Dislessia e scuola media Nella scuola Secondaria di
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Dislessia e scuola media Nella scuola Secondaria di 1° grado possiamo avere: • allievi diagnosticati nella Primaria • allievi non individuati che presentano un divario tra rendimento e potenzialità. • le problematiche diventano più rilevanti: accanto alle disabilità iniziano ad evidenziarsi atteggiamenti di disattenzione, distrazione, demotivazione e ansia.
Nella scuola secondaria di 1°e 2° grado • Variabilità interindividuale. Caratteristiche. Epoca della diagnosi. • Riduzione dei problemi più lievi. • Lentezza esecutiva • Problemi legati alla comprensione e alla stesura testo • Possono intervenire problematiche emotive e comportamentali
Nella scuola secondaria di 1°e 2° grado Divario tra potenzialità cognitive e richieste della scuola Si evidenziano problemi di disistima e frustrazione causati dal perdurare degli insuccessi La scuola può essere vissuta come ambiente altamente stressante Problematiche psico-comportamentali che vanno ad unirsi ai problemi di apprendimento Rischio: Rischio l’abbandono degli studi
Difficoltà critiche alle medie • Automatizzazione dei processi • Sequenze • Copiatura dalla lavagna, dettatura, spelling (quindi estrema difficoltà a scrivere i compiti sul diario) • Lentezza e errori di lettura • Ritardi in più materie • Scarsa comprensione del testo
Abilità strumentali Problemi comportamentali Problemi legati allo sviluppo del sé
Come si presentano (1) • I dislessici si presentano con caratteristiche non accomunabili, sono comunque lenti, con difficoltà in compiti di dettatura, ricopiatura, sintesi e schematizzazione. • Una lettura decifratoria compromessa non permette la comprensione del testo quindi, oltre ad evitare la lettura a voce alta, utilizzare la registrazione del testo o un lettore esterno oppure un software didattico e favorire la registrazione delle lezioni predisponendo scalette degli argomenti. • Nella comprensione testuale sollecitare i processi alti: conoscenze preesistenti, schemi testuali, aspettative rispetto al tema.
Come si presentano (2) • Gli allievi disgrafici e/o disortografici dovrebbero essere avviati all’uso del computer che permette una correzione automatica degli errori e la rilettura di quanto scritto. • La disortografia è una disabilità molto visibile e invalidante. Nella stesura dei testi scritti si evidenziano difficoltà nella selezione e nell’organizzazione • Gli allievi discalculici dovrebbero avere accesso ai mediatori didattici e a misure compensative
Interventi compensativi • Lettore esterno: La lettura può essere registrata dall’insegnante o da un compagno o fatta leggere da un software. L’importante è che l’allievo dislessico possa accedere alla comprensione attraverso l’ascolto del testo. In questo modo si elimina la lettura dal basso (la lettura decifratoria che risulta compromessa). • Software didattico: l’Anastasis ha prodotto il soft C. A. R. L. O. (Comunicazione Alternativa e Riabilitazione Logopedia) che utilizza la sintesi vocale per la lettura di qualsiasi testo. • Registrazione La registrazione delle lezioni e la predisposizione di scalette degli argomenti trattati permettono all’allievo a casa di utilizzare il riascolto della lezione accompagnandosi al libro di testo. La scaletta degli argomenti e sottoargomenti orientano l’ascolto e fissano i punti più salienti dell’argomento trattato. • Computer Il computer permette una correzione automatica di una percentuale altissima di errori e la rilettura di quanto scritto.
Valutazione formativa • Nella valutazione tener conto dei progressi e privilegiare • le prove orali • schede strutturate • l’esigenza di un tempo maggiore per l’ esecuzione. • Gli allievi vanno incoraggiati ad una attenta riflessione metacognitiva. • Predisporre strumenti e attività per la crescita e l’autonomia.
