I Cavalieri Fatto da Rita Barbato Matilde Esposito
I Cavalieri Fatto da: Rita Barbato Matilde Esposito Sophie Maria Campese Martina Amalia Notariello
Cosa sono i cavalieri ? Nei secoli del feudalesimo, emerse la figura dei cavalieri. Essi erano uomini addestrati al mestiere delle armi e si mettevano al servizio del proprio signore. I cavalieri erano soprattutto i figli non primogeniti detti cadetti, delle famiglie aristocratiche. Un cavaliere poteva arricchirsi con bottini di guerra o garantirsi un feudo; alcuni di essi vivevano da soldati presso i castelli, mentre altri si dedicavano al saccheggio e a violenze.
La figura dei cavalieri !
Il Castello !
La chiesa impone ai cavalieri regole di comportamento ! Per porre freno alle prepotenze dei cavalieri, vescovi e abati imposero ai cavalieri un giuramento, con il quale essi si impegnarono a non compiere violenze e a non invadere le chiese. L’insieme di queste regole prende il nome di ‘’ TREGUA DI DIO’’. La figura del cavaliere divenne un simbolo medievale.
Diventare Cavalieri ! La carriera del cavaliere cominciava a 7 o 8 anni, in cui iniziava a cavalcare e maneggiare le armi. Nell’adolescenza diventava scudiero ed era assegnato al servizio di un cavaliere, portandogli le armi sul campo di battaglia. Tra i 15 e i 18 anni era considerato pronto per ricevere l’investitura da cavaliere, durante una solenne cerimonia.
La Cerimonia dell’Investitura La Cerimonia dell’investitura comprendeva diversi riti. Con questa cerimonia il cavaliere faceva il suo ingresso nell’ordine e si impegnava a rispettare determinati comportamenti morali. Il cavaliere più anziano consegnava all’aspirante cavaliere le armi, soprattutto la spada. Da questo gesto è derivato il nome della Cerimonia di investitura, cioè addobbamento. Il futuro cavaliere pronunciava un giuramento: dove si impegnava ad utilizzare la spada per difendere la chiesa, per proteggere i povere, i bisognosi e le vedove.
Vita da Cavaliere Dopo aver ricevuto l’armatura, il cavaliere balzava correva con la lancia a colpire un fantoccio. Il cavaliere si poneva alle dipendenze del proprio signore, il quale gli assegnava un terreno dove ricavava il necessario per vivere.
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