Gerard J Tortora Bryan Derrickson Conosciamo il corpo
Gerard J. Tortora, Bryan Derrickson Conosciamo il corpo umano Edizione azzurra – 2° ed 1
Capitolo 12 L’apparato urinario e l’equilibrio idrosalino Tortora, Derrickson – Conosciamo il corpo umano – Edizione azzurra © Zanichelli editore 2020 2
1. Panoramica dell’apparato urinario L’apparato urinario è costituito da: • due reni; • la vescica urinaria; • due ureteri; • l’uretra. Tortora, Derrickson – Conosciamo il corpo umano – Edizione azzurra © Zanichelli editore 2020
1. Panoramica dell’apparato urinario I reni filtrano il sangue e restituiscono la maggior parte dell’acqua e dei soluti al sangue, mentre l’acqua e i soluti residui costituiscono l’urina. L’urina fluisce negli ureteri e viene accumulata nella vescica fino all’espulsione dal corpo attraverso l’uretra. Funzioni specifiche dei reni. 1. Regolazione dei livelli di ioni nel sangue, tra cui Ca 2+, Na+, K+, Cl–, HPO 42–. 2. Regolazione del volume e della pressione del sangue. 3. Regolazione del p. H sanguigno. 4. Produzione di ormoni calcitriolo ed eritropoietina. 5. Escrezione di rifiuti attraverso la produzione di urina. Tortora, Derrickson – Conosciamo il corpo umano – Edizione azzurra © Zanichelli editore 2020
2. La struttura del rene I reni sono una coppia di organi a forma di fagiolo, allineati ai lati della colonna vertebrale, fra il peritoneo e la parete posteriore della cavità addominale, a livello della 12 a vertebra toracica e delle prime 3 lombari. L’ilo renale è una profonda infossatura da cui si diparte l’uretere, entrano ed escono i vasi sanguigni, i vasi linfatici e i nervi. Tortora, Derrickson – Conosciamo il corpo umano – Edizione azzurra © Zanichelli editore 2020
2. La struttura del rene Ogni rene è avvolto dalla capsula renale, un connettivo trasparente che contiene e protegge l’organo. Le due regioni renali interne sono: • la corteccia o zona corticale, più esterna e di colore chiaro; • la zona midollare, più interna e di colore scuro. La midollare è organizzate in piramidi renali (a forma di cono), inframmezzate da estensioni della corticale dette colonne renali. Tortora, Derrickson – Conosciamo il corpo umano – Edizione azzurra © Zanichelli editore 2020
2. La struttura del rene L’urina che si forma in ciascun rene defluisce dai calici minori ai calici maggiori e viene poi convogliata in una cavità imbutiforme detta pelvi renale, per essere in seguito espulsa. La vascolarizzazione del rene è strutturata in modo da rendere efficiente la filtrazione del sangue; parte da una arteria renale (afferente) e termina con la vena renale (efferente). Tortora, Derrickson – Conosciamo il corpo umano – Edizione azzurra © Zanichelli editore 2020
2. La struttura del rene Ogni rene è irrorato dalle arterie renali destra e sinistra, le quali si dividono in vasi sempre più piccoli (arterie segmentarie, interlobari, arcuate e interlobulari) che alla fine consegnano il sangue alle arteriole afferenti, ognuna delle quali si ramifica in una rete di capillari chiamata glomerulo. I capillari glomerulari si riuniscono a formare un’arteriola efferente, la quale si suddivide in capillari peritubulari che si riuniscono a formare vene sempre più grandi (vene peritubulari, interlobulari, arcuate e interlobari) che convergono infine nella vena renale. Tortora, Derrickson – Conosciamo il corpo umano – Edizione azzurra © Zanichelli editore 2020
2. La struttura del rene Le unità funzionali del rene sono i nefroni (circa 1 milione per rene), ognuno dei quali è costituito da: • un corpuscolo renale, dove viene filtrato il plasma sanguigno; • un tubulo renale, in cui fluisce il fluido filtrato (filtrato glomerulare). Tortora, Derrickson – Conosciamo il corpo umano – Edizione azzurra © Zanichelli editore 2020
