I settori tessile e abbigliamento italiani negli ultimi
I settori tessile e abbigliamento italiani negli ultimi 15 anni
Fonti e nota metodologica Classificazione Ateco: • C 13: industrie tessili • C 14: confezione di articoli di abbigliamento; confezione di articoli in pelle e pelliccia Fonti: • ISTAT: «Rapporto di competitività dei settori produttivi» (edizioni 2013, 2014, 2015, 2016); «L’innovazione nelle imprese» (edizioni 2012, 2014, 2016) • ICE • SMI • ORBIS
Dal 2001 ad oggi 55000 650000 600000 75000 70000 65000 60000 550000 45000 40000 35000 30000 550000 milioni 450000 400000 350000 numero addetti 04 20 05 20 06 20 07 20 08 20 09 20 10 20 11 20 12 20 13 20 14 20 15 03 45000 40000 2001 20 02 20 01 20 0 20 1 02 20 0 20 3 0 20 4 05 20 0 20 6 0 20 7 0 20 8 0 20 9 1 20 0 11 20 2 1 20 3 1 20 4 15 300000 20 20 Fatturato Numero addetti Numero imprese 2003 2005 2007 2009 2011 2013 2015 Fonte: elaborazione dati Istat E’ evidente come il numero di imprese operanti nel settore sia drasticamente diminuito dal 2001 al 2015 del 35, 5%, con due lampanti «gradini» tra il 2004 e il 2005 e tra il 2008 e il 2009 Parallelamente all’uscita di un gran numero di imprese dal settore vi è stato un calo vertiginoso (33, 5%) del numero di addetti nel settore. Il fatturato nei quindici anni considerati cresce del 15% nonostante due pesanti cadute dovute al decadimento dell’accordo Multi-fibre (2001 -2004) e alla crisi del 2009. UN POSSIBILE SHAKEOUT?
Rapporti di concentrazione Rapporto di concentrazione CR 5 Il grafico relativo alla concentrazione (CR 5) del settore 13 e 14 mostra 14 come al netto di una riduzione del 13 numero di imprese l’aumento di concentrazione di entrambi i settori. Nel settore 14 le grandi imprese hanno dunque un peso maggiore val % fatturato comporti un aumento della 12 11. 5 11. 3 11. 6 12 12. 7 12. 4 11 10 9 settore 13 8 settore 14 7 6 5 4. 8 4. 6 2008 2009 5. 1 5. 3 2010 2011 5. 7 5. 9 2012 2013 4
Le ragioni del declino e l’accordo ‘’Multi Fibre’’ Le cause di tale andamento possono essere attribuite dapprima al graduale smantellamento dell’accordo ‘’Multi fibre’’ e successivamente alla crisi economica del 2008. L’accordo ‘’Multi fibre’’ è stato introdotto nel 1974 con lo scopo di regolare il commercio internazionale di prodotti tessili e di abbigliamento attraverso restrizioni alle quantità di prodotti tessili esportabili dai paesi in via di sviluppo, neutralizzando dunque il vantaggio comparato (in termini di costo del lavoro) dei suddetti paesi. In occasione dell’ottavo round negoziale del GATT (iniziato nel 1986 e conclusosi nel 1994) viene deliberata l’eliminazione dell’accordo nel giro di pochi anni, con la conseguente graduale riduzione ed eliminazione di tutte le restrizioni quantitative precedentemente predisposte. L’eliminazione completa dell’accordo ha avuto luogo il 1 gennaio 2005 e ha provocato di fatto una crescita netta delle esportazioni dalla Cina, generando una forte crisi dei settori A&T nazionali.
Andamento delle quote mondiali di esportazione: l’avanzata cinese 2015 35% [VALORE] 19% 7% CINA ITALIA EU-27 tranne Italia RESTO DEL MONDO
Confronto tra esportazioni del settore 13 e media manifattura italiana Come si nota dal grafico le esportazioni del settore (rispetto alla media manifatturiera italiana) vivono dal 2003 una forte difficoltà culminante con la crisi economica (2008 -2009). Successivamente grazie alle strategie adottate dalle incumbents italiane e ad un recupero fisiologico, le esportazioni di settore si riassestano sulla media manifatturiera.
Analisi delle esportazioni del settore 13 SETTORE 13 Imprese esportatrici (% delle imprese del settore) Esportazioni su fatturato (%) Esportazioni delle imprese del settore (variazioni % annue) Esportazioni delle grandi imprese (% del totale del settore) 2008 2009 2010 2011 2012 2013 23, 1 24, 3 24, 2 24, 7 34, 4 31 33, 9 33, 8 37, 5 -10, 6 -20, 9 14, 2 7, 4 -2, 8 -1, 6 31 32, 7 31, 3 30, 8 31 31, 2 Fonte: Rapporto di competitività ISTAT 2014
Confronto tra esportazioni del settore 14 e media manifatturiera italiana Le esportazioni del settore 14(abbigliamento) mostrano, rispetto alla media manifatturiera italiana, una maggiore stabilità con due grandi cadute nel 2005 (riconducibile alla definitiva eliminazione dei dazi doganali? ) e nel 2008 -2009 (riconducibile alla crisi economica).
