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 • Lezioni 25 -26 • 3 aprile 2017

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Presentazioni • OGGI • Accorroni su sopravvenienza • Russo su William James • Jansen

Presentazioni • OGGI • Accorroni su sopravvenienza • Russo su William James • Jansen Favazzi sui determinables

Concludiamo la trattazione del cap. 5 di Lowe • Abbiamo considerato: • (A) Difendere

Concludiamo la trattazione del cap. 5 di Lowe • Abbiamo considerato: • (A) Difendere il dualismo (non cartesiano) delle sostanze sulla base dell’ ‘unity argument’ (§ 5. 2) • Passiamo adesso a • (B) Difendere, contro il Causal closure argument, l’idea che una persona non è solo ombra di sostanza, ma sostanza genuina, ossia ha poteri causali (§§ 5. 3 -59) • Ossia, difesa di INTERACTIONIST substance dualism

 • Lowe vuol far vedere che, pur accettando l’interazionismo, possiamo salvare addirittura questo

• Lowe vuol far vedere che, pur accettando l’interazionismo, possiamo salvare addirittura questo CCP molto forte (p. 100/ = (1 H) p. 53): • (4) No chain of event-causation can lead backwards from a purely physical effect to antecedent causes some of which are non-physical in character. • Mentre invece L. respinge (p. 101) questo: • (6) Any cause of a purely physical effect must belong to a chain of event-causation that leads backwards from that effect. • Il punto cruciale: in (4) si negano eventi fisici che abbiano cause non fisiche. Ma per evento fisico qui si intende ‘evento particolare’ nella terminologia usata per il modello 2 per la downward causation presentato in lezioni precedenti, lasciando aperta la possibilità che ci siano effetti fisici che NON SONO EVENTI PARTICOLARI ‘eventi generici’ (mia terminologia) o ‘facts’ o ‘general states of affairs’ (Lowe)) • NB: questa possibilità verrebbe meno, se venisse accettato (6), che dice che ogni catena causale (“any cause”) coinvolgente effetti fisici è costituita soltanto da eventi (particolari)

§ 5. 7: Volizioni come cause di eventi generici (fatti) • L. difende l’idea

§ 5. 7: Volizioni come cause di eventi generici (fatti) • L. difende l’idea che le volizioni sono cause di eventi generici (fatti) quali il mio alzare il braccio (ma non il mio alzare il braccio precisamente così e cosà) (p. 110). Questo è argomentato in modo analogo a quello che abbiamo visto discutendo il modello 2 e Yablo • Quindi la causazione mentale è (1) FACT causation, (2) INTENTIONAL causation (perché il contenuto della volizione (‘I to raise my arm’) corrisponde al successivo evento generico (il mio braccio che si alza) • Se non postuliamo la volizione come causa mentale, il particolare movimento del braccio risulterebbe una mera coincidenza, in quanto prodotto di diverse serie di eventi neurali paralleli e indipendenti. • Facciamo un passo indietro ai §§ 5. 5 -5. 7

§ 5. 5: Volizioni non identiche a eventi neurali • Qui si argomenta in

§ 5. 5: Volizioni non identiche a eventi neurali • Qui si argomenta in dettaglio che la volizione/decisione D non può essere identificata con un pacchetto di eventi neurali N, perché: • Possiamo immaginarci che c’è D. ma al posto di N c’è un diverso ma simile pacchetto N* • avremmo avuto invece del bodily movement B, un altro movimento B* • Ma B* sarebbe comunque stato del tipo ‘alzata di braccio’; cioè possiamo vedere D, ma non N, come causa di un certo evento generico • Quindi D ed N hanno un diverso profilo causale

§ 5. 6 volizioni non realizzate da eventi neurali • Per lo stesso motivo

§ 5. 6 volizioni non realizzate da eventi neurali • Per lo stesso motivo non possiamo considerare D come realizzato da N • Perché il realizzato dovrebbe ereditare le sue caratteristiche/capacità causali dal realizzatore • Ma come avviamo visto il profilo causale di D è diverso da quello di N

§ 5. 8 (SKIP? ) • Qui Lowe vuole difendersi da un potenziale problema.

§ 5. 8 (SKIP? ) • Qui Lowe vuole difendersi da un potenziale problema. • Consideriamo un toro che si infuria per l’agitamento di un panno rosso, che di fatto è scarlatto piuttosto che cremisi • La causa della furia è l’agitamento di un panno rosso. • Ma diremmo che tale agitamento è non identico e non realizzato da un agitamento di panno scarlatto? Lowe vuole evitare di rispondere sì e mantenere che il caso della causazione mentale è diverso. • Io risponderei sì anche in questo caso. l’agitamento di un panno rosso è generico rispetto al più specifico evento agitamento di panno scarlatto. Non c’è rapporto di realizzazione, ma solo di genere/specie

§ 5. 9 • Le volizioni sono libere, cioè non causate • Non causate

§ 5. 9 • Le volizioni sono libere, cioè non causate • Non causate come eventi quantici quali un decadimento di atomo di radio • Ma non casuali perché basate su ragioni (nei casi tipici di deliberazione) • Tutti temi sviluppati nella parte II

 • Lezione 27 • 4/4/2017

• Lezione 27 • 4/4/2017

 • Presentazioni di oggi • Federica Pancotti su identità personale • Angela Casciano

• Presentazioni di oggi • Federica Pancotti su identità personale • Angela Casciano su tropismo, universalismo e Heil vs. Orilia