GRAMEEN BANK E LA BANCA CHE SI OCCUPA
GRAMEEN BANK E’ LA BANCA CHE SI OCCUPA DI MICRO FINANZA E QUINDI MICROCREDITO NEI SEGUENTI PAESI: INDIA, STATI DEL WEST BENGAL E DEL SIKKIM
Fondata da Muhammad Yunus nel 1976, è stata la prima banca dei poveri. L'ente concede, infatti, microprestiti alle popolazioni povere locali senza richiedere garanzie collaterali e garantendo così il loro accesso al credito. Il sistema si basa sull'idea che i poveri abbiano attitudini e capacità imprenditoriali sottoutilizzate e sulla fiducia.
ALCUNI DATI SIGNIFICATIVI Oggi Grameen ha 7 milioni di clienti in 73. 000 villaggi concede prestiti senza garanzia per il 94 % alle donne povere Ha contribuito alla costruzione di 640. 000 case concede borse di studio agli studenti più meritevoli. ha un tasso di recupero del 99%, il più alto di tutte le altre banche
INTERVISTA A YUNUS MUHAMMAD Davvero crede che sia possibile sconfiggere la povertà? Grameen Bank è conosciuta come la Banca dei poveri. E io trovo questa definizione esatta. Grameen Bank nasce come una ribellione a un sistema bancario colpevole di mettere in atto una inaccettabile apartheid finanziaria. Le banche convenzionali non concedono prestiti ai poveri. Le donne, in Bangladesh, sono escluse dal credito. Le istituzioni finanziarie internazionali sono ingiuste. L’esperienza di Grameen Bank dimostra che è stato possibile prestare denaro direttamente a milioni di persone. Il 95% di queste persone sono donne. Tutte restituiscono il loro debito. Le condizioni di vita dei poveri che hanno beneficiato di programmi di microcredito sono migliorate. Se le banche e i grandi organismi finanziari aprissero le loro porte, se i banchieri non fossero miopi ed egoisti, potremmo davvero sconfiggere la povertà. Il credito deve diventare un diritto umano. Se il sistema finanziario concedesse opportunità ai poveri, il mondo ne ricaverebbe solo vantaggi.
Lei ha fiducia nella tecnologia. Ma, ancora una volta, gran parte degli economisti sostiene che Internet renderà ancor più grande il gap fra ricchi e poveri. È così? “La scoperta del fuoco, in sé, non è stato né un evento positivo, né un evento negativo. Il fuoco può distruggere, con il fuoco si possono bruciare persone e case, si possono compiere devastazioni. Ma il fuoco riscalda, il fuoco permette di forgiare i metalli e fondere il vetro, il fuoco consente di costruire splendide opere d’arte e, grazie a questa tecnologia, si cucinano ottimi cibi. Il fuoco è tecnologia. L’uomo decide come usarla. Internet è tecnologia. Vuoi usarla per impoverire il mondo, lo puoi fare. Vuoi usarla per migliorare il mondo, puoi fare anche questo. A te la scelta. Non aver paura di Internet, devi aver timore di quello che tu puoi fare. Non dare la colpa a Internet, dai la colpa a te stesso”.
Lei insegnava economia. Crede ancora nelle teorie economiche? “Ho la sensazione che l’economia basi le sue leggi su presupposti che ignorano gli esseri umani. L’economia tratta gli uomini e le donne come macchine e nega gli elementi essenziali della natura umana. L’economia prevede solo due attori sulla scena: gli imprenditori e i lavoratori. E considera gli imprenditori come persone dalle capacità eccezionali. Sono state create istituzioni che difendono solo questa casta. E così sono state ignorate le potenzialità della gran massa dell’umanità. L’economia ama definirsi come una scienza sociale. Non lo è: l’economia parla di lavoro e di manodopera. Non parla di uomini, donne e bambini. Una scienza che vorrebbe essere sociale non può ignorare l’ambiente che pretende di analizzare”.
Com'è stato possibile tutto questo? Una preliminare totale fiducia nelle persone e un profondo atteggiamento critico nei confronti delle istituzioni, sia quelle finanziarie, "disponibili a dar credito solamente a coloro che sono in grado di fornire garanzie reali, sia quelle universitarie, "torri di avorio dove pochi intellettuali si ingegnano a raggiungere vette sempre più alte di conoscenza, senza mai condividerla con il mondo che preme ai suoi confini".
Cosa si può fare a livello individuale per cambiare lo stato del mondo e combattere la povertà? Io credo che una persona possa fare tutta la differenza. Si può pensare che le azioni di un singolo individuo siano insignificanti, ma tutte le grandi idee e i grandi movimenti cominciano da una persona e dal suo impegno nel portare avanti le sue idee e le sue azioni, che altre persone poi potranno condividere e perseguire.
La povertà cancella qualsiasi diritto umano. "La povertà mortifica l'essere umano nella sua più profonda essenza…" Muhammad Yunus
Luciano Gasparro Mariarosaria Bruno
- Slides: 10