Analisi delle esportazioni del settore 14 SETTORE 14 Imprese esportatrici (% delle imprese del settore) Esportazioni su fatturato (%) Esportazioni delle imprese del settore (variazioni % annue) Esportazioni delle grandi imprese (% del totale del settore) 2008 2009 2010 2011 2012 2013 17, 1 17, 5 19, 1 18, 6 18, 4 19 35, 1 32, 3 32, 7 32, 6 38 40, 1 -0, 4 -21, 3 2, 4 9, 7 2, 6 0, 4 47, 2 45, 9 43, 3 43, 7 45, 3 44, 2 Fonte: Rapporto di competitività ISTAT 2014
Innovazione Spesa per innovazione per addetto (in migl. di euro) Settore 13 Settore 14 2008 2010 2012 2014 4, 7 4, 4 5 7 6, 1 6. 0 6, 8 7, 1 Composizione della spesa per innovazione Confezione di articoli di abbigliamento, in pelle e pelliccia & Fabbr. di articoli in pelle e simili 46. 5 industrie tessili 48 R&S Investimenti materiali Fonte: Istat, L’innovazione nelle imprese 38. 6 24. 4 Altri investimenti immateriali 14. 9 27. 6
Strategie perseguite dalle imprese incumbents • Investimenti in ricerca e sviluppo • Ampliamento della gamma prodotti • Innovazione di prodotto • Internazionalizzazione e delocalizzazione • Difesa e promozione del Made in Italy • Crescita sostenibile
Radicifin S. p. A. • Nel settore delle fibre sintetiche, Radici. Group è oggi leader europeo. Dai filati di poliammide 6 e 6. 6 a quelli di poliestere. Dai filati BCF e ad alta tenacità, sino a quelli di poliammide e poliolefine per erba sintetica e ai non-tessuti spunbonded. • Le aree di interesse per Radicifin S. p. a vertono dall’ambito della chimica, materie plastiche, fibre sintetiche, fino ad arrivare alla sostenibilità ed innovazione tecnologiche. Le strategie perseguite riguardano l’ampliamento della gamma di prodotti e piena integrazione della filiera produttiva. • Prodotti sostenibili, in grado di garantire elevate performance, che trovano applicazione nei settori dell'abbigliamento (tecnico, intimo, sportivo), dell'arredamento, dei beni di consumo. E ancora, nel settore automotive, medicale, industriale e sportivo. Obiettivo programmatico può essere riassunto in: essere leader nella ricerca, nello sviluppo e nella produzione di materiali sostenibili di nuova concezione, ad alto valore aggiunto, nuova sintesi di natura e scienza, come i bio-polimeri da fonti rinnovabili
Cucinelli S. p. A. • Artigianalità «Made in Italy» ed eccellenza di prodotto La proposta di collezione è caratterizzata dall’offerta di manufatti artigianali, realizzati unicamente in Italia, attraverso oltre 300 laboratori artigianali, altamente qualificati in ciascuna fase di produzione, con una presenza concentrata in Umbria, nelle immediate vicinanze dell’azienda e di Solomeo. • Crescita sostenibile e profittabilità sana: Il costante rispetto, morale ed economico, rivolto da Brunello Cucinelli a tutti gli individui operanti per l’azienda e al territorio, è alla base dello sviluppo di lungo periodo; il modello di crescita sostenibile e garbato supporta e sostiene il posizionamento riconosciuto al brand nella fascia altissima del lusso. Sono stati effettuati consistenti investimenti in R&S al fine di ottenere una produzione in linea con la vision d’impresa. • Esclusività del posizionamento e della distribuzione La presenza selezionata sia nelle più importanti vie del lusso, città del mondo e località resort, sia nei multibrand e luxury department stores più esclusivi, rafforza e sostiene il posizionamento, che il consumatore finale attribuisce al brand, nella fascia più alta del lusso.
Gruppo MARZOTTO • AGGREGATORE DI IMPRESE Il Gruppo Marzotto è protagonista di rilevanza mondiale nell'industria tessile: strutturato come una "impresa rete" con marchi di grande prestigio. Marzotto opera come polo aggregante nel sistema delle imprese tessili: con acquisizioni ed accordi nazionali e internazionali, è attivo nel settore dei tessuti di lana e cotone per abbigliamento, nel velluto, nei filati di lana per maglieria, nei filati di lino e nella seta. • DETENTORE DI COMPETENZE GLOCALI Il valore risiede nella storia dell’impresa e nelle capacità ideativa e manifatturiera delle persone, nell'assetto internazionale. La missione del Gruppo Marzotto è essere una service textile company, orchestrando competenze e processi diversi, con presenza e ottimizzazione del proprio know how in tutta la filiera tessile.
Armani S. p. A. La Armani S. p. a. persegue un’ espansione commerciale che si delinea in varie direzioni, attraverso strategie basate sull’ampliamento della gamma di prodotti con la creazione di nuovi marchi; ciò rende il prodotto più accessibile ad un pubblico di consumatori più ampio • • • Giorgio Armani Emporio Armani Jeans Armani collezioni Armani Exchange
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