Direzione Nazionale Antimafia La legislazione italiana in materia

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Direzione Nazionale Antimafia La legislazione italiana in materia di misure patrimoniali come strumento di

Direzione Nazionale Antimafia La legislazione italiana in materia di misure patrimoniali come strumento di contrasto alla criminalità organizzata Maria Vittoria De Simone - Sostituto Procuratore Nazionale Antimafia-

Direzione Nazionale Antimafia o o o La peculiarità delle associazioni criminali più evolute è

Direzione Nazionale Antimafia o o o La peculiarità delle associazioni criminali più evolute è rappresentata dagli obiettivi perseguiti: l’acquisizione di potere e ricchezza e non la consumazione di delitti che diviene solo il mezzo per conseguire tale finalità primaria. Il potere economico alimenta e accresce il potere criminale e consente al crimine organizzato di acquisire spazi sempre più ampi nel tessuto sociale ed economico con la sistematica violazione delle regole e con la forza di intimidazione che da esso promana. La conseguenza dell’alterazione delle regole dell’impresa e di mercato è un forte inquinamento dell’economia ma anche degli assetti istituzionali dei Paesi ove il crimine organizzato opera e si estende.

 Direzione Nazionale Antimafia Il tema delle misure patrimoniali (sequestro e confisca dei patrimoni

Direzione Nazionale Antimafia Il tema delle misure patrimoniali (sequestro e confisca dei patrimoni illeciti) sono alla base di una efficace strategia di contrasto al crimine organizzato per garantire la tutela di beni fondamentali come l’ordine pubblico, l’economia pubblica, la libertà di esercizio dell’iniziativa privata, il corretto funzionamento del mercato, l’assetto democratico delle istituzioni.

Direzione Nazionale Antimafia o Negli ordinamenti come quello italiano, maggiormente esposti al rischio di

Direzione Nazionale Antimafia o Negli ordinamenti come quello italiano, maggiormente esposti al rischio di gravi forme di inquinamento dell’economia connesse alla presenza di organizzazioni criminali stabilmente radicate sul territorio, la necessità di aggredire le basi economiche del crimine organizzato e ancor di più quella vastissima rete di beni e rapporti economici indispensabili per la conservazione e l’esercizio dei poteri criminali, è ormai divenuta una esigenza imprescindibile per un efficace strategia di contrasto. o L’introduzione nel sistema legislativo italiano di misure patrimoniali differenziate dalla tradizionale misura di sicurezza della confisca prevista dal codice penale, risale al 1982 legge Rognoni – La Torre (legge 13. 09. 1982 n. 646) ma se ne coglie tuttora l’eccezionalità per aver predisposto gli strumenti per l’aggressione del fenomeno criminale delle organizzazioni mafiose sul versante economico finanziario e per aver individuato la vera essenza dell’azione della mafia che è volta ad acquisire in modo diretto o indiretto la gestione o il controllo delle attività economiche, così innovando radicalmente la strategia di contrasto alle azioni della mafia.

Direzione Nazionale Antimafia o Nell’epoca della globalizzazione il modello mafioso si sta rapidamente estendendo

Direzione Nazionale Antimafia o Nell’epoca della globalizzazione il modello mafioso si sta rapidamente estendendo oltre i confini nazionali. o Le proiezioni ultranazionali e internazionali delle organizzazioni mafiose rende indispensabile l’adozione da parte di tutti i Paesi di strumenti comuni di contrasto a tale progetto di espansione.

Direzione Nazionale Antimafia o o o Gli ambiti operativi delle organizzazioni criminali sono oggi

Direzione Nazionale Antimafia o o o Gli ambiti operativi delle organizzazioni criminali sono oggi proiettati su scenari internazionali ove la componente economica e finanziaria è divenuta ancor più importante e strumentale all’accrescimento del potere criminale delle stesse. In un sistema nel quale le dinamiche patrimoniali e finanziarie trascendono i confini nazionali una efficace strategia di contrasto deve necessariamente incidere sulle basi economiche e cioè su quella rete di beni, rapporti, interessi che sono funzionali all’esercizio e al rafforzamento del potere criminale di qualsiasi matrice etnica. L’azione di contrasto deve adeguarsi alla natura transnazionale e alla dimensione economica che ha assunto il crimine organizzato.

Direzione Nazionale Antimafia Nelle sedi di produzione normativa sopranazionali e internazionali all’elaborazione di strumenti

Direzione Nazionale Antimafia Nelle sedi di produzione normativa sopranazionali e internazionali all’elaborazione di strumenti finalizzati al contrasto della criminalità organizzata si accompagna sempre l’adozione di norme in materia di misure patrimoniali.