Caratteristiche della lettura • • • Solo una diagnosi sanitaria permette di accertare il grado di severità di dislessia. Per la scuola è molto importante conoscere il grado di compromissione delle abilità. Lettura: la mappatura delle competenze di lettura deve essere effettuata prendendo in considerazione tre indici: rapidità, correttezza e comprensione. si ottiene con le Prove MT. Generalmente potremmo avere: dislessici medio/lievi che leggono molto lentamente, ma riescono a capire globalmente il testo dislessici severi che accanto ad una lettura lenta evidenziano numerosi errori di correttezza che non permettono loro la comprensione del testo.
Cosa fare dopo la diagnosi Dopo la diagnosi, se il bambino è nel primo ciclo della scuola elementare si consiglia generalmente una terapia logopedica, puntando l’attenzione soprattutto sulla capacità metafonologica, o una terapia neuropsicologica. Nelle fasi successive, invece, è consigliato un intervento di tipo metacognitivo. L’ambiente soprattutto quello familiare deve appoggiare il bambino, aiutandolo nella ricerca delle strategie di compenso e soprattutto nella costruzione di una immagine positiva di sé.
Cosa devono fare i genitori È bene innanzitutto precisare che i dislessici hanno un diverso modo di imparare, ma possono imparare. I genitori devono: • Informarsi sul problema • Cercare una appropriata valutazione diagnostica • Discutere del problema con gli insegnanti • Aiutarlo nelle attività scolastiche (leggergli ad alta voce) • Supplire la lettura con altri strumenti di informazione (cassette, CD, video).
Cosa deve fare l‘insegnante L’insegnante deve: • Accogliere realmente la “diversità”, studiarla, comunicare serenamente con il bambino e dimostrargli comprensione • Parlare alla classe e non nascondere il problema (un modo può essere chiedere ad ogni bambino della classe di esporre ai compagni una loro difficoltà) • Spiegare alla classe il perché del diverso trattamento che viene riservato in varie occasioni ai dislessici • Utilizzare le risorse dei compagni di classegnando ad esempio un Tutor al bambino dislessico
Cosa non fare per i DSA • Leggere di più non migliora l’abilità di lettura • Gli esercizi ripetitivi non provocano generalizzazione dell’apprendimento • L’uso di un compenso/dispensa non riduce le possibilità di sviluppo della competenza • Ciò che non è terminato a scuola non può essere finito a casa • La quantità di lavoro a casa deve essere compatibile con il livello raggiunto dal bambino
Le caratteristiche delle difficoltà • • Lentezza ed errori nella lettura/scrittura Automatizzazione dei processi Difficoltà nel ricordare le categorizzazioni Difficoltà a memorizzare sequenze Difficoltà di copia e nella dettatura Autocorrezione degli errori Difficoltà nell’espressione scritta Difficoltà nelle lingue straniere
Cosa fare? • Non procedere in maniera casuale • Educare ad un ordine procedurale • Agire con flessibilità. Attendersi progressi e regressi • Documentare. Predisporre i PSP con la descrizione delle difficoltà e l’indicazione degli strumenti compensativi e dispensativi necessari
La lettura Decodifica: capacità di riconoscere denominare correttamente le parole che compongono un testo (automatizzazione del processo) Bottomup Comprensione: capacità di cogliere il significato (rappresentazione mentale del contenuto) Top-down
• L’abilità di decodifica è strumentale alla comprensione. • Indipendenza tra la decodifica e la comprensione. • Decodifica e comprensione: processi cognitivi diversi. • Attività didattiche differenti.
