EXPERTEAM PROGETTO BIOTECH 1 Regione Veneto LINEA DI
EXPERTEAM PROGETTO BIOTECH 1 Regione Veneto – LINEA DI RICERCA N. 14 Inquinamento virale in acqua e loro sedimenti: l’utilizzo della PCR nelle determinazioni analitiche di adenovirus quale indice di qualità.
Experteam nasce nel 1996 per opera dei biologi Angelo De Bortoli e Federica Schiavon con una serie di kit innovativi in biologia molecolare per la ricerca di virus, batteri, protozoi e per la ricerca di malattie genetiche e tumori. ATTIVITA’: • ricerca • produzione • commercializzazione kit diagnostici
PRINCIPALI SETTORI DI ATTIVITA' • Diagnostica genetica (microdelezioni cromosoma Y in pazienti oligo e azoospermici, X fragile, fattori della coagulazione, emocromatosi) • Diagnostica virale (HPV, CMV) • Diagnostica batterica e parassitaria (m. tuberculosis e complex, b. burgdorferi, ch. pneumoniae, p. carinii, t. gondii, g. lamblia) • Diagnostica oncologica (linfomi B e T, traslocazioni cromosomiche) • Determinazione di microorganismi negli alimenti (salmonella e listeria) • Diagnostica e monitoraggio ambientale • Organizzazione e coordinamento corsi specialistici
SCOPO DEL PROGETTO studio per la successiva produzione e messa in commercio di kit diagnostici basati su metodologie di biologia molecolare per la determinazione di virus, batteri e protozoi nelle acque costiere, lagunari, fluviali e di scarico al fine di determinare: • il rischio di contrarre patologie dall’uso ricreativo delle acque analizzate (D. P. R. 155 del 1988: attuazione della direttiva 76/160/CEE relativa alla qualità delle acque di balneazione) • gli indici di qualità delle acque sulla base dei microrganismi e virus presenti • l’efficienza di sistemi di depurazione • un determinato ceppo batterico o virale definendone quindi anche l’origine (traceability).
VIRUS ENTERICI virus escreti tramite le feci, caratterizzati dall’abilità ad infettare principalmente i tessuti del tratto respiratorio e gastrointestinale dell’uomo e dei mammiferi Norwalk Epatite A virus Poliovirus Enterovirus Rotavirus Adenovirus Reovirus Coxsackievirus Echovirus
DETERMINAZIONE DI ENTEROVIRUS NELLE ACQUE metodo tradizionale: coltura cellulare nuove biotecnologie: RT-PCR • tecnicamente complesso • tecnicamente semplice • lungo (10 -30 gg. 1 -3 passaggi BGM) • rapido • costoso • poco costoso • non sufficientemente sensibile • altamente sensibile e specifico
METODO TRADIZIONALE PRELIEVO CAMPIONE POSITIVO: Presenza di enterovirus CONCENTRAZIONE E DECONTAMINAZIONE TECNICA DELL’ IMMUNOFLUORESCENZA I PASSAGGIO SU COLTURA CELLULARE Monostrato di cellule BGM (Buffalo Green Monkey). Sono cellule di rene di scimmia verde africana che hanno particolare suscettibilità per i virus enterici. EFFETTO CITOPATICO ASSENTE: Probabile assenza di virus enterici CAMPIONE NEGATIVO: Presenza di virus enterici e Assenza di enterovirus CAMPIONE POSITIVO: Presenza di enterovirus II PASSAGGIO SU COLTURA CELLULARE EFFETTO CITOPATICO PRESENTE: Presenza di virus enterici TECNICA DELL’ IMMUNOFLUORESCENZA EFFETTO CITOPATICO ASSENTE: Probabile assenza di virus enterici CAMPIONE NEGATIVO: Presenza di virus enterici e Assenza di enterovirus CAMPIONE POSITIVO: Presenza di enterovirus EFFETTO CITOPATICO PRESENTE: Presenza di virus enterici III PASSAGGIO SU COLTURA CELLULARE Tale metodo richiede da un minimo di 10 ad un massimo di 30 giorni. EFFETTO CITOPATICO ASSENTE: TECNICA DELL’ IMMUNOFLUORESCENZA CAMPIONE NEGATIVO: Presenza di virus enterici e Assenza di enterovirus CAMPIONE NEGATIVO: Assenza di virus enterici e di enterovirus
FASI DI MESSA A PUNTO DEL METODO per la determinazione mediante PCR di enterovirus, adenovirus, HAV • Ricerca bibliografica • Ottimizzazione della procedura di estrazione di RNA e DNA • Ottimizzazione della fase di retrotrascrizione-amplificazione (scelta primers, determinazione t. annealing, etc) • Reperimento ed analisi di controlli positivi • Campionamento ed analisi di campioni ambientali • Confronto tra metodologie PCR e metodi tradizionali
