I meccanismi di aggiustamento della bilancia dei pagamenti
I meccanismi di aggiustamento della bilancia dei pagamenti Prof. Pier Francesco Asso (Università di Palermo)
Che cosa si intende per Aggiustamento? Un processo che favorisce il superamento di uno squilibrio (bilancio pubblico, Bp) Equilibrio Bp è obiettivo di politica economica. Nel lungo periodo lo squilibrio non è sostenibile: gli squilibri vanno «aggiustati» In un sistema economico continuamente si verificano processi di aggiustamento che riguardano individui o grandi aggregati. Es. : aggiustamento della finanza pubblica; aggiustamento della struttura produttiva di un paese, aggiustamento delle preferenze etc.
Per quanto riguarda il processo di aggiustamento della Bpc o della Bk, si distingue fra: • Aggiustamento automatico: il mercato corregge spontaneamente lo squilibrio • Aggiustamento indotto da politiche di riequilibrio: lo squilibrio si aggiusta con un intervento di politica economica→ • l’azione del mercato é insufficiente (fallimenti del mercato) o poco rapida (per adeguarsi a indicazioni internazionali) Analizziamo i diversi meccanismi di aggiustamento …
1. Aggiustamento della Bp: le partite correnti Aggiustamento automatico attraverso i prezzi Meccanismo classico (si afferma con gold standard): opera attraverso il movimento dei prezzi e dei salari. Se da una situazione di equilibrio (X=M) si passa a una situazione di disavanzo per il paese A (e di avanzo per il paese B) avremo: riserve dal paese A↓ → quantità di moneta ↓; livello dei prezzi (e salari)↓. Ciò det. X↑ e flessione di M↓ e quindi una tendenza al riequilibrio. La tendenza opposta di verifica nel resto del mondo (paese B). Requisiti: perfetta flessibilità di p, w; validità TQM. Inconvenienti: tempo per l’aggiustamento, costi economici
1. Aggiustamento della Bp: le partite correnti Aggiustamento automatico con variazioni del reddito Meccanismo keynesiano: variano i redditi e non i prezzi o i salari Partiamo sempre da una situazione di equilibrio (Bc = 0) Aumento m*, M* si ha un avanzo nella nostra Bpc; aumentano X Aumento di X det. aumento Y e conseguentemente M, riducendo il surplus del paese A. Questo meccanismo ha tempi più rapidi ma costi sociali connessi alle fluttuazioni del reddito e dell'occupazione.
Caratteristiche aggiustamento automatico della Bpc Questi processi di aggiustamento possono essere pesanti per i sistemi economici: la stabilità esterna (Bpc = 0) viene conseguita attraverso una maggiore instabilità interna (w, p, Y). Presenta il dilemma fra stabilità interna e stabilità esterna che in alcuni periodi storici è stato drammatico e ha richiesto l’intervento di un’autorità sovranazionale E’ importante che vengono condivisi: I paesi in surplus devono adottare politiche economiche espansive e inflazionistiche; I paesi in deficit devono adottare politiche economiche restrittive e deflazionistiche.
Riepilogo vantaggiustamento indotto: automatico / • Aggiustamento automatico: i. gli squilibri sono risolti dal mercato; ii. Si evitano interventi delle autorità di politica economica • Aggiustamento indotto: i. In presenza di fallimenti del mercato, gli squilibri possono essere risolti con interventi di politica economica; ii. Ha tempi più rapidi
1. Aggiustamento della Bp: le partite correnti Aggiustamento indotto da politiche in presenza di eccesso o difetto di domanda. Ricordiamo che Bpc = f (Y, Y*) e che la relazione funzionale è inversa nei confronti di Y, e diretta nei confronti di Y*. Le autorità (governo, Banca centrale) possono operare su domanda interna. Non possono intervenire su Y* In caso di Bp<0: devono adottare politiche monetarie e fiscali restrittive (Δi, M, T, G). Si hanno problemi in caso di obiettivi conflittuali. Es. economia caratterizzata da disoccupazione + disavanzo: politiche restrittive migliorano il disavanzo ma peggiorano disoccupazione.
