GLI AMANTI di Ren Magritte LETTURA DELLOPERA Realizzata

  • Slides: 33
Download presentation
GLI AMANTI di René Magritte

GLI AMANTI di René Magritte

LETTURA DELL’OPERA Realizzata dalle alunne Chiara Battaglini Valeria Noemi de Martino Marta Giordano Roberta

LETTURA DELL’OPERA Realizzata dalle alunne Chiara Battaglini Valeria Noemi de Martino Marta Giordano Roberta Petrillo Classe V B Scienze Umane del Liceo “C. Poerio” - Foggia DOCENTE Prof. ssa Domenica Maiorana

Renè Magritte

Renè Magritte

HOME § René Magritte: Biografia § Stile e tecnica § Lettura dell’opera ‘Gli amanti’

HOME § René Magritte: Biografia § Stile e tecnica § Lettura dell’opera ‘Gli amanti’ § Confronto con altre opere § Rivisitazioni più recenti

BIOGRAFIA René François Ghislain Magritte nacque a Lessines il 21 novembre 1898 e morì

BIOGRAFIA René François Ghislain Magritte nacque a Lessines il 21 novembre 1898 e morì a Bruxelles il 15 agosto 1967. Nel 1922 si sposa con Georgette Berger conosciuta all’età di quindici anni. Insieme a Paul Delvaux è considerato il maggiore esponente del surrealismo in Belgio. Dopo iniziali vicinanze al cubismo e al futurismo, il suo stile s'incentrò su una tecnica raffigurativa accuratissima basata sul trompe l'oeil, allo stesso modo di quanto accadde per Salvador Dalí e Paul Delvaux. René Magritte per la sua capacità di insinuare dubbi sul vero, attraverso la rappresentazione del reale stesso, non si avvicina al reale per interpretarlo, né per ritrarlo, ma per mostrarne il mistero indefinibile. Intenzione del suo lavoro è alludere al tutto come mistero e non di definirlo. HOME

Secondo quanto affermato da lui stesso, la svolta surrealista avviene con la scoperta dell'opera

Secondo quanto affermato da lui stesso, la svolta surrealista avviene con la scoperta dell'opera di Giorgio de Chirico, in particolare con la visione del quadro “Canto d'amore”. Profondamente colpito dal dipinto, lo descrive come un'opera “che rappresentava un nuovo modo di vedere”. “Canto d’amore” Artista: Giorgio de Chirico Dimensioni: 73 cm x 59 cm Luogo: Museum of Modern Art, New York (USA) Tecnica: colore ad olio su tela Data creazione: 1914 Correnti: Surrealismo, Pittura Metafisica HOME

L'artista era incline a dipingere semplicemente ciò che vedeva e nel 1925 aderì al

L'artista era incline a dipingere semplicemente ciò che vedeva e nel 1925 aderì al gruppo surrealista di Bruxelles, composto da Camille Goemans, Marcel Lecomte e Paul Nougé. Magritte dipinge creando una nuova realtà come avviene nei sogni; cerca così di creare qualcosa di più reale della stessa realtà. Nel 1926 prende contatto con André Breton, leader del movimento surrealista, che lo colpì al punto di affermare "I miei occhi hanno visto il pensiero per la prima volta" e l'anno successivo si tiene la sua prima mostra personale, presso la Galleria Le Centaure di Bruxelles, nella quale Magritte espone ben sessanta opere. Nel 1927 si trasferisce con la moglie a Perreux-sur-Marne, nei pressi di Parigi.

Nel 1930, dopo l'esperienza parigina, Magritte decide di tornare a Bruxelles insieme a Georgette.

Nel 1930, dopo l'esperienza parigina, Magritte decide di tornare a Bruxelles insieme a Georgette. È qui che si realizzano i più importanti momenti del surrealismo belga, poiché l'appartamento di Magritte fungeva da punto d'incontro del gruppo surrealista bruxellese e fu anche il teatro di numerosi eventi (feste in maschera). Dal 1999 questo appartamento è stato trasformato nella Casa Museo dedicata al celebre artista belga.

