GUARDIAMOCI IN FACCIA METTIAMOCI LA FACCIA Osserviamo i

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GUARDIAMOCI IN FACCIA, METTIAMOCI LA FACCIA • Osserviamo i lineamenti dei visi e cerchiamo

GUARDIAMOCI IN FACCIA, METTIAMOCI LA FACCIA • Osserviamo i lineamenti dei visi e cerchiamo di capire che tipo di sensazioni ci provocano e come queste, in simil maniera, possono modificare e influenzare le nostre stesse espressioni e fattezze del viso: si entra sempre in risonanza ed alcuni stimoli modificano (non sempre apparenti e non sempre immediatamente percepibili anche perché inconsci) le fisionomie dei nostri visi. • Vedi anche Neuroni specchio 14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 1

PERCHE’ QUESTA PROPOSTA • Al giorno d’oggi si parla e si straparla molto soprattutto

PERCHE’ QUESTA PROPOSTA • Al giorno d’oggi si parla e si straparla molto soprattutto in certi campi, come in politica, in economia, anche in medicina etc. , ma poi alle proposte e alle idee espresse, gli umani molto difficilmente fanno seguire azioni pratiche e concrete e se le si fa seguire spesso queste non mantengono i principi a cui si erano ispirati nonostante la forza e la seduttività che sembrano avere certe parole e certi discorsi: perché? • Una delle griglie di interpretazione che mi accingo a proporre per capire questi accadimenti, è quello di recuperare e/o di affinare il senso dell’osservazione di chi parla e non solo quello dell’ascolto, della vista televisiva o social network etc. delle pur importanti e suggestive parole (cui fra l’altro si aggiungono sempre nuovi coni, nuovi ideologismi e termini tecnici): una metodologia esiste già da qualche anno e sembra abbia portato a qualche risultato nello studio delle facce come significanti di possibili comportamenti, la Morfopsicologia. • Faccio notare che la parola faccia ha la stessa radice del latino facere ovvero fare! 14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 2

Cos’è la Morfopsicologia L’arte o la scienza umanistica (ancora pioniera) che studia e cerca

Cos’è la Morfopsicologia L’arte o la scienza umanistica (ancora pioniera) che studia e cerca di riconoscere e tradurre alcuni plausibili legami tra i lineamenti (in evoluzione) del viso e il carattere umano con le sue propensioni e predisposizioni psicologiche come influenzate degli stimoli ambientali 14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 3

Morfopsicologia e Fisiognomica: differenze • La Morfologia ha le sue origini nella fisiognomica, disciplina

Morfopsicologia e Fisiognomica: differenze • La Morfologia ha le sue origini nella fisiognomica, disciplina che, studiando le fattezze fenotipiche dell’essere umano e soprattutto dei volti da Ippocrate e Aristotele in poi nel Mondo Occidentale, ma anche in Oriente, cercava di desumere l’essenza dell’uomo e le sue peculiarità morali e psichiche. • In antichità tale studio era anche connotato da aspetti simbolico/mitologici senz’altro suggestivi come per esempio gli accostamenti tra volti umani e quelli degli animali (Charles Le Brun). • Vi furono molti trattati di fisiognomica durante i secoli con alti e bassi nella sua considerazione: punte della sua ricerca vi furono sia durante il Rinascimento in cui si passò alla visione antropocentrica dell’uomo, sia durante il periodo positivista in cui di cui si può citare il cristianissimo pastore Svizzero Lavater che trasse ispirazione da Giambattista Della Porta: «. . nei tratti del nostro volto è scolpito il ritratto della nostra anima…» 14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 4

Morfopsicologia e fisiognomica: differenze • La fisiognomica in generale rimane uno studio statico, deterministico

