Flc Cgil Cisl Scuola Uil Scuola Snals Confsal

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Flc Cgil – Cisl Scuola – Uil Scuola – Snals Confsal 20 maggio 2016

Flc Cgil – Cisl Scuola – Uil Scuola – Snals Confsal 20 maggio 2016 SCIOPERO DELLA ini SCUOLA -Rinnovare ill Ccnl - Superare le emergenze Ata -Cambiare la legge 107/2015

No al bonus docenti (1) Il bonus –attribuito dal DS- comprime la libertà di

No al bonus docenti (1) Il bonus –attribuito dal DS- comprime la libertà di insegnamento, limita le prerogative collegiali e sindacali e pertanto ne chiediamo la cancellazione La nota Miur n. 1804 del 19 aprile 2016 sulle modalità di gestione del bonus persevera nell’errore Vogliamo una gestione partecipata e contrattata dei 200 milioni di euro stanziati per la valorizzazione professionale in un contesto che promuova la collegialità come modello per migliorare la qualità della didattica

No al bonus docenti (2) -Il bonus deve essere finalizzato a riconoscere gli incarichi

No al bonus docenti (2) -Il bonus deve essere finalizzato a riconoscere gli incarichi e le attività deliberate dal Collegio Docenti e spetta alla contrattazione d’istituto definire i criteri di ripartizione delle risorse -A questo fine è necessario che il DS convochi il tavolo delle trattative per un’Intesa sindacale sui criteri quantitativi di assegnazione del bonus -In caso di indisponibilità del DS al confronto le RSU insieme alle OO. SS. territoriali assumeranno le opportune iniziative vertenziali per attività antisindacale

No alla chiamata diretta Dopo la sottoscrizione del contratto sulla mobilità si attende la

No alla chiamata diretta Dopo la sottoscrizione del contratto sulla mobilità si attende la sequenza negoziale sull’assegnazione dei docenti dagli ambiti alle scuole: • nostra pregiudiziale nella trattiva è che non siamo disposti a firmare alcun contratto che preveda la chiamata diretta; • siamo invece disponibili a discutere una tabella con criteri e misurazioni oggettive che regolino l’assegnazione: -con titoli culturali e didattici e -fermo restando l’anzianità che deve avere la sua consistenza e considerazione.

Riconoscimento del lavoro Ata Si chiede: • una diversa politica degli organici e l’istituzione

Riconoscimento del lavoro Ata Si chiede: • una diversa politica degli organici e l’istituzione di un organico funzionale di istituto; • la cancellazione delle disposizioni che impediscono di sostituire gli assenti; • lo sblocco del turn over; • l’introduzione della figura dell’assistente tecnico anche nelle scuole del primo ciclo; • il bando dei concorsi per i DSGA; • la ripresa dei processi di mobilità professionale interna

Basta precariato Si chiede il superamento definitivo completa del lavoro precario -il riconoscimento pieno

Basta precariato Si chiede il superamento definitivo completa del lavoro precario -il riconoscimento pieno di chi ha maturato diritti all’impiego per aver prestato servizio per almeno 36 mesi (limite posto dalla Corte di Giustizia Europea) da supplente e per aver acquisito titoli validi alla stabilizzazione. -piano pluriennale di immissioni in ruolo di tutti i precari della scuola

I ricorsi contro la 107 Flc Cgil-Cisl Scuola-Uil Scuola-Gilda e Snals unitariamente hanno presentato

I ricorsi contro la 107 Flc Cgil-Cisl Scuola-Uil Scuola-Gilda e Snals unitariamente hanno presentato ricorso contro i seguenti aspetti della legge 107/2015: • il piano straordinario di immissioni in ruolo che esclude molti precari, il personale dell’infanzia e ATA (udienza Tar Lazio 19 maggio) • la carta del docente che esclude il personale precario, gli educativi e gli Ata (in attesa di pronuncia del Tar Lazio) • l’anno di formazione e prova a cui devono sottoporsi anche coloro che hanno avuto passaggio di ruolo (udienza Consiglio di Stato 23 giugno)

siti ri e Qu enda er gge f e r le su 07 1

siti ri e Qu enda er gge f e r le su 07 1 Comitato di valutazione Si chiede che venga abolito il punto che affida al Comitato di valutazione l’individuazione dei criteri per la distribuzione del bonus finalizzato alla valorizzazione del personale docente. Si tratta del comma 129, punto 3. Chiediamo che vengano abrogati anche commi 126, 127 e 128. Conseguenze dell’abrogazione Il bonus rimane a disposizione della scuola e viene gestito dalla contrattazione. Il Comitato di valutazione ritorna ad essere composto solo da Docenti e DS e a valutare solo i docenti che devono essere confermati in ruolo

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ti i i s e r Qu enda er gge f e r le su 07 1 La chiamata diretta Chiediamo che vengano aboliti il comma 18 e i commi da 79 a 83, laddove si stabilisce la “chiamata diretta” dei docenti da parte del dirigente. Con la legge 107, infatti, il docente, viene chiamato dall’ambito territoriale alla scuola, a discrezione dei Dirigente Scolastico, avrà un incarico triennale non rinnovabile, e, se il dirigente, in base a una modifica del Ptof, riterrà che il docente non gli serve più, lo potrà allontanare. Conseguenze dell’abrogazione I Docenti torneranno ad essere assegnati alle scuole con criteri oggettivi e non a discrezione di una sola persona. Si ridà dignità alla professione e non la si condiziona al volere del dirigente.