Appartamento Casa Museo di Magritte

Appartamento Casa Museo di Magritte

Nel 1940, per timore dell'occupazione tedesca, si trasferisce con la moglie a Carcassonne. In

Nel 1940, per timore dell'occupazione tedesca, si trasferisce con la moglie a Carcassonne. In questi anni sperimenta un nuovo stile pittorico, detto alla Renoir o solare, che porta avanti sino al 1947. Dalla fine dello stesso anno ha inizio il periodo vache, una sorta di parodia del fauvismo. Tuttavia, l'esperienza dura pochi mesi.

Dopo un ultimo lungo viaggio fra Cannes, Montecatini e Milano, avvenuto nel 1966, muore

Dopo un ultimo lungo viaggio fra Cannes, Montecatini e Milano, avvenuto nel 1966, muore nel suo letto il 15 agosto dell'anno successivo a Bruxelles poco dopo la comparsa di un improvviso cancro al pancreas. Viene sepolto nel cimitero di Schaerbeek.

STILE E TECNICA Magritte dipinge con una tecnica che potremmo definire “illusionismo onirico”. Egli

STILE E TECNICA Magritte dipinge con una tecnica che potremmo definire “illusionismo onirico”. Egli illustra, ad esempio, oggetti e brani di realtà assurdi: un paio di scarpe che si tramutano nelle dita di un piede o un paesaggio simultaneamente notturno nella parte inferiore e diurno in quella superiore, ricorrendo a tonalità fredde, ambigue, antisentimentali quelle del sogno. Scopo dei suoi enigmatici quadri è di creare nell'osservatore un "cortocircuito" visivo. Egli dipingeva questi oggetti surreali perché riteneva il sogno una fonte di ispirazione.

Nel 1928 dipinge La Trahison des images “Ceci n'est pas une pipe”, simbolo dell'enigmatico

Nel 1928 dipinge La Trahison des images “Ceci n'est pas une pipe”, simbolo dell'enigmatico modo di intendere l'arte. Realizzato nel 1928 -29 e conservato nel Los Angeles County Museum of Art, l'opera mira a mettere in risalto la differenza di tangibilità e consistenza che il mondo della realtà ha con quello dei segni, invitando nello stesso tempo alla riflessione sulla complessità del linguaggio. L'intento di Magritte è quello di sottolineare la differenza tra l'oggetto reale e la sua rappresentazione, rinnegando la pittura classica, secondo cui vi era un legame indissolubile tra l'immagine e la realtà. I suoi quadri suggeriscono uno stile da illustratore, (da giovane lavorò come disegnatore di carta da parati, esperienza che gli servì probabilmente a maturare un tratto freddo e impersonale) di connotazione quasi infantile. Essi conservano volutamente un aspetto pittorico, senza alcuna ricerca di illusionismo fotografico. In questo si ravvisa una delle costanti poetiche di Magritte: tradurre in immagine l'insanabile distanza che separa la realtà dalla rappresentazione.

Uno dei suoi quadri icona è il grande occhio spalancato nel cielo o, al

Uno dei suoi quadri icona è il grande occhio spalancato nel cielo o, al contrario, il cielo che si specchia nell'occhio, intitolato “Falso specchio”. Il suo surrealismo è dunque uno sguardo molto lucido e sveglio sulla realtà che lo circonda, dove non trovano spazio né il sogno né le pulsioni inconsce. Unico desiderio quello di "sentire il silenzio del mondo", come egli stesso scrisse. Il surrealismo di Magritte si colloca agli antipodi di quello di Dalí, mancandovi qualsiasi esasperazione onirica o egocentrica.

LETTURA DELL’OPERA “Les Amants” (Gli Amanti) è un dipinto di René Magritte del 1928,

LETTURA DELL’OPERA “Les Amants” (Gli Amanti) è un dipinto di René Magritte del 1928, realizzato con la tecnica dell’olio su tela (54 cm x 73 cm). Dell’opera esistono due versioni, entrambe datate 1928, la prima attualmente è conservata presso la National Gallery of Australia, mentre la seconda si trova al Moma di New York, donata dal collezionista privato Richard S. Zeisler. La versione del Moma di New York è la versione più famosa di un tema, quello degli amanti, che ricorre spesso nella pittura di Magritte di quegli anni. Secondo molte interpretazioni il filo conduttore di queste opere sarebbe da rintracciare nel suicidio della madre del pittore avvenuto nel 1912, quando l'artista aveva solo 14 anni. La donna si gettò nel fiume Sambre con una camicia da notte avvolta sulla testa. Secondo altre interpretazioni invece, il volto coperto viene associato all’ossessione che il pittore aveva di coprire i volti anche nella vita reale.

