GLI INCAS CIVILT PRECOLOMBIANA Realizzato da Saul Staffilano
GLI INCAS: CIVILTÀ PRECOLOMBIANA Realizzato da Saul Staffilano Classe 2^G
INDICE � � � Gli Incas: caratteristiche generali Curiosità sul nome Origini Lo sviluppo storico La società Le armi Arte Architettura Religione Leggende Lingue e dialetti
INCAS: INDICAZIONI GENERALI Gli Inca furono gli artefici di una delle maggiori civiltà precolombiane che si sviluppò nell'altopiano andino, tra il XIII e il XVI secolo, giungendo a costituirvi un vasto impero. Il termine Inca è perlopiù usato come sostantivo, generalmente al plurale (gli Inca), ma viene utilizzato anche come aggettivo per qualificare manifestazioni varie di questo popolo (ad esempio si utilizzano espressioni quali architettura inca, religione inca, scrittura inca). Il complesso delle attività culturali e formative della collettività in esame viene comunemente indicato come civiltà inca, ma non è raro l'utilizzo del termine gli Inca per riferirsi, in senso lato, alla loro cultura. Venerazione del Sovrano inca che viene portato in trionfo su un trono dorato.
CURIOSITÀ SUL NOME INCAS � � � Si dice Inca o Incas? Entrambi i termini sono corretti. Incas è il nome dato dagli spagnoli e vuol dire “Re”; Inca è il termine italianizzato che va altrettanto bene. Quando parli dell'impero non si pronuncia la "esse" ma si usa unicamente il singolare. Per parlare degli abitanti, invece, si mette la "esse" perché è al plurale. Statua che rappresenta un Incas
LE ORIGINI � Gli studiosi di storia precolombiana si sono sempre domandati se gli Inca fossero stati una stirpe o se fossero giunti nell'attuale Perù a seguito di una migrazione da paesi lontani. Il cuore dell’impero Inca, sviluppatosi a partire dal XII e fino al XV secolo, era sulle Ande, e si estendeva dall’attuale Colombia attraverso l’Ecuador e il Perù, fino al Cile all’Argentina. Qui la popolazione viveva essenzialmente d’agricoltura e allevamento del bestiame, mentre gli abitanti delle zone costiere si nutrivano principalmente di pesce. Attorno al 1200 cominciarono a spostarsi nella regione di Cuzco , dove per circa 300 anni razziarono le popolazioni vicine, spesso imponendo loro tributi, ma senza dar vita ad un vero e proprio regno. Cartina che rappresenta l’estensione dell’impero Incas.
LO SVILUPPO STORICO � Nell'attuale Perù, sulla città di montagna di Cuzco, regnava intorno al 1200 d. C. la famiglia degli Incas, il cui capo discendeva da Inti, il dio del Sole. Poco alla volta gli Incas estesero il loro impero su tutti i territori confinanti, dalle Ande all'Oceano, dall'Ecuador al Cile, raggiungendo il massimo splendore tra il 1400 e il 1500 e costituendo la più grande civiltà dell'America antica. Caddero, infine, sotto la dominazione degli invasori spagnoli, comandati da Francisco Pizarro, giunti in Perù nel 1532, attratti dalle leggende che parlavano di enormi quantità di oro. Tutte le antiche tradizioni incaiche andarono perdute; per fortuna i preti spagnoli raccolsero e misero per iscritto cronache ispirate alla storia degli Incas che, insieme con i ritrovamenti archeologici, ci permettono di ricostruire i tratti fondamentali di questa affascinante civiltà. Incas: dalle prime capanne all’impero formato da templi e monumenti grandiosi.
