IC BETTI CAMERINO Scuola dellInfanzia D Ortolani A
IC BETTI CAMERINO Scuola dell’Infanzia D. Ortolani A. S. 2017 / 2018 Sez. Gatti Bambini anni 5 Insegnanti: Maria Teresa Matteucci Silvana Moroni Lucia Gatti
L’ATELIER Nella sezione dei Gatti l’atelier è uno spazio presente da diverso tempo voluto anche dalle precedenti esperienze reggiane fatte dalle insegnanti ormai avanti con gli anni. Dallo scorso anno abbiamo iniziato la sperimentazione e l’atelier è stato rivisto e riorganizzato dando più spazio agli strumenti grafici, ai diversi supporti e tessiture grafiche. L’atelier è stato collocato sotto le finestre dove c’è molta luce per dare ai bambini la possibilità di cimentarsi con luci ed ombre e di osservare l’ambiente esterno ricco di stimoli e di fare esperienze legate alla trasparenza.
Allestimento Atelier Sono stati aggiunti. • matitoni colorati, colori a cera, gessetti e gessoni, disposti a scala cromatica per creare maggiore suggestione e facilitare la scelta; • Tempere ed acquerelli; • Pennarelli indelebili di vari colori, uniposca, pennarelli a punta fine e grande, evidenziatori, pennarelli oro e argento. Sono stati aggiunti anche nuovi supporti materici: • Pluriball e lucidi trasparenti e colorati; • Carta paglia, cartoncini ondulati, cartoncini (di diverse dimensioni e spessori); • Carte dorate e argentate; • Carte e materiali di recupero. La modalità di accesso: • Piccolo gruppo (4/6 bambini e due insegnanti nei tempi di compresenza) Criticità • Difficoltà di gestione legata alla scarsa compresenza; • Fatica a mantenere i materiali in ordine; • Difficoltà a rifornire l’atelier di materiali (soprattutto per quanto riguarda gli strumenti grafici)
LA SCELTA DEGLI ARGOMENTI 20 Febbraio 2018 Questa mattina, durante la consueta assemblea di sezione, noi insegnanti (due di sezione e una di sostegno) spieghiamo ai bambini che stiamo per iniziare un nuovo lavoro in atelier e che, insieme, sceglieremo un «argomento» . Le insegnanti pongono ai bambini questa domanda: “Quale argomento vi piacerebbe studiare? » Diego risponde: “che cos’è un ‘argomento’? ” Matteo P. risponde: “è un lavoretto”. La Maestra Teresa risponde “No, non è un lavoretto” e cerca di essere più chiara chiedendo : “Ci sono una o più cose che vi interessano o che vi piacerebbe studiare? Ad esempio una o più cose che non conoscete ma che vi interessano e che vi piacerebbe sapere? ” Diego: “Tipo se uno va in piscina e vuole sapere qualcosa sul Maestro di nuoto oppure sulle maestre Teresa e Silvana e Lucia ? ” Maestra: “Quindi un argomento potrebbero essere le maestre? ” Da questo punto in poi il discorso si è sbloccato e ogni bambino ha scelto un tema, un contenuto. Sono emersi diciotto contenuti perché per due bambini c’è stata una contaminazione. Quindi abbiamo proceduto riportando i contenuti su un foglio per costruire una sorta di diario (sfoglio) come documentazione per noi e come rilettura per i bambini sui contenuti usciti fuori.