Il quadro raffigura due amanti che si baciano appassionatamente, con le teste coperte da

Il quadro raffigura due amanti che si baciano appassionatamente, con le teste coperte da un panno bianco che impedisce loro di vedersi e comunicare, suscitando inquietudine e angoscia. La scena è poi completata da uno sfondo fortemente contrastato di tonalità di blu e dalla cornice classicheggiante che riveste la rossa parete, riportandoci ai tempi antichi. I due lenzuoli sono resi con un abile uso dei chiaroscuri, che sembrano riecheggiare i virtuosismi del peplo di una scultura ellenistica e sono fonte di luce dell’intera opera. Questi drappeggi che paiono leggeri e appena appoggiati sui volti dei due amanti, sono in netto contrasto con il rigore classico dell’architettura appena accennata in alto a destra. La composizione è equilibrata sia dal punto di vista geometrico che plastico, anche attraverso il rapporto che il pittore crea tra il rosso del muro e il rosso della camicia della donna. Questo rosso che spicca, però, sempre in secondo piano rispetto alla luce del bianco dei lenzuoli, richiama il rosso del sangue e quindi della morte, altro riferimento al suicidio della madre. Tra le due figure quella più emblematica è la figura maschile: giacca scura, camicia bianca e cravatta, semplice e ordinata, che alla vista non resta impressa. Un soggetto qualunque. Magritte rappresenta di continuo individui anonimi, associabili ad una certa idea figurativa di borghesia, con il volto coperto, o addirittura senza volto, senza un’identità che li caratterizzi.

Il bacio fra i due amanti è un’immagine decisamente inquietante, che parla di morte

Il bacio fra i due amanti è un’immagine decisamente inquietante, che parla di morte e di impossibilità di comunicare. Nascosti dietro i loro sudari, si scambiano un amore muto, incapace di un linguaggio diverso da quello del corpo, esprimendo una forte passione nonostante la mancanza di dialogo. Possiamo considerarlo il “bacio della morte”? Un bacio tra due defunti o in procinto di essere tali? Privati dei sensi della vista e del tatto, dell’esperienza sensibile, agli amanti è vietato di conoscersi. Caratteristica comune a tutte le opere è l’assenza di razionalità cosciente, il privilegiare costantemente la dimensione onirica, tematiche tipiche del movimento surrealista. Ci troviamo di fronte a un amore prigioniero dalla morte, che è ultimo ostacolo alla vita. Il quadro, inoltre, è ricco di riferimenti ad un altro tema molto caro al pittore, la complessa questione del visibile e dell’invisibile, sul quale Magritte tornerà molto spesso.

INTERPRETAZIONI MODERNE DEL DIPINTO…

INTERPRETAZIONI MODERNE DEL DIPINTO…

NELLA FOTOGRAFIA In questa fotografia, chiaramente utilizzata per render vivo il quadro di Magritte,

NELLA FOTOGRAFIA In questa fotografia, chiaramente utilizzata per render vivo il quadro di Magritte, si può notare che i due amanti non sono stati fedelissimi nel rendere reale l’opera, dal momento che la donna non indossa il tipico vestito scarlatto e i panni che coprono i volti non sono bianchi, bensì rossi. Sarà un chiaro riferimento a quella corrente che metteva il suicidio della madre dell'artista come fonte primaria di ispirazione? Fatto sta che non riescono a trasmettere appieno ciò che il quadro in sé e per sé dice realmente. La donna sembra che stia rivelando i suoi sentimenti all'uomo, per cui ciò che vuole sottolineare colui che ha ideato la fotografia è l'imbarazzo di svelare i propri sentimenti, temendone il rifiuto.

L'idea di fotografare due giovani di fronte al mare sembra voler sottolineare la purezza

L'idea di fotografare due giovani di fronte al mare sembra voler sottolineare la purezza e l'innocenza che si cela dietro il gesto stesso del bacio. Essi stanno racchiudendo, in un istante, tutta la potenza che può assumere l'atto visto nel suo assoluto.

