FEDERICO II STUPOR MUNDI Federico II nasce il

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FEDERICO II: STUPOR MUNDI Federico II nasce il 26 Dicembre 1194 a Jesi nelle

FEDERICO II: STUPOR MUNDI Federico II nasce il 26 Dicembre 1194 a Jesi nelle Marche da Enrico VI “Tedesco” e da Costanza D‘Altavilla “Normanna”. Egli ha la fierezza, la durezza e l’alterigia della razza germanica e l’ardire, lo spirito di iniziativa e il temperamento avventuroso dei normanni. Dopo la morte del padre nel 1197, Costanza affidò il figlio di 3 anni a Pietro Da Celano, conte della Marsica (Abruzzo). A Federico è destinata l’eredità del regno dell’Italia Meridionale. Quando morì anche la madre, nel 1198 viene incoronato re di Sicilia, Duca di Puglia e Principe di Capua sotto la tutela del pontefice Innocenzo III.

La giovinezza � Federico II trascorse la sua infanzia in Umbria. Per i primi

La giovinezza � Federico II trascorse la sua infanzia in Umbria. Per i primi anni visse a Foligno vicino Assisi, dove fu battezzato. In occasione del battesimo suo padre lo vide per la seconda volta, poi nel 1197 morì. � Federico fu un uomo molto colto e amante della cultura e della caccia, si circondò di poeti, letterati, filosofi e scienziati. � Parlava sei lingue: latino, italiano, tedesco, francese, arabo e greco. Si pensa che tra i suoi precettori ci fosse un filosofo arabo.

L’adolescenza � Federico visse la sua adolescenza in Sicilia � Si dice che vagasse

L’adolescenza � Federico visse la sua adolescenza in Sicilia � Si dice che vagasse libero da qualunque sorveglianza, per i vicoli del mercato e i giardini della capitale mezzo africana. � Anche se è poco probabile che l’erede al trono vivesse in questo modo, è lecito pensare che abbia avuto un’educazione non tradizionale, dovuta anche ai suoi precettori. � Il 26 Dicembre 1208 Federico compì 14 anni e uscì dalla tutela papale assumendo il potere nelle sue mani. Su consiglio del Papa nell’agosto 1209 sposò la venticinquenne Costanza d’Aragona, vedova del re d’Ungheria Emerigo.

L’incoronazione � Federico II poté essere riconosciuto unico pretendente alla corona imperiale solo il

L’incoronazione � Federico II poté essere riconosciuto unico pretendente alla corona imperiale solo il 27 luglio 1214 quando Filippo Augusto Re di Francia, alleato di Federico, sbaragliò Ottone IV alleato degli inglesi. � Fu incoronato per ben tre volte: Re di Germania a Magonza; Re dei romani ad Aquisgrana; imperatore a Roma dal papa Onorio III. � L’ultima cerimonia fu solenne: l’imperatore giurò di difendere la chiesa e venne unto con l’olio consacrato. Federico si mostrò alla folla adorno della mitra, del diadema, del mantello di Ruggero II e le mani, coperti da preziosissimi guanti, impugnavano lo scettro, la spada e un globo sormontato dalla croce, i simboli della sua indiscussa autorità.

Le passioni � Filosofia, scienze della natura, poesia erano le passioni di Federico. In

Le passioni � Filosofia, scienze della natura, poesia erano le passioni di Federico. In ogni caso, probabilmente il suo passatempo preferito era la caccia. � La praticava con i leopardi, ospiti fissi del serraglio che seguiva l’imperatore in tutti i suoi spostamenti. Ma sopra ogni altra cosa prediligeva la caccia con i falconi. Ne possedeva a centinaia, affidati alle cure dei falconieri. � Era sempre alla ricerca di nuove specie e di procedimenti per migliorare la razza e le tecniche di caccia. � Federico cacciava ogni volta che se ne presentava l’occasione, la caccia tuttavia non era solo un’attività fisica.

La morte � Fu proprio durante una partita di caccia, alla fine di novembre

La morte � Fu proprio durante una partita di caccia, alla fine di novembre del 1250 che avvertì il primo attacco della malattia che lo portò alla morte; infatti cadde vittima di una grave patologia addominale, forse dovuta a malattie trascurate, durante un soggiorno in Puglia; secondo Guido Bonatti, invece, sarebbe stato avvelenato. � Stando al racconto di un cronista, l'imperatore, sentendosi in punto di morte, volle indossare l'abito cistercense e dettare così le sue ultime volontà nelle poche ore di lucidità. Il testamento, dettato alla presenza dei massimi rappresentanti dell'Impero, reca la data del 17 dicembre 1250.

