Gabbia toracica Polmone normale Peso circa 350 425
Gabbia toracica
Polmone normale Peso: circa 350 -425 g
Polmone destro e sinistro
Albero bronchiale Il bronco principale ds è più verticale del sn All’interno del polmone, il bronco è circondato completamente da fibre muscolari
Albero bronchiale Dai bronchi originano: i bronchioli lobulari, privi di cartilagine e ghiandole mucose i bronchioli terminali gli acini
Polmone normale dell’adulto L’acino si compone di un bronchiolo respiratorio, che dà origine sui lati ad alveoli e si continua nei dotti alveolari. Questi si biforcano nel
Polmone normale La superficie di taglio e la pleura sono lisce ed omogenee
Polmone normale La parete alveolare è costituita da un capillare con scarso stroma connettiv ale
Lobulo polmonare Un gruppo di 3 -5 bronchioli terminali, ciascuno con i suoi acini, compone un lobulo polmonare
Edema polmonare dinamico Aumento della pressione idrostatica nei capillari (il liquido è spinto fuori dalla parete del vaso) Aumento del flusso linfatico fino a 10 volte Accumulo interstiziale ed edema alveolare per rottura delle giunzioni delle cellule alveolari Cause: insufficienza cardiaca congestizia, ipoalbuminemia, blocco del
Edema polmonare dinamico Accumulo di liquido alle basi Ispessimento delle pareti alveolari, microemorragie e presenza di cellule “mitraliche” Possibile complicanza infettiva
Edema polmonare da lesione della membrana alveolo-capillare Lesione dell’endotelio vasale e dell’epitelio alveolare circoscritta o diffusa Cause: polmoniti batteriche o virali, shock settico, traumatico, tossicità da ossigeno, inalazione di tossine od agenti irritanti, abuso di narcotici, reazione da ipersensibiltà a solventi organici, circolazione extracorporea
Edema polmonare L’aumento del volume della linfa nei vasi che decorrono tra i lobuli polmonari ne delinea i contorni
Cellule “mitraliche” La congestione polmonare, con dilatazione dei capillari e dispersione di sangue negli alveoli, determina un aumento dei macrofagi carichi di granuli bruni di emosiderina, un
Edema polmonare Aspetti microscopici Gli alveoli contengono un materiale rosa. I capillari sono congesti. Congestione ed edema dei polmoni sono frequenti nei soggetti con insufficienza cardiaca o nelle aree di infiammazione dei polmoni
Embolia polmonare Trombosi locali solo in presenza di ipertensione ed aterosclerosi polmonare Più frequenti gli emboli (95% dalle vene profonde delle gambe) Sola o principale causa di morte acuta nel 10% degli adulti ospedalizzati L’irrorazione delle a. bronchiali supplisce all’ischemia nei soggetti con adeguata funzione cardiocircolatoria Multipli nella metà dei casi
Embolia polmonare L’effetto dell’embolia polmonare dipende dal volume del vaso occluso, dal numero di emboli e dalle condizioni del sistema cardiovascolare Gli emboli grossi causano morte istantanea, oppure possono imitare un infarto del miocardio (grave dolore toracico, dispnea, shock, transaminasi) I piccoli emboli solitamente si riassorbono, oppure, quando multipli, causano piccoli
Embolia dell’arteria polmonare Questi trombi originano caratteristicamente dalle vene delle gambe o pelviche di soggetti immobilizzati. Possono contribuire i traumi alle estremità, l’ipercoagulabilità (s. di Trousseaus nei pazienti con carcinomi; uso di contraccettivi orali), insufficienza cardiaca, gravidanza ed età avanzata
Embolia dell’arteria polmonare L’aspetto stratificato è caratteristico dei trombi formatisi nelle grosse vene della pelvi o degli arti inferiori
Embolo a cavaliere Causa la morte improvvisa. I trombi hanno spesso la forma del vaso da cui originano, mostrano una superficie lievemente irregolare ed aree di colorito rosso-bruno alternate ad aree biancogiallastre
Embolia dell’arteria polmonare Strie rosse alternate a strie rosa pallido (linee di Zahn)" caratteristiche del trombo. Esse sono costituite da emazie, piastrine e fibrina
Occlusione trombotica di un piccolo ramo arterioso I piccoli emboli non danno sintomi se non sono multipli o ripetuti in breve tempo, però possono causare ipertensione polmonare
Organizzazione del trombo
Trombo organizzato di un ramo della polmonare A destra del residuo fibroso sono presenti placche ateromasiche intimali, segno dell’effetto dell’embolizzazio ne: l’ipertensione polmonare
Emboli di altra natura Talco Grasso