Direzione Nazionale Antimafia o Il diritto di iniziativa economica e libertà di concorrenza sono

Direzione Nazionale Antimafia o Il diritto di iniziativa economica e libertà di concorrenza sono valori portanti del Trattato istitutivo delle Comunità europee e non solo come diritti fondamentali del singolo, ma come elemento capace di incidere sull’organizzazione sociale degli Stati membri a salvaguardia delle libertà individuali.

Direzione Nazionale Antimafia Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale sottoscritta a

Direzione Nazionale Antimafia Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale sottoscritta a Palermo 12 15 dicembre 2000 Lo scopo della convenzione è di promuovere la cooperazione per prevenire e combattere il crimine organizzato transnazionale in maniera più efficace.

Direzione Nazionale Antimafia o La Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale

Direzione Nazionale Antimafia o La Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale approvata a Palermo il 16. 12. 2000, nel prevedere la confisca dei proventi del reato o di beni il cui valore corrisponde a quello di tali proventi, adotta una ampia nozione di provento del reato che indica come “qualunque bene derivato o ottenuto, direttamente o indirettamente, attraverso la commissione di un reato”.

Direzione Nazionale Antimafia o La Convenzione prevede inoltre all’art. 12 che “Gli Stati Parte

Direzione Nazionale Antimafia o La Convenzione prevede inoltre all’art. 12 che “Gli Stati Parte possono considerare la possibilità di richiedere che un reo dimostri l'origine lecita dei presunti proventi di reato o altri beni che possono essere oggetto di confisca, nella misura in cui tale richiesta è coerente con i principi del loro diritto interno e con la natura del procedimento giudiziario e di altri procedimenti”

 Direzione Nazionale Antimafia CONSIGLIO D’EUROPA Strasburgo, 8 novembre 1990 Convenzione sul riciclaggio, la

Direzione Nazionale Antimafia CONSIGLIO D’EUROPA Strasburgo, 8 novembre 1990 Convenzione sul riciclaggio, la ricerca, il sequestro e la confisca dei proventi di reato Principi generali e misure di cooperazione internazionale 1. Le Parti cooperano fra di loro nella misura più ampia possibile ai fini delle indagini e delle procedure per la confisca di strumenti e di proventi. 2. Ciascuna Parte prende le misure legislative e di altra natura eventualmente neces sarie per consentirle di eseguire, alle condizioni previste dal presente capitolo, le richieste: a. di confisca di valori patrimoniali specifici consistenti in proventi o strumenti nonché di confisca di proventi consistente nell’imposizione dell’obbligo di pagare una somma di denaro pari al valore dei proventi; b. di assistenza nelle indagini e di misure provvisorie ai fini dell’una o dell’altra forma di confisca di cui alla lettera a che precede.

Direzione Nazionale Antimafia CONSIGLIO D’EUROPA Convenzione sul riciclaggio, il controllo, il sequestro e la

Direzione Nazionale Antimafia CONSIGLIO D’EUROPA Convenzione sul riciclaggio, il controllo, il sequestro e la confisca dei proventi del crimine e sul finanziamento al terrorismo adottato a Strasburgo il 3 maggio 2005 Nel testo convenzionale è stata recepita un’ampia nozione di bene confiscabile ed è stata introdotta una nuova nozione di bene riciclato suscettibile di essere sottoposto a confisca: dal rapporto esplicativo alla Convenzione si evince che questo può essere inteso non solo come provento specifico derivante da un pregressa attività criminosa ma anche come valore di beni entrati a far parte del patrimonio di un soggetto il cui valore appare sproporzionato rispetto alla gravità dei reati per i quali si procede. E’ un concetto che richiama quello della confisca per sproporzione

Direzione Nazionale Antimafia In sede europea, con l’obiettivo di neutralizzare i profitti economici della

Direzione Nazionale Antimafia In sede europea, con l’obiettivo di neutralizzare i profitti economici della criminalità e rafforzare lo spazio comune di sicurezza, libertà e giustizia, secondo una prospettiva già pienamente delineata nella convenzione sul riciclaggio, la ricerca, il sequestro e la confisca dei proventi di reato, conclusa a Strasburgo l’ 8 novembre 1990, la decisione quadro 2005/212/GAI del 24 febbraio 2005 e la decisione quadro 2006/783/GAI del 6 ottobre 2006 sono misure di armonizzazione del diritto penale sostanziale e processuale. La prima, disciplina gli elementi minimi della confisca, fermo restando che ciascuno Stato può introdurre (o mantenere) norme interne che assicurano un più esteso ambito di tutela reale, la seconda introduce il principio del mutuo riconoscimento alle decisioni di confisca regolando l’emissione e l’esecuzione dell’eurordinanza relativa a tali decisioni sulla base di rapporti diretti tra le autorità giudiziarie. Le Quest’ultima decisione quadro rappresenta un importantissimo passo in avanti rispetto alla tipologia dei rapporti giurisdizionali con le autorità straniere paragonabile a quello che si è verificato con il passaggio dall’estradizione al mandato d’arresto europeo