2. La struttura del rene Ogni corpuscolo renale è a sua volta costituito da: • glomerulo; • capsula glomerulare (o di Bowman). In ogni tubulo renale si distinguono tre sezioni: 1. il tubulo convoluto prossimale; 2. l’ansa di Henle; 3. il tubulo convoluto distale. Il filtrato glomerulare scorre nei tubuli renali, raccoglie i rifiuti destinati all’escrezione e rilascia le sostanze utili nel sangue dei capillari peritubulari (riassorbimento); drena infine nel dotto collettore. Tortora, Derrickson – Conosciamo il corpo umano – Edizione azzurra © Zanichelli editore 2020
FISSA I CONCETTI • Elenca gli organi che costituiscono l’apparato urinario indicandone la posizione nell’organismo. • Spiega il ruolo dei reni ed elenca le ulteriori funzioni specifiche. • Illustra le posizione e l’anatomia macroscopica del rene aiutandoti con un semplice disegno. Che cos’è l’ilo renale? • Descrivi l’anatomia interna del rene visto in sezione longitudinale, distinguendo la capsula e le due regioni interne. • Dove defluisce l’urina prodotta dal rene? Che cos’è la pelvi renale? • Come è organizzata la vascolarizzazione del rene? • Come si chiamano le unità funzionali del rene? E quante sono per ogni rene? • Descrivi il corpuscolo renale, distinguendo tra le sue strutture. • Descrivi il tubulo renale nelle sue tre sezioni. Come si chiama il fluido che vi scorre? E da dove proviene? Tortora, Derrickson – Conosciamo il corpo umano – Edizione azzurra © Zanichelli editore 2020 11
3. Le funzioni dei nefroni Per produrre l’urina, i nefroni e i dotti collettori svolgono tre processi di base: filtrazione, riassorbimento e secrezione. ① Nella filtrazione glomerulare la pressione sanguigna spinge l’acqua e la maggior parte dei soluti del plasma attraverso la parete dei capillari glomerulari, formando un filtrato glomerulare. Tortora, Derrickson – Conosciamo il corpo umano – Edizione azzurra © Zanichelli editore 2020
3. Le funzioni dei nefroni ② Il riassorbimento tubulare avviene mentre il fluido filtrato scorre lungo il tubulo renale e il dotto collettore: durante il transito vengono restituiti al sangue dei capillari peritubulari il 99% dell’acqua filtrata e molti altri composti utili. ② Anche la secrezione tubulare ha luogo mentre il fluido scorre lungo il tubulo renale e il dotto collettore: durante il transito il filtrato preleva dai capillari peritubulari le sostanze inutili e dannose. Tortora, Derrickson – Conosciamo il corpo umano – Edizione azzurra © Zanichelli editore 2020
3. Le funzioni dei nefroni La capsula che circonda i capillari glomerulari è costituita da due strati di cellule, che delimitano tra loro uno spazio capsulare. Le cellule che rivestono la parete interna della capsula glomerulare sono i podociti; insieme alle cellule endoteliali del glomerulo, i podociti formano una membrana filtrante. Tortora, Derrickson – Conosciamo il corpo umano – Edizione azzurra © Zanichelli editore 2020
3. Le funzioni dei nefroni La pressione che permette la filtrazione è la pressione del sangue che scorre nei capillari glomerulari; la pressione di filtrazione netta spinge nello spazio capsulare una grande quantità di fluido, circa 150 L/giorno nelle femmine e 180 L/giorno nei maschi. Le velocità di filtrazione glomerulare (VFG) è la quantità di filtrato che si forma in entrambi i reni in ogni minuto ed è di circa 105 m. L/min nelle femmine e di 125 m. L/min nei maschi. Il peptide nautriuretico atriale è un ormone che promuove l’escrezione di ioni sodio e di acqua nell’urina. Tortora, Derrickson – Conosciamo il corpo umano – Edizione azzurra © Zanichelli editore 2020
