Disturbi Linguaggio ee dellApprendimento Disturbi deldel Linguaggio dellApprendimento
Disturbi Linguaggio ee dell’Apprendimento Disturbi deldel. Linguaggio dell’Apprendimento Cinzia Galasso U. O. C. Neuropsichiatria Infantile Università di Roma Tor Vergata
Disturbo del Linguaggio RITARDO o DISTURBO DEL LINGUAGGIO in età evolutiva si intende: difficoltà di vario grado nella comprensione, produzione e uso del linguaggio in una o più componenti linguistiche: fonologica, semantica, grammatica, pragmatica
Disturbi del Linguaggio • FONOLOGIA: produzione e discriminazione dei suoni (fonemi) di un dato linguaggio • GRAMMATICA: regole di un dato linguaggio • SEMANTICA: studio del significato dei vari termini • PRAGMATICA: abilità di usare il linguaggio in interazione con gli altri
Classificazione DSM 5 • Disturbo del linguaggio • Disturbo fonetico-fonologico • Disturbo della fluenza ( balbuzie) • Disturbo della comunicazione sociale ( pragmatica) • Disturbo della comunicazione senza specificazione
Classificazione ICD 10 1) Dist. specifico dell’articolazione e dell’eloquio 2) Dist. del linguaggio espressivo - vocabolario limitato - lunghezza della frase ridotta - uso di parole generiche (coso…) - linguaggio telegrafico: omissione di articoli e pronomi - narrazioni spontanee molto semplici 3) Dist. della comprensione del linguaggio - difficoltà ad elaborare il senso di un messaggio ricevuto
Disturbi del Linguaggio PRIMARI (specifici) SECONDARI (legati a patologie definite) - Ritardo cognitivo - Paralisi cerebrali - Dist. generalizzato dello sviluppo - Deficit uditivo - Malformazione organi fonatori
Dal disturbo del linguaggio al Disturbo di Apprendimento • Disartria Ø il bambino distingue le parole corrette da quelle alterate Ø nessuna influenza sugli apprendimenti • Disturbo del linguaggio: Ø alterata discriminazione fonologica Ø il bambino non riconosce l’errore Ø dislalie: parola spontanea inintelligibile Ø lunghezza della frase e comprensione normali ! Questo può condizionare la vita di relazione e gli apprendimenti
Dal Disturbo del linguaggio al Disturbo di Appprendimento • 30 - 40% dei dist. di apprendimento hanno pregresso ritardo del linguaggio • >50% dei dist. linguaggio sviluppa un dist. di letto-scrittura nei primi anni scolastici
Competenza metafonologica “Capacità di percepire e riconoscere per via uditiva i fonemi che compongono le parole del linguaggio parlato, operando adeguate trasformazioni con gli stessi” (Bortolini, 1995) Prerequisito fondamentale per l’apprendimento della letto-scrittura
Competenza Metafonologica
Disturbi Specifici di Apprendimento Con il termine Disturbi Specifici dell’Apprendimento DSA vengono indicate una serie di difficoltà in ambito scolastico, presentate da bambini normalmente scolarizzati, in assenza di patologie neuromotorie, cognitive, psicopatologiche e/o sensoriali. Il disturbo può interessare l’apprendimento della lettura dislessia, della scrittura disortografia o del calcolo discalculia.
Cosa si intende per «Specifico» ? Il Disturbo Specifico di Apprendimento interessa uno specifico dominio di abilità in modo significativo ma circoscritto, lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale. (Consensus Conference)
Disturbi di Apprendimento nel DSM 5 Disturbi dell'Apprendimento Compromissione della lettura Compromissione dell’espressione scritta Compromissione del calcolo
Disturbo di Lettura Scopo della lettura è…. …comprensione di un testo scritto Errori fonologici: f con v, c con g Alterata decifrazione (correttezza) Alterata comprensione del testo
Lettura: segnali di difficoltà • Lettura stentata e lenta : mancata automatizzazione • Lettura con molti errori : carenza del magazzino lessicale • Difficoltà a capire/ricordare il testo letto : la lettura resta un compito cognitivo e assorbe gran parte delle energie -difficoltà nella memoria di lavoro • Scoraggiamento e rinuncia/rifiuto : fatica / percezione della scarsa efficacia
Disturbo di Scrittura: capacità di trasformare i fonemi in grafemi: suono-segno • Errori di sostituzione: per somiglianza fonologica (d-t; v-f; c-g; r-l) o per somiglianza morfologica (a-o; n-u) o per entrambe (b-d; m-n) • Errori di omissione: possono essere in qualunque posizione nella parola (foglia-folia) • Errori di aggiunta: viene inserita una lettera nella parola (gelato-gealato).
Scrittura: segnali di difficoltà • Scrittura micro o macro • Eccessive variazioni • Difficoltà nel rispetto degli spazi, delle righe, dei quadretti • Difficoltà nel rispetto dei margini • Difficoltà nelle dimensioni e proporzioni • Lentezza nell’esecuzione • Frettolosità • Difficoltà nell’automatismo dei movimenti • Difficoltà nel collegamento delle lettere • Difficoltà nella pressione sul foglio
DISTURBI del calcolo Deficit del sistema di elaborazione dei numeri e del calcolo
Calcolo: segnali di difficoltà
Calcolo: segnali di difficoltà
Disturbi Specifici dell’apprendimento Lieve Medio Grave
STRUMENTI DI VALUTAZIONE Valutazione cognitiva – scale Whesler Valutazione linguaggio – test per linguaggio espressivo e in comprensione Valutazione degli apprendimenti- test lettura scrittura calcolo
• Strumenti compensativi e dispensativi per la scuola BES INCLUSIONE DSA
GRADI DI SORDITA' In base alla classificazione stabilita dal Bureau International d’Audiophonologie, a seconda dell’entità della perdita uditiva espressa in decibel (d. B), la sordità può essere: LIEVE La soglia si situa tra 20/40 d. B: solo la voce bisbigliata non viene percepita. MEDIA La soglia è fra 40/70 d. B: la voce emessa a livello di normale conversazione non viene udita perfettamente; ad intensità superiore la persona percepisce i suoni ma ha una certa difficoltà a discriminare le parole. In particolare se il deficit uditivo è presente in un bambino alla nascita o nel primo periodo di vita, l’acquisizione del linguaggio senza la protesi acustica avverrà in modo limitato e sempre con un certo ritardo nel tempo. GRAVE Soglia fra 70/90 d. B: la persona avente un tale deficit percepisce solo alcuni suoni delle parole anche se pronunciate a intensità elevata. PROFONDA Soglia uguale o superiore a 90 d. B: esistono tre livelli di sordità profonda; al terzo livello vengono percepiti solo i suoni più gravi e intensi aventi una notevole componente vibratoria, come il rombo del motore, lo sbattere della porta e pochi altri. La parola non viene assolutamente udita per cui senza un ausilio protesico associato alla lettura delle parole sulle labbra non è possibile alcuna forma di apprendimento del linguaggio verbale.
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