FEDERICO II di SVEVIA La corte, l’istruzione e la cultura

FEDERICO II di SVEVIA La corte, l’istruzione e la cultura

Introduzione Federico II fu al tempo stesso un uomo medievale ma anche moderno. Il

Introduzione Federico II fu al tempo stesso un uomo medievale ma anche moderno. Il medioevo si esprimeva in lui nella conoscenza del mito imperiale, la sua modernità era presente nella sua apertura ad integrazioni culturali ed equilibri politici sempre nuovi. Il suo atteggiamento intellettuale lo portava al concetto dell’unità della conoscenza e dell’universalità del sapere umano, per cui abolì la differenza fra religioni. Senza discriminazione di razza e di fede, la sua corte accolse tutti i principali uomini di cultura che in quel momento erano portatori delle maggiori teorie di avanguardia.

La corte di Federico II è stata il punto d’incontro di almeno quattro culture:

La corte di Federico II è stata il punto d’incontro di almeno quattro culture: quella greca, quella latina, quella araba e quella ebraica. Federico II fu circondato da illustri matematici come Leonardo Fibonacci e di studiosi della nascente astronomia come Michele Scoto, ma anche da musicisti, medici, legislatori e filosofi. Molti dei suoi collaboratori furono anche bravissimi poeti, e furono tra i primi, in Italia, a scrivere poesie non in latino. Federico II nella sua corte produceva gioielli, stoffe, abiti, tappeti, strumenti musicali, selle, armi e prodotti destinati all’arredamento dei castelli.

L’istruzione �Fondò l’Università di Napoli, fonte di scienze, seminario di dottrine, crocevia culturale del

L’istruzione �Fondò l’Università di Napoli, fonte di scienze, seminario di dottrine, crocevia culturale del Regno di Sicilia. La nascita dello Studium venne decretata dall'imperatore Federico II nel 1224. Creata per volere stesso dell'imperatore, l'Università di Napoli è considerata la prima università laica in Europa di tipo statale. �Riordinò la scuola medica salernitana, dove fu istituita la prima cattedra di anatomia. Il periodo aureo della Scuola iniziò nell’XI secolo con l’arrivo a Salerno di Costantino l’Africano che introdusse nell’insegnamento importanti opere arabe. Si stava affermando l’alchimia: disciplina esercitata congiuntamente alla medicina, quindi rientrante sotto la specializzazione della Scuola di Salerno. Scuola medica Università Salernitana di Napoli

La cultura Federico II fu chiamato dai suoi contemporanei Stupor Mundi appellativo che deriva

La cultura Federico II fu chiamato dai suoi contemporanei Stupor Mundi appellativo che deriva dalla sua inestinguibile curiosità intellettuale, che lo portò ad approfondire filosofia, astrologia, matematica, algebra, medicina e scienze naturali. Scrisse anche un libro, un manuale sulla falconeria, il De arte venandi cum avibus che fu uno dei primi manoscritti con disegni di tema naturalistico. Un governante molto moderno per i suoi tempi visto che favorì la scienza e professò punti di vista piuttosto avanzati in economia. Manoscritto di Federico II

Una curiosità Federico II conservava un oggetto riccamente decorato, ritenuto tra le cose più

Una curiosità Federico II conservava un oggetto riccamente decorato, ritenuto tra le cose più care per lui. Questo oggetto era un disco metallico dorato contenente numeri e disegni impressi e animava una fanciulla che lasciava cadere sfere di cristallo su cembali di bronzo per scandire le ore. L’astrolabio

Federico II: l’impero e la chiesa

Federico II: l’impero e la chiesa

 Regno di Sicilia Il regno di Sicilia gli fu lasciato da sua madre

Regno di Sicilia Il regno di Sicilia gli fu lasciato da sua madre Costanza d’Altavilla alla sua morte. Federico riorganizzò l’amministrazione in senso assolutistico. Il regno Sicilia avrebbe dovuto diventare il centro di un impero mediterraneo. Nel 1231 emanò le Costituzioni Melfitane, codice organico di leggi, riaffermò l’autorità regia contro privilegi feudali e autonomie cittadine.