3. Le funzioni dei nefroni Il riassorbimento tubulare della maggior parte dell’acqua e dei soluti è svolto dai nefroni e dai dotti collettori; una volta entrato nel tubulo prossimale, il liquido filtrato diventa fluido tubulare. Tortora, Derrickson – Conosciamo il corpo umano – Edizione azzurra © Zanichelli editore 2020
3. Le funzioni dei nefroni Le cellule epiteliali lungo l’intero decorso dei tubuli renali e dei dotti collettori effettuano il riassorbimento tubulare di sostanze utili dal fluido tubulare, passivamente per diffusione o per trasporto attivo: • acqua (65%); • amminoacidi; • glucosio (100%); • ioni (Na+, K+, Cl–, HCO 3–, Ca 2+, Mg 2+). La terza funzione dei nefroni e dei dotti collettori è la secrezione tubulare, cioè il trasferimento di sostanze dal sangue nel fluido tubulare attraverso le cellule tubulari per diffusione o trasporto attivo: • scarti azotati (urea e ammoniaca); • ioni K+ e H+ (contribuisce al mantenimento del p. H sanguigno). Tortora, Derrickson – Conosciamo il corpo umano – Edizione azzurra © Zanichelli editore 2020
3. Le funzioni dei nefroni Sostanze filtrate, riassorbite e secrete nell’urina quotidianamente. Tortora, Derrickson – Conosciamo il corpo umano – Edizione azzurra © Zanichelli editore 2020
3. Le funzioni dei nefroni Alcuni ormoni influiscono sull’entità del riassorbimento tubulare degli ioni Na+, Cl– e dell’acqua, così come sulla secrezione di K+. 1. L’angiotensina II nei tubuli convoluti prossimali intensifica il riassorbimento di Na+ e Cl–; stimola anche la corteccia surrenale a rilasciare aldosterone, che induce i dotti collettori a secernere più K+ e a riassorbire più Na+ e Cl– e quindi più acqua per osmosi. 2. Il peptide natriuretico atriale aumenta la velocità di filtrazione glomerulare e ha un ruolo secondario nell’inibizione del riassorbimento degli ioni Na+, Cl– e acqua attraverso i tubuli renali. Tortora, Derrickson – Conosciamo il corpo umano – Edizione azzurra © Zanichelli editore 2020
3. Le funzioni dei nefroni 3. L’ormone antidiuretico (ADH) regola il riassorbimento di acqua attraverso un meccanismo a feedback negativo, in cui sono coinvolti i chemocettori dell’ipotalamo, che stimolano il rilascio di ADH dal lobo posteriore dell’ipofisi. Tortora, Derrickson – Conosciamo il corpo umano – Edizione azzurra © Zanichelli editore 2020
FISSA I CONCETTI • Illustra, aiutandoti con un disegno, la filtrazione glomerulare. • Quali ruoli hanno il riassorbimento dal filtrato e la secrezione nel filtrato glomerulare nel tubulo renale? • Che cos’è la pressione di filtrazione netta? Quanto fluido è in grado di spingere giornalmente nei reni, espresso in litri? • Definisci la velocità di filtrazione glomerulare. • Descrivi il riassorbimento tubulare. Quali sostanze sono interessate? Perché secondo te è un processo fisiologico importante? • Che nome prende il fluido una volta entrato nel tubulo prossimale? • Descrivi la secrezione tubulare. Quali sostanze sono interessate? Attraverso quali due processi fisici avviene? • Fai una sintesi delle sostanza filtrate, riassorbite e secrete quotidianamente nell’urina. Tortora, Derrickson – Conosciamo il corpo umano – Edizione azzurra © Zanichelli editore 2020 21
4. Il percorso dell’urina I due ureteri trasportano l’urina dalla pelvi renale alla vescica urinaria. Tortora, Derrickson – Conosciamo il corpo umano – Edizione azzurra © Zanichelli editore 2020
4. Il percorso dell’urina La parete dell’uretere è formata da: • uno strato interno di epitelio di transizione capace di distendersi assecondando la portata dei flussi di urina; • uno strato intermedio di muscolatura liscia; • uno strato esterno, la tonaca avventizia, di tessuto connettivo lasso ricco di vasi sanguigni, vasi linfatici e nervi. I due ureteri drenano nella vescica attraverso gli orifizi ureterici. Tortora, Derrickson – Conosciamo il corpo umano – Edizione azzurra © Zanichelli editore 2020