Morfopsicologia e fisiognomica: differenze • La fisiognomica in generale rimane uno studio statico, deterministico e meccanicistico, come lo erano i successivi studi antropometrici e antropomorfici di Cesare Lombroso o del medico costituzionalista Nicola Pende, mentre la morfopsicologia è uno studio dinamico che esprime il doppio movimento dell’energia vitale sotto forma dei due istinti opposti, ma essenziali, l’istinto di espansione e l’istinto di conservazione che anima ognuno di noi ( 2 vettori che si MUOVONO E FANNO MUOVERE in sensi opposti: istinto alla vita e istinto alla sopravvivenza; desiderio e paura; estroversione-introversione; yang-yin). • Le teorie di Lombroso, non tenendo conto dell’ambiente e del tempo come fattori influenzanti il comportamento umano, son state superate dalla moderna scienza morfopsicologica. Erano teorie pericolose perché implicanti un giudizio etico e morale sulla bontà o meno della persona e sulla sua predisposizione a delinquere non educabile e correggibile. 14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 5

Louis Corman (1901 -1995), medico psichiatra Francese • È il vero padre della Morfopsicologia

Louis Corman (1901 -1995), medico psichiatra Francese • È il vero padre della Morfopsicologia (termine coniato nel 1937) perché introduce il concetto di ambiente, di ambiente psicologico in cui cresce e si sviluppa un individuo, ambiente che sinora non era stato preso nella opportuna considerazione dalla cosiddetta scienza fisiognomica come una delle possibili cause di differenziazione del viso di un individuo. • Comunque Corman prende spunto da Claude Sigaud che in campo medico ha formulato una legge con cui si possa decodificare come l’ambiente possa modulare la fisionomia del viso: la legge di dilatazione-retrazione 14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 6

Claude Sigaud (1865 -1921) • Per Sigaud la funzione biologica si traduce nella morfologia

Claude Sigaud (1865 -1921) • Per Sigaud la funzione biologica si traduce nella morfologia dell’individuo in funzione della legge di DILATAZIONE-RETRAZIONE che dovrebbe spiegare fisiologicamente le relazioni tratti della forma del corpo umano e le caratteristiche del carattere. • LA FORMA UMANA SI DILATA IN UN AMBIENTE FAVOREVOLE E SI RETRAE IN UN AMBIENTE OSTILE DI PIU’ DIFFICILE ADATTAMENTO 14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 7

 • La legge di dilatazione e retrazione di Sigaud si basa in maniera

• La legge di dilatazione e retrazione di Sigaud si basa in maniera fondamentale sullo studio della cellula: ogni cellula messa in un humus biologico idoneo si espande, ogni cellula messa in un humus biologico non idoneo si ritrae. • Questi due istinti gestiscono quindi parte dell’energia dell’uomo. • In questa visione possiamo anche intravedere i concetti cardine della Medicina tradizionale Cinese ovvero Ying e Yang ed il loro alternarsi nella continuità delle forme di energia. 14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 8

Biotipologie costituzionali secondo Claude Sigaud 14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia

Biotipologie costituzionali secondo Claude Sigaud 14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 9

Modelli dilatato e retratto 14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 10

Modelli dilatato e retratto 14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 10

Non solo il movimento di dilatazione è un fenomeno attivo, lo è anche il

Non solo il movimento di dilatazione è un fenomeno attivo, lo è anche il movimento di retrazione altamente dinamizzante perché mette in moto un meccanismo di difesa dell’organismo finalizzato alla conservazione dell’energia vitale, anzi i tipi retratti possono avere maggiori energie di riserva, flussi di energia più controllati e meno dispersivi anche per prevenire e opporsi a malattie e disagi provenienti (o vissuti come tali) dall’ambiente esterno e interno all’individuo 14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 11

 • Per prima cosa in morfopiscologia si osservano e si studiano questi 2

• Per prima cosa in morfopiscologia si osservano e si studiano questi 2 parametri del volto umano: • il grande viso (ovvero quadro del viso) corrispondente alla struttura costituzionale del soggetto: la struttura osteomuscolare del viso e la sua modellatura dove agiscono i principali muscoli del viso ovvero il massetere, lo zigomatico e il temporale; • il piccolo viso corrispondente all’aspetto tempero-caratteriale: che sono i recettori sensoriali e la mimica espressiva data dai cosiddetti muscoli pellicciai; la stenia del viso viene data in particolar modo dalla mimica espressiva. 14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 12

