EARLY WARNING EUROPE 3 ANNI DI EARLY WARNING

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EARLY WARNING EUROPE 3 ANNI DI EARLY WARNING EUROPE Torino, 18 Novembre 2019 Salvatore

EARLY WARNING EUROPE 3 ANNI DI EARLY WARNING EUROPE Torino, 18 Novembre 2019 Salvatore Bella – Project Manager

Il progetto q Livello europeo: • 15 Partner ( Paesi Mentori e Paesi Pilota)

Il progetto q Livello europeo: • 15 Partner ( Paesi Mentori e Paesi Pilota) • Dialogo con istituzioni (esperienze nei Paesi Pilota) • Obiettivi: Diffondere la metodologia e coinvolgimento di altri Paesi Europei q Livello Nazionale (Italia): • Unione Industriale Torino unico partner • Obiettivi: Portare la metodologia e dare un servizio concreto alle PMI 2

La metodologia in Italia q Creato (e formato) il network di 160 mentori (CDAF,

La metodologia in Italia q Creato (e formato) il network di 160 mentori (CDAF, Yes 4 To, GDF. . ) q Coinvolto 30 comuni della provincia di Torino q Collaborazione con Piccola Industria Torino q Collaborazione con Ordine dei dottori commercialisti q Coinvolto altre territoriali di Confindustria (Biella, Cuneo. . ) q Avviato il progetto in Toscana (Università di Firenze), Veneto (100 mila ripartenze) e collaborato con Filse (Finanziaria regione Liguria) 3

Un servizio per le aziende: i numeri q 650 aziende coinvolte (70% non associate)

Un servizio per le aziende: i numeri q 650 aziende coinvolte (70% non associate) q 300 aziende con mentore affiancato q 1000 visite in azienda q Più di 10. 000 ore di affiancamento 4

L’impatto sul territorio q Diversi settori di attività delle aziende: alimentare, tessile, automotive, farmaceutico,

L’impatto sul territorio q Diversi settori di attività delle aziende: alimentare, tessile, automotive, farmaceutico, edile, meccanico, ecc. q Fatturato aggregato: 650 milioni di euro q Dipendenti: 1 -49 dipendenti nel 75% dei casi, 4. 000 unità in totale 5

Ambiti d’intervento q Controllo di gestione q Commerciale / marketing q Produzione / logistica

Ambiti d’intervento q Controllo di gestione q Commerciale / marketing q Produzione / logistica q Passaggio generazionale 6

Punti di forza • Sempre per l’interesse dell’azienda e per lo sviluppo del territorio

Punti di forza • Sempre per l’interesse dell’azienda e per lo sviluppo del territorio • Consigli esterni, disinteressati e rapidi • Motivazione dei mentori • Creazione di un network 7

Cosa dicono le aziende? q Pro • Utilità dell’affiancamento • Impatto positivo dei consigli

Cosa dicono le aziende? q Pro • Utilità dell’affiancamento • Impatto positivo dei consigli del mentore q Cosa migliorare • Aumento delle ore a disposizione • Impossibilità (a volte) di poter mettere in pratica tutti i consigli (tempo e risorse) 8

La Squadra dei Mentori q. Oltre 160 Mentori (CDAF, YES 4 TO, GDF, Federmanager,

La Squadra dei Mentori q. Oltre 160 Mentori (CDAF, YES 4 TO, GDF, Federmanager, Università. . ) q. Multidisciplinari q. Formazione sul progetto (Non Tenciche ma metodologiche) 9

La Squadra Salvatore Bella – project manager Paola Capello – project manager Carlotta Ghio

La Squadra Salvatore Bella – project manager Paola Capello – project manager Carlotta Ghio – project manager assistant Silvano Berna e Marco Mangiantini – business consultants 10

La Squadra Giancarlo Somà – Responsabile ufficio Economico Luca Pignatelli – Responsabile ufficio Studi

La Squadra Giancarlo Somà – Responsabile ufficio Economico Luca Pignatelli – Responsabile ufficio Studi Economici Lidia Barberis – Executive coach Savino Figurati – Responsabile ufficio Legale Laura Marengo –Ufficio Legale 11

Grazie per l’attenzione Maggiori informazioni sul sito dell’Unione Industriale Torino 12

Grazie per l’attenzione Maggiori informazioni sul sito dell’Unione Industriale Torino 12