Infarto polmonare Raro nei giovani, è classicamente emorragico, con caratteristica forma ad apice rivolto verso l’ilo. L’area necrotica è dapprima invasa da sangue (doppia circolazione polmonare) e poi, dopo la lisi delle emazie, è riparata con tessuto
Infarto polmonare Caratteristicamente triangolare ed emorragico. Le arterie bronchiali, che normalmente provvedono per l’ 1% dell’irrorazione sanguigna dei polmoni, suppliscono al
Infarto massivo Trombosi delle vene profonde delle gambe Meno del 10% degli emboli causa un infarto. Quelli grandi causano morte improvvisa (più di 50. 000 casi/’anno negli USA), quelli piccoli causano infarto quando la circolazione sanguigna è già inadeguata. I lobi
Piccolo infarto polmonare I piccoli emboli producono nei pazienti con sistema cardiovascolare normale soltanto un dolore toracico transitorio e tosse. I piccoli infarti si manifestano con dispnea, tachipnea, febbre, dolore toracico, tosse, emottisi e raramente, limitati versamenti pleurici
Ipertensione polmonare 1. 2. 3. 4. In condizioni normali, la pressione polmonare è 1/8 di quella sistemica L’ipertensione polmonare è: Idiopatica Secondaria a malattia polmonare cronica ostruttiva o restrittiva Secondaria ad embolie ripetute Secondaria a malattie cardiache
Ipertensione polmonare idiopatica Bambini e donne di 20 -40 anni Si manifesta tardivamente con dispnea ed affaticabilità, dolori toracici di tipo anginoso Ipertrofia ventricolare ds e decesso entro 2 -8 anni Organizzazione parietale di microemboli ripetuti? Iperreattività vasale con vasocostrizione cronica? Dietetica? (bush tea, anoressici, olio d’oliva adulterato) Danno endoteliale ed incapacità
Ipertensione polmonare Ispessimento della parete delle piccole arterie. I vasi di calibro maggiore mostrano aterosclerosi
Atelettasia 1. 2. 3. 4. Processo reversibile dovuto ad espansione incompleta o collasso di parenchima areato (congenita od acquisita). Atelettasia acquisita: Da ostruzione Da compressione Da trazione fibrosa A focolai (deficit di surfattante)
Atelettasia da ostruzione Ostruzio ne bronchial e da fagiolo in bimbo
Atelettasia da ostruzione Carcinoma squamoso del bronco principale
Atelettasia del lobo inferiore sinistro secondaria a tumore bronchiale Le neoplasie determinano spesso un’atelettasia
Atelettasia polmonare Il polmone destro è collassato (atelettasico) a causa di un emotorace (sangue nella cavità pleurica). Altre cause sono il pneumotorace (aria), l’idrotorace (trasudato), il chilotorace (linfa)
Pneumopatie ostruttive e restrittive Pneumopatie ostruttive: caratterizzate da aumento della resistenza al passaggio dell’aria in seguito ad ostruzione parziale o completa di qualunque tratto delle vie respiratorie. Enfisema, bronchite cronica, bronchiectasie, asma bronchiale Pneumopatie restrittive: caratterizzate da riduzione della capacità espansiva del polmone Alterazione della gabbia toracica (malattie neuromuscolari, obesità grave, malattie pleuriche, cifoscoliosi), malattie interstiziali alveolari (ad es. pneumoconiosi)
Pneumopatia cronica ostruttiva Condizioni accumunate dalla dispnea e accompagnate da un’ostruzione cronica o ricorrente al passaggio dell’aria Enfisema, bronchite cronica, bronchiectasie e asma bronchiale sono frequentemente coesistenti
Enfisema Malattia frequente (50% autopsie) Ingrandimento degli spazi aerei acinari (distali al bronchiolo terminale), accompagnato dalla distruzione delle loro pareti La distruzione delle pareti acinari è secondaria ad eccessiva presenza di proteasi (in particolare elastasi) o riduzione di antiproteasi Si associa frequentemente alla
Enfisema Le manifestazioni cliniche compaiono solo quando 1/3 del parenchima polmonare è compromesso La dispnea è progressiva Tosse, respiro sibillante, perdita di peso, torace a botte, espirazione prolungata e forzata, iperventilazione, ossigenazione
Enfisema Classificazione Compensatorio: dilatazione alveolare senza distruzione dei setti (iperinflazione) Senile: scarsa perdita di tessuto elastico dovuta all’età che causa distensione dei dotti alveolari. Minimo deficit respiratorio Bolloso: bolle subpleuriche > 1 cm, in genere vicino all’apice Interstiziale: in seguito a lacerazione alveolare, l’aria si fa strada nei setti e nei tratti fibrosi del polmone, fino a raggiungere il mediastino ed i tessuti sottocutanei (rigonfiamento crepitante della testa e del collo). L’aria si riassorbe dopo riparazione della rottura.