NEI VIDEOCLIP from Beyonce’s video “Mine” ispired to René Magritte’s “Les Amants” Sto attenta

NEI VIDEOCLIP from Beyonce’s video “Mine” ispired to René Magritte’s “Les Amants” Sto attenta ai segni Ho fatto un viaggio per fare chiarezza nella mia mente Ora sono ancora più persa E tu stai ancora così bene. Ce la faremo mai? Stiamo andando un po’ troppo oltre. Ovunque io sia sono preoccupata di dove tu sia. Premi play Beyoncè-Mine

Dalle otto del mattino fino a tardi penso a te. Sei tutte le miei

Dalle otto del mattino fino a tardi penso a te. Sei tutte le miei notti quando non so cosa fare. Non posso riposarmi. Non posso dormire. Tutto questo è diventato tutto troppo profondo. Non andartene fantasma, avrò i brividi su di te, lascerò parlare le mie mani quando ti vedrò. Mi manca sentirti. E tu mi dici che hai finito con tutto questo e credo che sia vero fin quando so a chi appartieni. Beyonncè-Mine

COME TATUAGGIO L'arte non è solo formata da pennello e tela, ma anche da

COME TATUAGGIO L'arte non è solo formata da pennello e tela, ma anche da pelle e macchinetta, nel momento stesso in cui tu ti senti arte. Questo perché l’uomo è una tela bellissima da poter riempire di storie, immagini, segni. "TU SEI ARTE".

CONFRONTO CON IL BACIO DI GUSTAV KLIMT

CONFRONTO CON IL BACIO DI GUSTAV KLIMT

Il Bacio (1907) è probabilmente il quadro più famoso di Gustav Klimt ed è

Il Bacio (1907) è probabilmente il quadro più famoso di Gustav Klimt ed è una delle opere che meglio sintetizza la sua arte. Come gli altri dipinti di questo periodo, ha un formato quadrato. In esso le figure presenti sono due (come ne Gli amanti di Magritte), un uomo ed una donna inginocchiati nell’atto di abbracciarsi. Un prato ricco di fiori colorati funge da sfondo con il color oro, che annulla l’effetto della profondità spaziale (nel quadro di Magritte l’unico elemento che crea la profondità è la cornice in alto a destra). Il quadro di Klimt ha dunque un aspetto decisamente bidimensionale. Delle due figure, le uniche parti realizzate naturalisticamente sono i volti, le mani e le gambe della donna. Per il resto l’uomo e la donna sono interamente ricoperti da vesti riccamente decorate. Quella dell’uomo è realizzata con forme rettangolari verticali, mentre la veste della donna è decorata con forme curve e concentriche. La differente geometria delle due vesti è espressione della differenza dei due sessi. Dell’uomo è visibile solo la nuca, mentre della donna ci viene mostrato l’intero viso. Quest’ultima ha gli occhi chiusi ed un’espressione decisamente estatica. E’ proprio il volto della donna che conferisce al quadro un grande aspetto di sensualità. Nell’arte di Klimt la donna occupa un ruolo primario (come negli Amanti), simbolo dell’eros. Ha un ruolo prevalente rispetto all’uomo, è infatti nelle sue mani il gioco amoroso che rinnova continuamente la bellezza e la vita.

La grande armonia formale del quadro, insieme al contenuto erotico, fanno di questo dipinto

La grande armonia formale del quadro, insieme al contenuto erotico, fanno di questo dipinto il prodotto di un tempo che stava scomparendo rapidamente. La comparsa in quegli anni dell’espressionismo rese manifesta l’inattualità del mondo immaginato da Klimt, fatto di eleganza e sensualità, che presto svanì nei tempi più drammatici e violenti segnati dagli eventi bellici della prima guerra mondiale.

CONSIDERAZIONI PERSONALI L’interesse per Magritte e la conseguente scelta dell’opera “Gli amanti”, scaturisce dalla

CONSIDERAZIONI PERSONALI L’interesse per Magritte e la conseguente scelta dell’opera “Gli amanti”, scaturisce dalla riflessione sulla capacità dell’artista di distaccarsi completamente dalla tradizionale visione dell’amore, rappresentandone altre sfumature: l’amore profondo, ma indicibile. E’ un amore che, pur andando contro i canoni della società, riesce a sopravvivere con maggior passione e complicità. Magritte, ponendo il velo sui volti, è come se volesse esprimere l’inadeguatezza provata dai protagonisti nei confronti del loro amore.

