Efficienza e qualit negli Enti locali I nuovi

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Efficienza e qualità negli Enti locali I nuovi compiti dei Segretari comunali e provinciali

Efficienza e qualità negli Enti locali I nuovi compiti dei Segretari comunali e provinciali Il ruolo del Segretario nell’ambito dei nuovi controlli interni negli Enti locali Antonio Meola Segretario Generale del Comune di Firenze Milano, Piazza Oberdan – Sala Merini – 25 gennaio 2013

I CONTROLLI: GENESI ED EVOLUZIONE • In Italia si è ritenuto per molti anni

I CONTROLLI: GENESI ED EVOLUZIONE • In Italia si è ritenuto per molti anni che nella pubblica amministrazione i controlli dovessero assumere carattere formale o ispettivo • Sino alle riforme degli anni ’ 90 l’azione pubblica è stata sottoposta a controlli sugli atti, di legittimità e di merito, preventivi e successivi, controlli sostitutivi e sugli organi • Tale tipologia di controlli, nata con lo Stato liberale, si è rivelata inadeguata a fronteggiare le esigenze di un nuovo modello organizzativo basato sulla gestione per obiettivi e risultati A. Meola

I CONTROLLI: GENESI ED EVOLUZIONE (2) • E’ emersa la necessità di limitare i

I CONTROLLI: GENESI ED EVOLUZIONE (2) • E’ emersa la necessità di limitare i controlli tradizionali valorizzando una nuova tipologia di controlli, interni all’amministrazione, in modo da: • Dotare l’Amministrazione ed il management di strumenti in grado di individuare gli scostamenti tra obiettivi prefissati e risultati raggiunti • Analizzare le cause • Apprestare i dovuti rimedi e le correzioni di rotta, nel rispetto del programma amministrativo A. Meola

I CONTROLLI: GENESI ED EVOLUZIONE (3) • La legge 142/90, nella sua versione originaria,

I CONTROLLI: GENESI ED EVOLUZIONE (3) • La legge 142/90, nella sua versione originaria, aveva previsto il controllo interno nella disposizione sulla revisione contabile, rendendolo facoltativo e rimettendo all’autonomia statutaria di ogni ente la decisione di introdurre il controllo di gestione e le relative modalità di controllo l Successivamente, con l’emanazione delle norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni D. Lgs. 29/93, è stato proposto a tutte le pubbliche amministrazioni un sistema di controlli interni da organizzare in piena autonomia e da attuare mediante l’istituzione di servizi di controllo interno l o nuclei di valutazione cui affidare il “compito di verificare, mediante valutazione comparativa dei costi e dei rendimenti, la corretta ed economica gestione delle risorse pubbliche, l’imparzialità ed il buon andamento dell’azione amministrativa” A. Meola

I CONTROLLI: GENESI ED EVOLUZIONE (4) • La legge 142/90, nella sua versione originaria,

I CONTROLLI: GENESI ED EVOLUZIONE (4) • La legge 142/90, nella sua versione originaria, aveva previsto il controllo interno nella disposizione sulla revisione contabile, rendendolo facoltativo e rimettendo all’autonomia statutaria di ogni ente la decisione di introdurre il controllo di gestione e le relative modalità di controllo • Il Parlamento avvertendo la necessità di riforma complessiva del sistema nel 1997 ha delegato il Governo a riordinare e potenziare i sistemi di monitoraggio e valutazione dei costi, dei rendimenti e dei risultati dell’attività svolta dalle amministrazioni pubbliche • In attuazione della delega è stato emanato il D. Lgs 286/99 mediante il quale è stato delineato un nuovo sistema dei controlli interni delle pubbliche amministrazioni A. Meola

I CONTROLLI: GENESI ED EVOLUZIONE (5) l Il nuovo ordinamento contabile e finanziario degli

I CONTROLLI: GENESI ED EVOLUZIONE (5) l Il nuovo ordinamento contabile e finanziario degli enti locali D. Lgs. 77/95 confermando il sistema dei controlli, ne ha accentuato la componente della contabilità analitica e la sua strumentalità al servizio finanziario l Il Parlamento avvertendo la necessità di una riforma complessiva del sistema, ha delegato il Governo (1997) a riordinare e potenziare i sistemi di monitoraggio e valutazione dei costi, dei rendimenti e dei risultati dell’attività svolta dalle amministrazioni pubbliche l In attuazione della delega, è stato emanato il D. Lgs. 286/99 mediante il quale è stato delineato un nuovo sistema dei controlli interni delle pubbliche amministrazioni. A. Meola

I CONTROLLI 6 l Il Tuel (Art. 147) ha rafforzato la scelta effettuata con

I CONTROLLI 6 l Il Tuel (Art. 147) ha rafforzato la scelta effettuata con il (D. Lgs. 286/99) di non obbligare gli enti locali ad omologare il proprio sistema di controlli a quello delle amministrazioni statali, limitandosi a delineare le linee guida del sistema ed i principi generali da rispettare. A. Meola

Control e management l l l l Control, nella visione anglosassone. Guida, ausilio, accompagnamento

Control e management l l l l Control, nella visione anglosassone. Guida, ausilio, accompagnamento all’azione Quindi, non solo a Feedforward (a preventivo) O a Feedback (a consuntivo) Ma soprattutto a Screening (concomitante) La programmazione, dunque, come parte del controllo e non controllo susseguente alla programmazione (Anthony) Management dal latino manus A. Meola