Per l’interpretazione del testo • Sollecitare le conoscenze precedenti: lessicale, inerenti l’argomento, generali riguardanti la conoscenza del mondo. • Attivare: schemi (oggetti, persone azioni), scripts (strutture di azione) • Creare aspettative rispetto all’argomento • Fare attenzione alla leggibilità (caratteristiche morfosintattiche, lessicali) e alla comprensività (organizzazione delle informazioni) del testo che favoriscono i processi inferenziali e di previsione • Operare semplificazioni testuali: alleggerire il carico informativo • Insegnare all’utilizzo dei dispositivi extratestuali: titolo, sommari, immagini • Insegnare a focalizzazione parti e a operare inferenze (colori diversi) • Monitorare i processi metacognitivi
Gli ostacoli alla comprensione • Densità informativa. - costruire un rapporto bilanciato tra le informazioni codificate in forma scritta e gli apparati di supporto (immagini …) - alleggerire il carico informativo: semplificazioni testuali. Introduzione di espedienti grafici: dimensione carattere, a capo, interlinea ….
Lavoro collaborativo • Evitare che il peso della comprensione gravi sul singolo • Favorire lavori di coppia, gruppo. • I contributi dei compagni favoriscono le strategie di controllo e monitoraggio della comprensione, il coinvolgimento emotivo
Lettura decifratoria (molto) compromessa • • • Utilizzare un lettore esterno (compagno/tutor) Insegnare all’uso di un software di sintesi vocale Incentivare all’uso di dizionari digitali, registrazioni Ridurre i testi e operare con mediatori didattici Privilegiare le verifiche orali e l’uso di mediatori anche durante le verifiche Favorire la registrazione delle lezioni predisponendo scalette degli argomenti Importante è che l’allievo acceda all’ascolto del testo
Nello studio delle discipline: cosa controllare • • • Lessico specifico Quantità di informazioni Tempo di elaborazione L’integrazione delle informazioni Metodo di studio: si tende a sottolineare tutto, difficoltà nell’individuare delle informazioni principali. • Leggi sottolinea e ripeti? • Mediatori didattici
Mediatori didattici Tabelle, schemi, mappe • • Aiutano nell’apprendimento Sollecitano le generalizzazioni Aiutano ad appropriarsi di quadri d’insieme Sono strumenti di apprendimento ma anche di presentazione degli argomenti nelle interrogazioni programmate • Sollecitano i processi di pensiero, la riflessione
Mappe mentali. Brainstorming hanno si fondano una struttura a raggera sulla logica associazionista che enfatizzano la grafica sono strumenti per raccogliere velocemente le idee/concetti
Didattica metacognitiva • Aiutare l’allievo a conoscere le proprie modalità di apprendimento (monitoraggio cognitivo) • Aiutare l’allievo a riconoscere il livello di acquisizione delle proprie abilità per lo svolgimento di compiti (autoregolazione) • Aiutare l’allievo a riconoscere e applicare consapevolmente comportamenti, strategie utili ad un più efficace processo di apprendimento • Incoraggiare alla scelta di strategie operative più adeguate al suo apprendimento • Rendere consapevole l’allievo che l’appropriazione delle capacità di autocontrollo e revisione gli permettono apprendimenti e risultati migliori.
Misure compensative e strumenti informatici Software interattivi: ortografia e correttezza di lettura…… per la prima scolarizzazione Per la scrittura e lettura (disgrafia, disortografia) - Word Processor con correttore automatico - Riconoscimento vocale: dettatura testo (IBM Via Voice Pro) - Sintesi vocale. - Registrazioni, schemi, mappe, libro parlato. - Lavagna interattiva collegata al computer