1. Aggiustamento della Bp: le partite correnti Aggiustamento indotto da politiche in presenza di eccessi o difetti di competitività Immaginiamo che la Bpc registri transazioni su un bene omogeneo che viene prodotto in A e B. Se p=pwr siamo in una situazione di indifferenza e non convenienza a importare o esportare. La Bpc è in equilibrio. Se p>pwr abbiamo un difetto di competitività delle nostre merci. Si accumula un disavanzo nella Bpc. Questo disavanzo può essere sanato intervenendo su: p (salari, produttività L, margini di profitto) pw (misure protettive con dazi e tariffe che fanno aumentare pw) r (svalutazione)
1. Aggiustamento della Bp: le partite correnti Quali sono gli effetti di una Δr su Bc? (condizioni Marshall Lerner) Gli interventi sul tasso di cambio sono efficaci per risolvere i problemi di Bc? Lo sono sempre? Domanda importante: quando si crea unione monetaria si perde lo strumento del cambio e quindi la possibilità di aggiustare la Bpc a seguito di uno shock esogeno
1. Aggiustamento della Bp: le partite correnti Quale é l'effetto di un deprezzamento del cambio sulle esportazioni nette? Conclusione intuitiva Sulle X é positivo↑ (i prodotti italiani in $ costano meno e saranno più richiesti da cittadini e imprese americane) Sulle M é ambiguo (si riduce la q. domandata di beni stranieri↓; aumenta però il loro p↑). L’effetto finale su M è positivo o negativo se prevale effetto q o effetto p. L'effetto complessivo sulla Bc é ambiguo (se prevale X, M).
1. Aggiustamento della Bp: le partite correnti Quale é l'effetto di un deprezzamento del cambio sulle esportazioni nette? E' necessario definire il saldo della Bc in termini monetari Bc = pxqx - pmqm/r Dove: Px sono i prezzi dei beni esportati (fissi per Hp) Pm i prezzi in valuta estera dei beni importati (fissi per Hp) r é il tasso di cambio (q moneta estera per 1 moneta nazionale); Qx la quantità di esportazioni; Qm la quantità di importazioni.
1. Aggiustamento della Bp: le partite correnti Quale é l'effetto di un deprezzamento del cambio sulle esportazioni nette? Una svalutazione del cambio fa aumentare la quantità di X e diminuire la quantità di M; Modifica rpm, contribuendo a rendere più care le M. L'effetto complessivo dipende dalle condizioni di elasticità del mercato in questione (cioé da quanto variano le quantità relativamente alla variazione dei prezzi).
1. Aggiustamento della Bp: le partite correnti Quale é l'effetto di un deprezzamento del cambio sulle esportazioni nette? Partiamo per semplicità da una situazione di equilibrio. L’obiettivo è trovare le condizioni per cui se r↓ il saldo della Bpc migliora↑ pxqx – pmqm/r = 0 pxqx = pmqm/r rpxqx/pmqm = 1 che si può riscrivere: che si può riscrivere, dividendo entrambi i membri per pmqm/r : che è un altro modo per scrivere Bc = 0 Per raggiungere obiettivo dobbiamo avere, a seguito di una svalutazione di r: rpxqx/pmqm > 1 …
1. Aggiustamento della Bp: le partite correnti Quale é l'effetto di un deprezzamento del cambio sulle esportazioni nette? E’ utile distinguere un effetto ragioni di scambio (rpx/pm) e un effetto quantità (qx/qm). Ipotesi: px, pm non si modificano con la svalutazione; l'effetto ragioni di scambio é negativo; l'effetto quantità é positivo. l'effetto complessivo sulla bilancia commerciale è incerto e dipende dal fatto se prevale l’uno o l’altro. L’impatto di una svalutazione su Bpc dipende dall'elasticità di qx rispetto a Δr e di qm rispetto a Δr.