 • il grande viso: rappresenta gli scopi profondi che inconsciamente perseguiamo, quindi parte

• il grande viso: rappresenta gli scopi profondi che inconsciamente perseguiamo, quindi parte più geneticamente determinata e inconscia • il piccolo viso, la sua modellatura e i suoi recettori invece rappresentano i mezzi che impieghiamo per raggiungere tali scopi: parte più conscia • Jung: «L’inconscio desidera la nostra evoluzione» quindi è una parte viva che ci stimola e ci plasma in continuazione 14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 13

 • Corman: «la superficie del viso (modellatura e recettori) è come la parte

• Corman: «la superficie del viso (modellatura e recettori) è come la parte emersa dell’iceberg della nostra personalità» mentre la parte inconscia è rappresentata dal quadro o grande viso con le sue strutture ossee sottostanti 14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 14

 • Possiamo riconoscere tre diversi gradi di intensità di dilatazione o di retrazione

• Possiamo riconoscere tre diversi gradi di intensità di dilatazione o di retrazione recettoriale: dilatazione o di retrazione recettoriale • primo grado, debole; • secondo grado, medio; • terzo grado, forte. • La retrazione può rappresentare il vissuto di un conflitto che si «vuole» evitare di rivivere, non elaborato e che ha raffreddato quella determinata funzione psichica: quindi, tecniche di sopravvivenza senza evoluzione di quella determinata funzione vitale e biopsichica. 14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 15

 • I TRE PIANI DEL VISO misurati in altezza ortogonalmemnte: • 1) piano

• I TRE PIANI DEL VISO misurati in altezza ortogonalmemnte: • 1) piano cerebrale, tra attaccatura dei capelli e linea sopraccigliare: funzione cerebrale, spiritualità e intellettualità, pensiero; • 2) piano affettivo o animico, tra linea sopraccigliare e base del naso: funzione respiratoria vita affettiva e riproduttiva, sentimento; • 3) piano istintivo, dalla base del naso sino alla punta del mento: funzione nutritiva, aspetto sensuale e di realizzazione concreta e materiale, istinto. 14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 16

I 3 PIANI DEL VOLTO UMANO Primo PIANO, CEREBRALE == Secondo. PIANO, AFFETTIVO== Terzo

I 3 PIANI DEL VOLTO UMANO Primo PIANO, CEREBRALE == Secondo. PIANO, AFFETTIVO== Terzo PIANO ISTINTIVO== 14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 17

La dominanza in area percentuale e la conformazione di uno e/o di 2 piani

La dominanza in area percentuale e la conformazione di uno e/o di 2 piani rispetto ad un altro e/o agli altri ci indicano già la predominanza di una certa funzione rispetto alle altre. Sono da valutare e ci danno indicazioni anche le disarmonie e le «contraddizioni» tra una piano ed i suoi recettori (occhi, naso, orecchie, bocca) nel senso magari di una piano estremamente dilatato in confronto ai suoi recettori che invece sono estremamente retratti pulsioni della personalità che sono in contrasto tra loro 14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 18

 • Quando un piano dominante in espansione subisce un’aggressione, è quello in retrazione

• Quando un piano dominante in espansione subisce un’aggressione, è quello in retrazione che ne risente. • Il piano dominante è quello che si stanca di meno, che prova più piacere, che ha più scambi con l’ambiente, è il più influenzabile!!!, è la zona che detta la scelta professionale, la zona più creativa. • Se l’espansione del piano dominante viene bloccata da fattori ambientali, si possono riscontrare fatica, tristezza, depressione. 14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 19

