DIPARTIMENTO PER GLI AFFARI INTERNI E TERRITORIALI Direzione

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DIPARTIMENTO PER GLI AFFARI INTERNI E TERRITORIALI Direzione Centrale per l’Amministrazione Generale e per

DIPARTIMENTO PER GLI AFFARI INTERNI E TERRITORIALI Direzione Centrale per l’Amministrazione Generale e per gli Uffici Territoriali del Governo Presentazione grafica della CONFERENZA PERMANENTE “Nel nostro mondo complesso ed in rapido mutamento, occorre sviluppare un’intelligenza collettiva capace di riunire attorno ad un tavolo comune tutte le parti in causa con un metodo basato sulla negoziazione e non sull’autorità, sulla deliberazione collettiva e non sulla competenza di leadership, sull’esperienza del quotidiano e non su una conoscenza da manuale!”(liberamente tratto da Fabienne Goux-Baudiment) Viceprefetto Maria Pia Dommarco – 2006 1

La Conferenza Permanente è istituita dall’art. 11, co. 3, del d. legs. n. 300/1999

La Conferenza Permanente è istituita dall’art. 11, co. 3, del d. legs. n. 300/1999 CONFERENZA PERMANENTE e il D. P. R. n. 180/2006 ne fissa i profili ordinamentali ed organizzativi 2

La Conferenza Permanente è un organismo collegiale che coadiuva il Prefetto, titolare della Prefettura-Utg,

La Conferenza Permanente è un organismo collegiale che coadiuva il Prefetto, titolare della Prefettura-Utg, nel compito di: assicurare l’esercizio coordinato dell’attività degli uffici periferici dello Stato e garantire la leale collaborazione tra gli uffici periferici dello Stato e gli enti locali ai sensi dell’art. 11, co. 2, del d. lgs. n. 300/1999 3

La Conferenza Permanente coadiuva, perciò li a t ci s Uffi Enti locali il

La Conferenza Permanente coadiuva, perciò li a t ci s Uffi Enti locali il Prefetto nel ruolo di garante dell’unità e della coesione del territorio coord iname nto e Leale ion z a r bo colla 4

La Conferenza Permanente come si compone Prefetto presidente Responsabili delle amministrazioni periferiche dello Stato

La Conferenza Permanente come si compone Prefetto presidente Responsabili delle amministrazioni periferiche dello Stato Soggetti istituzionali di cui è ritenuta utile la partecipazione CONFERENZA PERMANENTE Pres. Provincia Città metropolitana Sindaci Comuni interessati Presidente della Regione 5

La Conferenza Permanente ai sensi dell’art. 4, co. 4, del D. P. R. n.

La Conferenza Permanente ai sensi dell’art. 4, co. 4, del D. P. R. n. 180/2006 si articola in 4 sezioni CONFERENZA PERMANENTE SEZIONE III SEZIONE IV Amministrazioni d’ordine Sviluppo economico e attività produttive Territorio, ambiente e infrastrutture Servizi alla persona e alla comunità Nell’ambito di ciascuna sezione, è possibile costituire appositi gruppi di lavoro per la realizzazione di specifici progetti 6

La Conferenza Permanente E’ CONVOCATA DAL PREFETTO in relazione all’esercizio dei compiti di coordinamento

La Conferenza Permanente E’ CONVOCATA DAL PREFETTO in relazione all’esercizio dei compiti di coordinamento dell’attività amministrativa e su richiesta Presidente della Regione Presidente della Provincia Sindaci dei Comuni interessati per questioni di competenza statale connesse con le attribuzioni regionali, provinciali, comunali o di altri enti e anche su richiesta di 1/3 dei componenti di diritto 7

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output PROBLEMATICHE GRUPPI di LAVORO PROPOSTE DECISIONI CONFLITTI ACCORDI Attiva zione di una rete territo riale INPUT Attiva zione di proce La Conferenza Permanente 8

La Conferenza Permanente è uno strumento di conoscenza della realtà territoriale che consente l’acquisizione

La Conferenza Permanente è uno strumento di conoscenza della realtà territoriale che consente l’acquisizione di conoscenze ed informazioni utili a delineare mappa sullo stato delle P. A. in provincia stabile funzione di monitoraggio che alimenta un sistema di banche-dati 9

La Conferenza Permanente e le tematiche delle sezioni Nella generalità dei casi, le tematiche