FONTI SITOGRAFIA BIBLIOGRAFIA www. stilearte. it § Cricco – Di Teodoro Itinerario nell’arte –

FONTI SITOGRAFIA BIBLIOGRAFIA www. stilearte. it § Cricco – Di Teodoro Itinerario nell’arte – versione azzurra – vol. 3° - Zanichelli www. wikypedia. org www. gliaffidabili. it www. biografieonline. it www. registrodell’arte. com § Giorgio Cortenova Magritte – Giunti editore

FINE

FINE

§ GEOGETTE BERGER Nata nel 1901 a Marcinelle, moglie del pittore Renè Magritte incontrato

§ GEOGETTE BERGER Nata nel 1901 a Marcinelle, moglie del pittore Renè Magritte incontrato durante la fiera annuale di Charleroi nel 1913, è riconosciuta come una famosa modella belga. Durante il dopoguerra studiò il modernismo e rincontrò Magritte a Bruxelles dove si fidanzarono e, successivamente, sposarono nel 1923. Divenne la principale ispirazione del marito, infatti possiamo trovare la sua figura in numerose opere, quali ‘La magia nera’ 1936 e 1945. Muore nel 1986 e venne seppellita accanto al marito a Schaerbeek. TORNA ALLA DIAPOSITIVA

§ TROMPE L’OEIL Nel Seicento si sviluppò il “Trompe l’oeil” che venne considerato come

§ TROMPE L’OEIL Nel Seicento si sviluppò il “Trompe l’oeil” che venne considerato come un genere pittorico autonomo. Si tratta, in realtà, è una tecnica pittorica molto antica, risalente al periodo dell’antica Grecia. Nasce come tecnica murale, ma in base alle esigenze è molto frequente realizzarla anche su pannelli asportabili. La sua principale funzione è quella d’ingannare l’occhio e di far apparire, attraverso la prospettiva, spazi e paesaggi, reali. Dopo aver realizzato il disegno si esegue la parte pittorica con colori ad olio, tempera o acrilici, stando attenti a curare le ombreggiature in modo da rendere il dipinto il più reale possibile. TORNA ALLA DIAPOSITIVA

§SALVADOR DALI’ E PAUL DELVAUX TORNA ALLA DIAPOSITIVA Salvador Dalì è un pittore spagnolo

§SALVADOR DALI’ E PAUL DELVAUX TORNA ALLA DIAPOSITIVA Salvador Dalì è un pittore spagnolo nato l’ 11 maggio 1904 a Figueres. Nel 1921 si iscrive all’Accademia di Belle Arti ‘San Fernando a Madrid. Abbandona ben presto l’accademismo ed entra a far parte della corrente del Surrealismo, ispirandosi a de Chirico ed alla psicanalisi di Freud. Paul Delvaux esponente della pittura surrealista belga, nacque il 23 settembre del 1897 a Antheit, vicino a Liegi, in una famiglia benestante godendo di un infanzia più che agiata. La ricerca pittorica dell'artista attraversò varie fasi, influenzata dall'opera di René Magritte e di Giorgio De Chirico.

§ FAUVISMO TORNA ALLA DIAPOSITIVA Il Fauvismo nasce come ulteriore sviluppo del Post impressionismo.

§ FAUVISMO TORNA ALLA DIAPOSITIVA Il Fauvismo nasce come ulteriore sviluppo del Post impressionismo. I fauvisti ammirano la forza del colore in Vincent Van Gogh e Paul Gauguin, mentre in Georges-Pierre Seurat apprezzano soprattutto la composizione chiara e razionale. Il fauvismo non ha una teoria propria o un manifesto e Matisse è il massimo esponente del gruppo. Nei dipinti vengono utilizzati colori luminosi e puri che dominano l’immagine, tanto da farne una composizione di superficie. Le forme sono semplificate, luci e ombre ignorate. Il Fauvismo deve il suo nome proprio all’insolito metodo di rappresentazione, ma nella storia dell’arte può essere considerato come il movimento che diede vita alla rivoluzione artistica del XX secolo.