Evidenze basate sulla ricerca fondanti una sensibilit per
Evidenze basate sulla ricerca fondanti una sensibilità per la dimensione religiosa nel trattamento Kenneth I. Pargament Dipartimento di Psicologia Bowling Green State University kpargam@bgsu. edu Firenze, Italia 4 Maggio 2011
Programma della giornata v Evidenze basate sulla ricerca fondanti una sensibilità per la dimensione religiosa nel trattamento v Un modello per comprendere e valutare la religiosità e la spiritualità nella vita del paziente v Valutare religiosità e la spiritualità del paziente v Rivolgersi alla religiosità e alla spiritualità del paziente
Albert Ellis sulla Religione “Ovviamente lo psicoterapeuta sano ed efficace non dovrà assecondare l’orientamento religioso del paziente né provare ad aiutare questi pazienti a vivere con successo la loro religione, poiché questo equivarrebbe a convivere con successo con la loro malattia emotiva” (p. 15; The Case against Religion).
Disinteresse terapeutico v Lukoff, Turner, and Lu (1992) “I professionisti della salute mentale hanno teso a ignorare o patologizzare le dimensioni religiosa e spirituale della vita. . . [Come risultato] le persone che portano in trattamento i loro problemi religiosi e spirituali sono spesso visti come portatori di segnali di malattia mentale”
Ragioni della tensione fra Religione e Sanità v Mancanza di religiosità tra i professionisti della salute
I professionisti della salute sono WEIR v. W v. E v. I v. R v. D – western (=occidentali) - educated (=istruiti) - industrialized (=di società industrializzate) - rich (=ricchi) - democratic (=democratici)
Ragioni della tensione fra Religione e Sanità v Mancanza di religiosità tra i professionisti della salute v Religioni in competizione
Values of Health and Religion Empirismo v Individualismo v Scetticismo v Autonomia v Pragmatismo v Salute fisica e mentale v • • • Fede Amore Umiltà Affidamento Trasformazione Astinenza/pazienza
Ragioni della tensione fra Religione e Sanità v Mancanza di religiosità tra i professionisti della salute v Religioni in competizione v Mancanza di conoscenze
Mancanza di formazione/training v Solo il 15% dei percorsi di specializzazione in psicologia clinica negli USA e in Canada offrono un corso su religione e spiritualità
Perchè considerare le questioni spirituali? v. I pazienti vogliono una cura sensibile alla dimensione spirituale
Rose et al (2001) Journal of Counseling Psychology v 74 utenti intervistati, provenienti da 9 centri di consulenza v Solo il 18% dice di preferire che le questioni religiose e spirituali non siano discusse durante la consulenza
Bisogni spirituali degli utenti v Lindgren and Coursey (1995) v Al 65% delle persone con malattie mentali importanti piacerebbe parlare dei propri dubbi spirituali col terapeuta v Il 35% parla con il terapeuta dei propri dubbi spirituali col terapeuta
Perchè considerare le questioni spirituali? v I pazienti vogliono una cura sensibile alla dimensione spirituale v Molte persone si rifanno alla spiritualità in momenti di stress
Il Sacro come una risorsa sul Volo 232 “L’aereo si stava muovendo in modo meno definito. Comprendevo che non si trattava di qualcosa di buono poiché le hostess erano più agitate… La persona accanto a me meno quattro minuti disse ‘Non ce la faremo’… Notai la suora davanti a me che stava pregando il rosario. Mi sono ricordato di avere una croce in tasca. L’ho tirata fuori e l’ho tenuta in mano per il resto del viaggio” v “Ho fatto molta meditazione buddista nella mia vita, e questo mi ha aiutato nello stare concentrato sulla mia consapevolezza. Ero completamente focalizzato sulla posizione reclinata” v
Modi più comuni per COPE (=fronteggiare lo stress) v Conway (1985 -1986) v Donne (caucasiche e di colore) con problemi medici v Il modo più comune per affrontare lo stress era la preghiera v La preghiera un modo ancora più frequente di quanto non lo fossero il riposare, il cercare informazioni, il prendere farmaci e l’andare dal medico.
