Giovanni Pascoli 1855 1912 Biografia Nasce nel 1855
Giovanni Pascoli (1855 -1912)
Biografia • Nasce nel 1855 a San Mauro di Romagna da una famiglia della piccola borghesia rurale: il padre Ruggero è fattore della tenuta La Torre, proprietà dei principi Torlonia. • È il quarto di 10 figli e vive un’infanzia serena, ma una serie di lutti nel giro di pochi anni colpisce la sua famiglia.
I lutti • Il 10 Agosto 1867 viene ucciso il padre ed i mandanti dell’omicidio non furono mai individuati questo crea in lui un senso profondo d’ingiustizia • Negli anni successivi, a breve distanza, muoiono la madre, la sorella maggiore e due fratelli
La carriera • Dopo la morte del padre, a causa di difficoltà economiche, la famiglia si trasferisce a Rimini; Giovanni, grazie al brillante esito di un esame, ottiene una borsa di studio per l’Università di Bologna dove frequenta la facoltà di Lettere. • Qui viene arrestato per la sua ideologia socialista contro il governo e il carcere, anche se per pochi mesi, è per lui un’esperienza traumatica, tanto che si distacca definitivamente dalla politica militante. • Poi inizia la sua carriera d’insegnante e si ricongiunge con le sorelle Ida e Mariù, con le quali ricostruisce quel “nido” familiare che i lutti avevano distrutto.
• Dopo il matrimonio della sorella Ida (Pascoli lo considera un vero tradimento, per il quale entra in depressione), prende in affitto una casa a Castelvecchio di Barga (Lucca) con Mariù a contatto col mondo idillico della campagna. • Nel 1905 sostituisce il suo maestro Carducci nella cattedra di Letteratura italiana a Bologna. • Muore nel 1912 per un cancro allo stomaco.
Opere – Raccolte poetiche principali • Myricae (“Tamerici”) (1891)* • Poemetti (1897)* • Canti di Castelvecchio (1903)
La Poetica • Il poeta coincide col fanciullo che esiste in fondo ad ogni uomo: un fanciullo che vede tutte le cose come la prima volta, con stupore e meraviglia. • Il fanciullo dà il nome alle cose: usa un linguaggio che si sottrae dai meccanismi della comunicazione normale e che sa andare nella profondità delle cose.
La Poetica • Dietro la metafora del “fanciullino” vi è l’idea di una poesia come conoscenza pre-razionale e immaginosa • Atteggiamento irrazionale e intuitivo che permette una conoscenza profonda della realtà • Il poeta appare come un veggente che esplora il mistero e va oltre le apparenze
La Poetica • La poesia non ha fini pratici, ma è qualcosa di puro e spontaneo. • Il sentimento poetico, dando voce al fanciullino che è in noi, fa affievolire gli impulsi violenti che sono propri degli uomini e induce all’amore e alla fratellanza. • I soggetti delle sue poesie sono dunque cose umili e dismesse Pascoli conferisce dignità ed importanza ad eventi e situazioni quotidiane.
Stile • • • Sinestesie Analogie Plurilinguismo Fonosimbolismo Sintassi spezzata
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