RT-PCR per l’analisi di ENTEROVIRUS in campioni di acque di scarico all’uscita dai depuratori protocollo singolo step protocollo PCR nested 1 2 3 4 5 6 7 8 CN CP 9 10 11 12 13 14 15 16
PCR per l’analisi di ADENOVIRUS in campioni di acque di scarico all’uscita dai depuratori protocollo singolo step TIPIZZAZIONE ADENOVIRUS (sierotipi 40/41) protocollo PCR nested
PROTOCOLLO OTTIMIZZATO ENTEROVIRUS ADENOVIRUS • prelievo campione • concentrazione campione • saggio su coltura cellulare / (1 passaggio BGM) • estrazione RNA virale • retrotrascrizione • estrazione DNA virale / • PCR (I° ampl. ) • PCR nested (II° ampl. ) • elettroforesi gel agarosio
RISULTATI CAMPIONI ENTEROVIRUS (I° P BGM) ADENOVIRUS (TQ) acqua superficiale EC IF PCR PCR 40/41 9721 POS POS POS 9552 NEG POS 9554 NEG POS 1397 NEG POS 1398 NEG NEG 1728 NEG POS NEG 2213 NEG NEG 2219 NEG POS NEG 2389 NEG POS 2558 NEG NEG 0485 POS POS / 0321 POS POS / acqua scarico 0706 POS NEG 8970 NEG POS NEG 9761 NEG POS 2405 NEG POS 2450 NEG POS TOT. CAMPIONI 17 TOT. POSITIVI 3 ENTEROVIRUS TOT. POSITIVI 14 ADENOVIRUS
RT-PCR per l’analisi di HAV in campioni di acque di scarico all’uscita dai depuratori protocollo singolo step CP CN B protocollo PCR nested CP CN RT-PCR per l’analisi di REOVIRUS in campioni di acque di scarico all’uscita dai depuratori protocollo singolo step CN CP B protocollo PCR nested CN 1 2 3
PROTOCOLLO OTTIMIZZATO HAV REOVIRUS • prelievo campione • concentrazione campione • estrazione RNA virale • retrotrascrizione • PCR (I° ampl. ) • PCR nested (II° ampl. ) • elettroforesi gel agarosio
Analisi di 39 campioni di acqua di scarico prelevati all’uscita dei depuratori di 11 differenti siti nel periodo aprile –agosto ’ 05. CAMPIONI ANALIZZATI POSITIVI ADENOVIRUS POSITIVI ENTEROVIRUS POSITIVI HAV 20 TQ 12 (60%) 1 (5%) 0 (0%) 19 IP 1 (5, 3%)* 2 (10, 5 %)* 0 (0%) 13 (33, 3%) 3 (7, 7%) 0 (0%) TOT. 39 *I campioni positivi agli enterovirus sono stati analizzati mediante PCR specifica per determinare se si trattava di poliovirus, coxsackie o echovirus, l’analisi ha escluso la presenza di poliovirus.
VANTAGGI RISCONTRATI NELLA RICERCA DI ADENOVIRUS RISPETTO ENTEROVIRUS E HAV: • maggiore sensibilità • materiale genetico di partenza DNA • non necessaria la coltura cellulare CONCLUSIONI la ricerca di adenovirus, quali indicatori di inquinamento fecale, è più semplice e sensibile rispetto a quella di enterovirus, mentre la determinazione di HAV sembra non essere significativa dato che nessuno dei campioni analizzati è risultato positivo a tale determinazione.
MESSA A PUNTO DI METODICHE PER PCR QUANTITATIVA
REAL TIME PCR metodica SYBR GREEN Curve di amplificazione di 5 diluizioni (106, 105, 104, 103, 102 copie di genoma virale) del DNA plasmidico clonato contenente la sequenza 5’ UTR di Enterovirus
REAL TIME PCR metodica TAQ-MAN Curve di amplificazione di 5 diluizioni (106, 105, 104, 103, 102, 10 copie di genoma virale) del DNA plasmidico clonato contenente la sequenza 5’ UTR di Enterovirus
Analisi su due campioni d’acqua concentrata già risultati positivi per la presenza di enterovirus con il kit Experteam “Enterovirus kit 1” Si sono determinati: 1) la quantità di carica virale presente mediante real time PCR 2) lo specifico ceppo (poliovirus, coxsackie o echovirus) mediante sequenziamento L’analisi quantitativa effettuata mediante Real Time PCR metodica Sybr Green determinava una presenza di virus nei campioni concentrati 5000 volte pari a 0. 2 e 0. 3 UFP/ml (Unità Formanti Placca / ml). L’analisi di sequenza ha necessitato la messa a punto di un nuovo protocollo in grado di amplificare regioni variabili tra i diversi ceppi di enterovirus. Le tre regioni analizzate e sequenziate sono state : 5’NTR, VP 1 -2 C, VP 1 -2.