4. Il percorso dell’urina La vescica urinaria è un organo muscolare cavo, situato nella cavità pelvica dietro la sinfisi pubica, di dimensione e forma variabile in relazione alla quantità di urina contenuta (capacità di 700 -800 m. L). La tonaca mucosa della parete della vescica è composta anch’essa da epitelio di transizione capace di distendersi. La tonaca muscolare della parete della vescica è costituita da tre strati di muscolatura liscia che prendono il nome di muscolo detrusore. Tortora, Derrickson – Conosciamo il corpo umano – Edizione azzurra © Zanichelli editore 2020
4. Il percorso dell’urina L’uretra è il tratto terminale dell’apparato urinario, che collega il pavimento della vescica all’esterno del corpo (nelle femmine si apre vicino allo sbocco della vagina, nei maschi alla sommità del pene). Lo sfintere uretrale interno è costituito da muscolatura liscia e quindi ha controllo involontario, mentre lo sfintere uretrale esterno, composto da muscolatura scheletrica, si può controllare volontariamente. Tortora, Derrickson – Conosciamo il corpo umano – Edizione azzurra © Zanichelli editore 2020
4. Il percorso dell’urina La vescica urinaria immagazzina l’urina prima di eliminarla e la spinge nell’uretra con un’azione combinata di contrazioni muscolari volontarie e involontarie, la minzione. Quando il volume di urina supera 200 -400 m. L, i recettori sensibili allo stiramento trasmettono impulsi nervosi al midollo spinale e ha inizio il riflesso della minzione, che determina la contrazione del muscolo detrusore della vescica e il rilasciamento prima dello sfintere uretrale interno e poi di quello esterno. Attraverso il controllo appreso del muscolo sfintere uretrale esterno e di certi muscoli del pavimento pelvico, la corteccia cerebrale può controllare per un certo tempo la minzione. Tortora, Derrickson – Conosciamo il corpo umano – Edizione azzurra © Zanichelli editore 2020
FISSA I CONCETTI • Descrivi la posizione e l’anatomia della vescica urinaria. Da quali dotti riceve l’urina proveniente dai reni? Attraverso quali aperture? • Qual è la capienza di liquido della vescica urinaria? • Descrivi i tre strati della parete dell’uretere. Che caratteristica particolare ha l’epitelio di transizione? E dove si trova, oltre che nella parete? • Che cos’è l’uretra? Dove si apre all’esterno nei due sessi? • Spiega la struttura degli sfinteri uretrali interno ed esterno. • La minzione è un atto volontario? Che cos’è e che conseguenze ha il riflesso di minzione? Lo possiamo controllare volontariamente? Tortora, Derrickson – Conosciamo il corpo umano – Edizione azzurra © Zanichelli editore 2020 27
5. I compartimenti e l’equilibrio dei fluidi corporei I liquidi presenti nell’organismo sono raccolti in due distretti principali: • il liquido intracellulare (circa 2/3), cioè il citosol; • il liquido extracellulare (circa 1/3), composto per l’ 80% da liquido interstiziale e per il 20% da plasma sanguigno. Tortora, Derrickson – Conosciamo il corpo umano – Edizione azzurra © Zanichelli editore 2020
5. I compartimenti e l’equilibrio dei fluidi corporei Liquido intracellulare, liquido interstiziale e plasma sanguigno sono separati tra loro da due barriere. 1. La membrana plasmatica, selettivamente permeabile: tra interno ed esterno della cellula il passaggio di ioni e molecole è finemente controllato. 2. Le pareti dei vasi sanguigni: lo scambio tra plasma e liquido interstiziale avviene solo a livello dei capillari. Altri fluidi considerati interstiziali sono: • endolinfa e perilinfa; • liquido cerebrospinale; • liquido sinoviale; • umore acqueo e corpo vitreo; Tortora, Derrickson – Conosciamo il corpo umano – Edizione azzurra © Zanichelli editore 2020 • liquidi pleurici, pericardici, peritoneali.