Il sistema delle performance La nuova frontiera: Riforma Brunetta l Il sistema di misurazione

Il sistema delle performance La nuova frontiera: Riforma Brunetta l Il sistema di misurazione e valutazione della performance determina: l le fasi, i tempi, le modalità, i soggetti e le responsabilità del processo di misurazione e valutazione l le procedure di conciliazione relative all’applicazione del sistema di misurazione e valutazione A. Meola

Il sistema delle performance La nuova frontiera: Riforma Brunetta 2 l Le modalità di

Il sistema delle performance La nuova frontiera: Riforma Brunetta 2 l Le modalità di raccordo e integrazione con i sistemi di controllo esistenti l Le modalità di raccordo e integrazione con i documenti di programmazione finanziaria e di bilancio A. Meola

Il sistema delle performance La nuova frontiera: Riforma Brunetta 3 l La diretta applicazione

Il sistema delle performance La nuova frontiera: Riforma Brunetta 3 l La diretta applicazione negli ordinamenti degli Enti locali dell’art. 11, commi 1 e 3 del D. Lgs. 150/09 per favorire forme diffuse di controllo l La trasparenza come accessibilità totale: l Alle informazioni di ogni aspetto dell’organizzazione l Agli indicatori sugli andamenti gestionali e sull’utilizzo delle risorse l Ai risultati dell’attività di misurazione e valutazione A. Meola

Dai controlli ESTERNI ai controlli INTERNI CONTROLLI ESTERNI CONTROLLI CONCOMITANTI, DIREZIONALI E CORRETTIVI CONTROLLI

Dai controlli ESTERNI ai controlli INTERNI CONTROLLI ESTERNI CONTROLLI CONCOMITANTI, DIREZIONALI E CORRETTIVI CONTROLLI INTERNI A. Meola

CONTROLLI ESTERNI (1) l Sono effettuati da un organo estraneo ed esterno all’ente o

CONTROLLI ESTERNI (1) l Sono effettuati da un organo estraneo ed esterno all’ente o all’amministrazione controllata l Sono di tipo successivo l Assumono caratteri e aspetti frequentemente di tipo giurisdizionale A. Meola

CONTROLLI ESTERNI (2) l Corte dei conti (controllo sugli atti contabili e sugli atti

CONTROLLI ESTERNI (2) l Corte dei conti (controllo sugli atti contabili e sugli atti degli agenti contabili) l Controllo sostitutivo del Governo e del Prefetto (es. omissione compiti uff. gov. ) l Controllo sugli organi l Ispettorato Dip. funzione pubblica l Ispettorato Ministero economia, ecc. A. Meola

IL CONTROLLO INTERNO l Il controllo interno presenta spesso aspetti: l Consultivi e di

IL CONTROLLO INTERNO l Il controllo interno presenta spesso aspetti: l Consultivi e di guida per gli organi di amministrazione attiva Salvo casi determinati in cui si verifichi una scissione di ruoli e responsabilità o di obbligo di denuncia alla competente Autorità A. Meola

IL PERCORSO NORMATIVO FONDAMENTALE Decreto Legislativo 286/99 Legge 142/90 Decreto Legge 174/12 Conv. L.

IL PERCORSO NORMATIVO FONDAMENTALE Decreto Legislativo 286/99 Legge 142/90 Decreto Legge 174/12 Conv. L. 213 Decreto Legislativo 150/09 Decreto Legislativo 29/93 Riforma del Titolo V Cost. Decreto Legislativo 267/00 A. Meola

Evoluzione normativa del sistema dei controlli (2) Decreto Legislativo 29/1993 ARTICOLO 20: • •

Evoluzione normativa del sistema dei controlli (2) Decreto Legislativo 29/1993 ARTICOLO 20: • • Responsabilità di risultato in capo ai dirigenti Istituzione dei servizi di controllo interno La valutazione dei risultati Il nucleo di valutazione A. Meola

Evoluzione normativa del sistema dei controlli (3) Decreto Legislativo 77/1995 ARTICOLO 39: Il CONTROLLO

Evoluzione normativa del sistema dei controlli (3) Decreto Legislativo 77/1995 ARTICOLO 39: Il CONTROLLO DI GESTIONE • Verifica sulla realizzazione degli obiettivi programmati (efficienza, efficacia, economicità) ARTICOLO 40: Le modalità del controllo di gestione • Predisposizione PEG, rilevazione dei dati, valutazione ARTICOLO 41: Il referto del controllo di gestione A. Meola

Evoluzione normativa del sistema dei controlli (4) Decreto Legislativo 286/99 Il D. Lgs. 286/99

Evoluzione normativa del sistema dei controlli (4) Decreto Legislativo 286/99 Il D. Lgs. 286/99 del 30/07/1999 ridisegna la materia dei controlli interni e della valutazione delle Pubbliche Amministrazioni Art. 1, comma 3: gli enti locali … possono adeguare le normative regolamentari alle disposizioni del decreto 286/99 nel rispetto dei propri ordinamenti generali e delle norme concernenti l’ordinamento finanziario e contabile A. Meola

Evoluzione normativa del sistema dei controlli (5) Decreto Legislativo 267/2000 ARTICOLO 147: GLI ENTI

