ICF Classificazione Internazionale del Funzionamento della Disabilit e
ICF Classificazione Internazionale del Funzionamento della Disabilità e della Salute Corso Finalizzato A. A. 2010 -2011 Dott. Mag. Ft. Flora Panico Lezione 2
E’ uno strumento innovativo ed è stato accettato da 191 Paesi come lo standard internazionale per misurare e classificare salute e disabilità. 65 Paesi hanno contribuito alla sua creazione, fra cui l’Italia. Nel 2002 a Trieste vi è stata la presentazione ufficiale di questo strumento ai Ministri della Sanità dei Paesi aderenti.
Lo scopo principale è quello di “fornire un linguaggio standard e unificato che serva da modello di riferimento per la descrizione della salute e degli stati ad essa correlati”.
EVOLUZIONE A partire dalla seconda metà del secolo scorso l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha elaborato differenti strumenti di classificazione inerenti l’osservazione e l’analisi delle patologie organiche, psichiche e comportamentali delle popolazioni, al fine di migliorare la qualità della diagnosi di tali patologie.
ICD (1970) Risponde all’esigenza di cogliere la causa delle patologie, fornendo per ogni sindrome e disturbo una descrizione delle principali caratteristiche cliniche ed indicazioni diagnostiche. - Classificazione causale - Attenzione sull’aspetto eziologico della patologia. Le diagnosi delle malattie vengono tradotte in codici numerici che rendono possibile la memorizzazione, la ricerca e l’analisi dei dati.
ICIDH (1980) La Classificazione Internazionale delle menomazioni, delle disabilità e degli handicap non coglie la causa della patologia, ma l’importanza e l’influenza che il contesto ambientale esercita sullo stato di salute delle popolazioni. Con l’ICIDH non si parte più dal concetto di malattia inteso come menomazione, ma dal concetto di salute, inteso come benessere fisico, mentale, relazionale e sociale che riguarda l’individuo, la sua globalità e l’interazione con l’ambiente
L’ICIDH è caratterizzato da tre componenti fondamentali, attraverso le quali vengono analizzate a valutate le conseguenze delle malattie: - la menomazione, come danno organico e/o funzionale; - la disabilità, come perdita di capacità operative subentrate nella persona a causa della menomazione; - svantaggio (handicap), come difficoltà che l’individuo incontra nell’ambiente circostante a causa della menomazione
La presenza di limiti concettuali insiti nella classificazione ICIDH ha portato l’OMS ad elaborare un’ulteriore strumento, “La Classificazione Internazionale del funzionamento e delle disabilità" (ICIDH-2, 1999), che rappresenta l’embrione del modello concettuale che sarà sviluppato nell’ultima classificazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità: “La Classificazione Internazionale del funzionamento, disabilità e salute (ICF, 2001).
ICD • Patologie • Limiti di applicazione ICDH • Importanza e influenza del contesto ambientale • Limiti concettuali ICF • Strumento di classificazione innovativo, multidisciplinare e dall’approccio universale.
Non è più una classificazione delle “conseguenze delle malattie” ma è diventata una classificazione delle “componenti della salute”. Assume, pertanto, una componente neutrale rispetto all’eziologia.
SCOPI - Fornire una base scientifica per la comprensione e lo studio della salute - Stabilire un linguaggio comune - Rendere possibile il confronto fra i dati raccolti - Fornire uno schema di codifica sistematico per i sistemi informativi sanitari
APPLICAZIONI - Strumento statistico Strumento di ricerca Strumento clinico Strumento di politica sociale e sanitaria Strumento educativo Strumento sociale
PROPRIETA’ Racchiude tutti gli aspetti della salute umana e alcune componenti del benessere rilevanti per la salute e li descrive come: “domini della salute” (vista, udito, camminare, apprendere, ricordare) e “domini ad essa correlati” (trasporto, istruzione e le interazioni sociali)
MODELLO BIO-PSICO-SOCIALE Rappresenta una nuova ottica con cui si guarda ad una persona con una condizione di salute sia dal punto di vista sanitario ma anche di quello sociale.