Direzione Nazionale Antimafia DECISIONE QUADRO 212/2005 24. 02. 2005 DEL CONSIGLIO UE Obiettivo della

Direzione Nazionale Antimafia DECISIONE QUADRO 212/2005 24. 02. 2005 DEL CONSIGLIO UE Obiettivo della presente decisione quadro è assicurare che tutti gli Stati membri dispongano di norme efficaci che disciplinino la confisca dei proventi di reato, anche per quanto riguarda l’onere della prova relativamente all’origine dei beni detenuti da una persona condannata per un reato connesso con la criminalità organizzata.

Direzione Nazionale Antimafia DECISIONE QUADRO 2006/783 – 6. 10. 2006 CONSIGLIO UE o. Scopo

Direzione Nazionale Antimafia DECISIONE QUADRO 2006/783 – 6. 10. 2006 CONSIGLIO UE o. Scopo della presente decisione quadro è stabilire le norme secondo le quali uno Stato membro riconosce ed esegue nel suo territorio una decisione di confisca emessa da un'autorità giudiziaria competente in materia penale di un altro Stato membro. o. L'obbligo di rispettare i diritti fondamentali e i fondamentali principi giuridici sanciti dall'articolo 6 del trattato sull'Unione europea non può essere modificato per effetto della presente decisione quadro e qualsiasi obbligo che incombe alle autorità giudiziarie al riguardo rimane impregiudicato.

 Direzione Nazionale Antimafia Gli artt. 258 e 260 del nuovo Trattato dell’Unione europea

Direzione Nazionale Antimafia Gli artt. 258 e 260 del nuovo Trattato dell’Unione europea hanno reso cogente l’obbligo di conformare l’ordinamento giuridico degli Stati a quegli strumenti come le decisioni quadro in materia di cooperazione giudiziaria e armonizzazione delle legislazioni penali statali.

Direzione Nazionale Antimafia LE MISURE PATRIMONIALI NELL’UNIONE EUROPEA o L’ARMONIZZAZIONE DELLE LEGISLAZIONI o IL

Direzione Nazionale Antimafia LE MISURE PATRIMONIALI NELL’UNIONE EUROPEA o L’ARMONIZZAZIONE DELLE LEGISLAZIONI o IL MUTUO RICONOSCIMENTO o LE ESIGENZE DI COOPERAZIONE GIUDIZIARIA

Direzione Nazionale Antimafia LA LEGISLAZIONE ITALIANA o Gli strumenti di contrasto patrimoniale al crimine

Direzione Nazionale Antimafia LA LEGISLAZIONE ITALIANA o Gli strumenti di contrasto patrimoniale al crimine organizzato previsti dalla legislazione italiana possono essere attivati nell’ambito di un procedimento penale e/o nell’ambito di un procedimento di prevenzione.

Direzione Nazionale Antimafia Gli strumenti di contrasto patrimoniale al crimine organizzato previsti dalla legislazione

Direzione Nazionale Antimafia Gli strumenti di contrasto patrimoniale al crimine organizzato previsti dalla legislazione italiana. Procedimento penale Procedimento di prevenzione

GLI INTERVENTI SUI PATRIMONI ILLECITI CONFISCA COME MISURA DI PREVENZIONE PATRIMONIALE CONFISCA ART. 240

GLI INTERVENTI SUI PATRIMONI ILLECITI CONFISCA COME MISURA DI PREVENZIONE PATRIMONIALE CONFISCA ART. 240 C. P. Strumenti di contrasto CONFISCA C. D. ESTESA ART. 12 SEXIES L. 356/92 CONFISCA OBBLIGATORIA PER SPECIFICI REATI

Direzione Nazionale Antimafia PRESUPPOSTI PER LA CONFISCA EX ART. 240 c. p. e PER