Evoluzione normativa del sistema dei controlli (5) Decreto Legislativo 267/2000 ARTICOLO 147: GLI ENTI LOCALI, NELL’AMBITO DELLA LORO AUTONOMIA NORMATIVA ORGANIZZATIVA INDIVIDUANO STRUMENTI E METODOLOGIE ADEGUATI ALLA COSTRUZIONE DI UN SISTEMA DI CONTROLLI INTERNI (SULLA BASE DEL D. LGS. 286/99). A. Meola

ILSISTEMA DEI CONTROLLI ex D. LGS 286/99 I controlli negli EE. LL. Regolarità AMMINISTRATIVA

ILSISTEMA DEI CONTROLLI ex D. LGS 286/99 I controlli negli EE. LL. Regolarità AMMINISTRATIVA E CONTABILE VALUTAZIONE DEL PERSONALE VALUTAZIONE E CONTROLLO STRATEGICO CONTROLLO DI GESTIONE La piattaforma è costruita autonomamente da ogni singolo ente locale con l’individuazione di organi diversi A. Meola

Il controllo di REGOLARITA’ AMMINISTRATIVA E CONTABILE E’ EFFETTUATO DA UFFICI ED ORGANI GIA’

Il controllo di REGOLARITA’ AMMINISTRATIVA E CONTABILE E’ EFFETTUATO DA UFFICI ED ORGANI GIA’ PRESENTI NELL’ENTE LOCALE RESPONSABILE DEL SERVIZIO FINANZIARIO ORGANO DI REVISIONE SEGRETARIO GENERALE. . COME? E’ UN CONTROLLO NON GESTIONALE MA FINALIZZATO ALLA VERIFICA DELLA CONFORMITA’ DEGLI ATTI ALLA LEGGE IN ARMONIA CON I PRINCIPI DI REVISIONE AZIENDALE A. Meola

“Il controllo dinamico” operato dal SEGRETARIO COMUNALE O GENERALE Articolo 97 del T. U.

“Il controllo dinamico” operato dal SEGRETARIO COMUNALE O GENERALE Articolo 97 del T. U. E. L. Il Segretario comunale o generale dell’ente locale svolge assistenza giuridica-amministrativa in ordine alla conformità dell’azione amministrativa alle leggi, allo statuto e ai regolamenti A. Meola

La restauro-innovazione del D. L. 174/12 conv. in L. 213/12 • Controlli dinamici: screening,

La restauro-innovazione del D. L. 174/12 conv. in L. 213/12 • Controlli dinamici: screening, principi di revisione aziendale, controlli sulla qualità dei servizi • Controlli ispettivi e sugli atti, preventivi e successivi A. Meola

Le DELIBERAZIONI degli ORGANI DI GOVERNO - I PARERI Parere di REGOLARITA’ TECNICA RESPONSABILE

Le DELIBERAZIONI degli ORGANI DI GOVERNO - I PARERI Parere di REGOLARITA’ TECNICA RESPONSABILE DEL SERVIZIO INTERESSATO CHE NON E’ DOVUTO SE L’ATTO E’ DI MERO INDIRIZZO Articolo 49 del T. U. E. L. Parere di REGOLAR. CONTABILE Articolo 49 del T. U. E. L. SOLO NEL CASO DI IMPEGNO DI SPESA O DIMINUZIONE DI ENTRATA. ESPRESSO DAL RESPONSABILE DELLA RAGIONERIA (ABROGATO) RESPONSABILITA’ AMMINISTRATIVA E CONTABILE DI CHI HA ESPRESSO I PARERI A. Meola

LE NOVITA’ DEL D. L. 174/12 – L. 213/12 Parere di REGOLARITA’ TECNICA Articolo

LE NOVITA’ DEL D. L. 174/12 – L. 213/12 Parere di REGOLARITA’ TECNICA Articolo 49 del T. U. E. L. Parere di REGOLAR. CONTABILE Articolo 49 del T. U. E. L. RESPONSABILE DEL SERVIZIO INTERESSATO CHE NON E’ DOVUTO SE L’ATTO E’ DI MERO INDIRIZZO + 147 BIS EX 147 TUEL ATTESTA LA REGOLARITA’ E LA CORRETTEZZA DELL’AZIONE AMMINISTRATIVA RESPONSABILE DI RAGIONERIA QUALORA COMPORTI RIFLESSI DIRETTI O INDIRETTI SULLA SITUAZIONE ECONOMICO FINANZIARIA O SUL PATRIMONIO DELL’ENTE RESPONSABILITA’ AMMINISTRATIVA E CONTABILE DI CHI HA ESPRESSO I PARERI A. Meola

IL CONTROLLO DI REGOLARITA’ AMMINISTRATIVA E CONTABILE IN FASE PREVENTIVA 1 FASE PREVENTIVA DELLA

IL CONTROLLO DI REGOLARITA’ AMMINISTRATIVA E CONTABILE IN FASE PREVENTIVA 1 FASE PREVENTIVA DELLA FORMAZIONE DELL’ATTO E’ EFFETTUATO DA OGNI RESPONSABILE DI SERVIZIO: • RESPONSABILE CON PARERE DI REGOLARITA’ TECNICA • RESPONSABILE DEL SERVIZIO FINANZIARIO 1. PARERE DI REGOLARITA’ CONTABILE 2. VISTO ATTESTANTE LA COPERTURA FINANZIARIA 3. (Art. 147 bis, c. 1, Tuel) A. Meola

IL CONTROLLO DI REGOLARITA’ AMMINISTRATIVA E CONTABILE IN FASE PREVENTIVA 2 RICORDIAMO ANCHE L’ART.