siti ri e Qu enda e er ref legg su 07 1 L’alternanza scuola-lavoro

siti ri e Qu enda e er ref legg su 07 1 L’alternanza scuola-lavoro Chiediamo che venga abrogato il comma 33, che impone, senza alcuna flessibilità, che gli studenti dei tecniciprofessionali e dei licei svolgano rispettivamente 400 e 200 ore in azienda: una quota fissa che di fatto cancella ogni valenza educativa, perché stabilita al di fuori di qualunque progetto formativo deciso dalla scuola. Conseguenze dell’abrogazione L’alternanza scuola lavoro rimane un obbligo per tutte le scuole superiori, ma si lascia alle istituzioni scolastiche l’autonomia di fissare il numero di ore inserendole del PTOF

siti ri e Qu enda er gge f e r le su 07 1

siti ri e Qu enda er gge f e r le su 07 1 Finanziamenti alle scuole Chiediamo, infine, l’abrogazione dei commi 145 e 148 che riguardano la concessione di un credito di imposta a chi finanzia una scuola pubblica o privata. Si viola così il precetto costituzionale del “senza oneri per lo stato”. Infatti gli sgravi fiscali sono un onere per l’intera collettività (lo Stato) Peraltro le liberalità andrebbero a beneficio delle singole scuole: le scuole delle zone più svantaggiate non sarebbero certo le beneficiarie di tali offerte allargando la distanza fra zone ricche e zone povere Conseguenze dell’abrogazione Rimarrebbe la possibilità di elargizioni liberali ma solo per le scuole statali e per tutto il sistema statale: sarebbe poi lo Stato a distribuire le donazioni liberali secondo le necessità delle singole scuole e dei singoli territori

La Carta dei Diritti e le iniziative della Cgil I quesiti referendari sulla legge

La Carta dei Diritti e le iniziative della Cgil I quesiti referendari sulla legge 107 si intrecciano con l’iniziativa lanciata dalla Cgil per la presentazione di una legge di iniziativa popolare per un nuovo statuto dei lavoratori: la “Carta dei diritti universali del lavoro”. La Cgil ha inoltre proposto 3 referendum, a sostegno delle legge di iniziativa popolare, per abrogare : • Il lavoro accessorio (voucher); • Le norme che limitano la responsabilità solidale in tema di appalti; • Le norme che limitano il reintegro sul posto di lavoro in caso di licenziamento senza giusta causa Il filo rosso che lega l’iniziativa di categoria e quella confederale è la tutela dei diritti e della dignità dei lavoratori.

Si al rinnovo contrattuale (1) Per effetto del blocco dei contratti (dal 2009), del

Si al rinnovo contrattuale (1) Per effetto del blocco dei contratti (dal 2009), del taglio delle risorse per la contrattazione integrativa, della revisione delle dinamiche di carriera (ad es. per i neo assunti della scuola): • la retribuzione media pro-capite di fatto è passata dai 30. 570 euro del 2009 ai 29. 130 del 2014 comportando una riduzione dei salari reali individuali di 1. 440 euro (dati Conto Annuale Mef) • L’erosione dei salari per effetto dell’inflazione (Ipca) che nel periodo dal 2009 al 2015 è stata dell’ 8, 5% (dati Istat) ha comportato una perdita media pro-capite pari a 11. 500 euro • Per recuperare quanto perso (2009 -2015) occorrerebbe un aumento di 220 euro medi mensili

Si al rinnovo contrattuale (2) • L’alibi governativo della mancanza dell’accordo sui Comparti per

Si al rinnovo contrattuale (2) • L’alibi governativo della mancanza dell’accordo sui Comparti per rinnovare i Contratti dei pubblici è ormai caduto • Il 5 aprile 2016 è stata sottoscritta l’ipotesi di Accordo quadro sui comparti del Pubblico Impiego. E’ nato il Comparto dell’Istruzione e Ricerca (Scuola Università Ricerca Afam). La scuola avrà la sua specifica sezione contrattuale • La nostra piattaforma è pronta da un anno • Le linee di orientamento unitarie FLC Cgil CISL Scuola UIL Scuola SNALS e Gilda sono una buona base per la piattaforma unitaria confederale

Si al rinnovo contrattuale (3) Le nostre idee forza • Difesa del potere d’acquisto

Si al rinnovo contrattuale (3) Le nostre idee forza • Difesa del potere d’acquisto del salario, salvaguardia degli scatti di anzianità, equiparazione dei diritti fra lavoratori stabili e precari, inclusività contrattuale • Professione docente da valorizzare attraverso: funzione unica, progressione di carriera non solo per anzianità, emersione dell’orario sommerso, equiparazione professionale al livello europeo • Professione ATA da valorizzare attraverso: revisione della tabella organica, mobilità professionale, revisione dei profili, inclusione organica e funzionale del lavoro ATA nel PTOF

SCIOPERO NAZIONALE DELLA SCUOLA indetto da Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal

SCIOPERO NAZIONALE DELLA SCUOLA indetto da Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal il 20 maggio 2016 svuotiamo le scuole, riempiamo le piazze!