 • Le tendenze biopsicodinamiche quindi si possono scorgere nei particolari del viso dicendoci

• Le tendenze biopsicodinamiche quindi si possono scorgere nei particolari del viso dicendoci come quel determinato individuo le ha sapute o meno gestire e integrare. • Ci possono essere problemi di circolazione tra un piano e l’altro: vedi sbarra di Marte tra il 1° e il 2°piano • Jung: «L’equilibrio di una personalità si identifica con una buona integrazione delle sue funzioni psichiche» (Pensiero, Sentimento, Intuizione e Sensazione) 14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 20

Recettori: OCCHIO tra piano animico e piano cerebrale • rappresenta la comunicazione visiva con

Recettori: OCCHIO tra piano animico e piano cerebrale • rappresenta la comunicazione visiva con l’ambiente, la nostra coscienza che si apre e si chiude all’ambiente, e quindi da una parte è uno dei sistemi di difesa, il prendere coscienza sensoriale di un pericolo, e dall’altra parte, come espressione simbolica, è la capacità di coscientizzazione dell’ambiente. • Le modalità di retrazione dell’occhio sono tre: • restringimento della rima palpebrale come se si dovesse mettere sempre a fuoco un oggetto o ridurre l’esposizione alla luce; • infossamento dell’occhio nella cavità orbitaria: la più frequente; • lo sporgersi all’infuori dell’arcata sopracciliare, come una piccola tettoia di riparo chiamata da Corman abrité (riparato). • Anche le modalità di dilatazione sono tre: • espansione della rima palpebrale; • estroflessione del bulbo; • intensa vivacità mimica espressiva dell’occhio. 14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 21

 • I Recettori: NASO: appartiene al piano respiratorio. • Questo piano è chiamato

• I Recettori: NASO: appartiene al piano respiratorio. • Questo piano è chiamato animico perché si riferisce all’anima che è la parte spirituale dell’uomo mossa dagli affetti, in quanto sede del sentimento, dell’intelletto, della volontà. Essa rappresenta l’aspetto creativo che Jung chiamava psiche, e quindi la personalità nel suo insieme. • Il recettore nasale può definirsi un’interfaccia di comunicazione affettiva del soggetto con l’ambiente circostante, tra l’io affettivo e l’ambiente. • Fondamentale per il respiro, fondamentale per la regolazione del p. H, collegato alle emozioni ma soprattutto rappresenta un’interfaccia psico-affettiva con l’ambiente. Quando un biotipo non respira con l’ambiente vuol dire che non comunica con la sua funzione Junghiana Sentimento. 14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 22

NASO: tre modi diversi di retrazione: 1. restringimento delle narici con riduzione dell’apertura nasale;

NASO: tre modi diversi di retrazione: 1. restringimento delle narici con riduzione dell’apertura nasale; 2. prolungamento della punta del naso che viene a sporgere al di sotto dell’inserzione delle narici come un piccolo promontorio 3. coinvolgimento della retrazione nasale con quella labiale, attraverso l’accartocciamento del naso e del labbro superiore (in questo caso sono interessati i muscoli elevatori delle narici e del labbro superiore come anche l’orbicolare delle labbra). • Il restringimento delle narici può essere attenuato dal pinnamento delle ali del naso, cioè delle narici. 14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 23

NASO: • Un recettore nasale che si retrae indica una preoccupazione, un disagio nella