IL CONTROLLO DI REGOLARITA’ AMMINISTRATIVA E CONTABILE IN FASE PREVENTIVA 2 RICORDIAMO ANCHE L’ART. 9 DEL D. L. 78/09 CONVERTITO IN L. 102/09 STABILISCE PER LE P. A. : • Al fine di evitare ritardi nei pagamenti e la formazione di debiti pregressi, il funzionario che adotta provvedimenti che comportano impegni di spesa ha l’obbligo di accertare preventivamente che il programma dei conseguenti pagamenti sia compatibile con i relativi stanziamenti di bilancio e con le regole della finanza pubblica • La violazione dell’obbligo comporta responsabilità disciplinare ed amministrativa • Qualora lo stanziamento di bilancio, per ragioni sopravvenute, non consenta di far fronte all’obbligo contrattuale, l’amministrazione adotta le opportune iniziative, di tipo contabile, amminist. o contrattuale, per evitare la formazione di debiti pregressi A. Meola

IL CONTROLLO DI REGOLARITA’AMMINISTRATIVA E CONTABILE NELLA FASE SUCCESSIVA CONDIZIONI 1. RISPETTO DEI PRINCIPI

IL CONTROLLO DI REGOLARITA’AMMINISTRATIVA E CONTABILE NELLA FASE SUCCESSIVA CONDIZIONI 1. RISPETTO DEI PRINCIPI GENERALI DI REVISIONE AZIENDALE 2. MODALITA’ DEFINITE NELL’AMBITO DELL’AUTONOMIA ORGANIZZATIVA DELL’ENTE DIREZIONE DEL SEGRETARIO OGGETTO DI CONTROLLO SONO: • • DETERMINAZIONI DI IMPEGNO ATTI DI ACCERTAMENTO DI ENTRATA ATTI DI LIQUIDAZIONE DELLA SPESA CONTRATTI E ALTRI ATTI AMMINISTRATIVI (Art. 147 bis, c. 2, Tuel) A. Meola

IL CONTROLLO DI REGOLARITA’AMMINISTRATIVA E CONTABILE NELLA FASE SUCCESSIVA 1 Il nuovo ruolo del

IL CONTROLLO DI REGOLARITA’AMMINISTRATIVA E CONTABILE NELLA FASE SUCCESSIVA 1 Il nuovo ruolo del Segretario comunale e provinciale: • il controllo di regolarità amministrativa e contabile nella fase successiva (non solo) a campione ed i principi di revisione aziendale; • L’Unità preposta al controllo strategico, che è posta sotto la direzione del Segretario comunale, (negli enti in cui non è prevista la figura del DG) elabora rapporti periodici, da sottoporre all’Organo esecutivo ed al Consiglio per la successiva predisposizione di deliberazioni consiliari di ricognizione dei programmi Secondo modalità da definire con il regolamento di contabilità in base a quanto previsto dallo Statuto (art. 147 ter, c. 2 Tuel) A. Meola

Altri compiti del Segretario generale 1 Relazione di inizio e fine mandato • “Al

Altri compiti del Segretario generale 1 Relazione di inizio e fine mandato • “Al fine di garantire il coordinamento della finanza pubblica, il rispetto dell’unità economica e giuridica della Repubblica e il principio di trasparenza delle decisioni di entrata e di spesa, le province ed i comuni sono tenuti a redigere” una relazione di fine mandato (art. 1 - bis L. 213/12 – modif. art. 4, c. 2, D. Lgs. 149/11) • “Idem” + una relazione di inizio mandato, volta a verificare la situazione finanziaria e patrimoniale e la misura dell’ indebitamento dei medesimi enti (art. 1 - bis L. 213/12 – art. 4 bis, c. 2, D. Lgs. 149/11) • Sulla base delle risultanze della relazione il Presidente della provincia o il Sindaco in carica, ove ne sussistano i presupposti, possono ricorrere alle procedure di riequilibrio vigenti A. Meola

Altri compiti del Segretario generale 2 Relazione di inizio e fine mandato • La

Altri compiti del Segretario generale 2 Relazione di inizio e fine mandato • La relazione di inizio mandato e la relazione di fine mandato sono redatte o proposte dal Responsabile del servizio finanziario o dal Segretario generale e sottoscritte dal Presidente della Provincia o dal Sindaco, rispettivamente, • entro il 90° giorno dall’inizio del mandato (art. 1 - bis L. 213/12 – art. 4 bis, c. 2, D. Lgs. 149/11) • non oltre il 90° giorno antecedente la data di scadenza del mandato (art. 1 - bis L. 213/12 – modif. art. 4, c. 2, D. Lgs. 149/11) A. Meola

IL CONTROLLO DI REGOLARITA’AMMINISTRATIVA E CONTABILE NELLA FASE SUCCESSIVA 2 • la trasmissione periodica