Enfisema bolloso Le bolle sono costituite da spazi aerei dilatati che protrudono dalla pleura
Enfisema bolloso
Enfisema bolloso
Enfisema Classificazione in base alla sede lobulare Centroacinare: sono colpiti i bronchioli respiratori, mentre gli alveoli distali sono risparmiati. Interessa solitamente i lobi superiori. Spesso associato ad inalazione di fumo di tabacco o di polvere di carbone. Panacinare: è colpito l’intero acino. Forma infrequente, caratteristica dei soggetti con deficit di alfa-1 -antitripsina, interessa maggiormente la base del polmone.
Enfisema centrolobulare (centroacinare) Tipico dei fumatori, vi è perdita dei bronchioli respiratori nella porzione prossimale dell’acino, mentre l’alveolo è risparmiato dal processo distruttivo; la fibrosi è dovuta alle sovrinfezioni. Sono colpiti principalmente i lobi superiori, mentre nell’e. panlobulare (panacinare) vi è perdita
Enfisema centrolobulare Le macchie nere sono raccolte di pigmento antracotico nelle porzioni centrali dell’acino caratterizzate dalla scomparsa del parenchima. I fumatori possiedono molti neutrofili e macrofagi negli alveoli. I secondi reclutano i neutrofili mediante fattori chemiotattici. Anche la nicotina è un fattore chemiotattico. Le proteasi secrete dai leucociti sono
Enfisema Classificazione in base alla sede lobulare Parasettale: sono colpiti gli alveoli distali. Più accentuato vicino alla pleura, è causa di pneumotorace spontaneo nei giovani adulti. Irregolare: combinazione di diverse forme, associato a cicatrici di pregressi processi infiammatori
Enfisema Aspetti microscopici
Bronchite cronica Causa una tosse persistente e produttiva per almeno 3 mesi nell’arco di 2 anni consecutivi. E’ dovuta ad irritazione cronica della mucosa per inalazione di sostanze ed a infezioni ricorrenti, che causano ipersecrezione di muco ed ostruzione delle piccole vie respiratorie (bronchite cronica ostruttiva). Si complica con enfisema,
Bronchite cronica Semplice: tosse produttiva senza ostacolo al flusso aereo Asmatica: iperreattività vie aeree con broncospasmo intermittente e respiro affannoso Ostruttiva: Abbondante escreato purulento, severa ipossiemia ed ipercapnia (“soffiatori blu”)
Bronchite cronica Aspetti microscopici Infiammazion e della sottomucosa del bronco. Si tratta quasi sempre di fumatori, che hanno anche l’enfisema
Asma bronchiale Malattia caratterizzata da aumentata irritabilità dell’albero tracheobronchiale a vari stimoli, che causano episodi improvvisi di broncospasmo. L’attacco dura varie ore con successiva tosse produttiva. Asma estrinseco (allergico) Asma intrinseco (idiosincrasico)
Bronchite asmatica L’asma estrinseco, tipico dell’infanzia, si associa allergie mediate da reazioni da ipersensibilità di tipo 1 e gli attacchi sono scatenati dal contatto con l’allergene inalato. Nell’asma intrinseco, gli attacchi sono scatenati dalle infezioni respiratorie, dall’esposizione al freddo, dall’attività fisica, dallo stress, dall’inalazione di sostanze irritanti e da farmaci come l’aspirina. Sono colpiti maggiormente gli adulti Le due forme di asma bronchiale possono sovrapporsi.