NASO: • Un recettore nasale che si retrae indica una preoccupazione, un disagio nella sfera affettiva. Quando l’ambiente affettivo si presenta come ostile l’individuo si deve proteggere per la propria sopravvivenza. Da un lato questo atteggiamento è quindi di sopravvivenza, dall’altro, però implica un’arcaicizzazione della funzione affettiva e una impossibilità di vivere pienamente le proprie esperienze affettive. Mentre sul piano psicologico l’individuo non si rende conto di questo auto adattamento, sul piano fisico l’organo recettoriale, il naso, perde la sua capacità reattiva e la sua immunità naturale. L’individuo diventa quindi più soggetto a patologie virali iterative della mucosa rinofaringea fino ad arrivare ad uno stato di modificazione strutturale che può sfociare anche nell’anosmia • La perdita dell’olfatto, anosmia, significa grave distacco affettivo, l’organismo non riesce più a comunicare, c’è una lesione nella capacità di rapportarsi affettivamente ed emotivamente con l’altro e con l’ambiente in genere ed è sempre accompagnata dalla retrazione atrofica di un recettore simbolico della funzione psichica Sentimento. 14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 24

BOCCA: • a livello istintivo, l’istinto nutritivo e l’aspetto sensualità legato all’erotismo. Le labbra

BOCCA: • a livello istintivo, l’istinto nutritivo e l’aspetto sensualità legato all’erotismo. Le labbra rappresentano un linguaggio sensuale, sessuale, erotico. TENDENZA A SODDISFARE I SENSI. • Il richiamo sensuale e sessuale delle labbra è un indicatore della cultura di appartenenza dell’individuo. L’uso moderno nella cultura occidentale di evidenziare con artifici vari le labbra, soprattutto nella donna, è espressione di un disagio comunicativo con l’altro sesso, in cui il recettore labiale diventa un desiderio inconscio di ostentazione di una femminilità carente di una sua vera identità. • A livello semantico rappresenta la comunicazione emotivo/affettiva/sensuale. • A livello simbolico è la comunicazione verbale. 14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 25

BOCCA (parte più mobile del viso): • La modulazione della bocca subisce un effetto

BOCCA (parte più mobile del viso): • La modulazione della bocca subisce un effetto dilatante o retraente in rapporto alla tensione dell’orbicolare delle labbra su cui si inseriscono il piccolo e grande zigomatico e il triangolare delle labbra. • Il labbro può essere tonico o atono, indipendentemente dalle dimensioni. • La retrazione delle labbra può coinvolgere sia le labbra in toto oppure solo il labbro superiore o inferiore. È spesso associata alla retrazione nasale, si viene a creare un accartocciamento, come viene chiamato, del labbro superiore con il naso. • Le labbra rappresentano il recettore della comunicazione. Il significato simbolico della retrazione/dilatazione delle labbra diventa quindi immediato: controllo della comunicazione verbale che in genere avviene quando l’individuo ha sentito l’ambiente parentale o sociale estremamente ostile. • Tutti i politici hanno un’accentuata retrazione perché non possono parlare liberamente, ma devono parlare in modo preciso, con precisi processi cognitivi. 14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 26

BOCCA: • La retrazione che coinvolge il labbro superiore e il recettore nasale implica

BOCCA: • La retrazione che coinvolge il labbro superiore e il recettore nasale implica una sofferenza del biotipo di fronte ad un ambiente comunicativo e affettivo • Mentre il labbro semanticamente rappresenta la comunicazione verbale della funzione Pensiero, naso e labbra vuol dire Pensiero e Sentimento, quindi pensiero focalizzato sulla sfera affettiva sentimentale. In sintesi la retrazione labiale è una manifestazione del controllo comunicativo verbale quando la comunicazione affettiva è stata resa difficile. • In questi soggetti il recettore si retrae per una secondarietà di pensiero per un eccessivo controllo della comunicazione verbale. • Sono soggetti che non parlano mai a caso, sono estremamente attenti al loro discorso perché la retrazione è un atteggiamento di difesa dall’ambiente. • Il controllo dell’io non permette a certe esperienze emozionali di raggiungere lo stato di coscienza, per cui rimangono nell’archivio dell’inconscio. 14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 27

ORECCHIO: • L’orecchio è il recettore acustico, con esso recepiamo i suoni che sono

