FABIO ARNABOLDI Il sistema di rating interno di
FABIO ARNABOLDI Il sistema di rating interno di Unicredit Convegno “La nuova direttiva europea in materia di adeguatezza patrimoniale delle banche” organizzato con il patrocinio della Facoltà di economia dell’Università di Firenze, Auditorium dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze venerdì 11 novembre 2005
Il sistema di rating interno: l’esperienza del Gruppo Unicredit FABIO ARNABOLDI Responsabile Strategie e Politiche Creditizie Convegno LA NUOVA DIRETTIVA EUROPEA IN MATERIA DI ADEGUATEZZA PATRIMONIALE DELLE BANCHE GESTIONE DEI RISCHI, RATING INTERNI, RUOLI DEI CONFIDI, STRATEGIA DI DOMANDA E OFFERTA DEL CREDITO PER LE PMI Firenze, 11 novembre 2005, Auditorium dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze
Agenda L’organizzazione creditizia eccellente La costruzione del sistema di rating interno Gli utilizzi del sistema di rating interno - a presidio del rischio specifico di controparte - a presidio del rischio di portafoglio Scenario evolutivo 3
La misurazione del rischio è alla base della gestione attiva del credito. Misurare non è solo questione di tecnicalità, ma coinvolge il modo di fare credito ed in particolare i processi ed i presidi organizzativi. GESTIONE ATTIVA DI PORTAFOGLIO SECURITISATION MISURA ANALITICA DEL RISCHIO Organizzazione eccellente del credito RATING CREDIT DERIVATIVES TASSO DI SEVERITY CAPITAL ALLOCATION RISK ADJUSTED PERFORMANCE MEASUREMENTS 4 CORRELAZIONI
L’organizzazione creditizia eccellente si realizza attraverso la coerenza tra presidi organizzativi, segmenti di clientela e tipologie di rischio… Gestione strategica Top down rischio di portafoglio Politiche e strategie creditizie Organizzazione creditizia eccellente Gestione operativa Bottom up Erogazione Gestione andamentale Recupero differenziazione degli strumenti per segmento di clientela 5 rischio specifico di controparte
RETE GESTORI DIREZIONE …e garantisce il presidio del rischio di controparte e di quello di portafoglio. Politiche di accantonamento Allocazione capitale Accettazione/rifiuto Condizioni Rating erogazione Sel ezi one dei cre diti MERCATO Politiche creditizie PERDITE ATTESE CAPITALE Mo ASSORBITO dell o di por taf ogli o Sistemi di incentivazione Modello Controllo di Gestione Redditività risk adjusted Portafoglio in default Portafoglio in bonis RATING INTERNI Rinn ovo 6 Score andamentale Con trol lo dei cre diti
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Uni. Credito Italiano ha segmentato la clientela in ottica commerciale e di rischio e predisposto, per ogni segmento, i migliori strumenti atti a misurare il merito creditizio di controparte. 8
Oggi i rating sono costruiti sulla base di tutte le informazioni disponibili. Rappresentano l’apice di un processo evolutivo partito con le sole analisi quantitative, successivamente integrate con valutazioni qualitative, andamentali e settoriali previsionali. CORPORATE 1997 ANALISI DI BILANCIO 1998 ANALISI QUALITATIVA 2000 SCORE PD RATING ANALISI ANDAMENTALE 2003 Nel 2005 ricalibrazione PD con introduzione Past due ANALISI SETTORIALE PREVISIONALE 9
Tre sono le aree di massima attenzione spesso sottovalutate in fase di sviluppo e implementazione del sistema di rating interno Qualità dei dati sia del campione di sviluppo in termini di robustezza e rappresentatività sia in fase di alimentazione nel continuo Documentazione in termini di replicabilità del processo (continuità aziendale) Validazione interna ai fini dei garanzia di elevati standard / performance nel tempo 10
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Il sistema di rating interno è parte integrante del processo di valutazione del merito di credito… In sintesi: Analisi cliente Analisi andamentale Score di bilancio storico e prospettico Score qualitativo Rating Integrato P. D. Score andamentale Analisi operazione E. A. D. Analisi garanzie L. G. D. EL = PD x LGD x EAD E. L. [*] SINTESI DEL RISCHIO PERDITA ATTESA [*] Expected Loss: valore della perdita attesa su un dato orizzonte temporale (nella fattispecie un anno) 12
