Disturbi depressivi secondo DSM IV TR Depressione maggiore
Disturbi depressivi secondo DSM IV T-R • Depressione maggiore • Depressione atipica • Depressione melancolica • Depressione psicotica • Depressione postpartum • Disturbo affettivo stagionale • Distimia • Disturbo depressivo non altrimenti specificato • Depressione ricorrente breve • Depressione minore
DSM - IV: depressione maggiore 5 (o più) sintomi (tra cui umore depresso e/o perdita di interessi o piacere) per almeno 2 settimane § Umore depresso § scarsa energia - astenia § perdita di interessi o piacere § autosvalutazione § ipo/iperfagia § difficoltà di concentrazione § insonnia/ipersonnia § pensieri di morte § agitazione o rallentamento psicomotorio § compromissione funzionale In giallo sintomi somatici
DSM - IV: disturbo depressivo minore > 2, ma < 5 sintomi: § Umore depresso § perdita di interessi § disistima/sensi di colpa § ipo/iperfagia § difficoltà di concentrazione § insonnia/ipersonnia § pensieri di morte § agitazione o rallentamento psicomotorio § non episodi di DM o maniacali § compromissione funzionale § astenia In giallo sintomi somatici
DSM - IV: distimia Umore depresso, per la maggior parte del giorno, per almeno 2 anni + > 2 sintomi: § Ipo/iperfagia § insonnia/ipersonnia § non episodi di DM § scarsa energia/astenia § non episodi maniacali § bassa autostima § compromissione funzionale § difficoltà di concentrazione § sentimenti di disperazione In giallo sintomi somatici
DSM - IV: disturbo dell'adattamento con umore depresso Sviluppo di sintomi emotivi in risposta a fattori stressanti § entro 3 mesi dall’insorgenza del fattore, o fattori stressanti § i sintomi non persistono per più di 6 mesi dalla cessazione del fattore § I sintomi si sviluppano in risposta allo stress di essere affetti, § o di aver ricevuto la diagnosi, § di una condizione medica generale.
Clinica e diagnosi della depressione in neurologia
Depressione in malattie neurologiche § può § condizionare la prognosi clinico/funzionale § compromettere la qualità della vita § aumentare le complicanze § interferire con la riabilitazione § indagata per cui deve essere correttamente § diagnosticata § trattata
Criteri diagnostici
DSM - IV: disturbo dell'umore dovuto a condizioni mediche Alterazione dell’umore rilevante e persistente Caratterizzata da uno (od entrambi) § umore depresso e/o perdita di interessi o piacere § umore elevato, espanso o irritabile § L’alterazione deve essere eziologicamente collegata con la condizione medica generale § M. neurodegenerative (Parkinson, Huntington…) § SM, LES § endocrinopatie, m. metaboliche
I criteri per la diagnosi dei disturbi dell’umore secondari a una condizione medica sono quasi inesistenti e non specifici per studiare questi disturbi. Si utilizzano i criteri del DSM IV ma questi criteri possonoessere non validi per l’analisi dei disturbi dell’umore associati a lesioni cerebrali. Con il termine di disturbo depressivo in questi casi rientrano spesso quadri sindromici connotazione psicopatologica molto differente dalla depressione
Diagnosi: problematiche
La diagnosi di depressione in corso di m. neurologiche: problematiche sottostima § pz: scarsa coscienza del proprio umore § Attribuzione di sintomi depressivi alla malattia di base § inadeguatezza dell’esaminatore sovrastima § attribuzione di sintomi somatici § alla depressione § anziché alla malattia di base 12