Direzione Nazionale Antimafia PRESUPPOSTI PER LA CONFISCA EX ART. 240 c. p. e PER I CASI DI CONFISCA OBBLIGATORIA Sentenza di condanna o di applicazione di pena ex art. 444 c. p. p. l'esistenza di un rapporto strutturale e strumentale del bene oggetto del sequestro e poi di confisca, con l'attività criminosa, di talché il bene stesso deve trovarsi in necessaria correlazione con la commissione del reato vincolo di pertinenzialità tra cose e reato per il quale il soggetto è condannato

Direzione Nazionale Antimafia CONFISCA PER EQUIVALENTE Nei casi in cui non sia possibile procedere

Direzione Nazionale Antimafia CONFISCA PER EQUIVALENTE Nei casi in cui non sia possibile procedere alla confisca del profitto o del prezzo del reato si procede alla confisca dei beni di cui il reo ha la disponibilità per un valore corrispondente a tale profitto o prezzo.

Direzione Nazionale Antimafia La tendenza verso forme “moderne” di confisca, differenziate dalla tradizionale misura

Direzione Nazionale Antimafia La tendenza verso forme “moderne” di confisca, differenziate dalla tradizionale misura di sicurezza della confisca prevista dal codice penale, ha trovato espressione nell’ordinamento italiano, in uno strumento introdotto dalla legislazione antimafia negli anni ‘ 90. Il riferimento alla legge 356 del 7. 08. 1992 che ha introdotto all’art. 12 sexies la confisca c. d. “allargata” o “estesa”.

Direzione Nazionale Antimafia I PRESUPPOSTI PER LA CONFISCA EX ART. 12 SEXIES L. 356/92

Direzione Nazionale Antimafia I PRESUPPOSTI PER LA CONFISCA EX ART. 12 SEXIES L. 356/92 q. Sentenza di condanna o di applicazione di pena ex art. 444 c. p. p. per uno dei delitti indicati q. Sproporzione tra il danaro, beni o altre utilità di cui il condannato risulta poter disporre anche per interposta persona, e il reddito dichiarato ai fini delle imposte sul reddito o l’attività economica svolta.

Direzione Nazionale Antimafia I REATI PER I QUALI E’ PREVISTA LA CONFISCA “ESTESA” o

Direzione Nazionale Antimafia I REATI PER I QUALI E’ PREVISTA LA CONFISCA “ESTESA” o o o o artt. 314, 316 bis, 316 ter, 317, 318, 319 ter, 320, 322 bis, 325 cod. pen. (reati contro la P. A. ) art. 416 co. 6 c. p. (se l’associazione è diretta a commettere taluno dei delitti di cui agli artt. 600, 601 e 602 c. p. e 12 co. 3 bis D. Lgs. 286/1998) art. 416 realizzato allo scopo di commettere delitti previsti dagli artt. 473, 474, 517 ter e 517 quater c. p. (contraffazione o alterazione di marchi, segni distintivi, brevetti, modelli o disegni; fabbricazione e commercio di beni realizzati usurpando titoli di proprietà industriale; contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari) art. 416 bis c. p. (associazioni di tipo mafioso anche straniere) artt. 600, 601, 602 c. p. (riduzione o mantenimento in schiavitù, tratta di persone, acquisto e alienazione di schiavi) artt. 629 e 630 c. p. (estorsione, sequestro di persona a scopo di estorsione) art. 644 c. p. (usura) art. 648 (escluso co. 2), 648 bis e 648 ter c. p. (ricettazione, riciclaggio, impiego di danaro, beni o utilità di provenienza illecita) art. 12 quinquies co. 1 L. 356/92 (trasferimento fraudolento di valori) art. 73 (escluso co. 5) e 74 D. P. R. 309/90 (traffico di stupefacenti) delitti con finalità di terrorismo o di eversione dell’ordine costituzionale delitti aggravati dall’art. 7 D. L. 152/91 conv. In L. 203/91 (commessi avvalendosi delle condizioni previste dall’art. 416 bis c. p. ovvero al fine di agevolare le attività delle associazioni previste dallo stesso articolo) art. 295 co. 2 D. P. R. 43/73 e succ. mod. (ipotesi aggravate di contrabbando t. l. e. )

Direzione Nazionale Antimafia CONFISCA PER EQUIVALENTE QUANDO NON E’ POSSIBILE PROCEDERE ALLA CONFISCA DEL

Direzione Nazionale Antimafia CONFISCA PER EQUIVALENTE QUANDO NON E’ POSSIBILE PROCEDERE ALLA CONFISCA DEL DENARO, DEI BENI E DELLA ALTRE UTILITA’ DI CUI IL CONDANNATO NON PUO’GIUSTIFICARE LA PROVENIENZA E DI CUI, ANCHE PER INTERPOSTA PERSONA FISICA O GIURIDICA, RISULTA ESSERE TITOLARE O AVERE LA DISPONIBILITA’ IN VALORE SPROPORZIONATO AL PROPRIO REDDITO, DICHIARATO AI FINI DELLE IMPOSTE SUL REDDITO, O ALLA PROPRIA ATTIVITA’ ECONOMICA, IL GIUDICE ORDINA LA CONFISCA DI ALTRE SOMME DI DENARO, DI BENI E ALTRE UTILITA’ PER UN VALORE EQUIVALENTE DELLE QUALI IL REO HA LA DISPONIBILITA’, ANCHE PER INTERPOSTA PERSONA.

