I FINANZIAMENTI ALLE IMPRESE Prof Nino Rebaudo I
I FINANZIAMENTI ALLE IMPRESE Prof. Nino Rebaudo
I FINANZIAMENTI IN C/C Relativa facilità con cui si possono ottenere. Elasticità La facilità è data dal fatto che il cliente di norma è già titolare di un c/c attivo e quindi spesso si trasforma in c/c passivo. L’elasticità è : Elasticità di utilizzo Elasticità di costo Carattere rotativo del credito
LE APERTURE DI CREDITO IN C/C L’apertura di credito è il contratto con il quale la banca si obbliga a tenere a disposizione dell’altra parte una somma di denaro per un dato periodo o a tempo indeterminato (art. 1842 C. C. ) Essa è quindi un contratto consensuale, bilaterale e a titolo oneroso che produce un effetto immediato, ossia la messa a disposizione del credito da parte della banca, e un effetto successivo ed eventuale, che consiste nell’utilizzo del credito per mezzo di atti concreti da parte del cliente.
TIPOLOGIE DI APERTURE DI CREDITO Aperture di credito per firma: quando il cliente può disporre della firma della banca. A garanzia dei propri impegni, entro determinati limiti di importo. Aperture di credito per cassa: quando l’utilizzo avviene tramite il prelevamento di somme di denaro entro i limiti di fido stabiliti. Aperture di credito semplici: quando l’importo a disposizione può essere utilizzato una sola volta attraverso uno o più prelievi. Aperture di credito in c/c: che sono le più usate per gli indubbi vantaggi collegati alla loro elasticità.
DUE TIPOLOGIE DI APERTURE DI CREDITO IN C/C Aperture di credito ordinarie in c/c: quando il c/c dell’affidato può presentare saldi debitori in modo continuativo anche per lunghi periodi. La banca comunque pretende che il cliente non presenti saldi sempre a ridosso del fido massimo, ma che movimenti il conto alternando i saldi da livelli massimi a livelli minimi. Aperture di crediti in c/c per elasticità di cassa: quando la banca pretende non solo una determinata movimentazione ma impone al cliente di alternare ai saldi debitori anche dei saldi creditori, per dimostrare la “buona salute” finanziaria.
ANTICIPAZIONI IN C/C L’anticipazione costituisce una forma di finanziamento garantito da pegno su beni mobili (titoli, merci). In pratica il cliente costituisce una garanzia reale presso la banca, e questa concede un finanziamento proporzionale al valore di tali beni. Questo contratto è disciplinato dal C. C agli articoli 1846 – 1850.
TIPOLOGIE DI ANTICIPAZIONE Anticipazione su titoli: quando l’oggetto del pegno è costituito da titoli (azionari o a reddito fisso). Anticipazione su merci: che deve avere per oggetto merci con determinati requisiti, come la non deperibilità o la conservazione senza particolari attrezzature, un valore intrinseco abbastanza elevato, oggetto di scambi in grande quantità, agevole quotazione Anticipazione a scadenza fissa: quando la banca versa l’importo del finanziamento al cliente in un’unica soluzione, al momento della stipula del contratto e della costituzione del pegno; la durata arriva fino ai 12 mesi. Anticipazione in c/c: quando la banca non versa immediatamente l’importo del finanziamento ma lo “accredita”, ossia lo mette a disposizione su un “c/c garantito” e il cliente lo utilizza con successivi prelievi a mano che si manifesta il suo fabbisogno finanziario.
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