ø Tetano Ø Epatite virale (Tipo B, Tipo C, Tipo delta) Ø HIV Ø Influenza Ø Meningite meningococcica Ø Meningite da haemofilus influentae Ø SARS
Igiene e Prevenzione nel Soccorso e sulle Ambulanze TETANO Malattia neurologica che si manifesta con grave spasmo muscolare causato da una neurotossina prodotta dal Clostridium tetani cresciuto in una ferita contaminata. Periodo di incubazione: 3 gg. – 4 sett. (media: 8 gg. )
Igiene e Prevenzione nel Soccorso e sulle Ambulanze VACCINAZIONE anti-TETANICA (T) o anti. DIFTO-TETANICA (Td) IN ADULTI NON VACCINATI (Deliberazione G. R. T. n. 1249 del 24/11/2003 ) o 1 a Dose Td o T o 2 a Dose Td o T (6 -8 settimane dopo la 1 a dose) o 3 a Dose Td o. T (6 -12 mesi dopo la 2 a dose) Ø Richiami Td o T o d. Tp ogni 10 anni
Igiene e Prevenzione nel Soccorso e sulle Ambulanze VACCINAZIONE anti-TETANICA (T) o anti. DIFTO-TETANICA (Td) IN ADULTI NON VACCINATI (Deliberazione G. R. T. n. 1249 del 24/11/03 ) Fermo restando che la protezione ottimale si ottiene rispettando il calendario vaccinale, si precisa che nel caso in cui non sia stato possibile seguire completamente le indicazioni del calendario, non è mai necessario iniziare nuovamente la vaccinazione dalla 1 a dose ma è sufficiente riprendere da dove è stata interrotta.
Igiene e Prevenzione nel Soccorso e sulle Ambulanze Profilassi antitetanica: schema di intervento Stato Vaccinale Ferite superf. pulite Tutte le altre ferite Assenza di vaccinazione o stato incerto. Inizio della vaccinazione T o Td. Inizio della vaccinazione e somministrazione di Ig in sito differente e con diversa siringa. Ultima somministrazione del ciclo di base o dose di richiamo da più di 10 anni. Una dose di richiamo di vaccino T o Td. Dose di richiamo e somministrazione di Ig in sito differente e con diversa siringa. Ultima somministrazione del ciclo di base o dose di richiamo tra 5 e 10 anni. Una dose di richiamo di vaccino T o Td; la somministrazione di Ig non è necessaria. Ultima somministrazione del ciclo di base o dose di richiamo da meno di 5 anni. Nessun trattamento. Una dose di richiamo solo in caso di rischio particolarmente alto di infezione.
Igiene e Prevenzione nel Soccorso e sulle Ambulanze MALATTIE INFETTIVE A TRASMISSIONE PARENTERALE EPATITE VIRALE TIPO B e TIPO C EPATITE VIRALE DA VIRUS DELTA HIV
Igiene e Prevenzione nel Soccorso e sulle Ambulanze PREVENZIONE MALATTIE INFETTIVE A TRASMISSIONE PARENTERALE § § § Vaccinazione anti-epatite B D. P. I. : guanti (anche doppio paio) Divisa completa Occhiali protettivi Protocollo post-esposizione
Igiene e Prevenzione nel Soccorso e sulle Ambulanze VACCINAZIONE anti-EPATITE B (Circolare del Ministero della Sanità n. 19 del 30 novembre 2000). Protocollo per l’esecuzione della vaccinazione contro l’epatite virale B (D. M. 20 novembre 2000). Ciclo normale: • 1 a dose (prima dell’assunzione) • 2 a dose (dopo 1 mese dalla 1 a) • 3 a dose (dopo 6 mesi dalla 1 a) Dopo 1 -2 mesi dalla 3° dose: • ricerca di HBs. Ab quantitativo Se < 10 m. UI/ml si somministra la 4 a dose. Ciclo post –esposizione • 1 a dose (entro 2 sett. dalla esposiz. )* • 2 a dose (dopo 1 mese dalla 1 a) • 3 a dose (dopo 1 mese dalla 2 a) • 4 a dose (dopo 6 -12 mesi dalla 3 a dose) Dopo 1 -2 mesi dalla 4° dose: • ricerca di HBs. Ab quantitativo *entro 7 gg. si somministrano le gamma-globuline (Ig) specifiche