Sintomi somatici e scale di valutazione: problematiche § turbe dell’appetito § turbe del sonno § agitazione o rallentamento psicomotorio § scarsa energia/astenia* § difficoltà di concentrazione* § frequenti nelle malattie neurologiche § sintomo di depressione § o della malattia di base? § variazioni della libido § Strumenti diagnostico/valutativi (DSM, rating scales) § ideati per patologie psichiatriche § e non neurologiche
Strumenti valutativi
Hamilton Depression Rating Scale (HDRS) § umore depresso § senso di colpa § suicidio § insonnia § iniziale § intermedia § tardiva § attività lavorativa/interessi § rallentamento § agitazione § ansia § psichica § somatica § sintomi somatici § generali § gastrointestinali § sintomi genitali 17 - 21 items § ipocondria § perdita di peso § consapevolezza § variazioni diurne § depersonalizzazione § paranoia § disturbi ossessivo-compulsivi punteggi 0 - 2, 0 - 4 punteggi alti = > gravità § Molto condizionata § da sintomi somatici Hamilton. JNNP 23: 56 -62, 1960
Beck Depression Inventory (BDI) § autovalutazione § 13 -21 items § punteggi compresi § non valuta sintomi ansiosi § scarsa influenza dei sintomi somatici § tra 0 e 3 § punteggi più elevati § maggiore gravità DESTRO § versione 13 items § cut-off PSD >10 Beck. Arch Gen Psychiatry 4: 561 -71, 1961
Beck Depression Inventory (BDI): 13 items § tristezza § ritiro sociale § pessimismo § indecisione § senso di fallimento § insoddisfazione § cambiamento immagine di sé § colpa § difficoltà lavoro § autosvalutazione § affaticabilità § autoaggressività § anoressia Beck. Arch Gen Psychiatry 4: 561 -71, 1961
Montgomery-Asberg Depression Rating Scale (MADRS) 10 items § aspetto depresso § tristezza riferita § tensione § punteggi 0 - 6 § insonnia § punteggi alti per sintomi § inappetenza § più gravi § diminuzione concentrazione § o più frequenti § stanchezza § anedonia § pessimismo § DESTRO: monitoraggio sintomi § ideazione suicidaria Montgomery. Br J Psychiatry 134: 382 -9, 1979
Post-Stroke Depression Rating Scale (PSDRS) 10 sezioni: § umore depresso § sentimento di colpa § disturbi vegetativi § scala specifica per lo stroke § apatia § punteggi più elevati § ansia § = maggiore gravità § pensieri suicidari § reazione catastrofica § labilità emotiva § strumento di profilo § anedonia § senza cut-off § variazioni diurne Gainotti. J Clin Exp Neuropsychol 19: 340 -56, 1997
Scale di valutazione in pz neurologici: cautela nell’utilizzo § and support the notion § “these results suggest the need for caution § that these scales are sensitive to distress § in using rating scales of depression and anxiety § rather than specific § in neurologic patients § for identifying § depressive § and anxiety disorders”. Schramke. J Clin Exp Neuropsychol 20: 723 -37, 1998
Valutaz. pz. afasici § inclusione o meno di pz. afasici: § variabilità casistiche e risultati § difficile diagnosi e quantificazione § utilizzabili: § scale non verbali § visual cue cards, con parole chiave per facilitare risposte non verbali § osservazioni comportamento paziente § discreta quota non valutabile (15 -20%)
Visual Analog Mood Scales: Sad scale § Scala non verbale § Il pz deve indicare il volto con cui si identifica § Stern, 1997 § validata nello stroke § Arruda et al. Arch Phys Med Rehab 80: 676 -80, 1999
Trattamenti: come valutarne l’efficacia
Depressione in m. neurologiche è applicabile il concetto di remissione? § concetto arduo § sia per il già ricordato problema dei sintomi somatici § che per la cronicità delle malattie di base
Conclusioni § correttezza della diagnosi problema centrale § strumenti diagnostico valutativi ideati per pazienti privi di lesioni neurologiche § problema dei sintomi somatici § remissione poco applicabile