Fronteggiare l’ 11 settembre v Schuster et al. (2001) v Il 90% del campione nazionale di americani ha cercato consolazione e supporto dalla religione
La spiritualità tra le persone con malattia mentale seria Tepper et al. (2001) v Intervistate oltre 400 persone con malattia mentale seria v L’ 80% faceva fronte ai propri sintomi e ai problemi quotidiani attraverso la religione v Il 65% ha trovato utile il coping religioso v Il 30% ha detto che la religione era la risorsa più importante v Maggiore era il coping religioso minori nel tempo erano il senso di frustrazione, la sintomatologia depressiva, l’ostilità e il numero stesso di ospedalizzazioni v
Perchè considerare le questioni spirituali? I pazienti vogliono una cura sensibile alla dimensione spirituale v Molte persone si rifanno alla spiritualità in momenti di stress v v La spiritualità è stata studiata come correlata a migliori esiti in termini di salute
La frequentazione in chiesa come un predittore di mortalità v Hummer et al. (2000) v. Campione nazionale di adulti v. Una maggiore frequentazione della chiesa è associata a un incremento di 7 anni nell’aspettativa di vita v. Tra gli afro-americani la maggiore frequentazione della chiesa è associata a un incremento di 14 anni nell’aspettativa di vita
Meditazione spirituale in pazienti con mal di testa vascolare (Wachholtz & Pargament, 2005) v v 83 studenti universitari con mal di testa vascolaresecondo I criteri della Società Internazionale di Mal di testa (1988) Assegnazione random a 4 gruppi v v v Meditazione spirituale (per es. “Dio è pace" “Dio è gioia” ) Meditazione secolare focalizzata sulla propria interiorità (“sono contento” “Sono gioioso”) Meditazione secolare focalizzata sulla natura esterna (“L’erba è verde” “La sabbia è morbida”) Rilassamento Muscolare Progressivo Tecnica praticata per 20 minuti al giorno per quattro settimane Valutato il cambiamento nella frequenza del mal di testa, nella tolleranza al dolore, nell’umore, nella sensazione di controllo sul mal di testa
Mal di testa Occorrenza del mal di testa prima e durante l’intervento
Mal di testa Analisi dei diari con gli episodi di mal di testa
Tolleranza al dolore
Emozioni negative
Indici di Qualità di Vita specifici per emicranie
Senso di efficacia relativamente alla gestione del mal di testa
Perchè considerare le questioni spirituali? I pazienti vogliono una cura sensibile alla dimensione spirituale v Molte persone si rifanno alla spiritualità in momenti di stress v Certa spiritualità è stata studiata come correlata a migliori esiti in termini di salute v v Certa spiritualità è stata studiata come correlata ad esiti negativi in termini di salute
Lotte spirituali v Lotte con il divino v Lotte spirituali interpersonali v Lotte spirituali intrapsichiche
Lotte col divino v “Sto soffrendo, davvero soffrendo. La mia malattia mi sta lasciando a terra, sono arrabbiato con Dio perchè non mi mette in salvo, liberandomi da questi miei legami mentali. Sono 10 anni che ho dovuto avere a che fare con questi problemi ed ho appena 24 anni. Non capisco perché continua a tirarmi su per poi farmi precipitare giù tutte le volte” (ragazzo con disturbo bipolare).
Valutare la conflittualità religiosa: Alcuni items dall’RCOPE Mi chiedo se Dio mi abbia abbandonato (Divino). v Mi sento arrabbiato con Dio (Divino). v Mi sento abbandonato dalle persone della mia chiesa (Interpersonale). v Sono in disaccordo con la mia famiglia e i miei amici circa le questioni spirituali (Interpersonale). v Mi sento confuso circa la mia fede (Intrapsichico). v Mi comporto in modo difforme dalle mie convinzioni religiose (Intrapsichico). v
Meta-Analisi di Ano and Vasconcelles (2004, Journal of Clinical Psychology) Numero di studi Conflittualità religiose ed esiti negativi in termini di salute 22 Effect Size cumulativa . 22* Intervallo di confidenza . 19 to. 24
Studi su spiritualità e salute v Misure v Salute mentale: Symptom Assessment-45 Questionnaire (Davison, Bershadsky, Bieber, Silversmith, Maruish, & Kane, 1997) v. Ossessivo-compulsivi v Ansia v. Ideazione v Depressione v. Fobie v Ostilità v Ipersensibilità paranoidea interpersonale v. Somatizzazione Conflittualità religiosa: Sottoscala delle Coping Religioso Negativo del Brief RCOPE (Pargament, Koenig, & Perez, 2000) v Supporto sociale: 6 items adattati dalla ricerca precedente v (Zimet, Dahlem, Zimet, & Farley, 1988)