Sequenza ottenuta dall’amplificato 5’NTR del campione 1 L’analisi in Gene Bank ha determinato Campione 1: Coxsackievirus B 1 Campione 2: Pur non giungendo ad una specifica tipizzazione si è potuto escludere che si trattasse di un enterovirus di origine umana già descritto in letteratura.
REAL TIME PCR metodica SYBR GREEN Analisi di campioni Determinazione di adenovirus in campioni già risultati positivi mediante pcr qualitativa. Curve di amplificazione degli standard CT = 27 → [500 copie/ml] CT = 34 → [5 copie/ml]
Discussione Il confronto tra la determinazione mediante PCR qualitativa e Real Time PCR per la determinazione di enterovirus e adenovirus ha dimostrato come la PCR qualitativa risulti più sensibile rispetto alla Real Time. D’altra parte tutti i protocolli qualitativi utilizzati in questa fase erano “nested” mentre i protocolli Real Time erano tutti a singolo step. Un confronto tra la procedura quantitativa Taq-Man rispetto alla Sybr Green ha dimostrato una maggiore sensibilità per la Sybr Green. Ulteriori prove vanno però effettuate utilizzando maggiore quantità di acidi nucleici nella miscela di amplificazione.
DETERMINAZIONE DI ADENOVIRUS NEL CAMPIONE DI SEDIMENTO MEDIANTE NESTED PCR
INIBITORI DELLA PCR NEL SEDIMENTO Nell’ambito dell’amplificazione di adenovirus per l’eliminazione dell’effetto inbitore sono state provate 4 diverse procedure: 1. aggiunta di polivinilpolipirrolidone (PVPP) durante la procedura di estrazione 2. aggiunta di PVPP alla miscela di amplificazione 3. aggiunta della proteina di “T 4 gene Protein” alla miscela di amplificazione 4. diluizione da 1/10. 000 del DNA estratto I risultati migliori si sono ottenuti con le procedure 3 e 4: • l’aggiunta della “T 4 gene Protein” permette di non diluire il DNA estratto • la procedura di diluizione non necessita dell’aggiunta di un ulteriore reagente. Non permette, però, di conoscere a priori il fattore di diluizione ideale per ogni campione 1 2 3 4 5 6 7 Campioni con aggiunta della T 4 Gene 32 Protein 8 9 10 1112 13 1415 16 Campioni diluiti da 1: 10000
L’utilizzo dello strumento “Fast. Prep Instrument” (prodotto da Q-Biogene) ha reso notevolmente più semplice, sensibile e ripetibile l’estrazione del DNA e del RNA da sedimento rispetto ad altri metodi finora utilizzati.
CONCLUSIONI ATTIVITA’ DI RICERCA (sett. 04 – dic. 05) • Messa a punto di 6 kit in PCR qualitativa (enterovirus, poliovirus, adenovirus 40 e 41, HAV e reovirus) e 2 kit in PCR quantitativa (enterovirus e adenovirus) • La determinazione mediante PCR di adenovirus risulta la migliore come indice di contaminazione ambientale in quanto più sensibile, rapida e semplice, sia in acque concentrate che nel sedimento, rispetto alla ricerca di altri virus o microrganismi • Data la complessità delle matrici (acque concentrate e sedimenti) va posta particolare attenzione nella fase di estrazione degli acidi nucleici soprattutto per la presenza di inibitori della Taq-polimerasi • I laboratori italiani che si occupano di monitoraggio ambientale hanno dimostrato forte interesse per l’attività svolta, questo fa intuire un notevole successo di mercato dei prodotti e servizi sviluppati in tale ricerca.