Asma bronchiale Aspetti istologici Ipertrofia delle ghiandole mucose bronchiali Ipertrofia muscolare della parete bronchiale (prolungato spasmo) Occlusione di bronchi e bronchioli con tappi di muco contenente epitelio sfaldato (spirali di Curschmann) Flogosi parietale ricca di eosinofili (5 - 50%) Cristalli di Charcot-Leyden (cristalloidi costituiti da proteine di membrana
Bronchite asmatica Tra la cartilagine ed il lume del bronco repleto di muco, vi è la sottomucosa caratterizzata da ipertrofia della muscolatura liscia, edema e flogosi (principalmente eosinofili). Durante l’attacco asmatico gli eosinofili possono essere aumentati nel sangue e
Bronchite asmatica Vi sono numerosi eosinofili
Castone di muco Castone formato da muco addensato, espettorato durante una crisi asmatica Il muco è secreto dalle ghiandole bronchiali sottomucose ipertrofiche. Il broncospasmo e la disidratazione contribuiscono alla formazione di
Iperinflazione da ostruzione in bimbo asmatico La progressiva iperinflazione può produrre enfisema
Bronchiectasie Infezione cronica necrotizzante dei bronchi e bronchioli, che provoca una dilatazione permanente di questi (fino a 4 volte). Il paziente manifesta infezioni ricorrenti dovute alla stasi del muco. Vi è tosse persistente, espettorato
Bronchiectasie Le bronchiectasie conseguono a: 1. ostruzione bronchiale (tumori, corpi estranei, malattie ostruttive croniche) 2. alterazioni congenite (difetto di sviluppo, fibrosi cistica, s. delle ciglia immobili, stati di immunodeficienza) 3. polmonite necrotizzante
Bronchiectasie Area di dilatazione bronchiale dilatati. Le bronchiectasie sono circoscritte quando sono secondarie a neoplasie o ad aspirazione di corpi estranei. Le bronchiectasie diffuse sono caratteristiche della fibrosi cistica con infezioni ricorrenti ed ostruzione delle vie
Bronchiectasie circoscritte
Bronchiectasie Bronco dilatato con evidenza di necrosi infiammatoria della parete. Le bronchiectasie non sono una malattia specifica, ma la conseguenza di un processo di distruzione delle
Bronchiectasie Adesione fibrosa fra i lobi Le adesioni pleuriche sono frequenti nei soggetti con pregressi episodi di pleurite secondaria ad infiammazioni polmonari. Lo spazio pleurico
Polmonite In città si inalano 10. 000 microrganismi al giorno La maggior parte resta intrappolata nel rivestimento mucociliare delle vie aeree superiori Quelli giunti in trachea sono espulsi con la tosse o respinti in gola dalle ciglia ed inghiottiti Agli alveoli giungono solo particelle < 5
Polmonite 1. 2. 3. 4. 5. Il polmone normale è privo di batteri La polmonite compare quando vi è: Perdita o soppressione del riflesso della tosse Alterazione dell’apparato mucociliare (fumo, intubazione, fibrosi cistica, tossine paralizzanti, ecc) Interferenza con l’attività dei macrofagi Congestione ed edema polmonare Accumulo di secrezione
Broncopolmonite Colpisce l’infanzia e la vecchiaia (scarsa immunizzazione o resistenza ai germi patogeni) Spesso multilobare, bilaterale e basale La confluenza dei focolai determina un consolidamento lobare totale Dà febbre, tosse, espettorato e rantoli. La dispnea non è marcata Opacità focali all’Rx
Broncopolmonite Rappresenta di solito un’estensione di una bronchite, causata da stafilococchi, coliformi streptococchi, pneumococchi, Hemophilus influenzae, Pseudomonas
Broncopolmonite iniziale Le aree nodulari biancastre sono focolai di flogosi acuta suppurativa (aree di consolidamento lobulare), generalmente bilaterali e basali, di diametro fino a 3 -4 cm, lievemente rilevati, asciutti.
