ELEZIONI USA 2020 Biden Vs Trump Le elezioni
ELEZIONI USA 2020 Biden Vs Trump
Le elezioni presidenziali negli USA del 2020 si sono tenute il 3 novembre e sono state le 59 esime elezioni presidenziali della storia degli Stati Uniti, registrando la maggior affluenza di sempre.
Il presidente uscente Donald Trump ha annunciato di volersi candidare ad un secondo mandato per il Partito Repubblicano. Per il Partito Democratico, al termine della procedura di elezioni primarie, il partito ha proclamato Joe Biden candidato ufficiale alla Casa Bianca.
Il vincitore delle elezioni è risultato essere Joe Biden. Egli è divenuto presidente degli Stati Uniti d'America dopo essere stato eletto dal collegio elettorale il 14 dicembre 2020, con 306 voti dei grandi elettori e 81 283 485 voti del popolo, ed ha iniziato ufficialmente il suo mandato il 20 gennaio 2021.
Le accuse di Donald Trump «Abbiamo moltissime prove sul fatto che è stata la più grande frode elettorale della storia americana» . L’ex presidente ha contestato l'esito del voto in tutti gli stati chiave vinti da Joe Biden (Wisconsin, Michigan, Pennsylvania, Georgia). A proposito della Pennsylvania, la Corte Suprema ha decretato un'altra sconfitta per il tycoon: respinto il ricorso per invalidare le schede per corrispondenza e bloccare la certificazione dei risultati del voto.
Il ministro della giustizia americano William Barr ha affermato che il suo dipartimento non ha scoperto prove di brogli elettorali così diffusi da cambiare il risultato delle elezioni presidenziali. Barr smentisce così la tesi continuamente ribadita da Donald Trump, che parla di "elezioni più truccate della storia" e tuttora si rifiuta di concedere la vittoria al presidente eletto Joe Biden.
6 GENNAIO 2021 Per la prima volta dalla proclamazione dell’indipendenza nel 1776, un gruppo di cittadini americani ha dato l’assalto al palazzo del Congresso americano. Mentre senatori e deputati si trovavano riuniti per certificare l’elezione del nuovo Presidente Joe Biden, i sostenitori del Presidente uscente e candidato sconfitto, hanno fatto irruzione a Capitol Hill per contestare il risultato elettorale.
Da dove ha origine l’assalto? La "Save America March" è stata una delle manifestazioni a favore di Donald Trump, organizzata il 6 gennaio 2021. Essa si è trasformata in rivolta in cui il Campidoglio degli Stati Uniti è stato preso d'assalto. Verso le 13: 00, centinaia di partecipanti hanno lasciato l'evento per avanzare verso il Campidoglio. La folla è diventa violenta e verso le 14: 15, le barricate sono state violate e il Congresso è stato interrotto, avendo messo al riparo i suoi membri.
I manifestanti, dopo aver fatto irruzione, hanno occupato il senato causando ingenti danni, attraverso attività criminali come furto e vandalismo. Per le forze dell’ordine ci sono volute più di tre ore per riprendere il controllo, usando equipaggiamento antisommossa, scudi e manganelli. Il Congresso, successivamente, è stato riunito nuovamente per concludere le votazioni dopo che il Campidoglio è stato sgombrato dai rivoltosi.
Trump ha indebolito la sicurezza? I manifestanti sarebbero stati in possesso di mappe dell’edificio, e di video girati all’interno appositamente il giorno prima da alcuni parlamentari
Da ciò che emerge da alcuni video, la polizia avrebbe rimosso le barriere facilitando il passaggio dei manifestanti
Twitter ha deciso di sospendere in maniera permanente l’account di Donald Trump, in seguito ad alcuni suoi tweet che legittimavano l’attacco al Congresso compiuto dai suoi sostenitori, violando le regole di Twitter, le quali vietano l’istigazione alla violenza.
Nei due tweet che hanno causato la chiusura del proprio profilo, Trump affermava di non voler prendere parte all’inaugurazione di Biden, e sosteneva che i suoi sostenitori fossero «patrioti americani» a cui in futuro non bisognerà «mancare di rispetto» . Twitter ha interpretato i due messaggi come una legittimazione preventiva di nuovi attacchi contro le istituzioni statunitensi.
Trump ha risposto dicendo che Twitter è una «piattaforma di estrema sinistra» che sta cercando di «censurarlo» , ed ha aggiunto di star valutando la possibilità di creare «una nostra piattaforma» . La rimozione dell’account di Trump pone questioni molto rilevanti sulla libertà di opinione di un leader politico: diversi esperti ritengono comunque che Trump possa usare altri modi per comunicare col pubblico, e che negli anni abbia utilizzato i social network soprattutto per avvelenare il dibattito pubblico e incoraggiare odio e violenza nei confronti dei propri avversari.
La seconda procedura di impeachment contro Donald Trump, è stata avviata il 13 gennaio 2021 dalla Camera dei rappresentanti, una settimana prima della scadenza del mandato presidenziale, in seguito all'assalto al Campidoglio.
Trump è stato accusato dai democratici e anche da alcuni repubblicani di essere responsabile dell'insurrezione. Parallelamente all'impeachment, è stato invocato il 25° emendamento, ossia l’incapacità di adempiere ai propri doveri, con 223 voti favorevoli, 205 contrari e 5 astenuti. Nonostante questo il vicepresidente Mike Pence si è rifiutato di procedere con la rimozione del presidente.
I manager che hanno rappresentato l'accusa nel corso del processo per impeachment descrivono la condotta di Trump ’’un tradimento di proporzioni storiche’’ la cui responsabilità individuale è ‘’inequivocabile’’. Tuttavia, secondo la difesa il senato non avrebbe avuto più giurisdizione sull’ex presidente.
Michele Campanile IVBs Il 13 febbraio 2021, Donald Trump è stato assolto dal Senato. Sette repubblicani hanno votato contro il presidente, numero insufficiente: per la condanna sarebbero serviti almeno 17 voti. In caso di condanna si sarebbe poi passati alla decisione sulla ineleggibilità, ma con l'assoluzione l'ex presidente è libero di ripresentarsi alle elezioni fra quattro anni per tentare di tornare alla Casa Bianca.
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