Igiene e Prevenzione nel Soccorso e sulle Ambulanze Malattie infettive a trasmissione aerea §Influenza §Tubercolosi (TBC) §Meningite meningococcica §Meningite da haemophilus influenzaetipo B §SARS
Igiene e Prevenzione nel Soccorso e sulle Ambulanze Prevenzione malattie infettive a trasmissione aerea INFLUENZA : VACCINAZIONE ANNUALE gratuita, da effettuare nel periodo 15 ottobre – 30 novembre presso il Medico M. G. o Pediatra L. S. , i Distretti Sanitari, il Dipartimento di Prevenzione. Mascherina facciale
Igiene e Prevenzione nel Soccorso e sulle Ambulanze Prevenzione malattie infettive a trasmissione aerea TUBERCOLOSI (TBC): § Mascherina facciale § Sorveglianza dei contatti stretti § Chemioprofilassi La vaccinazione non è efficace
Igiene e Prevenzione nel Soccorso e sulle Ambulanze Prevenzione malattie infettive a trasmissione aerea MENINGITE MENINGOCOCCICA: § Mascherina facciale § Chemioprofilassi post-esposizione con Rifampicina § Vaccinazione contro il ceppo “C”
Igiene e Prevenzione nel Soccorso e sulle Ambulanze Prevenzione malattie infettive a trasmissione aerea MENINGITE DA HAEMOFILUS INFLUENZAE B: §Mascherina facciale §Chemioprofilassi post-esposizione con Rifampicina §Vaccinazione contro il ceppo “B”
Igiene e Prevenzione nel Soccorso e sulle Ambulanze PROTOCOLLO S. A. R. S. SINDROME ACUTA RESPIRATORIA SEVERA Malattia infettiva determinata da un Coronavirus (SARS-Co. V) la cui presenza è stata riscontrata nelle secrezioni respiratorie e nelle feci.
Igiene e Prevenzione nel Soccorso e sulle Ambulanze PROTOCOLLO S. A. R. S. TRASMISSIONE DIRETTA: § Attraverso i “droplets ” (goccioline emesse con la fonazione, lo starnuto, la tosse). § A seguito di contatti ravvicinati (faccia a faccia -1 mt. ) o in ambiente chiuso con persone malate in fase sintomatica. TRASMISSIONE INDIRETTA: § Attraverso il contatto con oggetti contaminati di recente con secrezioni respiratorie o altre secrezioni liquide di persone malate.
Igiene e Prevenzione nel Soccorso e sulle Ambulanze PROTOCOLLO S. A. R. S. INTERCETTAZIONE DEI CASI A LIVELLO TERRITORIALE § Il medico contatta il Centro di Riferimento (U. O. Malattie Infettive ) per il ricovero immediato del paziente già isolato. § Ne richiede il trasporto sanitario alla C. O. 118. con apposita autoambulanza. § Gli O. S. devono indossare i seguenti D. P. I. : guanti , tuta integrale , occhiali di protezione, filtrante facciale FFP 3.
Igiene e Prevenzione nel Soccorso e sulle Ambulanze PROTOCOLLO S. A. R. S. Nel corso dell’intervento limitare operazioni che possono indurre aerosolizzazione di secrezioni respiratorie. Il paziente indossa: filtrante facciale FFP 2 o mascherina facciale (a meno che ciò non sia possibile per la presenza di grave difficoltà respiratoria), copricapo, guanti, sovrascarpe, camice monouso. Viene trasportato alla U. O. Malattie Infettive seguendo un apposito percorso.
Igiene e Prevenzione nel Soccorso e sulle Ambulanze MALATTIE INFETTIVE CUTANEE MICOSI VERRUCHE IMPETIGINE PARASSITOSI (pediculosi, scabbia) Prevenzione: D. P. I. (guanti, divisa completa anche in estate).
Igiene e Prevenzione nel Soccorso e sulle Ambulanze SANIFICAZIONE Per la SANIFICAZIONE (detersione + disinfezione) dell’ambiente e dei mezzi di soccorso, si utilizzano i prodotti forniti dalla C. O. 118 seguendo le indicazioni del produttore e la scheda tecnica per quanto attiene la manipolazione, la diluizione e il tempo di contatto.