Broncopolmonite Le aree consolidate ricalcano la disposizione dei lobuli polmonari (da qui il termine “polmonite lobulare”). E’ un’affezione tipicamente acquisita nei nosocomi da
Broncopolmonite avanzata: consolidamento lobare totale
Broncopolmonite Quadro radiologico Infiltrati focali come da infezione batterica. I germi sono rappresentati generalmente dallo Streptococcus pneumoniae, Staphylococcus aureus, Pseudomonas aeruginosa, Hemophilus influenzae,
Broncopolmonite Aspetti microscopici Essudato alveolare composto principalmente da neutrofili. Vi è congestione dei capillari alveolari. Questi aspetti essudativi sono caratteristici delle infezioni batteriche. L’essudato scatena una tosse produttiva purulenta.
Broncopolmonite Aspetti microscopici La struttura alveolare è conservata e questo spiega la frequente restitutio ad integrum del polmone
Complicanze della broncopolmonite: Ascesso polmonare o metastatico Pseudomonas: pus cremoso vicino alla pleura
Complicanze della broncopolmonite: Pleuriti e pericarditi pleurite interlobare
Polmonite lobare Infezione batterica acuta dell’adulto immunocompetente, causata nel 95% dei casi dallo Pneumococco La distribuzione lobare dipende dalla virulenza del germe e dalla vulnerabilità dell’ospite (alta carica batterica nel giovane o germi poco virulenti in soggetti predisposti) Esordio con malessere, brividi e febbre Tosse purulenta ed emorragica (rugginosa) Dispnea e cianosi nei casi più gravi Area opaca ad estensione lobare all’Rx
Polmonite lobare epatizzazione rossa Lo stadio di congestione vasale dura circa 24 h ed è seguito dall’epatizzazione rossa, nella quale l’essudazione fibrinopurulenta e le emazie occupano gli alveoli. Si associa pleurite focale
Polmonite lobare: epatizzazione grigia Progressiva lisi delle emazie ed accumulo di fibrina. Nei casi con decorso favorevole, l’essudato è eliminato, con restitutio ad integrum. Nella pleura residuano
Polmonite lobare Consolidamento del lobo superiore Aspetto meno frequente che nella broncopolmonite, poiché molte polmoniti lobari sono causate dallo Streptococcus pneumoniae (pneumococcus) che ha risposto bene negli anni addietro alla penicillina, tanto da rendere rari questi aspetti avanzati. Questi sono riapparsi anche nei soggetti di età media a causa dell’aumentata resistenza ai farmaci e
Polmonite lobare Consolidamento del lobo inferiore Si nota la differenza fra il lobo superiore e quello inferiore consolidato. Radiologicament e, le aree di consolidamento appaiono come infiltrati
Polmonite interstiziale Edema ed infiammazione interstiziale, senza essudato alveolare. Causata da Mycoplasma pneumoniae, virus (influenzale, adenovirus, respiratorio sinciziale, rinovirus, ecc), clamidia. Il motivo della diffusione alle vie respiratorie inferiori è spesso ignoto
Polmonite interstiziale decorso clinico Febbre, cefalea, dolorabilità muscolare specie alle gambe, tosse secca La mortalità è bassa e la guarigione completa
Tubercolosi polmonare Uccide 3 milioni di persone ogni anno nel mondo Recrudescenza dopo gli anni ’ 80 Micobatterio trasmesso con le gocciole di saliva Crescita lenta in coltura (4 -6 settimane) Resistente alla fagocitosi macrofagica, induce ipersensibiltà di tipo ritardato (T-
Tubercolosi polmonare primaria L’infezione comincia nel polmone e si estende ai linfonodi dell’ilo Solitamente asintomatica Evolve in fibrosi e calcificazione: guarigione con complesso primario Malattia disseminata se ceppo virulento o ospite suscettibile (TBC miliare)
Complesso primario La tubercolosi primaria si osserva nelle fase iniziale dell’infezione nei bambini. Negli adulti è più caratteristica la riattivazione (TBC secondaria)