5. I compartimenti e l’equilibrio dei fluidi corporei Si parla di equilibrio dei fluidi corporei quando nell’organismo acqua e soluti sono distribuiti nelle giuste quantità nei vari compartimenti. I processi di filtrazione, riassorbimento, diffusione e osmosi permettono lo scambio continuo di acqua fra i vari compartimenti, mantenendo il volume di liquido molto stabile. L’osmosi è il meccanismo principale di movimento dell’acqua tra i fluidi corporei, quindi la direzione del movimento dell’acqua dipende dalla concentrazione di soluti nei vari compartimenti. La maggior parte dei soluti nel corpo si trova come elettroliti (ioni) e l’equilibrio dei fluidi dipende primariamente dal bilancio elettrolitico. Tortora, Derrickson – Conosciamo il corpo umano – Edizione azzurra © Zanichelli editore 2020
5. I compartimenti e l’equilibrio dei fluidi corporei La capacità dei reni di eliminare l’acqua e gli elettroliti in eccesso con l’urina è di estrema importanza per l’omeostasi. Le fonti di acqua sono le bevande, gli alimenti e l’acqua metabolica. La perdita di acqua dal corpo avviene in vari modi: 1. nell’urina; 2. con l’evaporazione dalla pelle 3. con l’evaporazione dai polmoni; 4. con le feci. Tortora, Derrickson – Conosciamo il corpo umano – Edizione azzurra © Zanichelli editore 2020
5. I compartimenti e l’equilibrio dei fluidi corporei Quando la perdita di acqua è maggiore dell’assunzione, si va incontro a disidratazione, con diminuzione del volume e aumento della pressione osmotica del sangue; si ha così lo stimolo della sete. Un’area dell’ipotalamo chiamata centro della sete regola l’impulso di dissetarsi. Tortora, Derrickson – Conosciamo il corpo umano – Edizione azzurra © Zanichelli editore 2020
5. I compartimenti e l’equilibrio dei fluidi corporei La quantità del sale Na. Cl eliminato con l’urina è il fattore principale che determina il volume dei fluidi corporei. La natriuresi è un’elevata perdita urinaria di Na+ e Cl– conseguente diminuzione del volume del sangue. Gli ormoni che regolano il riassorbimento renale di Na+ e Cl– sono: • angiotensina II; • aldosterone; • peptide natriuretico atriale. Tortora, Derrickson – Conosciamo il corpo umano – Edizione azzurra © Zanichelli editore 2020
5. I compartimenti e l’equilibrio dei fluidi corporei Sintesi dei fattori che regolano il bilancio idrico dell’organismo. Tortora, Derrickson – Conosciamo il corpo umano – Edizione azzurra © Zanichelli editore 2020
FISSA I CONCETTI • In quali due distretti principali sono raccolti i liquidi presenti nell’organismo? E con quali percentuali, rispettivamente? • Qual è la barriera posta tra citosol e ambiente extracellulare? • Le pareti di quali vasi sanguigni permettono lo scambio tra plasma e liquido interstiziale? • Che cosa si intende per equilibrio dei fluidi corporei? Nel complesso, quali sono i meccanismi che lo garantiscono e come funzionano? • Elenca le fonti di acqua e i modi in cui viene persa dall’organismo. • Che cosa comporta la disidratazione? Disegna uno schema delle sue conseguenze e di come si ripristina la corretta idratazione. • Dove si trova il centro della sete? • Che cos’è la natriuresi e che conseguenze ha? • Quali ormoni regolano il riassorbimento renale di Na+ e Cl–? • Quali conseguenze porta una assunzione aumentata di Na. Cl? Tortora, Derrickson – Conosciamo il corpo umano – Edizione azzurra © Zanichelli editore 2020 35