Gli interessi dei bambini…
Due mappe con tanti ‘Argomenti’… …bisogna fare una scelta…
LA VOTAZIONE Dalle due mappe sono stati scelti, tramite votazione per alzata di mano, due argomenti che rappresentavano il concetto di zoo: I DINOSAURI, e di paesaggi: IL CASTELLO
I CASTELLI
Rilevazione delle conoscenze possedute dai bambini relative al castello Conversazione in piccolo e grande gruppo
DISEGNO DAL VERO Fantasia, suggestioni ed amozioni … Come ogni bambino vive o sente il castello in quel preciso istante in cui lo disegna, con i materiali che ha a disposizione. Dietro ad ogni rappresentazione grafica, c’è una storia dettata dalle emozioni date dall’uso dei diversi strumenti grafici supporti materici…
‘Il Castello della notte ‘ (Alberto 5 anni) “prendo un cartoncino nero per fare la notte. Le stelle devono brillare, allora prendo il pennarello d’argento. Accidenti maestra mi è uscito tutto in una volta; come posso rimediare? ” Ins: “Non lo so, vedi tu! “Posso fare una nuvola grande, tipo fiore, con la carta delle merende posso fare altre stelle… la luna la faccio qui, un po’ non rotonda, un po’ così. Sembra una bocca che mangia la stella. ”
‘Il Castello del mare ‘ (Angelica, 5 anni) Un castello tutto azzurro come il mare, a volte venivano i temporali ma il re del castello aveva una bacchetta magica che faceva scomparire il temporale. “Per colorare il castello uso tutti i tipi di azzurro (cera, pennarelli e gessetti). Il fondo del mare lo faccio col cartoncino ad onde, poi le onde più alte e le onde più basse con i colori a cera. Poi il polipo un po’ in trasparenza (pennarello argento sotto e pastello verde sopra). I nuvoloni che arrivano un po’ bianchi, faccio con i colori a cera, poi salgono sul castello e diventano neri e scaricano pioggia.
‘Il castello dell’Arcobaleno’ (Noemi, 5 anni) “Il castello dell’arcobaleno, c’era l’arcobaleno che colorava tutto il castello” Ins: “e come faceva a colorare tutto il castello? ” “Il celesta colorava qui (indica col dito le strisce del celeste), il rosa colorava qui…” (via ha fatto corrispondere ad ogni colore dell’arcobaleno un pezzo di castello). “Le bandierine svolazzavano perché c’era tanto vento. Dentro al castello venivano tutti i colori dell’arcobaleno che ballavano”
‘IL CASTELLO DELLA FELICITA’ ‘ (Carlotta, 5 anni) “In questo castello ci sono tre stanze: la stanza da letto, il bagno, la cucina con la TV. La Regina sta guardando il panorama dall’alto delle mura in alto sul castello. Il re e la Regina hanno le facce della felicità. (Riflette) … Il castello è fatto con il blu, con l’arancione, con il giallo, con il verde, con il rosso poi c’è il viola e l’oro che sono i colori della felicità. Poi c’è il tramonto tutto verde”
LA DOCUMENTAZIONE Dopo aver lavorato sulle conoscenze spontanee, sulle suggestioni e sulle emozioni abbiamo approfondito le conoscenze attraverso un lavoro di ricerca e documentazione per approfondire insieme ai bambini la realtà dei castelli. • • • Ricerca di immagini; Ricerca sui libri; Visione di foto, documentari e storie; Racconto della storia della Città ducale di Camerino; I bambini ricordano la rievocazione storica che avviene ogni anno a Camerino; • Tutti insieme organizziamo una uscita presso la Rocca Varano (antica fortezza dei Da Varano, duchi di Camerino); • Realizzazione di plastici del castello con materiali differenti (strutturati e non).
Angelica: “Somiglia a quello di Ariel, poi ha tanti buchi che servivano ai soldati per tirare le palle di fuoco. Ha tante finestre e c’erano i principini” Castelli sull’acqua Con i bambini visioniamo al computer alcune immagini di castelli. Sono attratti, in modo particolare, dai Castelli della Loira ‘costruiti sull’acqua’. Ciascuno di loro sceglie un castello su cui lavorare… Ambra: “Perché sta in mezzo all’acqua, ha i tetti a punta, ha tante finestrine che servivano per vedere chi arrivava. Era abitato da soldati, il Re e la Regina. Ha tante torrette. Matteo C. : “Mi fa pensare all’acqua in cui c’è qualche pesciolino, perché mi piacciono gli animali. Sembra che ci sono due castelli, uno dentro l’acqua e uno fuori. C’erano i bambini anche se le scuole non c’erano. ”
Elettra, invece, sceglie un castello ‘tutto giallo’ Elettra: “Mi piace questo castello perché sta nel bosco, perché c’è una cascata e perché mi piace il giallo. Ci abitavano le principesse che si specchiavano e si truccavano”
La sineddoche: una ‘carta’ per il tutto … Elettra (5 anni): “Questa carta è gialla come quella delle mura del castello. Prendo questa e ci provo questi…» Carta paglia, Posca a punta sottile , pastelli grandi e pennarelli argento.