Direzione Nazionale Antimafia Sequestro e confisca PROCEDIMENTO PENALE Commissione di un reato Prodotto del

Direzione Nazionale Antimafia Sequestro e confisca PROCEDIMENTO PENALE Commissione di un reato Prodotto del reato (il frutto o risultato che si origina dal reato) Profitto del reato (il vantaggio di natura economica che deriva dal reato) Prezzo del reato (il compenso pattuito o percepito per il reato) Commissione di uno specifico reato Danaro, beni o altre utilità: • ingiustificata provenienza • di valore sproporzionato al reddito dichiarato o alla economica svolta attività

Direzione Nazionale Antimafia Sequestro e confisca PROCEDIMENTO DI PREVENZIONE Presupposti • Indiziati di appartenenza

Direzione Nazionale Antimafia Sequestro e confisca PROCEDIMENTO DI PREVENZIONE Presupposti • Indiziati di appartenenza ad associazioni di stampo mafioso o simili • Indiziati di specifici reati (tratta di esseri umani; associazione per delinquere finalizzata al contrabbando; traffico di stupefacenti; sequestro di persona a scopo di estorsione ed altri) Danaro, beni o altre utilità: • ingiustificata provenienza • di valore sproporzionato al reddito dichiarato o alla attività economica svolta • frutto di attività illecite o reimpiego

 PRESUPPOSTI PER LA CONFISCA PRESUNZIONE DI ILLECITA PROVENIENZA PER TUTTI I BENI, A

PRESUPPOSTI PER LA CONFISCA PRESUNZIONE DI ILLECITA PROVENIENZA PER TUTTI I BENI, A QUALSIASI TITOLO NELLA DISPONIBILITA’ DEL PROPOSTO o La confisca dei beni in sequestro è disposta quando il soggetto nei cui confronti è instaurato il procedimento non possa giustificare la legittima provenienza e di cui, anche per interposta persona fisica o giuridica, risulti essere titolare o avere la disponibilità a qualsiasi titolo in valore sproporzionato al proprio reddito dichiarato ai fini delle imposte sul reddito, o alla propria attività economica, nonché dei beni che risultino essere frutto di attività illecite o ne costituiscano il reimpiego. Maria Vittoria De Simone - Sostituto Procuratore Nazionale Antimafia -

Destinatari delle misure di prevenzione antimafia ( art. 4 lett. a) e b) decreto

Destinatari delle misure di prevenzione antimafia ( art. 4 lett. a) e b) decreto legislativo 6 settembre 2011 n. 159 q. Indiziati di appartenenza ad associazioni di tipo mafioso, alla camorra, alla ‘ndrangheta (D. L. 4/2010) o ad associazioni comunque localmente denominate che perseguono finalità o agiscono con metodi corrispondenti a quelli delle associazioni di tipo mafioso. q. Soggetti indiziati di uno dei reati previsti dall’art. 51 comma 3 bis c. p. p. q. Soggetti indiziati delitto previsto dall’art. 12 quinquies L. 356/1992 (Trasferimento fraudolento di valori) Maria Vittoria De Simone - Sostituto Procuratore Nazionale Antimafia -

 Direzione Nazionale Antimafia I reati previsti dall’art. 51 comma 3 bis c. p.

Direzione Nazionale Antimafia I reati previsti dall’art. 51 comma 3 bis c. p. p. art. 416 6° comma c. p. (associazione diretta a commettere taluno dei delitti di cui agli artt. 600, 601, 602 c. p. e all’art. 12 comma 3 bis D. Lgs 286/1998) art. 416 realizzato allo scopo di commettere delitti previsti dagli artt. 473 e 474 c. p. (Contraffazione, alterazione o uso di marchi o segni distintivi ovvero di brevetti, modelli o disegni; Introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi) art. 600, 601, 602 c. p. (Riduzione o mantenimento in schiavitù o servitù; Tratta di persone; Acquisto e alienazione di schiavi) art. 416 bis c. p. (Associazione di tipo mafioso anche straniere) art. 630 c. p. (Sequestro di persona a scopo di estorsione) delitti aggravati dall’art. 7 L. 203/91 art. 74 D. P. R. 309/90 (Traffico di sostanze stupefacenti) art. 291 quater D. P. R. 43/73 (Associazione per delinquere finalizzata al contrabbando di t. l. e. art. 260 d. lgs. 3. 04. 2006 n. 152 (Traffico illecito di rifiuti)

Direzione Nazionale Antimafia ULTERIORI APPLICAZIONI DELLE MISURE DI PREVENZIONE PATRIMONIALI Soggetti indicati all’ art.