IL MODELLO BIO-PSICO-SOCIALE NELL’ICF Condizione di salute (malattia/disturbo) Funzioni & Strutture corporee (menomazione) Fattori ambientali Attività (limitazione) Fattori personali Partecipazione (restrizione)
Definizione di disabilità proposta sulla base del modello bio-psico-sociale ICF “La disabilità è una difficoltà nel funzionamento a livello fisico, personale o sociale, in uno o più dei domini principali di vita, che una persona con una condizione di salute prova nell’interazione con i fattori contestuali”
CONDIZIONE DI SALUTE Tutte le modificazioni di salute (malattia acuta o cronica, disturbo, lesione o trauma incluse altre circostanze come la gravidanza, l’invecchiamento, lo stress, un anomalia congenita o una predisposizione genetica) vengono raggruppate sotto il termine di “condizione di salute”. Le condizioni di salute sono codificate nell’ICD -10.
MODELLO MEDICO vs SOCIALE DI DISABILITÀ Modello medico La disabilità concerne anormalità fisiologiche e psicologiche (causate da malattie, disturbi o lesioni) che necessitano di trattamento medico. Modello sociale La disabilità concerne gli svantaggi causati dall’ambiente fisico e sociale che restringe le vite delle persone con problemi di funzionamento.
Le informazioni fornite sono una descrizione delle situazioni che riguardano il funzionamento umano e le sue restrizioni. Parte 1^: Funzionamento e disabilità - Componente del Corpo (Funzioni dei sistemi corporei e funzioni delle strutture corporee) - Componente di Attività e Partecipazione ( sia individuale che sociale) Parte 2^: Fattori Contestuali - Fattori Ambientali - Fattori Personali
ICF Parte 1: Parte 2: Fattori contestuali Funzionamento e Disabilità Funzioni corporee Strutture corporee Modificazioni nelle Funzioni corporee Modificazioni nelle Strutture corporee Attività e partecipazione Capacità Fattori ambientali Performance Facilitatori/Barriere Fattori personali
Funzioni corporee: sono le funzioni fisiologiche dei sistemi corporei (incluse le funzioni psicologiche) Strutture corporee: sono le parti anatomiche del corpo, come gli organi, gli arti e i loro componenti. Le menomazioni sono problemi nelle funzione o nella struttura del corpo intesi come una deviazione o una perdita significative. L’attività è l’esecuzione di un compito o di un’azione da parte di individuo
La partecipazione è il coinvolgimento in una situazione di vita. Le limitazioni dell’attività sono le difficoltà che un individuo può incontrare nell’eseguire delle attività. Le restrizioni della partecipazione sono i problemi che un individuo può sperimentare nel coinvolgimento nelle situazioni della vita. I fattori ambientali costituiscono gli atteggiamenti, l’ambiente fisico e sociale in cui le persone vivono e conducono la loro esistenza
DIMENSIONI DI FUNZIONAMENTO E DISABILITÀ ASPETTI POSITIVI FUNZIONI E STRUTTURE CORPOREE MENOMAZIONI FUNZIONAMENTO ATTIVITA’ LIMITAZIONE DELL’ATTIVITA’ DISABILITA’ PARTECIPAZIONE RESTRIZIONE DELLA PARTECIPAZIONE ASPETTI NEGATIVI
L’ICF, pertanto, serve per delineare meglio il funzionamento e la disabilità di una persona e rappresenta il complemento necessario alla diagnosi (espressa dall’ICD) in quanto ne specifica gli effetti sulla vita di quella persona.