1. Aggiustamento della Bp: le partite correnti Quale é l'effetto di un deprezzamento del cambio sulle esportazioni nette? Distinguiamo 3 casi: a) Se a seguito della svalutazione, qx = 0 (esportazioni rigide, qx non aumenta con il deprezzamento), l'onere dell'aggiustamento ricade su qm che deve ridursi in misura percentualmente maggiore rispetto alla riduzione di r. Ossia l’elasticità delle M rispetto al tasso di cambio deve essere >1. Cioè: ξMr>1 b) Se a seguito della svalutazione, qm = 0, (importazioni rigide, qm non diminuisce con il deprezzamento), l'onere dell’aggiustamento ricade sulle qx, che devono aumentare in misura percentualmente superiore rispetto all’aumento di r. Ossia l’elasticità delle esportazioni rispetto al tasso di cambio deve essere >1. Cioè: ξXr >1 c) Se elasticità é positiva sia per qm che per qx allora è sufficiente che la loro somma sia maggiore di 1. Cioè: ξMr+ ξXr >1
Condizioni Marshall - Lerner ξMr+ ξXr >1 Se la somma delle elasticità delle esportazioni e delle importazioni rispetto al tasso di cambio è maggiore di 1, allora una svalutazione del cambio determina un miglioramento della Bilancia commerciale
1. Aggiustamento della Bp: le partite correnti Alcuni casi particolari: l’elasticità nell’offerta Le condizioni M-L sono vere, se l’offerta nei settori tradeables è sufficientemente elastica Questo presuppone esistenza di disoccupazione, altrimenti offerta potrebbe non adeguarsi in modo sufficiente a domanda estera, rendendo inefficace la svalutazione Infatti l’incremento della domanda estera si traduce in un aumento dei prezzi interni, con circolo vizioso (r-p-r). Inoltre svalutazione produce aumento costi (es. energia) con riduzione margini di profitto delle imprese
1. Aggiustamento della Bp: le partite correnti Alcuni casi particolari: il ritardo negli effetti o curva J Si è notato che svalutazione porta inizialmente a un peggioramento saldo Bc. Perché questo effetto perverso? Problema del tempo: la reazione di X(+) avviene con ritardo; l’aumento nel valore di M(-) avviene subito Nell’immediato le ragioni di scambio peggiorano, poi migliorano Se si rappresenta graficamente con riferimento al momento della svalutazione, inizialmente il saldo Bc peggiora e poi migliora --- si nota un andamento a J
1. Aggiustamento della Bp: le partite correnti Casi particolari: l’influenza sui movimenti di capitale Una svalutazione del cambio influenza i movimenti di capitale Si possono avere aspettative di ulteriori svalutazioni, con tendenze a disinvestire da quel paese - moneta Si possono al contrario avere effetti opposti: la svalutazione è “once for all” e avrà effetti efficaci sulla nostra economia, alimentando afflussi di IDE/Ip La situazione finale dipende da natura della nostra problematica e ruolo svalutazione nel curarla
Aggiustamento della Bp: i movimenti dei capitali L’equilibrio Bk é assicurato da i = i* al netto delle variazioni attese di cambio. i = i* + r e e dove r é il tasso atteso di svalutazione del cambio e misura il rischio specifico nel quale l'investitore estero incorre se impiega i capitali nel nostro paese. Per le economie nazionali i* rappresenta un dato immodificabile. Dato i* è necessario intervenire sull’offerta di Moneta per determinare le opportune variazioni di i. Ciò evidentemente produrrà effetti collaterali su altre variabili interne (I, Y e N).
Aggiustamento della Bp: i movimenti dei capitali Aggiustamento automatico della Bk se i > i*, Si ha aumento capitali – aumento offerta di moneta – riduzione tassi interni e differenziale fra tassi interni e internazionali. Aggiustamento indotto da strumenti di politica economica della Bk … Si interviene per 1) modificare il differenziale dei tassi d'interesse; 2) modificare le aspettative di svalutazione del cambio; 3) controllare (direttamente o con imposte) i movimenti di capitale.
2. Aggiustamento della Bp: i movimenti dei capitali Dato i*, si può intervenire con il controllo sui movimenti di capitale. Controlli diretti sui cambi proibendo investimenti all’estero. Controlli indiretti: tassa di Tobin sulle transazioni di portafoglio; depositi infruttiferi per ottenere permesso di acquisire attività finanziarie estere etc. Se i = i* ma vi sono aspettative di svalutazione della nostra moneta, si produce un deflusso di capitali all'estero che potrebbe essere neutralizzato aumentando i tassi, perché ciò riduce le aspettative della svalutazione. Effetto aumento dei tassi su I e Debito pubblico
2. Aggiustamento della Bp: i movimenti dei capitali Domanda: Da che cosa é determinata la preferenza per uno strumento piuttosto che per un altro? E’ preferibile in presenza di uno squilibrio nella Bk aumentare i tassi d’interesse, imporre controlli sui movimenti dei capitali, modificare il regime di tassazione di azioni e obbligazioni? Gli economisti non hanno una risposta definitiva a questo genere di domande. Ogni scelta economica comporta dei trade-off, ossia un insieme di conseguenze negative e positive.
2. Aggiustamento della Bp: i movimenti dei capitali Circostanze empiriche determinano la preferenza per uno strumento (gravità disoccupazione, elasticità degli investimenti rispetto a variazioni di i, natura speculativa dei movimenti di capitale, situazione politica). Esempio: un aumento dei tassi per aggiustare la Bk produce una riduzione degli I e un aumento della spesa per interessi da parte dello Stato, e quindi un aumento degli oneri del debito pubblico. La scelta se usare questo strumento piuttosto che un altro dipenderà dall’importanza relativa dei singoli squilibri, da opportunità politiche, da obblighi internazionali, etc.
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