I DISTURBI DEPRESSIVI ASSOCIATI A PATOLOGIE NEUROLOGICHE
DEPRESSIONE POST-STROKE IPOTESI EZIOLOGICHE: Paradiso & Robinson Am J Geriatr Psychiatry 1999 Forme di DPS maggiori e minori (manifestazioni variabili) Lesione frontale sinistra: deficit neurotrasmettitoriale Forma di Depressione Maggiore = Depressione maggiore “funzionale” (DSM -IV) Lesioni parieto occipitali destre e sinistre Depressione minore = disturbo distimico
Gainotti Stroke 1997: Analisi delle forme maggiori e minori di DPS mediante la PSDRS confrontate con la depressione maggiore funzionale Profilo psicopatologico simile tra forme di DPS maggiore e minore con prevalenza di sintomi motivati rispetto a quelli immotivati Danno neurobiologico + reazione psicologica
DEPRESSIONE POST-STROKE IPOTESI EZIOLOGICHE: 1) Modello neurologico (lesione cerebrale e disfunzione monoaminergica ) (Robinson) 2) Modello neurologico + modello psicologico (Gainotti) L’analisi del profilo sintomatologico della DPS evidenzia che il tipo di relazione del soggetto con il suo ambiente viene modificato sia dal danno della struttura e sia dai fattori inerenti all’ambiente in sé (fattori psicosociali come perdita del lavoro, riduzione rapporti interpersonali etc. ) Al diverso peso eziologico di questi fattori corrisponderà uno spettro sintomatologico che andrà dalla depressione maggiore (endogena e immotivata) a quella cosidetta minore (reattiva e motivata)
Post-Stroke Depression Rating Scale (PSDRS) 10 sezioni: § umore depresso § sentimento di colpa § pensieri suicidari § disturbi vegetativi § apatia § ansia § reazione catastrofica § labilità emotiva § anedonia La scala esamina i sintomi depressivi attraverso la suddivisione in: • Sintomi con caratteri di tipicità endiogena, dipendenti da una disfunzione monoaminergica *Sintomi reattivi alle disabilità fisiche e ed al disadattamento psicosociale indotto dall’ictus *Sintomi neurologici derivabili dagli effetti diretti del danno cerebrale § variazioni diurne Gainotti. J Clin Exp Neuropsychol 19: 340 -56, 1997
IL DANNO BIOLOGICO INTERFERISCE NELLA CATEGORIZZAZIONE DEL MONDO DEL PAZIENTE CON DPS Pazienti con lesioni midollari presentano disturbi di personalità ed emozionali in misura significativamente minore rispetto a traumatizzati cranici nonostante il grado molto maggiore di disabilità fisica (Stambrook et al. 1991) Pazienti con deficit motori da cause ortopediche presentano depressione con una incidenza significativamente minore rispetto ai soggetti con ictus (Folstein et al. 1977) La disabilità motoria è una condizione necessaria ma non sufficiente per lo sviluppo della depressione
DEPRESSIONE POST-STROKE L’analisi clinica della DPS mediante la PSDRS evidenzia un diverso profilo psicopatologico in rapporto al gradiente temporale dell’ ictus. PROFILO PSICOPATOLOGICO (Gainotti, PSDRS – 1995) ● Sintomi psicopatologici “endogeni” o immotivati Ricovero ● Sintomi neurologici secondari al danno cerebrale ● Sintomi psicologici reattivi alla disabilità fisica e ai problemi sociali Post ricovero
La DPS inizialmente ha caratteristiche di tipo “maggiore” (endogena e immotivata), con il passare del tempo assume le caratteristiche della forma “minore” (reattiva e motivata legata a fattori psicosociali come perdita del lavoro, riduzione rapporti interpersonali etc. ) La relazione del soggetto con il suo mondo- relazione che sostiene la disfunzione dell’umore - viene modificata da fattori endogeni (danno cerebrale) e da fattori esogeni (inerenti all’ambiente esterno)