DIMENSIONI DI FUNZIONAMENTO E DISABILITÀ Funzionamento Disabilità Funzioni e strutture corporee Menomazioni Attività Limitazioni nell’Attività Partecipazione Restrizioni nella Partecipazione
Funzioni e strutture corporee - Capitoli FUNZIONI MENTALI STRUTTURE DEL SISTEMA NERVOSO FUNZIONI SENSORIALI E DOLORE OCCHIO, ORECCHIO E STRUTTURE CORRELATE FUNZIONI DELLA VOCE E DELL’ELOQUIO STRUTTURE COINVOLTE NELLA VOCE E NELL’ELOQUIO FUNZIONI DEI SISTEMI CARDIOVASCOLARE, EMATOLOGICO, IMMUNOLOGICO E DELL’APPARATO RESPIRATORIO STRUTTURE DEI SISTEMI CARDIOVASCOLARE, IMMUNOLOGICO, E DELL’APPARATO RESPIRATORIO FUNZIONI DELL’APPARATO DIGERENTE E DEI SISTEMI METABOLICO ED ENDOCRINO STRUTTURE CORRELATE ALL’APPARATO DIGERENTE E AI SISTEMI METABOLICO ED ENDOCRINO FUNZIONI GENITOURINARIE E RIPRODUTTIVE STRUTTURE CORRELATE AI SISTEMI GENITOURINARIO E RIPRODUTTIVO FUNZIONI NEURO-MUSCOLOSCHELETRICHE E CORRELATE AL MOVIMENTO STRUTTURE CORRELATE AL MOVIMENTO FUNZIONI DELLA CUTE E DELLE STRUTTURE CORRELATE CUTE E STRUTTURE CORRELATE
ATTIVITÀ Limitazioni dell’attività Attività … difficoltà che un individuo può incontrare … l’esecuzione di un nell’eseguire delle compito o un’azione da attività parte di un individuo
PARTECIPAZIONE Partecipazione … coinvolgimento in una situazione di vita Restrizioni della Partecipazione … problemi che un può sperimentare nel coinvolgimento in situazioni di vita
Attività e partecipazione - Capitoli 1 Apprendimento e applicazione delle conoscenze 2 Compiti e richieste generali 3 Comunicazione 4 Mobilità 5 Cura della propria persona 6 Vita domestica 7 Interazioni interpersonali 8 Aree di vita principali 9 Vita sociale, civile e di comunità
FATTORI CONTESTUALI Rappresentano l’intero background della vita e della conduzione dell’esistenza di un individuo. Includono i fattori ambientali e i fattori personali che possono avere un impatto sull’individuo con una condizione di salute e sugli stati di salute ad essa correlati di quell’individuo.
FATTORI AMBIENTALI … ambiente fisico e sue caratteristiche, il mondo fisico creato dall’uomo, le altre persone, atteggiamenti e valori, sistemi sociali, servizi, politiche, regole e leggi Facilitatori … fattori che, mediante la loro presenza o assenza, migliorano il funzionamento e riducono la disabilità Barriere … fattori che, mediante la loro presenza o assenza, limitano il funzionamento e creano disabilità
Fattori ambientali - Capitoli 1 Prodotti e tecnologie 2 Ambiente naturale e cambiamenti ambientali effettuati dall’uomo 3 Relazioni e sostegno sociale 4 Atteggiamenti 5 Servizi, sistemi e politiche
FATTORI PERSONALI Background personale della vita e dell’esistenza dell’individuo e caratteristiche dell’individuo che non fanno parte della condizione di salute. Alcune esempi: il sesso, l’età, la razza, la forma fisica, lo stile di vita, le abitudini, la capacità di adattamento, il background sociale, l’educazione, la professione, le esperienze passate e attuali, lo stile del carattere. Attualmente non codificati.
CODICE E’ un insieme di simboli usati per rappresentare convenzionalmente un dato o un gruppo di dati. Nell’ICF si utilizza un codice alfanumerico formato da una lettera e da più numeri.