Il castello sull’acqua in atelier… I bambini sono invitati ad esplorare l’atelier per rappresentare graficamente il castello da loro scelto con i materiali presenti Ambra: (5 anni) “Scegliamo questa carta (carta argentata) per fare il castello che si specchia”
Castelli, incidenti creativi, rispecchiamenti e … rilanci… Carta bianca leggermente lucida, carta argentata, pennini e inchiostro blu, pennarello indelebile nero e blu. Angelica: (5 anni )“Il mio castello è bianco e somiglia a questa carta Poi per l’acqua uso questa argento. Questo colore liquido ha sporcato il tavolo perché il foglio è troppo fino; sotto ci deve stare qualcosa. Mi sono sporcata tutte le mani… faccio gli stampini con le dita! Non lo uso più perché ha la punta troppo fina. ” Ambra: «sembrano i pennini di Harry Potter!»
Angelica: “Quando il castello si specchia diventa al rovescio: Se una porta sul castello sta qua nell’acqua sta di là” RILANCIO Provo a spiegare le immagini speculari Maestra: “Perché succede questo? Angelica: “Se la mano destra sta qui, quando ti giri sta di là” Maestra: “Angelica mettiti qui di spalle, ora alza la tua mano destra. Anche la mia mano destra è da questa parte. Se ti giri e ti metti di fronte a me, la tua mano destra va davanti alla mia mano sinistra”. Angelica riporta quanto descritto sul suo disegno
Carta bianca, carta argento, pennini e inchiostro blu, posca azzurro, indelebile nero e argento e trattopen nero.
Ambra (ascoltando il mio discorso con Angelica) : «Ho fatto il castello che si specchia, uguale al castello vero e non rovesciato. Ho sbagliato ma posso rimediare, giro la carta argentata da quest’altra parte e si gira”. (Carta paglia, carta argentata, Posca e pastelli grandi)
Matteo (5 anni): «Il castello e d’oro come questa carta…» Ma, mentre usa il pastello nero sulla carta argentata dice: «Mannaggia, qui non funziona. Provo con questo…» (trattopen blu e indelebile nero a punta grande) Carta paglia, carta argentata, pastelli
Matteo: «…adesso devo fare la parte al contrario…» Matteo : “Questa carta io l’ho scelta perché è luccicante… ci scrive solo il blu «(indelebile).
L’USCITA A ROCCA VARANO
ROCCA VARANO
DISEGNO DAL VERO DI ROCCA VARANO Greta (5 anni): carta bianca e carboncino Elettra (5 anni): carta bianca, trattopen nero, cera e acquerelli Diego (5 anni): carta bianca e carboncino
Realizzazione di un castello Costruzione di un castello con rotoli, mattoncini, tappi e costruzioni (Elettra, Matteo C. , Matteo P. , Lorenzo M. , Ambra, Alberto) “Facciamo una specie di riunione per decidere come costruire il castello”. Alberto: “Con i mattoncini possiamo fare tutto un recinto, poi io, con i mattoncini ho fatto il ponte levatoio come dice Lorenzo M. ” Ambra: “Con i tappi possiamo fare tutto un riparo per le mura. ” Matteo P. aiuta Ambra a fare i contorni delle mura. Matteo C: “I cavalieri li possiamo fare con le costruzioni, poi con i tappi gli mettiamo i cappellini. ” Elettra: “I tappi li possiamo mettere a protezione così i cattivi inciampano e cadono” Alberto: “E’ tipo una trappola con la telecamera che dopo gli incastra il piede e stanno a testa in giù. ” Lorenzo M. : ”Dentro al castello possiamo mettere la scuderia con i cavalli” Ambra: “Le carceri per quelli che rubavano le cose. ” Alberto: “Mettiamogli un po’ d’acqua per bere ai cavalli e anche un po’ di mangime”
I DINOSAURI
Rilevazione delle conoscenze possedute dai bambini relative ai dinosauri Dalle conversazione in piccolo gruppo, emerge che i bambini sono particolarmente attratti dai dinosauri e conoscono molti particolari legati alla loro vita e alla loro estinzione … “I dinosauri veri sono dei giganti, i cuccioli sono piccoli con il musetto grazioso” (Greta, 5 anni)