Analisi delle acque di scarico, prelevati all’uscita dei depuratori di 11 differenti siti già precedentemente analizzate, con l’aggiunta delle determinazioni di reovirus, norwalk virus e rotavirus. - campione negativo + campione positivo / campione non analizzato
L’analisi dei reovirus sono state effettuate sia sul campione TQ (campione di acqua sottoposto solamente al trattamento di decontaminazione e concentrazione) sia sul campione BGM (campione di acqua al quale è stato effettuato anche un passaggio di coltura cellulare su cellule BGM): nessun campione è risultato positivo. L’analisi di norwalk e rotavirus è stata effettuata solamente sul campione TQ in quanto tali virus non crescono su una coltura di cellule BGM. SITO 7 Campione 20504479 TQ Data prelievo ROTAVIRUS 27/04/05 + Nested SITO 3 Campione 6497 TQ Data prelievo NORWALK 05/07/05 ? Nested SITO 8 Campione 20508843 TQ Data prelievo NORWALK 02/08/05 ? Nested L’analisi del sito 7 ha rilevato positività ai rotavirus, il dato è stato successivamente confermato mediante sequenziamento. L’analisi dei siti 3 e 8 ha rilevato una probabile positività ai norwalk virus, il dato dovrà essere confermato mediante sequenziamento.
SITO 3 6497 SITO 3 9805 50°C 53°C 55°C 57°C 60°C Marcatore SITO 4 9382 Rotavirus Campione probabilmente positivo da verificare mediante sequenziamento SITO 8 8843 SITO 7 4479 50°C 53°C 55°C 57°C 60°C 53°C 55°C marcatore Norwalk virus Campione positivo, verificato con sequenziamentro
Sequenza dell’amplificato di rotavirus
Analisi dei risultati ottenuti e confronto tra la positività riscontrate ai diversi virus analizzati, alla presenza di E. coli (determinazione effettuata per noi da ARPAV) ed al tipo di disinfezione presente nei diversi siti E. Coli (UFC/100 ml) UFC: unità formanti colonia
E. Coli (UFC/100 ml) Na. Cl. O → ipoclorito di sodio CH 3 CO 3 H → acido peracetico
I dati ottenuti hanno confermato ulteriormente come gli adenovirus risultino i migliori indicatori di contaminazione virale delle acque e che il trattamento di disinfezione migliore risulti quello con ipoclorito di sodio rispetto all’utilizzo di acido peracetico o al trattamento con radiazioni UV. Interessante l’analisi del sito 4, dove ad un’elevata presenza di E. coli si somma la positività all’analisi di enterovirus (unico sito positivo), la positivita’ ad adenovirus e l’utilizzo di radiazioni UV come metodo di disinfezione.
Scelta dei siti di campionamento Sono stati scelti 10 siti lagunari di campionamento, nei quali sono stati prelevati 10 litri d’acqua e 100 gr di sedimento mediante una benna o un carotatore, in base alla possibile presenza o meno di virus Enterici -Sito SA 1: Mulino Stucky - Canale dei Lavraneri -Sito SA 2: Rialto - Canal Grande -Sito SA 3: Ospedale Fatebenefratelli - Rio di Zecchini -Sito SA 4: Ospedale SS. Giovanni e Paolo - Fondamenta nuove -Sito SA 5: Santa Marta - Rio delle Terese -Sito SA 6: Ca’ Giustiniani - Rio delle Eremite -Sito SA 7: Marghera - Canale Vittorio Emanuele -Sito SA 8: Fusina - Naviglio del Brenta -Sito SA 9: Marghera (zona industriale) - Canale dei Petroli -Sito SA 10: Arsenale - Canale di San Pietro • Siti SA 3, SA 4 e SA 10 probabilmente positivi perchè situati nelle vicinanze di Ospedali • Siti SA 2, SA 5 e SA 6 probabilmente positivi perchè localizzati in canali nei quali vengono scaricate acque reflue • Siti SA 1 e SA 7 probabilmente negativi perchè situati in aree con notevole ricambio d’acqua • Siti SA 8 e SA 9 presi in considerazione perchè vicini alla zona industriale di Marghera e Fusina
SA 3 SA 4 SA 2 SA 10 SA 5 SA 6 SA 1
SA 9 SA 8 SA 7
Carotatore utilizzato per i prelievi di sedimento Benna utilizzata per i prelievi di sedimento
I campioni di acqua prelevati da ogni sito (10 L) sono stati conservati a +4°C per un periodo massimo di due giorni. Sono stati sottoposti al trattamento di decontaminazione e concentrazione, quindi utilizzati per inoculare un monostrato di cellule BGM di coltura cellulare. Sono stati considerati positivi ai virus enterici i campioni che determinavano effetto citopatico dopo un unico passaggio su coltura cellulare (10 giorni). I campioni di sedimento prelevati da ogni sito (100 gr) sono stati conservati a -20°C per un periodo massimo di due giorni. E’ stata quindi effettuata l’estrazione del DNA mediante il Fast. DNA® SPIN Kit for Soil e il Fast. Prep® Instrument (Qbiogene) e dell’RNA mediante il Fast. RNA Pro Soil Direct Kit e il Fast. Prep® Instrument (Qbiogene). I campioni di DNA ed RNA estratti sono stati analizzati mediante i vari kit Experteam per la determinazione qualitativa dei diversi virus enterici.