IL CONTROLLO DI REGOLARITA’AMMINISTRATIVA E CONTABILE NELLA FASE SUCCESSIVA 2 • la trasmissione periodica delle risultanze del controllo ai Responsabili dei servizi, unitamente alle direttive cui conformarsi in caso di riscontrate irregolarità, nonché ai Revisori dei conti, all’O. I. V. o al Nucleo di valutazione ed al Consiglio (Art. 147 bis, c. 3 Tuel) • la partecipazione all’organizzazione del sistema dei controlli interni (Art. 147, c. 4, Tuel) • il coinvolgimento attivo nel controllo sugli equilibri finanziari (art. 147 quinquies Tuel) • l’invio semestrale (per conto del Capo dell’Amministrazione) del Referto sulla regolarità della gestione alla Sez. regionale di controllo della Corte dei conti ed al Presidente del Consiglio (Art. 148 Tuel) A. Meola

Il controllo operato dall’organo di revisione Articolo 239, lett. C) del T. U. E.

Il controllo operato dall’organo di revisione Articolo 239, lett. C) del T. U. E. L. (FORMULAZIONE PRE D. L. 174/12) FUNZIONI DELL’ORGANO DI REVISIONE: vigilanza sulla regolarità contabile, finanziaria ed economica della gestione relativamente all’acquisizione delle entrate, all’effettuazione delle spese, all’attività contrattuale, all’amministrazione dei beni, alla completezza della documentazione, agli adempimenti fiscali ed alla tenuta della contabilità A. Meola

IL D. L. 174/12 – L. 213/12 E LE FUNZIONI DELL’ORGANO DI REVISIONE 1

IL D. L. 174/12 – L. 213/12 E LE FUNZIONI DELL’ORGANO DI REVISIONE 1 PARERI OBBLIGATORI l Strumenti di programmazione economico finanziaria (non solo relazione previsionale e programmatica, bilancio pluriennale ed annuale ma anche piano triennale dei LL. PP. , piano del patrimonio, ecc) l Proposta di bilancio, verifica degli equilibri e variazioni di bilancio l Modalità di gestione dei servizi e proposte di costituzione o partecipazione ad organismi esterni A. Meola

IL D. L. 174/12 - L. 213/12 E LE FUNZIONI DELL’ORGANO DI REVISIONE 2

IL D. L. 174/12 - L. 213/12 E LE FUNZIONI DELL’ORGANO DI REVISIONE 2 PARERI OBBLIGATORI l Proposte di ricorso all’indebitamento (mutui etc) l Proposte di utilizzo di strumenti di Finanza innovativa (Boc, no swap) l Proposte di riconoscimento di debito fuori bilancio e transazioni l Proposte di regolamento di contabilità, economato-provveditorato, patrimonio e applicazione dei tributi locali A. Meola

IL D. L. 174/12 – L. 213/12 E LE FUNZIONI DELL’ORGANO DI REVISIONE 3

IL D. L. 174/12 – L. 213/12 E LE FUNZIONI DELL’ORGANO DI REVISIONE 3 PARERI OBBLIGATORI E CONTENUTO l Nei pareri è inserito un motivato giudizio di congruità, di coerenza e di attendibilità contabile delle previsioni di bilancio, dei programmi e dei progetti, tenuto conto: 1. Dell’attestazione del responsabile del servizio finanziario ex art. 153 2. Delle variazioni rispetto all’anno precedente 3. Dell’applicazione dei parametri di deficitarietà strutturale e di ogni altro parametro A. Meola

IL D. L. 174/12 – L. 213/12 LA TIPOLOGIA DEI CONTROLLI INTERNI: COSA C’E’

IL D. L. 174/12 – L. 213/12 LA TIPOLOGIA DEI CONTROLLI INTERNI: COSA C’E’ DI NUOVO l Tipologia dei Controlli interni art. 147: - controllo di gestione, verifica – – e tempestivi interventi correttivi il rafforzamento dei principi di efficacia, efficienza, congruenza; la garanzia del controllo costante degli equilibri finanziari della gestione, residui e cassa; bilancio consolidato e organismi gestionali esterni 2013 > 100 mila – 2014 > 50 mila – 2015 > 15 mila** controllo della qualità dei servizi e customer satisfaction – idem ** A. Meola

l l l l IL D. L. 174/12 – L. 213/12 E I CONTROLLI

l l l l IL D. L. 174/12 – L. 213/12 E I CONTROLLI SULLE PARTECIPATE L’ente locale definisce un sistema di controlli sulle società partecipate non quotate , svolti dai propri uffici, che ne sono responsabili, nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica, definendo preventivamente: Obiettivi gestionali secondo standard qualitativi e quantitativi; L’ente locale organizza, inoltre, un sistema informativo finalizzato a rilevare: i rapporti finanziari tra Ente proprietario e la società La situazione contabile, gestionale e organizzativa delle società Contratti di servizio e qualità dei servizi Il rispetto delle norme di legge sui vincoli di finanza pubblica A. Meola

IL D. L. 174/12 – L. 213/12 E IL REGOLAMENTO SUI CONTROLLI INTERNI •

IL D. L. 174/12 – L. 213/12 E IL REGOLAMENTO SUI CONTROLLI INTERNI • L’obbligo di adozione da parte del Consiglio del regolamento sui controlli interni entro 3 mesi a decorrere dall’ 11 ottobre e l’avvio delle procedure di scioglimento del Consiglio, da parte del Prefetto, ai sensi dell’ art. 141 del Tuel, decorsi ulteriori 60 giorni A. Meola