Nei momenti di gioco libero, i bambini si divertono a creare modelli di dinosauri … Lorenzo F. «Questo è il Duncleosteus, è un carnivoro, c’ha i denti. È nemico del megalodonte (creazione spontanea con plastilina)
… e paesaggi 3 D Diego (5 anni): «i dinosauri, come sono morti col vulcano perché possono essere morti con le piante velenose, con il vulcano o con l’asteroide»
Indagine dal vero • Visione di libri scientifici e fantastici sui dinosauri; • Visione di documentari; • Visione di cartoni animati; • Visione e analisi di modellini di dinosauri in miniatura; • Studio degli ambienti in cui vivevano i dinosauri;
L’attenzione dei bambini si sofferma sullo studio di modellini degli scheletri dei dinosauri Lorenzo. F. (5 anni) «questi sono scheletri di Tirannosaurus rex e di Triceratops»
DISEGNO DAL VERO Pietro (5 anni): «le ossa dei dinosauri, Greta, prendiamo la matita che scrive piccolo « (carta bianca e matita) Diego: «ho pensato di fare gli scheletri con delle linee come ossa, la matita era lo strumento adatto. Somiglia alle lastre di quando babbo si è rotto il braccio» Greta (5 anni): «Ci vuole un foglio grande, perché i dinosauri sono giganti e ci vuole tanto spazio. Maestra, mi sono sbagliata, gli ho fatto le ciglia. Lo butto via!»
Studio e riproduzione delle trasparenze Pietro porta a scuola il suo ‘libro magico’ sui dinosauri. E nasce subito il desiderio di ricrearlo… «Ma è troppo difficile!» esclama Pietro Giorgia: «Che carte scegliamo? » Diego: «vedi Giò che non è difficile, questa è la carta di plastica trasparente che abbiamo messo sul vetro» Pietro (disegnando sul lucido con i pennarelli normali): «vedi che si cancella? Non si può fare!» Giorgia: «Ci vogliono le pennette, quelle con la punta fina (trattopen)» Diego (continuando ad osservare il ilbro): «Vedi Giò, qui c’è il cartoncino nero» …
… Si crea un problema da risolvere… Lorenzo F. : «Ma se è nero non si vede niente!» Diego: «Eh, ci vuole la torcia che illumina…» Lorenzo F. «Eh, ma come la fai? » Giorgia «Adesso pensiamo ai disegni» Diego: «La torcia è bianca, ma il mare? » Arianna: «se sotto al trasparente ci metto il nero non si vede …»
Giorgia: «come facciamo per far vedere come fa la torcia? » Diego prova a mettere un disegno su foglio bianco sul vetro ma non succede niente… Lorenzo F. rimette mano al libro … Lorenzo F. : «il foglio nero sta sotto, prova a mettere una carta con il colore…» …
Diego mette, tra il lucido e il cartoncino nero, un foglio bianco e si accorge che accade qualcosa… Lorenzo F. : «Si accende la luce!» Giorgia: «Vero!!!» Giorgia: «Se ci metto il foglio bianco la luce è bianca, se ce lo metto giallo mi sa che è gialla… la luce si può fare con i fogli di tutti i colori!» Diego: «Allora possiamo fare le torce di tutti i colori»
Conclusioni Il progetto di sperimentazione di disegno dal vero in atelier, portato avanti da febbraio fino ai primi di maggio, è stato una esperienza che ha arricchito molto sia i bambini sia noi insegnanti. Ci ha dato modo di osservare che i processi creativi e le scoperte dei bambini hanno una matrice comune e che il loro apprendimento è una continua evoluzione. Abbiamo avuto la conferma di quanto sia motivante partire da interessi ed argomenti scelti e condivisi da e con loro, e di quanto sia importante favorire quotidianamente la sperimentazione di strumenti grafici sui vari supporti materici. Sperimentazione, questa, che favorisce un dialogo costante interno al bambino e tra il bambino la realtà circostante che crea stupore e voglia di sperimentare ancora… Grazie per l’attenzione Teresa, Silvana e Lucia
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