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Disturbi della Coscienza dell’Io

La Coscienza dell’Io • La coscienza dell’Io ha quattro caratteri formali: • Coscienza della attività dell’Io: consapevolezza che l’Io è il principio pensante tramite il quale tutte le attività psichiche si svolgono • Coscienza dell’unità dell’Io: consapevolezza di essere uno • Coscienza dell’identità: consapevolezza di essere lo stesso nel tempo • Coscienza dell’Io in contrapposizione all’esterno e all’altro: capacità di distinguere ciò che è me stesso dal mondo esterno e da tutto ciò che non è il Sè

Attività dell’Io • La coscienza della attività dell’Io può anche essere definita come personalizzazione: la sensazione che pensieri, sentimenti, rappresentazioni, ricordi, percezioni, sensazioni corporee mi appartengano • La coscienza opposta (non appartenenza, estraneità, automaticità dei suddetti contenuti psichici) è la de-personalizzazione, che è nevrotica se rimane una sensazione, è psicotica se acquista il carattere di una convinzione

Attività dell’Io • Alterazioni della coscienza dell’esistenza: il paziente non si percepisce più come essere agente e dunque non riesce a sentire il proprio esistere • Tale fenomeno può essere descritto come perdita del sentimento dell’Io: i pazienti si sentono estranei a se stessi, meccanici, come se non fossero se stessi nel modo consueto, come se non fossero loro ad effettuare le azioni che in realtà fanno • Può essere un fenomeno su base psicotica o psicastenica

Attività dell’Io • Alterazioni della coscienza di operare: i pazienti percepiscono di non essere loro ma qualcun altro ad agire i processi psichici al posto loro • Ne sono esempi i casi di influenzamento del pensiero: • Inserzione del pensiero • Sottrazione del pensiero • Ispirazione del pensiero: i pensieri, pur non venendo dall’esterno, compaiono in loro come una cosa completamente estranea

Attività dell’Io • Oltre al pensiero, anche gli atti (camminare, parlare, ecc. ) possono essere influenzati, corrispondendo al fenomeno delle azioni volontarie influenzate • I pazienti vengono inibiti o ostacolati dall’esterno, oppure al contrario vengono loro imposte azioni che non volevano fare • Tali condotte vanno nettamente separate dagli atti psichici egodistonici, coatti o dalle sensazioni di influenzamento dei depressi o degli psicoastenici

Attività dell’Io • I disturbi della attività dell’Io possono colpire diversi processi psichici: • • • La percezione L’attività motoria La memoria e la rappresentazione La perdita di sentimenti La volontà

Unità dell’Io • L’alterazione della consapevolezza dell’unità dell’Io si ha nella esperienza di sdoppiamento: il paziente avverte due serie di processi psichici, separati e contemporanei. Il paziente percepisce di avere due Io o di avere un Io diviso • Questa esperienza estremamente psicotica non deve essere confusa con la ambivalenza tra ragione e istinti dei nevrotici, con la sensazione di estraneità nei pensieri coatti, con la convinzione delirante dello sdoppiamento (non percepita ma dedotta su base delirante), né con i fenomeni di sdoppiamento della personalità in senso dissociativo

Unità dell’Io • Tra i disturbi dell’unità dell’Io possono essere annoverati: • Le personalità multiple su base dissociativa • L’Autoscopia (anche detta Eautoscopia o Immagine speculare fantasma; è anche un disturbo della coscienza del Corpo) • Il Fenomeno del Doppio o Doppelganger: è la percezione soggettiva del sosia, cioè la consapevolezza di sé come esistente al medesimo tempo fuori, di fianco, e dentro di sé. Rispetto alla autoscopia, che ha maggiore carattere di corporeità e dunque di percettività, è un fenomeno primariamente cognitivo e ideativo, sebbene possa essere presente una componente percettiva

Identità dell’Io • Esperienza (spesso psicotica) di essere stato un altro precedentemente o di non essere più se stesso • È alterato nelle cosiddette esperienze di passività: il paziente è convinto che ad un certo punto egli è stato completamente cambiato in un’altra persona • Si tratta di esperienze puramente psicotiche, in cui viene perduto il principio di realtà rispetto alla possibilità di un reale cambiamento • In normonevrotici può esserci l’esperienza di mutamento dell’Io ma senza l’esperienza di passività e di rottura traumatica che è presente nello psicotico