Studi su spiritualità e salute v Procedura v Campione stratificato dal Survey Sampling International v Contattate 8500 persone v 1895 hanno completato l’intervista (22%) v 266 interviste sono state escluse per incompletezza dei dati
Studi su spiritualità e salute v Conclusioni v La conflittualità religiosa è associata con varie forme di psicopatologia v L’associazione fra conflittualità religiosa e psicopatologia è più forte per soggetti che hanno recentemente vissuto una malattia o un incidente
Misure (Pargament, Koenig et al. 2004) v v v v v Numero di diagnosi di malattie in atto Salute autovalutata Scala della gravità della malattia (ASA) Attività della vita quotidiana (ADL) Mini-Mental State Exam (MSE) Umore depresso Qualità di Vita Coping religioso positivo e Conflittualità religiosa Misure globali di religiosità (frequentazione della chiesa, Religiosità vissuta in privato, Importanza della religione) Caratteristiche demografiche
Conseguenze della conflittualità religiosa Studi di anziani con malattia fisica nel’arco di tempo di due anni (Pargament, Koenig, Tarakeshwar, & Hahn, 2004) v La conflittualità col divino predice un aumento dell’umore depresso, un peggioramento dello stato fisico e un peggioramento della qualità di vita dopo i controlli v La conflittualità col divino predice un aumento del 2233% del rischio di mortalità dopo i controlli v Le conflittualità predice anche una crescita-legata-allostress v
Predittori specifici di mortalità, legati alla conflittualità religiosa v “Mi chiedo se Dio non mi abbia abbandonato” (R = 1. 28) v “Dubito dell’amore di Dio per me” (R = 1. 22) v “Mi convinco che è stato il demonio a causare questo” (R = 1. 19)
Perchè considerare le questioni spirituali? v v I pazienti vogliono una cura sensibile alla dimensione spirituale Molte persone si rifanno alla spiritualità in momenti di stress Certa spiritualità è stata studiata come correlata a migliori esiti in termini di salute Certa spiritualità è stata studiata come correlata ad esiti negativi in termini di salute v La spiritualità non può essere separata dal trattamento
Un intervento sul perdono v Rye and Pargament (2002) v Studenti universitari feriti da relazioni romantiche v Intervento sul perdono su base religiosa v Intervento sul perdono su base laica v Entrambi i gruppi hanno promosso perdono e salute v Non sono emerse differenze in termini di efficacia
Strategie perdonare v Due tra le prime tre strategie adottate dal gruppo con intervento su base laica v “Ho chiesto a Dio di aiutarmi e/o sostenermi nel mio tentativo di perdonare” v “Ho pregato per la persona che mi aveva ferito e che stavo provando a perdonare”
Il “secolare” impatta sullo spirituale v Theresa Tisdale et al. (1997) v Valutazione di un trattamento in residenza psichiatrica v Interventi sull’individuo, sul gruppo, sull’ambiente, e interventi farmacologici v I pazienti in trattamento sono migliorati in termini di indici di adattamento v I pazienti in trattamento hanno sviluppato un’immagine di Dio più positiva
Tipologie di popolazioni studiate Vittime delle alluvioni del 1993 nel Midwest v Sopravvissuti del bombardamento dell’OK City v Genitori di bambini con disturbo autistico v Anziani ospedalizzati per malattia (fisica) v Operatori negli Hospice v Pazienti con pacemaker cardiaco v Afro-Americani che fronteggiavano forme di razzismo v Persone che hanno dovuto far fronte all’impatto dell’ 11 settembre v
Stereotipi sulla spiritualità v La spiritualità è una difesa psicologica contro l’ansia
La spiritualità e la ricerca di rassicurazione Studenti universitari in trattamento per un disturbo dell’alimentazione: “Lui c’è e tiene sempre gli occhi rivolti su di me. Quando accade qualcosa di bello Dio è lì. Ma quando accade qualcosa di brutto Dio è comunque là. . . Solamente sapere che qualcuno c’è lassù… qualcuno che presta attenzione. . . Mi fa sentire più al sicuro”
La spiritualità e la ricerca di significato Un giovane con tetraplegia post-traumatica: “Be’, sono messo in questa situazione per apprendere qualcosa, perchè nessun altro è in questa condizione. E’ un’esperienza istruttiva; vedo che Dio sta provando a mettere me in certe situazioni e ad aiutarmi a conoscere Lui e me stesso”
