FABBISOGNO FINANZIARIO E BUDGET di CASSA a cura
FABBISOGNO FINANZIARIO E BUDGET di CASSA (a cura del Dott. Maurizio Berruti)
REDDITIVITA’ Riclassificazione S. PATRIMONIALE LIQUIDITA’ Riclassificazione C. ECONOMICO a V. A. GESTIONE OPERATIVA BUDGET di CASSA VALORE AGGIUNTO Per ottenere gli INDICI di BILANCIO e da questi il per individuare gli algoritmi dei cash flows. FABBISOGNO FINANZIARIO di natura consuntiva; per una visione dinamica si deve utilizzare il Strumento che fornisce una duplice analisi : reddituale e della liquidità BUSINESS PLAN
Per comprendere il concetto di FABBISOGNO FINANZIARIO si deve, prima spiegare il CICLO del CIRCOLANTE CICLO MONETARIO CICLO TECNICO 0 30 60 90 100 120 150 160 giorni 1 2 3 1 2 Fatturazione 4 5 3 4 Acquisto merci Lavorazione Conservazione Riordino merci Pagamento Md. O - servizi Pagamento merci Inizio consegne Incasso
Come si passa dai giorni ai numeri per calcolare il FABBISOGNO FINANZIARIO Individuando le variabili, tra loro interdipendenti, che lo influenzano e cioè: RICAVI FORBICE VENDITE COMMERCIALE FABBISOGNO FINANZIARIO S. T. O. velocità rotazione magazzino Determinata dalla differenza Media gg gg incasso Media gg gg pagamenti aumento Poiché nel tempo queste variabili possono presentarsi: stabili diminuzione allora si verificheranno 81 (cioè 3 alla IV) diverse situazioni di fabbisogno finanziario
Per l’analisi della liquidità, se riferita ad un anno, ci si avvale del: BUDGET di CASSA Questo strumento viene considerato il più importante fra tutti quelli di analisi, utilizzabile da qualsiasi tipologia di azienda (anche dalle famiglie), per ottimizzare il costo del denaro, le risorse monetarie e conoscere l’entità delle linee di credito necessarie a supportare il processo produttivo. La quasi totalita’ dei dati viene raccolta dal C/Economico (ricavi = entrate e costi = uscite) e deve tener conto: Aliquote IVA Principio della competenza sia sugli acquisti che sulle vendite); cioè quando effettivamente i costi/ricavi producono movimenti nella liquidità; Stato Patrimoniale limitatamente alle poste che producono movimenti di cassa Escludere i costi che non hanno riflessi monetari la quota TFR (per leaziende che non obbligate per legge all’accantonamento e gli ammortamenti
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Dopo l’inserimento, per competenza, dei costi/ricavi ed il calcolo dei relativi oneri finanziari, si ottiene la seguente tabella 7
Dopo aver registrato i dati consuntivi si ottiene la tabella di confronto con le previsioni che segnala eventuali scostamenti 8
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