Tubercolosi polmonare secondaria Riattivazione di un’infezione (510%) Lesioni polmonari più gravi, localizzate agli apici Costituite da granulomi caseosi confluenti, con area di consolidamento < 3 cm Incapsulamento fibroso e cicatrice fibrocalcifica Oppure progressione
Granulomi caseosi Questo aspetto di granulomi multipli principalmente a carico del lobo superiore è caratteristico della riattivazione tubercolare (TBC
Tubercolosi polmonare I piccoli noduli, presenti maggiorment e nei lobi superiori, suggeriscono un processo granulomatos o e non le metastasi
Granuloma tubercolare e cellule di Langhans
Granuloma tubercolare con caseosi Il materiale caseoso è costituito da cellule necrotiche e bacilli tubercolari. E’ circondato da cellule epitelioidi, linfociti e
Bacilli tubercolari
Tubercolosi polmonare progressiva Maggiore interessamento del polmone e di organi distanti Tubercolosi fibrocaseosa con cavitazione TBC miliare Broncopolmonite tubercolare
Tubercolosi fibrocaseosa con cavitazione Erosione dei bronchioli e drenaggio del materiale caseoso (cavità) Disseminazione in altre sedi del polmone, ai linfonodi, a distanza Coinvolgimento pleurico con
Tubercolosi polmonare In caso di estesa caseosi, se il granuloma interessa un grosso bronco, il materiale necrotico può drenare all’esterno, lasciando una cavità nel polmone. La cavitazione è più frequente nei lobi superiori
Tubercolosi miliare Si osserva quando la risposta immunitaria è insufficiente o l’infezione massiva
Tubercolosi miliare Secondaria a disseminazion e linfoematogena Focolai di 2 -4 mm in tutto il polmone
Tubercolosi miliare Questo aspetto, legato alla disseminazione dell’agente infettivo (micobatterio, funghi), può essere osservato anche in altri organi
Tubercolosi miliare della milza e dell’aorta
Broncopolmonite tubercolare Individui suscettibili ed altamente sensibilizzati Diffusione rapida ad ampie zone del polmone
Neoplasie polmonari Carcinoma broncogeno (9095%) Carcinoide (5%) Altri (mesenchimali)
Carcinoma broncogeno Il tumore più frequente nel sesso maschile Responsabile di 1/3 decessi nel mondo industrializzato Incremento nel sesso femminile 18. 000 casi nel 1950; 125. 000 nel 1988 (USA) Soggetti di 40 -70 anni (picco 60 -70)
Carcinoma broncogeno Associazione con il fumo L’ 80% insorge in fumatori Invariabile associazione statistica con quantità di fumo, inalazione, durata abitudine al fumo Rischio di cancro 10 volte maggiore nei fumatori moderati e 20 volte nei forti fumatori Rischio ridotto dopo 10 anni di astensione Il fumo causa anche carcinomi delle
Carcinoma broncogeno Altri fattori di rischio Radiazionizzanti (sopravvissuti bomba atomica, minatori dell’uranio) Asbestosi: rischio > 5 volte se non fumatori e 50 -90 volte se fumatori Lavoratori del nichel, cromo, carbone, arsenico, berillio e ferro Cicatrici (vecchi infarti, corpi estranei metallici, ferite, esiti di TBC)
Carcinoma polmonare Segni e sintomi 1. 2. 3. 4. Tosse (75%) Perdita di peso e dolore toracico (40%) Dispnea (20%) Sindromi paraneoplastiche Iponatremia da inappropriata secrezione di ADH S. di Cushing (ACTH) Ipercalcemia o ipocalcemia (paratormone, calcitonina) Ginecomastia (gonadotropine)
Classificazione istologica Carcinoma squamoso (25 -40%) Adenocarcinoma bronchiale o bronchiolo-alveolare (25 -40%) Carcinoma a piccole cellule (20 -25%) 1. 2. 3. A chiccho d’avena A cellule intermedie Misto, con aree squamose Carcinoma a grandi cellule (10 -15%) Carcinoma misto, adenosquamoso
Carcinoma squamoso Prevale nei maschi Associato al fumo Origine all’ilo polmonare Si accresce rapidamente Metastatizza localmente e tardivamente
Carcinoma squamoso Aspetti radiologici
Carcinoma squamoso Tomografia computerizzata Grosso carcinoma del lobo superiore ds, esteso al bronco principale ds ed ai linfonodi dell’ilo, con invasione del