I controlli esterni della Corte dei conti Le sezioni regionali della Corte dei conti

I controlli esterni della Corte dei conti Le sezioni regionali della Corte dei conti verificano con cadenza semestrale: l La legittimità e la regolarità delle gestioni l il funzionamento dei controlli interni ai fini del rispetto delle regole contabili e dell’equilibrio di bilancio l Nonché il Peg, i regolamenti e gli atti di programmazione e pianificazione l A. Meola

Il rafforzamento dei controlli della Corte dei conti sulla gestione finanziaria l l l

Il rafforzamento dei controlli della Corte dei conti sulla gestione finanziaria l l l Le sezioni regionali di controllo della Corte dei conti esaminano i bilanci preventivi e consuntivi: Per la verifica degli obiettivi del patto stab. Osservanza del vincolo d’indebitamento posto dalla Costituzione (art. 119, c. 6) Sostenibilità dell’indebitamento Assenza di irregolarità suscettibili di pregiudicare gli equilibri economico-finanziari Tenendo conto delle partecipazioni in società controllate, alle quali è affidata la gestione di servizi A. Meola pubblici e di servizi strumentali

Il MEF - RGS l l l Il Ministero dell’Economia e delle finanze, Ragioneria

Il MEF - RGS l l l Il Ministero dell’Economia e delle finanze, Ragioneria generale dello Stato, può attivare verifiche sulla regolarità della gestione amministrativo – contabile, anche attraverso Siope, in caso si evidenzi squilibrio finanziario attraverso i seguenti indicatori : Ripetuto utilizzo delle anticipazioni di tesoreria Squilibrio consolidato della parte corrente Anomalie nella gestione per conto terzi Aumento ingiustificato di spesa degli Organi A. Meola istituzionali

La verifica sul CONTROLLO DELLE PROCEDURE (1) ANALISI DELLE PROCEDURE CHE SONO ALLA BASE

La verifica sul CONTROLLO DELLE PROCEDURE (1) ANALISI DELLE PROCEDURE CHE SONO ALLA BASE DEI FATTI AMMINISTRATIVI CON IDENTIFICAZIONE E VALUTAZIONE DELLE TECNICHE DI CONTROLLO PREVISTE RISULTATI DELL’ATTIVITA’ TECNICHE DI VERIFICA TECNICHE VALIDE ANCORCHE’ NON FORMALIZZATE A. Meola

La verifica sul CONTROLLO DELLE PROCEDURE (2) TECNICHE DI VERIFICA 1. Elenco dei punti

La verifica sul CONTROLLO DELLE PROCEDURE (2) TECNICHE DI VERIFICA 1. Elenco dei punti di debolezza riscontrati 2. Predisposizione delle procedure di controllo 3. Analisi dettagliata delle procedure 4. Verifica a campione delle procedure A. Meola

La verifica sul CONTROLLO DELLE PROCEDURE (3) TECNICHE VALIDE ANCORCHE’ NON FORMALIZZATE 1. Svolgimenti

La verifica sul CONTROLLO DELLE PROCEDURE (3) TECNICHE VALIDE ANCORCHE’ NON FORMALIZZATE 1. Svolgimenti dei sondaggi necessari per appurare le tecniche di controllo ritenute apparentemente valide 2. Eventuale integrazione con le procedure previste in caso di mancanza dei controlli 3. Redazione di una relazione con indicazione dell’attività compiuta in fase di verifica A. Meola

Casi pratici di programmazione e controllo l Un esempio illuminante Le opere pubbliche: genesi,

Casi pratici di programmazione e controllo l Un esempio illuminante Le opere pubbliche: genesi, evoluzione ed attuazione dei processi di lavoro (v. software, A. Meola, Programmazione e controllo delle opere pubbliche, Il Sole 24 ore, Milano, 2000) Come passare dai sistemi di controllo a feedforward (preventivo) e feedback (consuntivo) a quelli a screening A. Meola

Il Controllo negli Enti Locali. Utopia o Realtà? A. Meola

Il Controllo negli Enti Locali. Utopia o Realtà? A. Meola

Il Controllo negli Enti Locali. Utopia o Realtà? A. Meola

Il Controllo negli Enti Locali. Utopia o Realtà? A. Meola

I controlli a screening negli Enti Locali A. Meola

I controlli a screening negli Enti Locali A. Meola

I Controlli a screening A. Meola

I Controlli a screening A. Meola

IL CONTROLLO POLITICO – AMMINISTRATIVO D. Lgs. 267/2000 Art. 42, c. 1 Art. 107,

IL CONTROLLO POLITICO – AMMINISTRATIVO D. Lgs. 267/2000 Art. 42, c. 1 Art. 107, c. 1 • Il consiglio è l'organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo • Spetta ai dirigenti la direzione degli uffici e dei servizi secondo i criteri e le norme dettati dagli statuti e dai regolamenti. Questi si uniformano al principio per cui i poteri di indirizzo e di controllo politicoamministrativo spettano agli organi di governo A. Meola