LIVELLI DISFUNZIONALI NELLA DM E NELLA DPS Livello strutturale Sistemi neurali e memorie funzione categorizzaz. ione Disfunzioni DM Disfunzioni DPS Cervello neocorticale (connessioni frontocorticali) semantica (simbolicoculturale) coscienza cultura monotonia e povertà dei significati riduzione relativa della ricchezza dei significati cervello neocorticale (fr. dorsolat. ) semantica (simbolicolinguistica) linguaggio società perdita del valore di sé e dell’autostima immotivato del perdita del valore di sé e dell’autostima motivato cervello neocorticale (fr. ventromed. ) semantica (simbolicocorporea) emozione complessa gruppo senso di colpa e vergogna (immotivate) senso di colpa e vergogna (motivate) cervello limbico episodica emozione semplice individui Ansia rabbia irritabilità (senza significato) Ansia rabbia irritabilità (con significato) cervello rettiliano procedurale percezione oggetti Neurovegetative Anedonia Oscillazioni circadiane e stagionali < compromissione assenza Ceccarelli, Blundo 2004
Come diagnosticare una PSD: le raccomandazioni delle LG SPREAD 2005 Grado C Raccomandazione 15. 2 § Per la diagnosi clinica di PSD è indicato, § oltre al DSM-IV-TR, abitualmente utilizzato per la classificazione dei disturbi dell’umore, § un approccio clinico multidimensionale § colloquio con il paziente, § con i familiari e con il personale non medico; § test e scale specifici. SPREAD 2005
DISTURBI DELL’UMORE ASSOCIATI A PATOLOGIE VASCOLARI
Sindrome Depressione – disfunzione esecutiva della tarda età (DED) E’ caratterizzata da ridotta fluenza, difetto di denominazione visiva , ritardo psicomotorio, perdita di interessi nelle attività, spunti paranoici e lievi sintomi vegetattivi. La compromissione esecutiva altera la vita di questi pazienti più dei sintomi depressivi e paranoidei. Alcuni dei sintomi ricordano i segni da compromissione della parte mediale del lobo frontale ( rallentamento psicomotorio , perdita di interessi, compromissione della fluenza ) Sono invece distinti l’umore depresso , l’ideazione depressiva e l’insonnia I sintomi paranoidi sono lievi e possono essere collegati alla disfunzione frontale con incapacità a organizzare il pensiero.
Differenze significative nei quadri depressivi di soggetti giovani e anziani suggeriscono meccanismi patogenetici diversi , tanto da arrivare , ad es. , al concetto di depressione vascolare. I fattori genetici e psicosociali giocano un ruolo diverso nell’insorgenza della depressione in diverse età della vita. In particolare i fattori genetici hanno meno importanza nella depressione della tarda età , mentre vi è una maggiore associazione con anormalità strutturali cerebrali evidenti agli esami di immagine. White matter hyperintensities in late life depression: a systematic review L L Herrmann, M Le Masurier, K P Ebmeier Section of Old Age Psychiatry, Department of Psychiatry, Oxford University, Oxford, UK
La presenza di un quadro clinico differenziato , di alterazioni cerebrali strutturali e di una maggiore morbilità cardiovascolare determina un diverso approccio terapeutico nella depressione ad insorgenza tardiva.
La diagnosi differenziale tra semplice depressione ad esordio tardivo e incipiente demenza può essere a volte molto difficile. La valutazione neuropsicologica iniziale in questi casi è fondamentale. Particolare attenzione va dedicata ai pazienti in cui prevalgono i segni apatici, storia di malattie vascolari o rischio vascolare, storia di precedenti episodi depressivi. Tener presente che i sintomi depressivi ed i disturbi cognitivi possono essere confusi dal paziente e dai suoi famigliari.
