I LONGOBARDI Cristian Vaduva Quando I Longobardi furono
I LONGOBARDI Cristian Vaduva
Quando? I Longobardi furono una popolazione Germanica, protagonista tra il II e il VI secolo di una lunga migrazione che portò dal basso corso dell’Elbia fino all’Italia. � Il movimento migratorio ebbe inizio nel II secolo, ma soltanto nel IV l’intero popolo avrebbe lasciato il basso Elba. Durante lo spostamento avvenuto risalendo il corso del fiume. I longobardi approdarono prima al medio corso del Danubio, poi in Pannonia. Entrati a contatto con in mondo Bizzantino e la politica dell’area mediterranea, nel 568 guidati da Alboino si insediarono in Italia dove diedero vita a un regno indipendente che estese progressivamente il proprio dominio sulla massima parte del territorio. Il dominio Longobardo fu articolato in numerosi ducati che governavano di una marcata autonomia rispetto al potere centrale dei sovrani insediati a Pavia. �
Società � I Longobardi si definirono «gens langobardorum» , una gens, ovvero un gruppo di individui che aveva ben chiara la consapevolezza di formare una comunità e convinto di condividere un’ascendenza comune. Questo non significava che i Longobardi fossero un gruppo etnicamente omogeneo. Per accrescere il numero di uomini in armi ricorsero all’affrancamento degli schiavi. La maggior parte degli individui via inclusi era probabilmente composta da elementi Germanici, ma non mancavano origini etniche diverse per esempio Avari del ceppo turco e perfino romani del Norico e della Pannonia.
La lingua � I longobardi parlavano originariamente una lingua germanica di classificazione incerta. Non esistono testimonianze scritte del Longobardo, se non alcune parole sporadicamente contenute in testi giuridici, come l’Editto di Rotari. L’uso del longobardo declinò rapidamente dopo l’insediamento in Italia, soppiantato fin dai primi documenti ufficiali dal latino. La prima attestazione del volgare Italiano, l’Indovinello Veronese, risale alla fine dell’VIII secolo.
Economia � Durante la lunga fase nomade, l’economia dei Longobardi si basava su rudimentali forme di allevamenti e agricoltura, senza che fossero presenti differenziazioni di certo significative. La continua conflittualità con altri popoli vicini aggiungeva le risorse derivanti dalle razzie. I Longobardi inglobarono le popolazioni romanizzate della Pannonia e ne assimilavano anche le pratiche economiche con un’agricoltura stanziale e sviluppata. Diversi guerrieri servirono in qualità di mercenari, l’impero bizantino.
I diritti � Il diritto Longobardo a lungo tramandato oralmente nella Cawarfidae, iniziò a svilupparsi realmente a partire dal regno di Autari per poi trovare una prima sistematizzazione con l’Editto di Rotari promulgato nel 643. Il corpus delle leggi Longobarde fu i seguito ampliato e aggiornato, evolvendosi verso una maggiore con il diritto romano e quello Canonico, da diversi sovrani.
La religione � Gli indizi contenuti nel mito lasciano intuire che inizialmente, prima del passaggio della Scandinavia alle coste Meridionali del mar Baltico. L’adesione alla nuova religione fu, almeno inizialmente, spesso superficiale. Ai tempi di Vacone, alleato dei Bizantini cattolici, ci fu un avvicinamento del cattolicesimo, appena un paio di decenni dopo Alboino.
Cultura � Non ci sono pervenute testimonianze originali della cultura letteraria germanica, proprio del Longobardi. Il patrimonio delle saghe, tramandato oralmente, e andato perduto. In seguito all’integrazione tra Longobardi e Romanici, avviata con decisione a partire dagli inizi del VII secolo, risulta difficile isolare i contributi propri dell’una o dell’altra tradizione nella produzione letterale dell’alto Medioevo Italiano.
L’arte � Durante la lunga fase nomade i Longobardi svilupparono un linguaggio artistico che aveva molti tratti in comune con quello delle altre popolazione germaniche dell’Europa centro-settentrionale. Nelle loro tombe troviamo quasi solo armi e gioielli, che rappresentati l’esistenza della creazione artistica materiale eseguita da artefici Longobardi. La situazione si modificò con insediamento in Pannonia soprattutto in Italia. Il risultato, al di là dell’apparenza etnica degli artisti è stata comunque una produzione artistica per molti versi in sintesi.
L’architettura � L’attività architettonica in Longobardìa Maior è andata in gran parte perduta, per lo più a causa di successive ricostruzione dei edifici sacri e profani eretti tra il VII e l’VIII secolo. Notevole, in ambito religioso, fu l’impulso dato dai diversi sovrani longobardi alla fondazione di monasteri, strumenti al tempo stesso di controllo politico del territorio e di evangelizzazioni in senso cattolico di tutta la popolazione del regno.
La scultura � La scultura Longobarda rappresenta una delle più eleganti manifestazione dell’arte alto-Medievale. Tipici della scultura longobarda sono le rappresentazioni zoomorfe e il disegno geometrico. L’altare, realizzato nella prima metà dell’VIII secolo, è decorata da alcuni pennelli scolpiti a basso rilievi che riportano scene della via di Gesù
THE END
- Slides: 12