IL CONTROLLO STRATEGICO: COS’E? TENDE A STABILIRE UN PONTE IDEALE TRA : LE FASI

IL CONTROLLO STRATEGICO: COS’E? TENDE A STABILIRE UN PONTE IDEALE TRA : LE FASI DECISIONALI DEL PROCESSO DI PIANIFICAZIONE E CONGRUITA’ OBIETTIVI CON I PROGRAMMI ED I PROGETTI MONITORANDO PERIODICAMENTE IL GRADO DI RAGGIUNGIMENTO A. Meola

IL CONTROLLO STRATEGICO • TENDE A VERIFICARE L’EFFETTIVA ATTUAZIONE DELLE SCELTE CONTENUTE NEL PROGRAMMA

IL CONTROLLO STRATEGICO • TENDE A VERIFICARE L’EFFETTIVA ATTUAZIONE DELLE SCELTE CONTENUTE NEL PROGRAMMA AMMINISTRATIVO + • INDIRIZZO CONTENUTO NELL’AGGIORNAMENTO DELLA RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA + BILANCIO + PEG A. Meola

IL CONTROLLO STRATEGICO: PERCHE’ E’ POCO USATO? • A CAUSA DI UNA PIANIFICAZIONE STRATEGICA

IL CONTROLLO STRATEGICO: PERCHE’ E’ POCO USATO? • A CAUSA DI UNA PIANIFICAZIONE STRATEGICA SPESSO APPROSSIMATIVA RISCHIO DI UN APPIATTIMENTO DELLA VERIFICA SOLO RISPETTO AL TARGET DI BUDGET CON PERDITA DI VISIONE COMPLESSIVA DEL SISTEMA E DEGLI OBIETTIVI GENERALI A. Meola

IL CONTROLLO STRATEGICO E’ DIFFICILE DA ISTITUIRE? A CAUSA DI 3 ORDINI DI PROBLEMI:

IL CONTROLLO STRATEGICO E’ DIFFICILE DA ISTITUIRE? A CAUSA DI 3 ORDINI DI PROBLEMI: • COME INDIVIDUARE MISURE DI PERFORMANCE ADATTE • COME INDIVIDUARE OBIETTIVI ADEGUATI • COME DECIDERE DI REAGIRE AL MANCATO RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI A. Meola

IL CONTROLLO STRATEGICO Art. 1 D. Lgs. 286/99 1. Le pubbliche amministrazioni, nell'ambito della

IL CONTROLLO STRATEGICO Art. 1 D. Lgs. 286/99 1. Le pubbliche amministrazioni, nell'ambito della rispettiva autonomia, si dotano di strumenti adeguati a: 2. d) valutare l'adeguatezza delle scelte compiute in sede di attuazione dei piani, programmi ed altri strumenti di determinazione dell'indirizzo politico, in termini di congruenza tra risultati conseguiti e obiettivi predefiniti 3. (valutazione e controllo strategico) 4. 2. a) l'attività di valutazione e controllo strategico supporta l'attività di programmazione strategica e di indirizzo politicoamministrativo di cui agli articoli 3, comma 1, lettere b) e c), e 14 del decreto n. 29. Essa è pertanto svolta da strutture che rispondono direttamente agli organi di indirizzo politicoamministrativo. A. Meola

IL CONTROLLO STRATEGICO art. 46, c. 3, D. Lgs. 267/2000 IL RUOLO DEL SINDACO

IL CONTROLLO STRATEGICO art. 46, c. 3, D. Lgs. 267/2000 IL RUOLO DEL SINDACO E DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA IN RAPPORTO AL CONSIGLIO COMUNALE E PROVINCIALE: Il Sindaco o il Presidente della Provincia , sentita la Giunta, presenta al Consiglio le linee programmatiche relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato A. Meola

IL CONTROLLO STRATEGICO art. 42, c. 3, D. Lgs. 267/2000 IL CONSIGLIO: UN ALLEATO

IL CONTROLLO STRATEGICO art. 42, c. 3, D. Lgs. 267/2000 IL CONSIGLIO: UN ALLEATO PREZIOSO Il Consiglio, nei modi disciplinati dallo Statuto, partecipa alla definizione, all’adeguamento ed alla verifica periodica dell’attuazione delle linee programmatiche da parte del Sindaco o del Presidente della Provincia e dei singoli assessori A. Meola

IL CONTROLLO STRATEGICO • IL RUOLO DEL CONSIGLIO COMUNALE E PROVINCIALE Articolo 193, T.

IL CONTROLLO STRATEGICO • IL RUOLO DEL CONSIGLIO COMUNALE E PROVINCIALE Articolo 193, T. U. 267/2000 Salvaguardia degli equilibri di bilancio. Con periodicità stabilita dal regolamento di contabilità dell'ente locale, e comunque almeno una volta entro il 30 settembre di ciascun anno, l'organo consiliare provvede con delibera ad effettuare la ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi. In tale sede l'organo consiliare dà atto del permanere degli equilibri generali di bilancio • o, in caso di accertamento negativo, adotta contestualmente i provvedimenti necessari per il ripiano degli eventuali debiti… • e, qualora i dati della gestione finanziaria facciano prevedere un disavanzo, di amministrazione o di gestione… adotta le misure necessarie a ripristinare il pareggio A. Meola

