Disturbi pervasivi dello sviluppo Dott ssa Alice Sanguigni
Disturbi pervasivi dello sviluppo Dott. ssa Alice Sanguigni Psichiatra-Psicoterapeuta
Definizione Gruppo di disturbi eterogeneo per modalità di esordio, decorso, evoluzione con caratteristiche comuni che riguardano: 1) Alterazione dello sviluppo sociale 2) Competenze comunicative 3) Interessi ristretti
Classificazione (DSM-IV-TR) • • Disturbo Autistico Disturbo Di Rett Disturbo di Asperger Disturbo Disintegrativo della fanciullezza
Definizione (Sarteschi- Maggini 1989) • Autismo infantile precoce (Kanner 1944): è la più precoce manifestazione psicotica caratterizzata da “regressione”delle funzioni intellettive in precedenza sviluppate. • Il bambino rimane fissato alla fase autistica (primi tre mesi di vita) e non raggiunge la fase di “separazione-individuazione”.
Definizione (Sarteschi- Maggini 1989) • Autismo (Minkowski): è espressione della perdita del contatto vitale con la realtà, è il disturbo fondamentale e la chiave di volta della schizofrenia
Caratteristiche cliniche - Disturbo Autistico Disturbo raro, cronico, inabilitante. L’esordio avviene, generalmente, nel corso del terzo anno di vita: può essere preceduto da un periodo di apparente normalità di sviluppo
Caratteristiche cliniche - Disturbo Autistico Anomalie delle interazioni sociali A) isolamento B) indifferenza al contesto relazionale C) difficoltà a comprendere le emozioni e i sentimenti altrui
Caratteristiche cliniche - Disturbo Autistico A) B) C) D) Alterazioni delle competenze comunicative Deficitaria produzione e comprensione Mancanza di intenzionalità comunicativa Ecolalie Assente uso dei gesti a scopo dichiarativo
Caratteristiche cliniche - Disturbo Autistico Comportamenti ripetitivi A) Stereotipie B) Comportamenti autoaggressivi C) Rituali D) Reazioni d’ansia E) Crisi di agitazione
Epidemiologia - Disturbo Autistico 1) E’ presente in modo trasversale nelle diverse culture 2) Rapporto 10: 10. 000 3) Sesso maschile 4: 1
Eziologia - Disturbo Autistico 1) Fattori genetici 2) 5 – 10 % associato a condizioni mediche e anomalie neurologiche: Sclerosi tuberosa Ipoplasia del cervelletto Aumento del IV ventricolo Anomalie del sistema limbico e amigdala Epilessia
Evoluzione mai del tutto positiva
Evoluzione e prognosi • 2/3 rimangono in una condizione di dipendenza e di necessità di assistenza continuativa • Solo il 10% raggiunge l’autonomia sociale • 50% casi permane l’assenza di linguaggio • Le capacità sociali solitamente migliorano, si attenuano i tratti di isolamento, l’evitamento visivo diminuisce, l’iniziativa aumenta ma la reciprocità non si sviluppa tanto da garantire rapporti soddisfacenti
Terapia • • Terapie farmacologiche e comportamentali Ergoterapia Fisioterapia Psicoterapia
Disturbo di Rett • Malattia neurodegenerativa che inizia a manifestarsi con una regressione dello sviluppo tra il primo e il secondo anno di vita • Colpisce esclusivamente il sesso femminile: è la seconda causa di RM • Ha una base genetica dimostrabile nell’ 80% dei casi
Disturbo di Rett • Riduzione dell’accrescimento della circonferenza cranica • Perdita delle acquisizioni di sviluppo (particolarmente linguaggio e prassie manuali) • Ha una evoluzione differenziata per gravità • Prognosi severa nella forma classica
Disturbo di Asperger Forma mite di autismo Sindrome di Asperger Disturbo autonomo
Disturbo di Asperger • Assenza di ritardo cognitivo e sviluppo del linguaggio adeguato • Esordio più tardivo dell’autismo • Talvolta accompagnato da goffaggine (ritardo motorio) • Incidenza è di 3 -4 : 10. 000
Disturbo di Asperger • Limitata disponibilità all’interazione sociale e scarsa empatia per gli altri ( incapacità a riconoscere il dolore degli altri) • Isolamento e modalità relazionali basate sulla scarsa empatia • Come caratteristiche aggiuntive sono segnalate: goffaggine, scarsa organizzazione prassica e delle abilità visuo motorie
Disturbo di Asperger • Interessi idiosincratici o circoscritti particolari quali l’essere affascinati dagli orari dei treni
Disturbo disintegrativo dell’infanzia • Condizione rara ad esordio tardivo (3, 8 anni) • Caratterizzata da regressione cognitiva e del linguaggio associata alla modificazione della reciprocità sociale • Probabilmente una variazione tardiva di autismo
Ipotesi etiopatogenetiche della schizofrenia • • Anni 70 : sintomi positivi Anni 80: sintomi negativi Anni 90: Disfunzioni cognitive Anni 2000: alterazioni dell’attività del cervello
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