6. Gli elettroliti nei fluidi corporei Gli ioni derivanti dalla scissione degli elettroliti sono coinvolti in funzioni fisiologiche generali: 1. controllo dell’osmosi tra compartimenti fluidi; 2. equilibrio acido-base necessario per lo svolgimento delle normali attività cellulari; 3. conduzione nervosa, in quanto gli ioni trasportano gli impulsi elettrici del sistema nervoso; 4. cofattori per l’attività enzimatica. Il plasma contiene molte proteine anioniche, mentre nel liquido interstiziale ci sono poche proteine. La differenza nella concentrazione proteica è la prima responsabile della pressione colloidale del sangue (differenza di pressione osmotica tra plasma e liquido interstiziale). Tortora, Derrickson – Conosciamo il corpo umano – Edizione azzurra © Zanichelli editore 2020
6. Gli elettroliti nei fluidi corporei Distribuzione differenziata degli elettroliti nei compartimenti fluidi dei liquidi extracellulare (plasma e liquido interstiziale) e intracellulare: Tortora, Derrickson – Conosciamo il corpo umano – Edizione azzurra © Zanichelli editore 2020
6. Gli elettroliti nei fluidi corporei • Gli ioni sodio (Na+) sono i più abbondanti nel liquido extracellulare. Sono basilari nell’equilibrio di fluidi ed elettroliti, nella generazione e conduzione dei potenziali nel sistema nervoso e nei muscoli. • Gli ioni potassio (K+) sono i più abbondanti nel liquido intracellulare. Basilari nella conduzione nervosa e nella contrazione muscolare, transitano facilmente fra i comparti intra- ed extracellulari e spesso vengono scambiati con ioni H+ contribuendo a regolare il p. H dei fluidi. • Gli ioni calcio (Ca 2+) sono concentrati principalmente nello scheletro e nei denti; nei fluidi corporei sono soprattutto cationi extracellulari. Hanno un ruolo primario nella coagulazione del sangue, nel rilascio di neurotrasmettitori, nel mantenimento del tono muscolare, nell’eccitabilità del sistema nervoso e del tessuto muscolare. Tortora, Derrickson – Conosciamo il corpo umano – Edizione azzurra © Zanichelli editore 2020
FISSA I CONCETTI • Spiega perché secondo te è importante bere 1, 5/2 litri di acqua ogni giorno e anche oltre, secondo l’attività svolta, la temperatura ambiente ecc. • Elenca le quattro funzioni fisiologiche in cui sono coinvolti in modo diretto gli elettroliti dei fluidi corporei. • Che cos’è pressione collodiale del sangue? E quale fattore ne è responsabile? • Confronta le concentrazioni dei principali elettroliti contenuti nel plasma, nel liquido interstiziale e nel liquido intracellulare. Quali tra questi tre fluidi sono extracellulari? • Descrivi i ruoli differenziati degli ioni sodio, potassio e calcio. Tortora, Derrickson – Conosciamo il corpo umano – Edizione azzurra © Zanichelli editore 2020 39
7. L’equilibrio acido-base dell’organismo Uno degli scopi fondamentali dell’omeostasi è di mantenere il p. H nei fluidi corporei fra 7, 35 e 7, 45. I tamponi sono sostanze che agiscono in modo rapido per legare temporaneamente gli ioni H+ rimuovendone quelli in eccesso (molto reattivi) da una soluzione corporea. Impediscono che il p. H si alteri troppo e troppo rapidamente, convertendo acidi e basi forti in acidi e basi deboli. I principali sistemi tampone dei fluidi corporei sono di tre tipi: 1. proteico, che agisce specie nel fluido intracellulare e nel plasma; 2. acido carbonico-bicarbonato, che agisce nei liquidi intra- ed extracellulari; 3. fosfato, il più importante nel citosol. Tortora, Derrickson – Conosciamo il corpo umano – Edizione azzurra © Zanichelli editore 2020