Igiene e Prevenzione nel Soccorso e sulle Ambulanze DISINFEZIONE DI LIVELLO BASSO (LL): DOPO OGNI SERVIZIO Intervento antimicrobico ad ampio spettro indicato per la inattivazione di tutti i microrganismi presenti eccetto: Spore batteriche, HIV, HBV, HCV, Bacillo TBC. Ø TEMPO DI CONTATTO: 10 MINUTI
Igiene e Prevenzione nel Soccorso e sulle Ambulanze DISINFEZIONE DI LIVELLO ALTO (HL): A FINE GIORNATA Intervento antimicrobico ad ampio spettro indicato per la inattivazione di tutti i microrganismi presenti eccetto: Spore batteriche. Ø TEMPO DI CONTATTO: 30 MINUTI
Igiene e Prevenzione nel Soccorso e sulle Ambulanze DISINFETTANTI CHIMICI
Igiene e Prevenzione nel Soccorso e sulle Ambulanze STERILIZZAZIONE CON OZONO: ALMENO UNA VOLTA A SETTIMANA
Igiene e Prevenzione nel Soccorso e sulle Ambulanze PREVENZIONE ANTIINFORTUNISTICA
Igiene e Prevenzione nel Soccorso e sulle Ambulanze VALUTAZIONE DEL RISCHIO BIOLOGICO § Viene eseguita dal datore di lavoro secondo la normativa di riferimento: D. Lgs. 626/94 ( titolo VIII). § I dispositivi di Protezione Individuale (D. P. I. ) vanno indossati secondo precise indicazioni di rischio. § La maggior parte dei casi di malattia infettiva tra Operatori Sanitari (O. S. ) si è verificata perché non erano state istituite le idonee misure per il controllo della infezione, oppure perché erano state istituite ma non applicate.
Igiene e Prevenzione nel Soccorso e sulle Ambulanze DISPOSITIVI INDIVIDUALI DI PROTEZIONE (D. P. I. ) PROTEZIONE DELLE MANI: Guanti, dispositivo medicale non invasivo di Classe I ai sensi Direttiva CEE 93/42 (Allegato. VII) conforme a norme UNI EN 374 -2 e 3: Penetrazione e Permeazione ad agenti chimici e microorganismi).
Igiene e Prevenzione nel Soccorso e sulle Ambulanze DISPOSITIVI INDIVIDUALI DI PROTEZIONE DEL CORPO: § Divisa (pantaloni, corsetto, giubbotto, copricapo ) impermeabile , sufficientemente resistente alle sollecitazioni meccaniche e agli agenti chimico-fisici. § Calzature anti infortunistica. § Protezione delle vie respiratorie: Mascherina facciale monouso.
Igiene e Prevenzione nel Soccorso e sulle Ambulanze DPI In condizioni speciali es. (SARS, ANTRACE): § Tuta integrale monouso , classificata quale D. P. I. di terza categoria per la protezione da microrganismi, (oppure sovrascarpe, indumenti impermeabili, cuffia), rispondenti alle specifiche UNI EN 368 e 369, da indossare sopra la divisa monouso). § Occhiali di protezione UNI EN 166
Igiene e Prevenzione nel Soccorso e sulle Ambulanze DPI
Igiene e Prevenzione nel Soccorso e sulle Ambulanze D. P. I. FACCIALI FILTRANTI (FFP 2 – FFP 3). MASCHERA FACCIALE
Igiene e Prevenzione nel Soccorso e sulle Ambulanze D. P. I. Dopo il contatto , togliere i D. P. I. nell’ordine: 1. Primo paio di guanti. 2. Indumenti monouso. 3. Facciale filtrante e occhiali di protezione. 4. Secondo paio di guanti. 5. Riporli nel sacchetto (da smaltire come rifiuto sanitario a rischio infettivo. D. Lgs. 22/97). 6. Lavare accuratamente le mani.
Igiene e Prevenzione nel Soccorso e sulle Ambulanze RIFIUTI SANITARI A RISCHIO INFETTIVO Tutto il materiale che viene in contatto con i liquidi biologici del paziente deve essere raccolto in un sacchetto di plastica che, chiuso ermeticamente, deve essere smaltito come rifiuto sanitario a rischio infettivo (D. Lgs. 22/97). Taglienti a rischio infettivo -- Rifiuti sanitari a rischio infettivo
GRAZIE PER L’ATTENZIONE San Piero Patti
- Slides: 92