NOVITA’ E CONFERME IL CONTROLLO STRATEGICO Art. 3 D. L. 174/12 – Art. 147

NOVITA’ E CONFERME IL CONTROLLO STRATEGICO Art. 3 D. L. 174/12 – Art. 147 -ter TUEL 1. L‘Ente locale con popolazione > 15 mila ab. (anche in forma associata) definisce, secondo la propria autonomia organizzativa, metodologie di controllo strategico (cfr. emendamenti approvati alla Camera dei Deputati) finalizzate: • Alla rilevazione dei risultati conseguiti rispetto agli obiettivi predefiniti • Degli aspetti economico finanziari connessi ai risultati ottenuti • Dei tempi di realizzazione rispetto alle previsioni • Delle procedure operative attuate confrontate con i progetti elaborati • Della qualità dei servizi erogati e del grado di soddisfazione della domanda espressa • Degli aspetti socio – economici 2. L’unità di controllo strategico elabora rapporti periodici per la G. C. e per il C. C. x le successive deliberazioni consiliari di ricognizione dei programmi A. Meola

Il Controllo Strategico negli Enti Locali. Utopia o Realtà? PROGRAMMA AMMINISTRATIVO STRATEGIA EMERGENTE ATTIVITA’

Il Controllo Strategico negli Enti Locali. Utopia o Realtà? PROGRAMMA AMMINISTRATIVO STRATEGIA EMERGENTE ATTIVITA’ ORDINARIA Programmi e Progetti SVILUPPO DESCRIZIONE ED INDICAZIONE CONSOLIDATI RIFLESSI FINANZIARI INDIVIDUAZIONE OBIETTIVI STRATEGICI RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA BILANCIO DI PREVISIONE SVILUPPO ORDINARI PIANO ESECUTIVO DI GESTIONE BILANCIO PLURIENNALE Controllo STRATEGICO Controllo di GESTIONE A. Meola

RAPPRESENTAZIONE GRAFICA DEL CONTROLLO STRATEGICO FASI: Pianificazione, controllo, revisione della strategia e verifica dei

RAPPRESENTAZIONE GRAFICA DEL CONTROLLO STRATEGICO FASI: Pianificazione, controllo, revisione della strategia e verifica dei presupposti, aggiornamento della pianificazione, anche alla luce delle situazioni emergenti Pianificazi one Controllo strategico (Programma amministrativo ) ( verifica semestrale) Revisione della strategia e verifica dei presuppos ti Tratto da A. Meola, R. Antonelli, Pianificazione strategica, controlli e peg nella pubblica amministrazione locale, F. Angeli, 2006 A. Meola

I controlli sugli obiettivi assegnati con il Peg l Successivamente alla fase di approvazione

I controlli sugli obiettivi assegnati con il Peg l Successivamente alla fase di approvazione del PEG, è previsto il controllo dell’operato dei singoli dirigenti e delle posizioni organizzative (controllo Manageriale) l Tali verifiche vengono effettuate almeno mensilmente o al massimo trimestralmente al fine di acquisire i dati relativi all’andamento dell’attività A. Meola

La vigilanza sulla regolarità della gestione della spesa (esempi) Spese effettuate sulla base di

La vigilanza sulla regolarità della gestione della spesa (esempi) Spese effettuate sulla base di atti con pareri non favorevoli Esame di tutti gli atti (legittimità e reg. contabile) Spese per forniture e lavori affidati a mezzo trattativa privata Controllo a campione (sistemi di aggiudicazione) Pagamento indennità al personale dipendente Controllo a campione (parametri oggettivi) Parcelle professionali per incarichi e consulenze Controllo a campione (necessità della consulenza) Spese per studi di fattibilità e progetti di massima Spese per liti, transazioni, e situazioni simili Esame di tutti gli atti (compatibilità strum. di progr. ) Esame di tutti gli atti (danno, responsabilità) A. Meola

La vigilanza sulla gestione della SPESA Rispetto dei vincoli di stanziamento Quantificazione corretta degli

La vigilanza sulla gestione della SPESA Rispetto dei vincoli di stanziamento Quantificazione corretta degli oneri Disposizioni emanate dagli organi competenti in materia di assunzione di personale Rispetto degli obblighi di legge, statuto e regolamento Non sussista distrazione di fondi a destinazione vincolata ( es. entrate loculi cimiteriali utilizzate in parte corrente del bilancio) A. Meola

Le fattispecie di IMPEGNO DI SPESA Esistenza del presupposto dal quale sorge l’obbligazione Regolarità

Le fattispecie di IMPEGNO DI SPESA Esistenza del presupposto dal quale sorge l’obbligazione Regolarità della documentazione Corretto riferimento alle previsioni di bilancio Corretto riferimento agli altri strumenti di programmazione Conformità alle norme fiscali Rispetto dei principi e delle norme dell’ordinamento finanziario e contabile degli enti locali Rispetto delle norme contenute nel regolamento di contabilità A. Meola

La verifica sulla gestione della SPESA Esercizio provvisorio e relative determinazioni Eventuale mancanza di

La verifica sulla gestione della SPESA Esercizio provvisorio e relative determinazioni Eventuale mancanza di bilancio deliberato L’impegno delle spese frazionabili riferite al primo semestre Le verifiche relative al Patto di Stabilità Interno Gli acquisti effettuati dall’Economo comunale La regolarizzazione dei lavori di somma urgenza La regolarizzazione di debiti fuori bilancio Regolarità nella gestione dei documenti relativi agli acquisti di beni Raccordo tra i diversi centri di responsabilità ed il servizio finanziario A. Meola