Componenti: b – Funzioni Corporee (Body Functions) s - Strutture Corporee (Body Structures) d - Attività e Partecipazione (Domain of Activity and Participation) e - Fattori Ambientali (Environmental Factors)
Elementi di codifica Primo qualificatore Secondo qualificatore Decimale (divisore) Terzo qualificatore _ X X X. _ _ _ Identificatore delle dimensioni b = Funzioni corporee bxxxx. _ s = Strutture corporee sxxxx. _ d = Attività e Partecipazione dxxx. _ e = Fattori Ambientali exxx. _
CAPITOLO 1 FUNZIONI MENTALI Questo capitolo riguarda le funzioni del cervello e comprende sia funzioni mentali globali come la coscienza, l’energia e le pulsioni, che funzioni mentali specifiche, come la memoria, il linguaggio e il calcolo. Funzioni mentali globali (b 110 -b 139) b 114 Funzioni dell’orientamento NOME DEL BLOCCO CODICE Funzioni mentali generali relative all’accettarsi e a conoscere la propria relazione con se stessi, con gli altri, con il tempo e con il proprio ambiente. DEFINIZIONE OPERATIVA Inclusioni: funzioni di orientamento rispetto al tempo, allo spazio e alla persona; orientamento rispetto a sé e agli altri; disorientamento rispetto al tempo, allo spazio e alla persona. INCLUSIONI Esclusioni: funzioni della coscienza (b 110); funzioni dell’attenzione (b 140); funzioni della memoria (b 144). ESCLUSIONI
Codifica con ICF b 2 10 0 3. 2 Componente b = Funzioni Corporee s = Strutture Corporee d= Attività e Partecipazione e = Fattori Ambientali
Codifica con ICF b 2 10 0 3. 2 Capitolo Primo livello Capitolo 2 Funzioni Sensoriali e dolore
Codifica con ICF b 2 10 0 3. 2 Categoria Secondo livello b 210 Funzioni della vista
Codifica con ICF b 2 10 0 3. 2 Categoria Terzo livello b 210 0 Funzioni dell’acuità visiva
Codifica con ICF b 2 10 0 3. 2 Categoria Quarto livello b 21003 Acuità monoculare nella visione da vicino
Codifica con ICF b 2 10 0 3. 2 Gravità Primo Qualificatore Menomazione media
Codifica con ICF Codifica e qualificatori Un codice ICF completo deve avere almeno un qualificatore riempito con 0 -4, 8, 9 pertanto. . . b 2 10 0 3 non è un codice ICF completo
PRIMA PARTE: FUNZIONAMENTO E DISABILITA’ Componente Funzioni Corporee Posizione bxxx. X Significato Grado della Menomazione Strutture Corporee sxxx. X _ _ Grado della Menomazione sxxx. _ X _ Natura della Menomazione sxxx. _ _ X Localizzazione della Menomazione dxxx. X _ Performance (Grado) dxxx. _ X Capacità (Grado) Attività e Partecipazione SECONDA PARTE: FATTORI CONTESTUALI Componente Posizione Significato Fattori ambientali exxx. X Barriera (Grado) exxx + X Facilitatore (Grado)
Qualificatori: Scala di gravità _xxx. 0 : nessun problema (assente, trascurabile) _xxx. 1 : problema lieve (leggero, basso) _xxx. 2 : problema medio (moderato, discreto) _xxx. 3 : problema grave (elevato, estremo) _xxx. 4 : problema completo (totale) _xxx. 8 : non specificato _xxx. 9 : non applicabile
0 -4% 0 Nessuna menomazione (Impairment) 5 -24% 1 Lieve menomazione 25 -49% 2 Moderata menomazione 50 -95% 3 Grave menomazione 96 - 100% 4 Totale menomazione 8 Non specificato 9 Non applicabile
Per un’ulteriore definizione si può fare riferimento ai seguenti 3 criteri: - Frequenza (quante volte il problema si è presentato negli ultimi 30 giorni) - Intensità (quanto il problema interferisce con la vita quotidiana) - Durata (se è presente per il 25%, 50% o il 95% del tempo).
Non specificato: si usa quando c’è un problema ma non si hanno informazioni sufficienti per specificarne la gravità. Ci indica che il problema va approfondito e verificato. Non applicabile: è utilizzato quando non è appropriato applicare un codice o non si hanno informazioni sufficienti.
Funzioni Corporee – Esempio Il sig. Mario presenta una insonnia tardiva, cioè si addormenta facilmente ma poi è soggetto a vari risvegli notturni, senza più riuscire a prendere sonno e a riposare. Tale disturbo si presenta per circa metà delle notti. b 134. 2 Funzioni del sonno, menomazione media
STRUTTURE CORPOREE 3 QUALIFICATORI ESTENSIONE DEL PROBLEMA xxx. 0 xxx. 1 xxx. 2 xxx. 3 xxx. 4 xxx. 8 xxx. 9 NESSUN problema LIEVE problema MEDIO problema GRAVE problema COMPLETO non specificato non applicabile NATURA DEL CAMBIAMENTO 0 nessun cambiamento nella struttura 1 assenza totale 2 assenza parziale 3 parte in eccesso 4 dimensioni anormali 5 discontinuità 6 posizione deviante 7 cambiamenti qualitativi nella struttura, incluso l’accumulo di fluidi 8 non specificato 9 non applicabile COLLOCAZIONE DEL PROBLEMA 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 più di una regione destra sinistra entrambi i lati frontale dorsale prossimale distale non specificato non applicabile
Strutture Corporee - Esempi Dalla Risonanza Magnetica del Sig. Claudio sono evidenti molteplici aree di alterato segnale diffuso a tutta la sostanza bianca s 1107. 370 Menomazione grave nella sostanza bianca, dovuta a cambiamenti qualitativi della struttura in più di una regione.