La spiritualità e la ricerca di intimità Un prete cattolico che descrive il funerale della madre: “Il funerale è stato sbalorditivo. Tutta la comunità era là. Anche moltissimi amici. Mia cugina, cieca, ha suonato il pianoforte e un mio caro amico ha fatto l’omelia. Così ci sono state delle potenti espressioni religiose e affettivo-familiari. E’ difficile distinguere le due cose”
La spiritualità e la ricerca di trasformazione Un uomo mormone che descrive la morte della moglie in un incidente stradale: “Sapevo che era stata uccisa. C’era uno sfregio sul suo polso, non sanguinava e non sentivo pulsazioni. Ho sentito che potevo tentare di rianimarla. E ho poi sentito una voce: ‘Vuoi che sopravviva come una vegetale? Lei sta bene… lasciala andare’ Quella [voce] è stata così chiara come se qualcuno in carne ed ossa mi avesse parlato”
La spiritualità e la ricerca del sacro Un bambino di 9 anni: “Mi piacerebbe trovare Dio! Ma non credo che sia semplicemente là da qualche parte, magari in attesa che lo si raggiunga con una navicella spaziale! Non è una persona, sai! E’ uno spirito. E’ come la nebbia. . . Dovrei ricordarmi che Dio è Dio e noi siamo noi. Penso che stia porvando a raggiungerlocon le mie idee quando guardò su, al cielo!” (Coles, 1990)
Stereotipi sulla spiritualità v La spiritualità è una difesa psicologica contro l’ansia v La spiritualità è una modalità passiva o evitante per far fronte allo stress (coping)
Tre stili di coping spirituale v Auto-diretto -- “Quando mi sento nervoso o in ansia, mi calmo senza far affidamento su Dio” v Delegante -- “Non penso ai vari modi per risolvere i miei problemi perché Dio provvede a risolverli per me” v Collaborativo -- “Quando cè da risolvere un problema, io e Dio lavoriamo insieme”
Chi dice che non siamo una scienza? Coping religioso collaborativo Competenze psicologiche Religiosità intrinseca Coping religioso delegante
Stereotipi sulla spiritualità La spiritualità è una difesa psicologica contro l’ansia v La spiritualità è una modalità passiva o evitante per far fronte allo stress (coping) v v La spiritualità è una forma di negazione
Spiritualità e negazione v “Da quando ho Gesù, non ho più ricordi dal passato” (prigioniero in percorso di recupero e riparazione a seguito di furti e rapine)
Spiritualità e speranza v “Va bene piangere. Va bene essere confusi. La speranza ricostruirà punti di riferimento La speranza sopravviverà ai cuori spezzati” (un pastore della Chiesa battista nella città di Oklahoma a seguito di devastanti tornadi).
Sguardo a una psicoterapia che integri la spiritualità del paziente (Spiritually Integrated Psychotherapy) v Basata su una teoria sulla spiritualità v Che tiene conto delle evidenze empiriche v Ecumenica v Trasformativa
Alcuni pericoli di una psicoterapia che integri la spiritualità del paziente v Trattare semplicisticamente la spiritualità v Operare un riduzionismo spiritualistico v Imporre dei valori
Rispetto per l’autonomia del paziente “Abbiamo bisogno di essere onesti e aperti a riguardo del nostro modo di vedere le cose, e collaborare con il cliente/paziente nel porsi obiettivi…, poi mettersi da parte e permettere alla persona di esercitare la propria autonomia e di viverne le conseguenze” (Bergin, 1995, p. 107).
Alcuni pericoli di una psicoterapia che integri la spiritualità del paziente v Trattare semplicisticamente la spiritualità v Operare un riduzionismo spiritualistico v Imporre dei valori v Sovrastimare l’importanza della riflessione sulla spiritualità a scapito di altri mezzi/percorsi
La legge dell’utensile “Quando hai un martello in mano, tutto intorno a te comincia ad assomigliare a un chiodo”
Il pericolo più grande “I modelli medico e meccanicisto hanno dato utili contributi che dovrebbero essere parte di ogni teoria integrale di psicoterapia, ma quando questi modelli stanno a fondamento delle nostre professioni, producono una psicologia sterile, priva di anima. Così, essi inintenzionalmente contribuiscono a desacralizzare ulteriormente la nostra società e “togliere l’anima” dalla vita delle persone. Non fate errori: le terapie “senz’anima” producono risultati “senz’anima”. Quando le nostre psicoterapie. . . Si permeano di quegli stessi assunti desacralizzanti che sono spesso la causa di problemi nei nostri clienti/pazienti, allora forse è arrivato il tempo di chiederci cosa stiamo facendo come terapeuti e di cercare nuovi approcci che supportano e non distruggano l’anima” (Elkins, 1995, p. 82).
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