LE ARMI Gli eserciti inca erano formati da compagini di diverse regioni che, per motivi di opportunità, conservavano ognuna le proprie caratteristiche e si servivano delle armi a loro più congeniali. Esistevano delle tradizioni particolari che vedevano, ad esempio, i Cañari essere famosi per le loro picche o gli indios delle selve primeggiare nell'uso dell'arco, ma la varietà delle armi peruviane era piuttosto limitata e l'esercito aveva, tutto sommato, una sorta di omogeneità. La scelta delle armi da battaglia poteva spaziare comunque tra alcuni strumenti di offesa o di difesa di uso comune. Tipiche armi Inca
LA SOCIETÀ La società inca, nella fase imperiale, era suddivisa in classi sociali distinte e determinate, facendo riferimento alla città di Cuzco. All'apice risiedeva l'Inca supremo; seguivano i sacerdoti, visti come gli interpreti delle divinità. I "curaca", erano i responsabili del potere esecutivo nelle singole province. Il popolo, infine, forniva la necessaria manodopera per la sopravvivenza dell'intero sistema. In epoca tarda si manifestò la nascita di una classe ulteriore: quella degli yanacona, i servi particolari dei signori, a metà strada tra la condizione di servitù e quella di inservienti, anche di alto livello. Ma la vera forza dell'impero era costituita dai contadini e dagli abitanti dei villaggi andini riuniti in aylludi, ognuno dei quali possedeva delle terre protette da un suo antenato. Ciascun villaggio era governato da un consiglio di anziani o da un capo-villaggio. Scala gerarchica della società.
ARTE Gli Inca furono una società conquistatrice e la loro politica assimilazionistica è evidente nel loro stile artistico, simile a quello gotico, che utilizza modi e forme delle culture assoggettate, fondendoli insieme per creare uno stile standard facilmente riproducibile e di rapida diffusione attraverso tutto l'Impero. Le semplici e astratte forme geometriche e le rappresentazioni fortemente stilizzate di animali nelle ceramiche, nelle sculture di legno, erano tutte proprie della cultura inca. I motivi non erano così legati al passato come nelle civiltà precedenti. Tipiche opere Incas: il primo un vaso antico, il secondo una statuetta rappresentante una divinità.
ARCHITETTURA L'architettura fu di gran lunga la più importante arte inca, tanto che il vasellame e i tessuti ne riproducevano i motivi. Per i templi di pietra usavano un processo di costruzione “a secco”. Gli Inca importarono i lavoratori di pietre dalla regione di Cusco quando conquistarono le terre a Sud del Lago Titicaca. Le rocce usate per le costruzioni erano lavorate per incastrarsi insieme perfettamente sovrapponendo ripetutamente una pietra sull'altra e scavando alcune parti della pietra inferiore, sopra la quale veniva compressa la polvere. Il forte incastro e la concavità delle rocce più basse rendevano le costruzioni straordinariamente stabili anche dai frequenti terremoti che colpivano l'area. Gli Inca costruivano muri dritti eccetto che nelle località religiose più importanti e realizzavano intere città in una sola volta. Gli Inca riproducevano anche nelle sculture la natura che li circondava . Monumenti Incas ritrovati.
LA RELIGIONE La religione inca è costituita da una serie di leggende e miti che alimentarono il panteismo dell’Impero Inca, centralizzato a Cuzco, in Perù, che tuttora sopravvive in tradizioni spesso sincretistiche come quelle legate alla Pachamama. Alcuni nomi degli dei inca si ripetevano, oppure erano chiamati con nomi diversi nelle varie province dell'Impero. Intorno al 1530, si poteva individuare al suo interno l'aggregazione di almeno tre distinte tradizioni culturali. Rito Incas sulla religione: il popolo assiste ad un rituale.
LE LEGGENDE � Il racconto incas della creazione è conosciuto grazie ai racconti tramandati dai sacerdoti oppure dalla iconografia delle ceramiche o delle costruzioni architettoniche, e grazie ai miti e alle leggende sopravvissute tra i nativi americani. Scena che rappresenta una leggenda
LINGUE E DIALETTI La lingua ufficiale dell'impero era il quechua (o runa simi), parlato in tutto il Tawantinsuyu. Venivano parlate, in forma minore, anche le lingue originarie dei vari popoli annessi. La nobiltà parlava, come lingua segreta, il puquina chiamato anche incasimi in quanto idioma originario dell'omonima etnia. Più tardi, a questa lingua, si attribuirono origini divine in quanto si credeva che la famiglia reale avesse discendenze divine Tavoletta scritta dagli Incas
GLI INCAS: I TERRITORI ODIERNI I territori, che anticamente vennero occupati dagli Incas, sono ora grandi mete turistiche, dove si posso ammirare le splendide rovine dei popoli Incas. Il Perù, la Colombia, l’ Equador e il Cile sono molto visitate per le rovine Incas, dove si ammirano i templi, l’arte e il loro vasto impero. Rovine di un villaggio Incas che ora si può ammirare in Sud. America
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