Direzione Nazionale Antimafia ULTERIORI APPLICAZIONI DELLE MISURE DI PREVENZIONE PATRIMONIALI Soggetti indicati all’ art. 4 lett. c), d), e), f), g) e art. 16 lett. b) D. Lgs. 6 settembre 2011 n. 159 1)Coloro che debba ritenersi, sulla base di elementi di fatto, che sono abitualmente dediti a traffici delittuosi. 2) Coloro che per la condotta ed il tenore di vita debba ritenersi, sulla base di elementi di fatto, che vivono abitualmente, anche in parte, con i proventi di attività delittuose. TERRORISMO

Direzione Nazionale Antimafia PROCEDIMENTO PENALE PROCEDIMENTO DI PREVENZIONE Procedimento giurisdizionale (la decisione viene pronunciata

Direzione Nazionale Antimafia PROCEDIMENTO PENALE PROCEDIMENTO DI PREVENZIONE Procedimento giurisdizionale (la decisione viene pronunciata da un giudice) Tre gradi giurisdizione (primo grado, appello, cassazione) Rispetto delle garanzie difensive Confisca per equivalente Pubblicità dell’udienza Applicazione delle norme di procedura penale

Direzione Nazionale Antimafia IL PROCEDIMENTO PENALE E IL PROCEDIMENTO DI PREVENZIONE SONO LE DUE

Direzione Nazionale Antimafia IL PROCEDIMENTO PENALE E IL PROCEDIMENTO DI PREVENZIONE SONO LE DUE COMPONENTI DI UN SISTEMA INTEGRATO DI CONTRASTO ALLE NUOVE FORME DI MANIFESTAZIONE DELLE ORGANIZZAZIONI CRIMINALI

 Direzione Nazionale Antimafia o Il procedimento di prevenzione patrimoniale è un “processo al

Direzione Nazionale Antimafia o Il procedimento di prevenzione patrimoniale è un “processo al patrimonio” nel quale l’oggetto del giudizio si concentra sugli aspetti economici del fenomeno criminale con forte analogia ai procedimenti in rem dei sistemi anglosassoni; conseguentemente la disciplina che regola il procedimento è modellata su schemi civilistici in linea con la natura economica degli interessi coinvolti e tuttavia nel pieno rispetto delle garanzie giurisdizionali e del principio costituzionale del contraddittorio.

Direzione Nazionale Antimafia PROCEDIMENTO DI PREVENZIONE q. Il presupposto per l’applicazione di una misura

Direzione Nazionale Antimafia PROCEDIMENTO DI PREVENZIONE q. Il presupposto per l’applicazione di una misura di prevenzione non è la commissione di un reato ma la sussistenza di una pericolosità sociale qualificata che legittima l’intervento preventivo dello Stato. q. Il procedimento penale mira all’accertamento di un fatto-reato, il procedimento di prevenzione mira ad accertare comportamenti che sono indice di una pericolosità sociale qualificata. q. La sanzione penale si fonda sull’acquisizione della prova della commissione di un fatto-reato, la misura di prevenzione anche patrimoniale si fonda su un giudizio che non può basarsi su sospetti o congetture ma su elementi di fatto oggettivamente verificabili che attestano la pericolosità qualificata del soggetto.

Direzione Nazionale Antimafia LE MISURE DI PREVENZIONE MISURE PERSONALI MISURE PATRIMONIALI Sorveglianza speciale di

Direzione Nazionale Antimafia LE MISURE DI PREVENZIONE MISURE PERSONALI MISURE PATRIMONIALI Sorveglianza speciale di pubblica sicurezza • Sequestro • Confisca con divieto di soggiorno in uno o più comuni diversi da quello di residenza o dimora abituale o in una o più province obbligo di soggiorno nel comune di residenza o dimora abituale

Direzione Nazionale Antimafia o o o Il sistema delle misure di prevenzione serve a