Regno Italico �Federico II ereditò il Regno d’Italia da Federico Barbarossa. Anche qui Federico

Regno Italico �Federico II ereditò il Regno d’Italia da Federico Barbarossa. Anche qui Federico tentò la carta dell’accentramento amministrativo ma si scontrò con i comuni e il papato nel 1226 convocò una Dieta a Cremona, filoimperiale, per riaffermare l’autorità sulla Lombardia. La lega Lombarda si oppose alla sua politica che tentava di riprendere diritti imperiali caduti in disuso.

Regno Germanico �Da suo padre Enrico VI di Svevia ereditò il Regno germanico. Federico

Regno Germanico �Da suo padre Enrico VI di Svevia ereditò il Regno germanico. Federico fece ampie concessioni ai principi, indebolendo la corona e accelerando il processo di disgregazione dello Stato. Combatté per quindici anni contro suo figlio Enrico, che si era ribellato, e lo rinchiuse in un castello in Puglia.

Federico II e i rapporti con il Papato Una delle spine nel fianco di

Federico II e i rapporti con il Papato Una delle spine nel fianco di Federico II fu il Papato romano. Siamo nel medioevo e c’era la volontà della Chiesa di crearsi un solido potere temporale. Il Papa paragonava la Chiesa al sole che illuminava l’Impero, paragonato alla luna. Federico invece voleva ridurre la Chiesa ad essere il suo braccio destro nelle questioni della fede. Costanza D’Altavilla, prima di morire, assegnò a Innocenzo III (1198 -1216) la tutela del piccolo Federico che egli accettò nell’ottica di fare del futuro Imperatore uno strumento del potere ecclesiastico.

 Chiesa Federico ebbe dei violenti scontri con il potere ecclesiastico, in particolare con

Chiesa Federico ebbe dei violenti scontri con il potere ecclesiastico, in particolare con i papi che avevano paura del crescente potere di un imperatore così indipendente che non volle sottomettersi al volere del papa. Nel 1224 il papa Gregorio IX lo scomunicò con il pretesto della mancata indizione di una crociata che Federico aveva promesso. Molti dei suoi avversari videro in lui incarnazione dell’Anticristo, per il suo atteggiamento indipendente e poco rispettoso nei confronti della chiesa, mentre i suoi sostenitori lo considerarono persino come un “secondo Cristo”.

Federico II & le costituzioni melfitane

Federico II & le costituzioni melfitane

Un corpus legislativo moderno �L’opera giuridica più rappresentativa della visione dello Stato e della

Un corpus legislativo moderno �L’opera giuridica più rappresentativa della visione dello Stato e della società di Federico II è senza dubbio Constitutiones Melphitanae nota anche come Liber Augustalis. �Emanate nel 1231 a Melfi, nell’attuale Basilicata, esse rappresentano il primo codice medievale inteso non solo come raccolta di leggi preesistenti ma anche come superamento della concezione feudale dello stato e come costruzione di un modello di Stato.

Tre libri �L’opera si suddivide in tre libri, ciascuno dei quali ha la sua

Tre libri �L’opera si suddivide in tre libri, ciascuno dei quali ha la sua rubrica. Il primo disciplina l’ordinamento del regno, soffermandosi in modo particolare sul ruolo del sovrano, delle magistrature e delle finanze; il secondo si occupa del diritto processuale, mentre il terzo comprende norme eterogenee che lambiscono il diritto privato, penale e feudale.

La limitazione dei poteri dei feudatari � «Proibiamo ai chierici, ai conti, ai baroni

La limitazione dei poteri dei feudatari � «Proibiamo ai chierici, ai conti, ai baroni e alle gerarchie minori di svolgere nelle loro terre le funzioni che spettano al maestro giustiziere. Noi vogliamo che soltanto i magistrati da noi prescelti, e solo in nome nostro, amministrino i diritti regi e quelli dei sudditi»

Il diritto processuale �La funzione di giustizia non era riservata al solo monarca, ma

Il diritto processuale �La funzione di giustizia non era riservata al solo monarca, ma spettava anche a ciascuno dei tanti ordinamenti particolari vigenti nel Regno. I grandi signori fondiari, infatti, esercitavano la potestà banale di giustizia nei riguardi degli abitanti del loro dominio; la Chiesa vantava non soltanto la giustizia signorile nelle terre che costituivano i benefici attribuiti alle dignità ecclesiastiche per l'esercizio del loro ministero, ma anche una competenza esclusiva sia su quanti appartenevano al clero sia in materie temporali che presentavano inscindibili connessioni con quelle spirituali.