ORECCHIO: • L’orecchio è il recettore acustico, con esso recepiamo i suoni che sono d’informazione e di comunicazione. • più il soggetto è recettivo alla comunicazione sonora e più presenta una dilatazione e una forte mobilità del padiglione; contemporaneamente il foro acustico esterno è dilatato. Al contrario la retrazione si osserva con una certa immobilità del padiglione e con una parziale chiusura del meato esterno. • I bambini con otiti recidivanti, con tendenza a formare tappi di catarro con cui si tappano biologicamente le orecchie, non vogliono sentire. • La diagnostica di apertura o chiusura di questo recettore si fa in funzione di una linea immaginaria che passa per il trago e a 90 gradi interseca il forame acustico esterno. Guardate il trago e osservate se riuscite a vedere o meno il foro acustico mettendovi di fronte. L’apertura o la chiusura è in funzione dell’ingresso del forame. 14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 28

ORECCHIO: • La forma dell’orecchio è estremamente importante e simbolica, ricalca il bisogno di

ORECCHIO: • La forma dell’orecchio è estremamente importante e simbolica, ricalca il bisogno di amplificare il segnale o meno: • Secondo Bornoroni: «un orecchio appuntito è un indice di aggressività acustica in soggetti che hanno bisogno di aggredire con la voce o in altro modo» . • Le orecchie "a sventola" implicano che il padiglione deve captare, è come l’ipertrofia delle adenoidi; sono espressione di ipertrofia della comunicazione, espressione del bisogno di captare. Il bisogno è un aspetto carenziale. Quando c’è un bisogno estremo e un recettore si apre in eccesso vuol dire che c’è una patologia in realtà. Ogni bisogno estremo è sintomo di una dinamica inconscia di sofferenza o di blocco (e questo vale per tutti i recettori). 14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 29

Croce di Polti e Gary Parti anteriori, funzioni dell’ATTIVITA’: Pensiero ATTIVITA’ CEREBRALE(sopra) Sentimento ATTIVITA’

Croce di Polti e Gary Parti anteriori, funzioni dell’ATTIVITA’: Pensiero ATTIVITA’ CEREBRALE(sopra) Sentimento ATTIVITA’ FISICA(sotto) Parti posteriori, funzioni della RECETTIVITA’: Intuizione RECETTIVITA’ IMMAGINATIVA (su) Sensazione RECETTIVITA’ ISTINTIVA (sotto) Analogia con le 4 funzioni Junghiane. 14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 30

MODELLATURE, ovvero come si reagisce all’ambiente; sporgenze (dilatazioni) e appiattimenti (retrazioni) dovuti a differenti

MODELLATURE, ovvero come si reagisce all’ambiente; sporgenze (dilatazioni) e appiattimenti (retrazioni) dovuti a differenti temperamenti: linfatico recettività sensoriale, sanguigno attività-vitalità, bilioso cerebralità-reattività, nervoso recettività nervosa 14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 31

MODELLATURE, formate da tutti i tessuti che stanno sopra le ossa, ovvero epidermide, derma,

MODELLATURE, formate da tutti i tessuti che stanno sopra le ossa, ovvero epidermide, derma, collagene, ipoderma, strato adiposo, muscoli. E’ lo strato adiposo che «olia» i rapporti umani: se la retrazione non è troppo forte ed è associata a buona dilatazione dei recettori dona delicatezza e raffinatezza: Greta Garbo 14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 32

 • Modello rotondo: vitalità dispersiva; estroversione; gregari, molto affettuosi, ma anche perché esteriorizzano