Direzione Nazionale Antimafia o o o Il sistema delle misure di prevenzione serve a garantire l’effettività e la pienezza della tutela degli interessi di rilevanza costituzionale e comunitaria colmando pericolosi vuoti di tutela connessi alla complessità dei requisiti strutturali e alle difficoltà probatorie che caratterizzano le tecniche di accertamento dei reati associativi. La Corte europea dei diritti dell’uomo ha riconosciuto la piena conformità della confisca di prevenzione ai principi generali fissati nell’art. 6 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali sul presupposto che si tratta di una misura proporzionata rispetto all’obiettivo perseguito di bloccare i movimenti di capitali sospetti di associazioni criminali e dunque ritenuta necessaria “per regolare l’uso dei beni in modo conforme all’interesse generale”. (Corte europea dei diritti dell’uomo 22. 02. 1994 Raimondo c/Italia) Da altre più recenti pronunce della Corte europea si trae la conformità del procedimento di prevenzione ai principi e alle garanzie fissate nell’art. 6 della Convenzione ove sono indicati i diritti che sono alla base di un processo equo (CEDU Sentenza 2. 02. 2010 Leone c/Italia).

Sequestro ex art. 12 sexies L. 356/92 Sequestro in sede di prevenzione o o

Sequestro ex art. 12 sexies L. 356/92 Sequestro in sede di prevenzione o o o L’azione di prevenzione può essere esercitata anche indipendentemente dall’esercizio dell’azione penale. Il sequestro e la confisca di prevenzione possono essere disposti anche in relazione a beni già sottoposti a sequestro in un procedimento penale. Se la confisca definitiva di prevenzione interviene prima della sentenza irrevocabile di condanna che dispone la confisca dei medesimi beni in sede penale, si procede in ogni caso alla gestione, vendita, assegnazione o destinazione ad opera dell’Agenzia Nazionale per i beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Maria Vittoria De Simone - Sostituto Procuratore Nazionale Antimafia -

Direzione Nazionale Antimafia Procedimenti di prevenzione iscritti nel periodo 1 luglio 2010 - 30

Direzione Nazionale Antimafia Procedimenti di prevenzione iscritti nel periodo 1 luglio 2010 - 30 giugno 2011 nelle Direzioni Distrettuali Antimafia distinti per sedi e per tipologia: misure personali, patrimoniali, personali e patrimoniali.

Direzione Nazionale Antimafia Proposte di prevenzione inoltrate nel periodo 1 luglio 2010 - 30

Direzione Nazionale Antimafia Proposte di prevenzione inoltrate nel periodo 1 luglio 2010 - 30 giugno 2011 dalle Direzioni Distrettuali Antimafia distinte per sedi e per tipologia: misure personali, patrimoniali, personali e patrimoniali.

Direzione Nazionale Antimafia BENI SEQUESTRATI IN ITALIA DAL 1. 01. 2010 AL 9. 12.

Direzione Nazionale Antimafia BENI SEQUESTRATI IN ITALIA DAL 1. 01. 2010 AL 9. 12. 2010 ORGANIZZAZIONE CRIMINALE BENI IMMOBILI (appartamenti, ville, terreni) BENI MOBILI REGISTRATI (autovetture, moto, natanti) BENI MOBILI (aziende, titoli, quote societarie, somme di denaro, depositi bancari) TOTAL E BENI TOTALE VALORE 614 € 142. 026. 201 499 € 6. 868. 374 4. 198 € 68. 158. 863 5. 311 € 217. 053. 437 2. 598 € 2. 000. 810. 445 836 € 29. 927. 364 2. 170 € 1. 669. 681. 309 5. 604 € 3. 700. 419. 117 239 € 46. 359. 050 155 € 2. 345. 400 176 € 23. 312. 463 570 € 72. 016. 913 MAFIA 1. 143 € 580. 199. 917 390 € 10. 829. 134 1. 201 € 2. 297. 856. 937 2. 734 € 2. 888. 885. 987 NDRANGHETA 1. 209 € 573. 717. 712 304 € 11. 591. 700 761 € 462. 316. 292 2. 274 € 1. 047. 625. 704 TOTALE 5. 803 € 3. 343. 113. 325 2. 184 € 61. 561. 972 8. 506 € 4. 521. 325. 864 16. 493 € 7. 926. 001. 159 ALTRE O. C. CAMORRA CRIMINALITA' PUGLIESE

Direzione Nazionale Antimafia BENI CONFISCATI IN ITALIA DAL 1. 01. 2010 AL 9. 12.