La tutela dell’ambiente La salute pubblica � «Vogliamo proteggere la salubrità dell’aria, patrimonio divino,

La tutela dell’ambiente La salute pubblica � «Vogliamo proteggere la salubrità dell’aria, patrimonio divino, con lo zelo della Nostra previdenza – per quanto possibile – ordinando che a nessuno in futuro sia permesso porre a macerare lino o canapa nelle acque vicine meno di un miglio a qualunque città o castrum, affinché da ciò non derivi, come abbiamo saputo per certo, l’inquinamento dell’aria. Chi lo avrà fatto perda lo stesso lino immerso e la canapa, che saranno confiscati dalla corte. Prescriviamo, inoltre, che le sepolture dei morti che non sono chiusi in urne siano profonde mezza canna »

Luoghi federiciani

Luoghi federiciani

Il Castello Ursino Il castello ha pianta quadrata con corte centrale con torri angolari

Il Castello Ursino Il castello ha pianta quadrata con corte centrale con torri angolari all'incirca quadrate. L'aspetto originario del castello appare fortemente alterato dalle numerose e profonde trasformazioni e modifiche subite all'esterno ed all'interno dal complesso nel corso dei secoli, fino alla recente utilizzazione carceraria cui si deve la sovra elevazione e la copertura complessiva con grandi spioventi di tegole. Il Castello di Augusta Costruito su progetto dell'architetto Riccardo da Lentini, a sud del porto di Catania, l'edificio ha una forma rigorosamente geometrica, tipica dei castelli federiciani. I lavori iniziarono tra il 1239 -1940 e durarono un decennio; la pianta, è quadrata con quattro corpi di fabbrica regolari disposti intorno al cortile centrale. Agli spigoli del castello sono poste quattro torri cilindriche.

Castello di Trani Famoso per essere stato scelto da Manfredi, figlio di Federico II

Castello di Trani Famoso per essere stato scelto da Manfredi, figlio di Federico II di Svevia, come scrigno per suggellare il suo matrimonio con la principessa Elena d'Epiro, il maniero custodisce il fascino della storia ma anche delle leggende cavalleresche di voce in voce sono giunte al presente. Il Castello si fa teatro di numerose manifestazioni, tra cui la particolare rievocazione storica del Matrimonio di Manfredi che ricrea le atmosfere medievali del tempo.

Castello di Brindisi Il castello federiciano consisteva in un edificio a pianta quadrangolare dotato

Castello di Brindisi Il castello federiciano consisteva in un edificio a pianta quadrangolare dotato di torrioni angolari e circondato da fossato sui lati verso terra; la tradizione vuole che Federico abbia soggiornato qui insieme alla seconda moglie Jolanda di Brienne nell'appartamento imperiale cui si accedeva da una porta affacciata sul gran cortile sormontata da una statua dell'imperatore. Oggi il castello è sede del Comando Militare della Marina.

Castel del Monte Per la sua importanza storica e per il suo interesse architettonico,

Castel del Monte Per la sua importanza storica e per il suo interesse architettonico, il Castello del Monte è stato dichiarato patrimonio dell’umanità dall'Unesco nel 1996. Una delle eredità più concrete di Federico II è l’importante rete di castelli che aveva la funzione di controllo, gestione e difesa del territorio e evidenziava un uso sapiente di arte e architettura.

La cattedrale d'Altamura è una delle poche costruzioni sacre volute da Federico, non fu

La cattedrale d'Altamura è una delle poche costruzioni sacre volute da Federico, non fu vista ultimata da lui. La prima pietra fu posta nel 1232 contemporaneamente alla fondazione della città; la costruzione della chiesa andò molto a rilento e solo nel Trecento, a più di cinquant’anni dalla morte dell’Imperatore, poté fregiarsi del magnifico portale, uno dei più belli di Puglia. Egli la concepì come un "unicum“ architettonico, al pari del Castel del Monte.

 Classe III C IPSEOA F. Todaro 2015/2016

Classe III C IPSEOA F. Todaro 2015/2016