… guida la determinazione delle facoltà di delibera e… UBI: dati esemplificativi ES. , 000 € Nominale= 1. 200 Ante 07/2004 Condirezione Regionale Post 07/2004 Classe di Rating Valore nominale corretto per il rischio Competenze 1 4 7 960 1200 2016 Filiale Condirez. Regionale Direzione Regionale 13
…differenzia il processo di rinnovo. Semplificato Definizione Il rinnovo consiste nella proroga della validità per una certa durata delle linee creditizie della controparte. Prima Modo indistinto Dopo Legate alla rischiosità Per la “clientela virtuosa” è previsto che si possa attivare un “processo di rinnovo automatizzato” senza particolari incombenze operative per il gestore che segue la relazione. Tale processo è guidato da contenuti prettamente creditizi ma deve offrire anche spunti valutativi sull’andamento del business ed è pertanto sempre sottoposto alla conferma da parte del gestore. Vantaggi Standard Riduzione incombenze prettamente operative, al fine di: • favorire la relazione con il cliente Analisi approfondita della controparte sotto gli aspetti quantitativi, qualitativi e gestionali. • concentrazione sulle controparti più rischiose Di norma viene effettuata annualmente in fase con la data di revisione degli affidamenti. Anticipato Per la clientela rischiosa al verificarsi di una serie selezionata di eventi segnalateci di peggioramento del profilo di rischio del cliente, viene richiesta al gestore una revisione anticipata della posizione, al fine di decidere con tempestività di variare o meno la posizione del rischio ESEMPIO 14
L’utilizzo dei rating innova fortemente le modalità di predisposizione ed i contenuti della reportistica per l’alta direzione fornendo una chiave di lettura prospettica. Analisi Ex-post: al tempo t+1 esame della situazione al tempo t Analisi Ex-ante: al tempo t esame della situazione al tempo t+1 S/I 15
I rating costituiscono l’input fondamentale del modello di portafoglio sulle cui risultanze si definiscono le politiche creditizie e le politiche di redditività risk adjusted (RAPM) Posizione di mercato Rating + Trend macroeconomici MODELLO DI PORTAFOGLIO Perdite attese Perdite inattese 16 Previsioni di settore Politiche creditizie Rischio ambientale
Ma gli interessi del rating interno vanno ben al di là dell’attività dell’area crediti, interfacciandosi con l’attività dell’audit…. . La distribuzione dei rating per filiali e all’interno delle filiali per portafogli di gestori fa emergere situazioni di rischiosità attesa anomale su cui concentrare l’attività dell’Audit (non più quindi semplicemente a campione, ma mirata) 17
…. e con la contabilità, in particolare alla luce dell’introduzione dei nuovi principi contabili. Le misure di rischio contribuiscono alla determinazione dell’impairment collettivo ed analitico dei crediti 18
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Scenario evolutivo Evoluzione del rapporto banca-impresa IMPRESA BANCA Bassa qualità informativa ed elevato frazionamento dei rapporti bancari ASIMMETRIA INFORMATIVA Scarsa compartecipazione del sistema bancario alle dinamiche aziendali Effetti del Nuovo Accordo sul Capitale IMPRESA BANCA RAPPORTO INTEGRATO Stabile - Duraturo - Trasparente 20
Scenario evolutivo Evoluzione del rapporto banca-impresa Crescita del livello di sofisticazione dell’industria bancaria Rende più efficienti i presidi e quindi migliora la qualità del servizio reso al cliente Miglioramento nelle misurazioni dei rischi Miglioramento delle strategie business/prodotto Miglioramento della qualità dell’attività di risk management Maggiore integrazione nel rapporto Banca - Impresa 21 Stimola la gestione attiva nei rapporti con l’impresa favorendone la comprensione dei bisogni
Scenario evolutivo IMPRESA RAPPORTO INTEGRATO BANCA Stimolo verso iniziative di creazione di valore § § § Gestione attiva della creazione di valore per la clientela (customer value management) Efficienza dei processi di erogazione e maggiore oggettività nella valutazione Pricing corretto per il rischio Gestione attiva nel rapporto Banca - Impresa Progresso della cultura finanziaria …………. . Sviluppo di un sistema economico “sano” 22
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