Strategie organizzative • Inserimento nel POF normativa dislessia: adeguamento della didattica alle circolari ministeriali • Presentazione al Consiglio di classe dell’ allievo dislessico da parte del DS o Referente Dislessia d’Istituto • Programmazione incontri con operatori Sanitari, famiglia per conoscenza • Predisposizione Percorso Educativo Personalizzato: livello del disturbo, obiettivi personalizzati, interventi compensativi e dispensativi, criteri di valutazione • Condivisone del Percorso Educativo Personalizzato con la famiglia, se necessario operatori sanitari
STRATEGIE DI SCRITTURA Competenze linguistiche Generazione del testo a livello verbale utilizzando • ilconoscenza patrimoniodell’argomento lessicale, morfo-sintattico e di • conoscenza scelta del contenuto delle specifiche convenzioni degli atti (orali scritti) • linguistici conoscenza del etipo di compito • conoscenza delle procedure del compito Competenze cognitive e metacognitive
Il processo di scrittura richiede: • il passaggio da schemi orali aperti a schemi scritti chiusi • la pianificazione dei nodi di contenuto e della loro forma linguistica • la traduzione del codice orale nel codice scritto • la capacità di revisione durante e dopo il processo di scrittura
Comprensione del testo • Impegna tre componenti: • memoria (raccoglie, organizza, ricostruisce) • Intelletto (interpreta) • emozioni (inducono a riconoscersi nel testo)
inferenze • Sono la sostanza di cui è fatta la comprensione del testo • Collegano le conoscenze linguistiche • Alle conoscenze sul mondo • Comprendere significa costruirsi un modello mentale della situazione di cui tratta il testo
esempio • Disegna un cerchio • Mettici questi numeri: 12, 9, 6, 3. • Mettici due frecce: una lunga che va verso il 12 e una corta che va verso il 3. • Collega le frecce tra loro
disegno 12 9 6 3
Credenze sulla matematica • In matematica influisce maggiormente l’abilità innata e la conoscenza delle regole • È frequente aspettarsi di memorizzare e applicare ciò che si è imparato meccanicamente • Si svolge individualmente • La matematica imparata a scuola serve a poco nella vita reale
Credenze relative ai problemi matematici • La difficoltà nel risolvere un problema è dovuta alla grandezza e alla quantità di numeri presenti • L’operazione che porta alla soluzione è indicata da una parola chiave che si trova nell’ultima domanda • Bisogna applicare l’ultima regola che è stata spiegata in classe
INTELLIGENZA NUMERICA ABILITA’ DI CALCOLO INTELLIGENZA NUMERICA: • “INTELLIGERE ATTRAVERSO LA QUANTITÀ” • CAPACITÀ INNATA §DOMINIO SPECIFICA §HA SOLO BISOGNO DEL POTENZIAMENTO CORRETTO DELL’ISTRUZIONE (Lucangeli, Poli & Molin, 2003)
Evoluzione dell’intelligenza numerica • 0 -2 ANNI: CONOSCENZA NUMERICA PREVERBALE DI TIPO QUANTITATIVO • 2 -4 ANNI: SVILUPPO DELLE ABILITÀ DI CONTEGGIO • 3 -6 ANNI: SVILUPPO DELLE ABILITÀ DI LETTURA E SCRITTURA DEL NUMERO • PRIME FASI APPRENDIMENTO SCOLASTICO: SVILUPPO DEI MECCANISMI DI CALCOLO
Il processo di risoluzione dei problemi • NON E’ INNATO • NON SI AUTOMATIZZA • NON ESISTE IL DISTURBO SPECIFICO DI PROBLEM SOLVING
Didattica Metacognitiva La didattica metacognitiva è un approccio didattico che utilizza deliberatamente e sistematicamente concetti e metodologie mutuati dagli studi sulla metacognizione
Didattica Metacognitiva L’insegnante che opera a livello metacognitivo interviene a quattro livelli diversi: 1. Conoscenze sul funzionamento cognitivo 2. Autoconsapevolezza 3. Autoregolazione 4. Variabili psicologiche sottostanti
Prove di diagnosi pedagogica • Lettura: prove MT per la scuola media • Scrittura: valutazione delle abilità di scrittura. Classe 5° • Comprensione del testo: prove criteriali B in “Nuova guida alla comprensione del testo” • Matematica: questionari “Matematica e metacognizione” • Calcolo: prove AC. MT 11 -14 • Soluzione problemi matematici: prove SPM
Programmi di didattica metacognitiva • • • Imparare a studiare 2 Difficoltà di lettura nella scuola media Produzione del testo scritto liv. 2 Nuova guida alla comprensione del testo L’intelligenza numerica Matematica e metacognizione
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