ATTIVITÀ E PARTECIPAZIONE Performance Descrive ciò che una persona fa nel suo ambiente attuale. Capacità Descrive ciò che una persona è in grado di fare, in un ambiente che non facilita e non ostacola.
AMBIENTE • Ambiente: è lo spazio che circonda una cosa o una persona e in cui questa vive. • In senso figurato: è il complesso delle condizioni materiali, sociali culturali e morali in cui una persona vive e si forma.
Ambiente standard: è il luogo di riferimento appropriato per valutare le CAPACITA’ poiché non altera significativamente le azioni della persona e non distorce la loro capacità di effettuare un’azione. Si crea eliminando le barriere e i facilitatori. Es. : In caso di miopia l’ambiente avrà un’illuminazione adeguata ma non vi sarà l’uso degli occhiali • Ambiente reale: è l’ambiente in cui la persona funziona. Viene utilizzato per definire la PERFORMANCE.
PERFORMANCE Ciò che una persona fa. Risultato dei fattori ambientali sul funzionamento. Dipendente dall’ambiente. Descrive il livello di performance della persona nell’ambiente in cui vive (casa, scuola, lavoro, comunità, ecc. ). CAPACITÀ Ciò che una persona può fare. Caratteristica intrinseca della persona. Non dipendente dall’ambiente. Descrive il funzionamento della persona in un ambiente che non facilita e non ostacola.
Qualificatore di Performance Qualificatore di Capacità d 450. _ _
ATTIVITÀ E PARTECIPAZIONE - Uso d 450. _ _ camminare d 450. 1 _ camminare con difficoltà lieve d 450. _ 2 moderata difficoltà nella capacità di camminare d 450. 1 2 moderata difficoltà nella capacità di camminare, e difficoltà lieve nel camminare
ATTIVITÀ E PARTECIPAZIONE - Esempi d 4751. 4 1 Lieve difficoltà nella capacità di guidare un’auto, ma assenza totale di performance nel guidare. d 9201. 1 3 Significativa difficoltà nella capacità di giocare a basket, ma problemi minimi nella performance nel giocare.
FATTORI AMBIENTALI QUALIFICATORE Barriera Facilitatore exxx. 0 exxx. 1 exxx. 2 exxx. 3 exxx. 4 NESSUNA barriera LIEVE barriera MEDIA barriera GRAVE barriera COMPLETA exxx+0 exxx+1 exxx+2 exxx+3 exxx+4 exxx. 8 exxx. 9 barriera non specificato non applicabile exxx+8 facilitatore non specificato exxx. 9 non applicabile NESSUN facilitatore LIEVE facilitatore MEDIO facilitatore SOSTANZIALE facilitatore COMPLETO
Fattori Ambientali - Esempi …un bambino con ritardo mentale ha un insegnante di supporto. . . e 330+3 Persone in posizione di autorità insegnante: è un facilitatore sostanziale e 585+2 Servizi, sistemi e politiche dell’istruzione e della formazione: sono un facilitatore medio e 425. 2 Atteggiamenti individuali di conoscenti, colleghi, vicini di casa e membri delle società: sono una barriera media
BIBLIOGRAFIA AA. VV. (2002) ICF Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute. Edizioni Erickson, Trento. AA. VV. ICF Per lo sviluppo di un linguaggio comune sulla salute e sulla disabilità. Regione Veneto. Bonaiuti D. “Le scale di misura in riabilitazione” 2009. SEU Roma Molinelli S. “Analisi dei principali strumenti di valutazione utilizzati in ambito internazionale” Luglio 2008.
• Dizionario Devoto Oli della Lingua Italiana. 2006 Le Monnier. Firenze • A. Canniggia, Metodologia clinica, Torino, Minerva Medica, 1994. • U. Eco, Trattato di semeiotica generale, Milano, Bompiani, 1975. • Core curriculum Fisioterapia. www. presidentimedicina. org
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