ERRORI DIAGNOSTICI TERAPEUTICI NELL’AREA DEPRESSIONE /DEMENZA Etichettare come dementi soggetti depressi senza deficit cognitivi e quindi non trattare la depressione Etichettare come depressi soggetti con demenza primaria e quindi non trattare la demenza Non diagnosticare e quindi non trattare una demenza secondaria a una depressione (pseudodemenza o demenza da depressione) Non trattare una depressione in un soggetto con demenza primaria
Caso Clinico V. G. , uomo, 65 anni, pensionato. Viene inviato dallo specialista neurologo per sospetto deterioramento cognitivo. Da oltre un anno i familiari riferiscono ansia e disturbi della memoria, apatia, richiesta continua di rassicurazioni. . Il quadro, pur peggiorato nell’ultimo anno, è iniziato, a detta dei familiari, circa tre anni fa. Al colloquio si evidenzia passività con ideazione dominata da pensieri di rovina, catastrofe, inaiutabilità, indegnità con carattere delirante; umore depresso, rallentamento della performance motoria, estrema riduzione dell’iniziativa personale.
Vengono eseguiti: test neurosicologici indicativi di deficit dell’attenzione e della memoria; RMN encefalo mostra note di atrofia cerebrale, SPECTevidenzia ipoperfusione delle aree frontali ma anche temporo-parietali. Vengono prescritti, in periodi successivi olanzapina, clorimipramina venlafaxina e pramipexolo, con miglioramenti solo transitori. Il paziente viene inviato a consulenza psichiatrica.
All’anamnesi psichiatrica si evidenzia un pregresso episodio depressivo 19 anni prima, trattato con IMAO e regredito. Negli anni successivi si ricostruiscono oscillazioni dell’umore, che pur sottosoglia avvalorano il sospetto di disturbo dell’umore. Viene quindi posta diagnosi di episodio depressivo con segni psicotici, nell’ambito di un disturbo dell’umore con episodi depressivi ricorrenti. Inserita terapia con SSRI, litio, olanzapina. (olanzapina 20 mg/die e paroxetina 40 mg/die), viene raggiunta una litiemia costante di 0. 7 m. Eq/L. In circa cinque mesi si assiste progressivamente al normalizzarsi dell’umore, alla regressione dell’ideazione delirante, con ripresa di un profilo quotidiano di vita normale. La SPET ritorna normale, L’esame neuropsicologico nella norma.
DEPRESSIONE Diagnosi sindromica Esame neuropsicologico Anamnesi Es. Obiettivo DEMENZA DISTURBI DELL’UMORE E DEFICIT COGNITIVI Depressione, apatia Disforia, irritabilità Comorbidità; sintomi somatici Sintomi psicotici Spesso assenti Soprattutto se il paziente non è anche depresso Rallentamento ideativo motorio Deficit attentivi, pseudodeterioramento cognitivo più diffuso Deficit acquisizione informazioni Lamentele e preoccupazioni Spesso assente Spesso assenti Inizialmente focale Deficit immagazzinamento Spesso assenti Anamesi familiare e personale Precedenti trattamenti inadeguati per farmaco, dose, g tempi. Sono presenti segni e sintomi neurologici ? idem
DEPRESSIONE E MALATTIE DEI GANGLI DELLA BASE disturbo dell’umore Criteri diagnostici del DSM-IV TR DEPRESSIONE : Diverse forme: �Depressione post-stroke da ischemia caudato/putamen �Depressione associata a Malattia di Parkinson �Depressione associata ad altre malattie extrapiramidali
Depressione in Md. P: sintomi • Le manifestazioni cliniche della depressione in corso di PD comprendono – apatia – rallentamento psicomotorio – compromissione della memoria – pessimismo – ideazione ma non comportamento suicidario Slaughter. J Neuropsychiatry Clin Neurosci 13: 187 -96; 2001
Depressione in Md. P • depressione frequente • può manifestarsi come sintomo precoce • Difficile diagnosi differenziale – rispetto depressione funzionale – per sovrapposizione di sintomi • riduce la qualità della vita • Compromette prestazioni cognitive • Aumenta rischio – di morte – e di demenza • è sottostimata e sottotrattata. • RCT sul trattamento tuttora numericamente esigui • Dati pilota su utilità SNRI
QUADRI CLINICI DI DEPRESSIONE NELLA MP �DEPRESSIONE MAGGIORE �DEPRESSIONE MINORE (DISTIMIA) �DEPRESSIONI MONO O PAUCISINTOMATICHE �DEPRESSIONE ATIPICA CON ANSIA �DEPRESSIONE BIPOLARE spesso mancano sufficienti criteri per formulare queste diagnosi differenziale con: � APATIA ISOLATA O PREVALENTE �DEFICIT COGNITIVI ISOLATI (FUNZIONI ESECUTIVE) �PARKINSON CON DEMENZA ma frequentemente si hanno quadri misti ! Diagnosi dimensionale !