Identità dell’Io • Casi particolari di alterazioni dell’identità dell’Io sono: • Esperienze di pre-morte: con frequente depersonalizzazione, autoscopia, coscienza mistica con esperienze trascendentali • Gli Stati di Possessione o di Trance: sono alterazioni osservabili come forme dissociative in soggetti con struttura isterica o psicotica oppure in persone normali (ma forse con qualche tratto di suggestionabilità isterica o psicastenica) in fenomeni di massa (ipnosi di massa) o in condizioni individuali particolari • In queste forme si osserva una perdita temporanea del senso di identità personale, della consapevolezza dei dintorni, con associate sensazioni di influenzamento, sia del pensiero che delle attività motorie

Identità dell’Io • La persona sente di essere agita da spiriti, forze esterne, divinità, o altre persone • È spesso osservabile in cerimonie di tipo religioso. In queste ultime, l’uscita dallo stato di possessione avviene alla fine della cerimonia. In forme patologiche questa può protrarsi oltre la sua durata “naturale”, possono provocare disagio ed essere indesiderate • I radicali psicopatologici dello stato di possessione possono essere molteplici e non vanno trascurati gli aspetti etnografici e antropologici, facendo oscillare il fenomeno da quadri di pseudo-normalità (spesso con stato di coscienza alterato in senso crepuscolare) fino a quadri chiaramente psicotici (con stato di coscienza integro)

Coscienza dell’Io in opposizione al mondo esterno • Disturbo della capacità di discernere dove finisca l’Io e dove cominci il non-Io • Alcuni pazienti percepiscono una identificazione con gli oggetti esterni oppure soffrono per le attività degli altri come se le stessero subendo loro • I disturbi dei confini dell’Io sono una caratteristica essenziale del mondo psicotico

Coscienza dell’Io in opposizione al mondo esterno • In individui psicotici, il difetto dei confini dell’Io si apprezza in numerose manifestazioni: – Senso di invasione del proprio Io – Fusione tra Io e non-Io – Esperienze di passività (vengono erroneamente attribuite al non-Io delle funzioni che vengono vissute come influenze provenienti dal mondo esterno, mentre in realtà provengono dall’Io stesso): voci commentanti; voci in terza persona; voci che ripetono ad alto volume i pensieri del paziente; deliri di influenzamento; ecc.

Coscienza della propria personalità • La coscienza dell’Io è il tassello più elementare; ad un livello più avanzato, ognuno può avere consapevolezza di come è strutturato il proprio Io nella sua complessità. • Questa consapevolezza si estrinseca in più funzioni: • Il sentimento della appartenenza e della comprensibilità soggettiva dei propri processi psichici: alcuni contenuti psichici possono essere sentiti come espressione naturale della propria personalità in quel momento; sono psichismi vissuti come propri e comprensibili, sebbene alcuni possano apparire bizzarri o anormali; altri psichismi sono vissuti soggettivamente come estranei, innaturali, incomprensibili (a prescindere che siano patologici o meno) • Questo processo di pensiero non deve essere confuso con gli psichismi che dal’esterno e oggettivamente ci appaiono comprensibili o non comprensibili

Coscienza della propria personalità • Il sentimento della modificazione della propria personalità: può essere assolutamente normale (ad esempio nella adolescenza • In altri casi, questa modificazione può essere avvertita all’inizio di un processo patologico oppure, spesso, all’uscita di un quadro psicotico (il concetto di frattura dell’Io: gli horcrux) • La labilità della coscienza della propria personalità: è il fenomeno, psicotico ma simile ad alcuni processi onirici, in cui il paziente sente di stare “svolgendo un ruolo”, in cui in parte si immedesima pur continuando a credere di essere anche la stessa persona di prima

Coscienza della propria personalità In tale ambito va inserito il fenomeno, fortemente psicotico, delle personificazioni: si tratta di associazioni di fenomeni psicotici (sdoppiamenti della personalità, influenzamenti, dispercezioni ottiche e uditive) che si combinano prima in maniera elementare e poi progressivamente più strutturato fino a creare delle vere e proprie personalità estranee dotate di vita propria, che possono essere stabili, amichevoli o nemiche, e che accompagnano il paziente nella propria vita psichica

Coscienza della propria personalità Un particolare fenomeno di personificazione è la macchina di Tausk: attraverso una serie complessa e progressiva di meccanismi difensivi, il paziente proietta all’esterno di sé una porzione inaccettabile della propria struttura psichica. Tale proiezione viene prima personificata all’esterno per poi essere nuovamente introiettata come oggetto o macchinario, che inserito all’interno del corpo del paziente, ne influenza i pensieri e la volontà e dunque va ad intaccare la coscienza della attività dell’Io
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