Carcinoma squamoso
Carcinoma squamoso
Carcinoma squamoso Citoplasma rosa, margini distinti e ponti intercellulari sono caratteristici dei tumori ben differenziati
Carcinoma squamoso Diffusione metastatica Spesso la prima manifestazione del tumore Surrenali >50% Fegato 30 -50% Encefalo 20% Osso 20%
Carcinoma squamoso bronchiale Metastasi nei linfonodi della biforcazione tracheale (carena), evidenziata dalla pigmentazione
Metastasi cerebrale da carcinoma polmonare
Carcinoma squamoso del polmone Metastasi vertebrale Le masse tumorali delle ossa sono quasi sempre metastasi, principalmente dal polmone o dalla mammella
Adenocarcinoma polmonare Uguale frequenza nei due sessi Non sempre associato al fumo Insorge perifericamente Forma muco nell’ 80% dei casi Si accresce lentamente Metastasi tardive nel 45% dei casi Rara l’atelettasia e l’enfisema
Adenocarcinoma polmonare L’adenocarcinoma colpisce maggiormente i non fumatori o quelli che hanno smesso di fumare. La resezione chirurgica è curativa se la neoplasia è confinata al polmone (stadio basso). Nonostante la sede periferica, l’unicità del nodulo indirizza verso un tumore primitivo e
Carcinoma bronchioloalveolare Variante multifocale di questo adenocarcinoma che appare macroscopicament e ed all’esame radiografico, come un consolidamento polmonare. Gran parte della porzione ds del lobo superiore mostra
Adenocarcinoma polmonare Noduli multipli confluenti con aree di consolidamento simil-polmonitico
Carcinoma bronchioloalveolare Composto da cellule colonnari ben differenziate che proliferano lungo l’impalcatura dei setti
Carcinoma a piccole cellule Correlato al fumo Insorge all’ilo del polmone Origina da cellule neuroendocrine (di Kulchitsky) Sindromi paraneoplastiche per produzione ectopica di ormoni Metastatizza diffusamente
Carcinoma polmonare a piccole cellule La superficie di taglio è lobulata e biancastra, la consistenza morbida. L’occlusione del bronco principale sn ha causato atelettasia del lobo inferiore. Si tratta di tumori aggressivi che spesso danno numerose metastasi prima di accrescersi nel polmone
Carcinoma polmonare a piccole cellule Diffusione lungo i bronchi. I noduli neri rappresentano i linfonodi dell’ilo metastatizzati. La neoplasia colpisce quasi esclusivamente i fumatori ed è più sensibile alla chemioterapia rispetto alla radioterapia od alla
Carcinoma polmonare a piccole cellule Lembi di piccole cellule blu scuro con scarso citoplasma
Carcinoma a grandi cellule Tumore scarsamente differenziato
Stadiazione del carcinoma polmonare Stadio 1: < 3 cm, con o senza metastasi linfonodali ipsilaterali o > 3 cm senza metastasi linfonodali Stadio 2: > 3 cm con metastasi linfonodali Stadio 3: Infiltra la pleura e le strutture adiacenti o con metastasi linfonodali controlaterali o con
Carcinoide bronchiale Non correlato al fumo Uguale incidenza nei due sessi Crescita endoluminale Origina da cellule neuroendocrine Metastasi linfonodali nel 40% Metastasi epatiche nel 5 -10% (s. da carcinoide) Sopravvivenza a 5 -10 anni del 50 -95% Può far parte di una neoplasia endocrina multipla
Metastasi polmonari Le metastasi sono più frequenti dei tumori primitivi, sono multiple, interessano generalmente la periferia e non causano ostruzione delle vie aeree. I noduli mostrano
Leiomiosarcoma dell’utero metastatico Tipici noduli multipli di 1 cm. I sarcomi metastatizzan o al polmone senza dare metastasi linfonodali
Metastasi di carcinoma mammario La perdita funzionale è scarsa per l’interessament o nodulare e non massivo del polmone
Metastasi da carcinoma duttale della mammella I carcinomi metastatizzano spesso per via linfatica. Anche il carcinoma prostatico infiltra i linfatici interlobulari e gli spazi linfatici sottopleurici
- Slides: 134