Tabella risultati sedimento e acque Sito H 2 O effetto citopatico SA 1 +/+ + - SA 2 SA 3 SA 4 SA 5 SA 6 SA 7 SA 8 SA 9 SA 10 Sedimento Adenovirus Enterovirus + + +/- Sedimento HAV Reovirus Rotavirus Norwalk virus + + - - + + + -
Conclusioni relative ai dati sui sedimenti I siti nei quali si riscontra una maggiore positività ai virus Enterici (Adenovirus, HAV e Rotavirus) sono i siti SA 1 ed SA 4. Il sito SA 4 è situato nelle vicinanze dell’Ospedale SS. Giovanni e Paolo. Le acque reflue dell’Ospedale vengono scaricate direttamente in acqua ed è probabile che contengano una maggiore quantità di virus, quindi è plausibile che questo sia maggiormente contaminato rispetto ad altri. E’ da chiarire, invece, la causa della positività del sito SA 1. Il sito SA 3 mostra una debole positività agli Enterovirus nel sedimento e un debole effetto citopatico nelle acque. Questo dato può indicare una correlazione tra presenza di virus nel sedimento e nell’acqua circostante e può confermare l’ipotesi che il sedimento funga da serbatoio di virus presenti nell’acqua. I siti SA 2, SA 6 ed SA 10 sono positivi ai Rotavirus, probabilmente perché le acque reflue della zona sono scaricate direttamente in acqua e nei canali nei quali è stato effettuato il campionamento non vi è un grande ricircolo d’acqua. L’acqua del sito SA 8 ha una temperatura superiore alla media, data la presenza degli scarichi della centrale elettrica, e questo può spiegare la positività ai Rotavirus ma non ad altri virus enterici, dato che i Rotavirus sono riscontrati più frequentemente alle temperature più elevate. Il sito SA 5 è risultato negativo per tutti i virus Enterici a RNA. I siti SA 7 e SA 9 sono risultati negativi a tutte le analisi per i virus Enterici a RNA probabilmente perché situati in una zona con grande ricircolo d’acqua e nella quale non vi è scarico di acque reflue.
Conclusioni Dall’analisi dei dati riportati in tabella risulta come la determinazione qualitativa di adenovirus nel sedimento risulti di poca rilevanza, dato che tutti i siti analizzati sono risultati positivi. Sarà quindi necessario effettuare la medesima analisi mediante real time PCR (PCR quantitativa) al fine di individuare una possibile scala del livello di inquinamento. Particolarmente interessante in tale ambito risultano invece le determinazioni di HAV e rotavirus, in quanto i campioni di acqua analizzati precedentemente erano sempre risultati negativi a tali virus. Nessun campione analizzato è invece risultato positivo per l’analisi di norwalk virus e reovirus. Appare quindi evidente, anche se in via preliminare, come il significato dei diversi virus enterici rilevabili mediante PCR assuma valore diverso a seconda del tipo di campione analizzato (acqua o sedimento). I dati relativi al sedimento risultano comunque di difficile interpretazione non essendo ancora stata effettuata alcuna analisi in PCR sui campioni di acqua corrispondenti. Ulteriori informazioni si potranno ottenere dall’analisi mediante real time PCR di acqua e sedimento.
PROTOTIPI KIT ALLESTITI
Adenovirus Kit 1 RQ Sistema completo per la quantificazione di Adenovirus in campioni ambientali mediante Real Time PCR. La determinazione quantitativa oltre ad indicare un potenziale rischio sanitario, soprattutto per le categorie a rischio quali bambini, anziani, pazienti immunosoppressi, costituisce un indice di qualità dell’acqua per il suo utilizzo in ambito potabile, ricreativo e lavorativo. Campioni d’acqua Concentrazione Estrazione DNA PCR QUANTITATIVA Risultato : copie di genoma di Adenovirus presenti nel d’acqua concentrato per ml campione
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