CONTRIBUTO DEI SINTOMI ALLA DIAGNOSI DI DEPRESSIONE NELLA MP Criteri DSM IV Sintomi neurologici Depressione Maggiore MP Sintomi psichiatrici MP ___ 1. Umore depresso ++ si 2. Minore interesse ADL ++ ___ 3. Variazione appetito si 4. Insonnia o ipersonnia si 5. Rallentamento psicomotorio -+ si 6. Astenia -+ ___ 7. Autobiasimarsi/senso di colpa -+ si 8. Ridotta concentrazione -+ ___ 9. Ideazione suicidaria ridotto risvegli precoci bassa % suicidi (Leentjens et al. 2003)
DEPRESSIONE E MALATTIA DI PARKINSON CONTINUITA’ O CONTIGUITA’? � Può essere presente già all’esordio della malattia o precederla �Maggiore incidenza e gravità di depressione nella MP a confronto di altre malattie con uguale disabilità funzionale �Correlazione non lineare tra prevalenza della depressione e stadio della MP
Depressione in Md. P quando si presenta? • cambiamenti d’umore • frequentemente in maniera bifasica • con prevalenza maggiore • nelle fasi iniziali • e tardive della malattia • in 2/3 dei pazienti con “onoff” • in alcuni casi sintomi tipo depressione maggiore nelle fasi “off” • ma anche ipomania nelle fasi “on” Brooks & Doder. Curr Opin Neurol 14: 465 -70, 2001
CONTRIBUTO DEI SINTOMI ALLA DIAGNOSI DI DEPRESSIONE NELLA MP Sintomi neurologici Criteri DSM IV MP Depressione Maggiore Sintomi psichiatrici MP ___ 1. Umore depresso ++ si 2. Minore interesse ADL ++ ___ 3. Variazione appetito si 4. Insonnia o ipersonnia si 5. Rallentamento psicomotorio -+ si 6. Astenia -+ ___ 7. Autobiasimarsi/senso di colpa -+ si 8. Ridotta concentrazione -+ ___ 9. Ideazione suicidaria ridotto risvegli precoci bassa % suicidi (Leentjens et al. 2003)
QUADRI CLINICI DI DEPRESSIONE NELLA MP �DEPRESSIONE MAGGIORE �DEPRESSIONE MINORE (DISTIMIA) �DEPRESSIONI MONO O PAUCISINTOMATICHE �DEPRESSIONE ATIPICA CON ANSIA �DEPRESSIONE BIPOLARE spesso mancano sufficienti criteri per formulare queste diagnosi differenziale con: � APATIA ISOLATA O PREVALENTE �DEFICIT COGNITIVI ISOLATI (FUNZIONI ESECUTIVE) �PARKINSON CON DEMENZA ma frequentemente si hanno quadri misti ! Diagnosi dimensionale !
5 HT DA meso corticale 5 HT meso limbico 5 HT DA nigro striatale DA
Depressione in Md. P • depressione frequente • può manifestarsi come sintomo precoce • Difficile diagnosi differenziale – rispetto depressione funzionale – per sovrapposizione di sintomi • riduce la qualità della vita • Compromette prestazioni cognitive • Aumenta rischio – di morte – e di demenza • è sottostimata e sottotrattata. • RCT sul trattamento tuttora numericamente esigui • Dati pilota su utilità SNRI
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