• Modello rotondo: vitalità dispersiva; estroversione; gregari, molto affettuosi, ma anche perché esteriorizzano con facilità, ingordi, collerici, sensuali; detestano l’individualismo e l’indipendenza degli altri; risonanza affettiva primaria; intelligenza rivolta verso aspetti pratici, concreti, realistici, intelligenza senso/percettiva. • Primarietà e secondarietà: termini caratterologici coniati da Heymans Le Senne per indicare una particolare risonanza affettiva con l’ambiente di tipo immediato o di tipo ritardato (nel tempo) • Retratti laterali: maggior sensibilità cutanea, iperestesia, ma maggior resistenza; maggior introversione; sviluppo stadio respiratorio; “muso” di profilo, primarietà psicocomportamentale; maggior curiosità e instabilità e maggiori frequenze di potenziali psichici; possono sentire la costrizione in un ambiente familiare; intelligenza più analiticocreativa-astratta (Emotivi attivi secondari= passionati) modelli retratto abbozzato e piatto. • Retrazione Frontale: raddrizzamento del profilo; equilibrante; maggior secondarietà; piatti ondulati; successione di zone retratte e di zone dilatate; 3 zone della fronte fino ad arrivare alla sbarra d’arresto; influenza interiorizzante, pensiero riflessivo; controllo della comunicazione; buona organizzazione mentale e ricerca idealistica; modelli retratto abbozzato (con maggiori conflitti psichici per fratture e demarcazioni nette tra le zone) e piatto ondulato. 14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 33

 • Retratto abbozzato: fronte con barra d’arresto: preoccupazione elucubrazione tra il piano Retratto

• Retratto abbozzato: fronte con barra d’arresto: preoccupazione elucubrazione tra il piano Retratto abbozzato superiore della fronte (teleologico/immaginativo e la parte inferiore sopraorbitaria che simboleggia il movimento espansivo della percezione; nel 2° piano il naso si accartoccia, espressione di un controllo espansivo; mento che si può protundere=tenacia fino alla testardaggine; al contrario il labbro è serrato e contrasta con l’espansione del mento; psicomotricità viatel ma agitata e contratta; grande passionalità azione impetuosa con foga spesso. • Retratto assottigliato: quadro più stretto, angolo mandibolare più smussato; mento Retratto assottigliato: appuntito, affossamento delle orbite oculari; dolicocefalia; naso stretto e affilato; estrema sensibilità che li fa reagire con chiusure agli stimoli visivi, olfattivi e affettivi; grande carenz del piano digestivo; introverso; dominanza del fattore recettivo su quello dinamico; nervoso non attivo; costante preoccupazione di sé e del mondo; movimenti irrequieti; delicatezza o rigidità affettiva: tendenza a forme di misticismo; intelligenza intuitivo/astratta; melanconia. • Niccolò Machiavelli 14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 34

 • Dialatati retratto abbozzati (abbozzato=gibboso): tipi complessi per Corman; grande viso Dialatati retratto

• Dialatati retratto abbozzati (abbozzato=gibboso): tipi complessi per Corman; grande viso Dialatati retratto abbozzati (abbozzato=gibboso): notevole con piccolo viso dai recettori maggiormente retratti e induriti; forte e carica con grande controllo; adatti al comando e all’organizzazione; la loro enorme capacità di controllo delle emozioni può risultare negativa per la salute: se la loro libido-aggressività non riesce ad essere finalizzata; grande passionalità. Madre Teresa di Calcutta • 14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 35

 • Retratti laterali retratto abbozzati: soggetti nomadici; collerici (emotivi attivi primari per Le

• Retratti laterali retratto abbozzati: soggetti nomadici; collerici (emotivi attivi primari per Le Retratti laterali retratto abbozzati: Senne), estroversi con passioni intense; di seguito: il calciatore Zanetti dell’Inter, Giuliano de’ Medici, Vittorio Sgarbi. 14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 36

 • Altri elementi da valutare tenendo presente che la funzione crea l’organo: •

• Altri elementi da valutare tenendo presente che la funzione crea l’organo: • REATTIVITA’; • ASIMMETRIE VERTICALI; • MENTO BILOBATO; • TONICITA’, STENIA; • MANDIBOLA A «SCIVOLO» (SPORTIVI); • BOCCA AMARA (LATI CADENTI); • SENI FRONTALI E SENI MASCELLARI; • ALTEZZA DEGLI ZIGOMI; • RUGHE; • RETRAZIONE FRONTALE COME VIGILANZA E MATURITA’ PASSAGIO DAL PRINCIPIO DEL PIACERE AL PRINCIPIO DI REALTA’ (anche nell’evoluzione filogenetica dell’umano); • ANALISI DELL’ATTACCATURA DEI CAPELLI SULLA FRONTE. 14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 37