Direzione Nazionale Antimafia BENI CONFISCATI IN ITALIA DAL 1. 01. 2010 AL 9. 12. 2010 ORGANIZZAZIONE CRIMINALE BENI MOBILI REGISTRATI (autovetture, moto, natanti) BENI IMMOBILI (appartamenti, ville, terreni) BENI MOBILI (aziende, titoli, quote societarie, somme di denaro, depositi bancari) TOTALE BENI TOTALE VALORE 87 € 37. 876. 200 381 € 3. 001. 441 114 € 8. 295. 780 582 € 49. 173. 421 101 € 41. 655. 000 13 € 375. 000 27 € 8. 255. 210 141 € 50. 285. 210 51 € 8. 530. 186 23 € 466. 314 21 € 2. 722. 888 95 € 11. 719. 388 MAFIA 456 € 195. 252. 177 136 € 48. 874. 892 312 € 727. 833. 096 904 € 971. 960. 165 NDRANGHETA 135 € 37. 587. 000 51 € 1. 274. 000 94 € 43. 557. 494 280 € 82. 418. 494 TOTALE 830 € 320. 900. 563 604 € 53. 991. 647 568 € 790. 664. 468 2. 002 € 1. 165. 556. 678 ALTRE O. C. CAMORRA CRIMINALITA' PUGLIESE

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 Direzione Nazionale Antimafia ORGANI DELL’AGENZIA o Il Direttore o Il Consiglio direttivo 1.

Direzione Nazionale Antimafia ORGANI DELL’AGENZIA o Il Direttore o Il Consiglio direttivo 1. 2. 3. 4. Un rappresentante del Ministero dell’interno Un magistrato designato dal Ministro della giustizia Un magistrato designato dal Procuratore Nazionale Antimafia Il Direttore dell’Agenzia del demanio o un suo delegato o Il Collegio dei revisori

Direzione Nazionale Antimafia I BENI CONFISCATI SONO DEVOLUTI ALLO STATO o L’AGENZIA NAZIONALE PER

Direzione Nazionale Antimafia I BENI CONFISCATI SONO DEVOLUTI ALLO STATO o L’AGENZIA NAZIONALE PER L’AMMINISTRAZIONE E LA DESTINAZIONE DEI BENI SEQUESTRATI E CONFISCATI ALLA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA HA COMPETENZA PER TUTTI I CASI DI CONFISCA DISPOSTA IN SEDE PENALE O IN SEDE DI PREVENZIONE

Direzione Nazionale Antimafia Legge 13 agosto 2010 n. 136 “Piano straordinario contro le mafie,

Direzione Nazionale Antimafia Legge 13 agosto 2010 n. 136 “Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al Governo in materia di normativa antimafia” Delega al Governo per l’adozione di un decreto legislativo recante il codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione. La previsione è di riordinare, razionalizzare e integrare l'intera disciplina vigente comprendendo in un unico “codice antimafia” tutte le norme in materia comprendendo anche quelle del procedimento di prevenzione.

Direzione Nazionale Antimafia Decreto Legislativo 6 settembre 2011 n. 159 Il Governo ha solo

Direzione Nazionale Antimafia Decreto Legislativo 6 settembre 2011 n. 159 Il Governo ha solo parzialmente esercitato la delega per l’emanazione di un codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione. Il decreto legislativo 159/2011 o anche codice antimafia in realtà non è un codice delle leggi antimafia ma un codice delle misure di prevenzione e della certificazione antimafia . Nel libro I è contenuta tutta la normativa in materia di prevenzione e la disciplina relativa alla Agenzia Nazionale per i beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata.

 Direzione Nazionale Antimafia I casi di esecuzione di misure di prevenzione in Europa

Direzione Nazionale Antimafia I casi di esecuzione di misure di prevenzione in Europa q q L’Autorità giudiziaria spagnola ha dato esecuzione al decreto di sequestro di alcune aziende in Spagna disposto il 17. 05. 2010 dal Tribunale di Agrigento nei confronti di Agrò Diego, nato a Racalmuto (AG) il 21. 06. 1946; L’Autorità giudiziaria spagnola ha dato esecuzione al decreto di sequestro di un immobile in Spagna disposto il 18. 01. 2010 dal Tribunale di Roma nei confronti di Santafede Mario, nato a Napoli il 5. 03. 1953; L’autorità giudiziaria olandese ha dato esecuzione al decreto di sequestro di una somma di danaro in Olanda disposto dal Tribunale di Reggio Calabria nei confronti di Polito Nicola, nato a Locri il 6. 10. 1977; L’autorità giudiziaria svizzera ha dato esecuzione al decreto di confisca di due conti correnti bancari disposta dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (CE)