7. L’equilibrio acido-base dell’organismo 1. Il sistema tampone proteico è il più abbondante, costituito dall’intero complesso delle proteine presenti nei fluidi corporei. • Nei globuli rossi la proteina tampone principale è l’emoglobina. • Nel plasma la proteina tampone principale è l’albumina. 2. Il sistema tampone acido carbonico-bicarbonato è basato sullo ione bicarbonato (HCO 3–). • In presenza di eccesso di H+ lo ione bicarbonato si comporta da base debole. • In carenza di H+ l’acido carbonico si comporta da acido debole. Tortora, Derrickson – Conosciamo il corpo umano – Edizione azzurra © Zanichelli editore 2020
7. L’equilibrio acido-base dell’organismo 3. I componenti del sistema tampone fosfato sono gli ioni diidrogeno fosfato (H 2 PO 4–) e monoidrogeno fosfato (HPO 42–). • In presenza di eccesso di OH– lo ione diidrogeno fosfato si comporta da acido debole. • In presenza di eccesso di H+ lo ione monoidrogeno fosfato si comporta da base debole. Tortora, Derrickson – Conosciamo il corpo umano – Edizione azzurra © Zanichelli editore 2020
7. L’equilibrio acido-base dell’organismo La respirazione gioca un ruolo importante nella regolazione del p. H dei fluidi corporei. Un aumento di concentrazione del CO 2 aumenta l’acidità, mentre una diminuzione di concentrazione di CO 2 aumenta la basicità. Queste interazioni dipendono da reazioni reversibili: Le alterazioni della velocità e della profondità del respiro possono rapidamente modificare il p. H dei fluidi corporei. • Se aumenta la ventilazione (più CO 2 espirato) la reazione procede verso sinistra (>p. H) • Se la ventilazione rallenta (meno CO 2 espirato) la reazione procede verso destra (<p. H). Tortora, Derrickson – Conosciamo il corpo umano – Edizione azzurra © Zanichelli editore 2020
7. L’equilibrio acido-base dell’organismo La diminuzione del p. H (acidificazione) è rilevata dai chemocettori nel midollo allungato che, per un meccanismo a feedback negativo, stimolano il centro inspiratorio del midollo allungato. Di conseguenza, il diaframma e gli altri muscoli associati alla respirazione si contraggono con più forza e frequenza ed espirano più CO 2: con meno acido carbonico e meno H+, il p. H del sangue aumenta, ritornando all’omeostasi. Tortora, Derrickson – Conosciamo il corpo umano – Edizione azzurra © Zanichelli editore 2020
7. L’equilibrio acido-base dell’organismo Sintesi dei meccanismi di regolazione del p. H nei fluidi corporei. Tortora, Derrickson – Conosciamo il corpo umano – Edizione azzurra © Zanichelli editore 2020
FISSA I CONCETTI • Entro quali valori si parla di p. H fisiologico? • Definisci sinteticamente che cos’è un tampone. • Quali sono i tre principali sistemi tampone dei fluidi corporei? • Qual è la proteina tampone principale dei globuli rossi? E nel plasma sanguigno? • Che cosa accade se aumenta oppure se diminuisce la concentrazione di CO 2 nel sangue? • Se nella respirazione aumenta la ventilazione, verso quale estremo procede la reazione? Il p. H diventa più acido oppure più basico? Si espira più o meno CO 2? • Descrivi in sintesi il meccanismo di feedback negativo che regola il p. H del sangue attraverso la respirazione. Dove si trovano i recettori e il centro di controllo? E qual è l’effettore? Tortora, Derrickson – Conosciamo il corpo umano – Edizione azzurra © Zanichelli editore 2020 46
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