 • Fanny Ardant: quadro (grande viso) incisivo e conquistatore, con (piccolo viso) recettori

• Fanny Ardant: quadro (grande viso) incisivo e conquistatore, con (piccolo viso) recettori dilatati (bocca carnosa sensuale) e ricettivi: 14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 38

 • DI SEGUITO A QUESTA DIAPOSITIVA PROPONGO ALTRI VISI DI PERSONAGGI IMPORTANTI NEL

• DI SEGUITO A QUESTA DIAPOSITIVA PROPONGO ALTRI VISI DI PERSONAGGI IMPORTANTI NEL PRESENTE ALTERNATI A PERSONAGGI IMPORTANTI NEL PASSATO: ESERCITIAMOCI A OSSERVARLI, TENENDO PRESENTE CHE I VOLTI VANNO STUDIATI E OSSERVATI DAL VIVO, ANCHE NELLA LORO EVOLUZIONE NEL TEMPO; PRESSO ALCUNE ISTITUZIONI, CENTRI DI RICERCA E ANCHE POLIZIE (COME IN TALUNE LOCALITA’ DELLA SPAGNA), STUDIANO E INTERPRETANO LE FATTEZZE DEI VISI ANCHE SOLO CON FOTO FRONTALI ASSIEME A FOTO DEI 2 PROFILI DESTRO E SINISTRO: SCONSIGLIAMO DI TENER PARTICOLARMENTE CONTO DI QUESTE ANALISI SU FOTO, PER VARIE RAGIONI FACILMENTE INTUIBILI (LE FOTO APPIATTISCONO, POTREBBERO ESSERE “RITOCCATE”, NON EVIDENZIANO LA BIODINAMICA ESPRESSIVA DI UN VOLTO SE NON IN MINIMA PARTE ETC. ), OLTRE A NON TENER CONTO DEI PRINCIPI STESSI DELLA MORFOPSICOLOGIA E DELLA SUA INTRINSECA DEONTOLOGIA 14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 39

OBAMA 14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 40

OBAMA 14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 40

Putin 14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 41

Putin 14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 41

Cristine Lagarde 14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 42

Cristine Lagarde 14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 42

14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 43

14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 43

Merkel 14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 44

Merkel 14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 44

14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 45

14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 45

Berlusconi 14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 46

Berlusconi 14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 46

Renzi 14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 47

Renzi 14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 47

Grillo 14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 48

Grillo 14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 48

14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 49

14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 49

Boldrini 14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 50

Boldrini 14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 50

14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 51

14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 51

14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 52

14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 52

Lenin 14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 53

Lenin 14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 53

Marx 14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 54

Marx 14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 54

Mussolini 14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 55

Mussolini 14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 55

Bibliografia: • 1) «Biotipologia» La Scienza dell’individualità umana di Corrado Bornoroni (editrice Ambrosiana); •

Bibliografia: • 1) «Biotipologia» La Scienza dell’individualità umana di Corrado Bornoroni (editrice Ambrosiana); • 2) «Viso e carattere» di Louis Corman (ed. Mediterranee) • 3) «Il Manuale della Morfopsicologia» di Carleen Binet (ed. Hobby and Work); • 4) «La Fisiognomica, riconoscimento e disconoscimento» articolo di Franco Zannini dalla rivista «Tema» rivista di psicanalisi clinica e forense quadrimestrale anno II n° 2 -3 maggio/settembre 1999 Padova ed. Sapere; • 5) vari articoli sulla rete Internet. 14/05/2014 di Vito Simi de Burgis per Fondamente, Venezia 56