La Conferenza Permanente e le tematiche delle sezioni Nella generalità dei casi, le tematiche trattate dalle sezioni rispecchiano problematiche ad alta complessità che trovano nella conferenza la sede naturale per un approccio integrato ed istituzionale tra diversi sistemi di competenze e conoscenze per la individuazione di soluzioni comuni e condivise. 10

La Conferenza Permanente e gli aspetti delle tematiche trattate dalle sezioni Le tematiche trattate

La Conferenza Permanente e gli aspetti delle tematiche trattate dalle sezioni Le tematiche trattate dalle sezioni presentano, in linea di massima, le seguenti caratteristiche: • una comune complessità normativa; • una potenziale conflittualità dei soggetti interessati; • la necessità di integrare sistemi diversi di competenze, conoscenze e metodi per arrivare a soluzioni comuni e condivise; • l’esigenza di trovare momenti unitari di confronto. 11

La Conferenza Permanente Nel corso del 2006, si è imposto all’attenzione generale un tema

La Conferenza Permanente Nel corso del 2006, si è imposto all’attenzione generale un tema di grande problematicità, il “ bullismo “, preoccupante fenomeno sociale sempre più diffuso tra i giovani e nelle scuole. La Prefettura di Belluno ha elaborato sull’argomento un interessante dossier che si propone a seguire 12

Prefettura di Belluno - UTG BULLISMO E DISAGIO GIOVANILE Ti è mai capitato di

Prefettura di Belluno - UTG BULLISMO E DISAGIO GIOVANILE Ti è mai capitato di assistere o di essere coinvolto in situazioni di prepotenza? Lo sai che il Bullismo è: - quando sei costretto a subire piccoli furti, minacce e prepotenze da parte di uno o più compagni che ti dicono e fanno cose spiacevoli ? - quando vieni sempre escluso dal gruppo ? -quando ti considerano un debole e ripetutamente se la prendono con te ? Se uno fa il BULLO CON TE … racconta quanto è successo ad una persona di cui ti fidi Se uno fa il BULLO CON QUALCUN ALTRO … invita anche i tuoi amici a non sostenerlo e chiedi aiuto ad un adulto se la situazione peggiora Il BULLISMO. . . parlarne è la tua forza 13

Prefettura di Belluno - UTG COSA E' IL BULLISMO ? È un’azione che mira,

Prefettura di Belluno - UTG COSA E' IL BULLISMO ? È un’azione che mira, deliberatamente, a ferire: spesso è persistente e dura nel tempo. Per coloro che ne sono vittime è difficile difendersi. Alla base di tali comportamenti sopraffattori vi è un abuso di potere e un desiderio di prevaricare. CARATTERISTICHE Intenzionalità: comportamento aggressivo volontario e intenzionale; sistematicità: comportamento realizzato più volte e ripetuto nel tempo; L’asimmetria di potere: tra il bullo e vittima c’è differenza di potere, determinata dalla forza fisica, dall’età o dal numero quando si verifica il fenomeno in gruppo. La vittima, in ogni caso, non riesce a difendersi adeguatamente e prova un senso di impotenza. 14

Prefettura di Belluno - UTG COSA E' IL BULLISMO ? LE FORME DI BULLISMO

Prefettura di Belluno - UTG COSA E' IL BULLISMO ? LE FORME DI BULLISMO DIRETTO: comportamenti nei quali la forza fisica è elemento essenziale per nuocere: picchiare, spingere, far cadere ecc. Si ha bullismo diretto anche quando, ad esempio, qualcuno ti costringe a subire piccoli furti o altre forme di prevaricazione. BULLISMO VERBALE: comportamenti nei quali la parola è strumento di offesa nei confronti della vittima: insulti, prendere in giro, esprimere pensieri razzisti, con azioni insistenti e ripetute. BULLISMO INDIRETTO: comportamenti non direttamente rivolti alla vittima, ma che le arrecano disagio e danno nell’ambito relazionale con altri. Le azioni velate e i comportamenti non visibili portano all’esclusione e all’isolamento della vittima, attraverso la diffusione di pettegolezzi e calunnie espresse sul suo conto. 15

Prefettura di Belluno - UTG QUANDO QUALCUNO FA “IL BULLO” CON TE, COSA PUOI

Prefettura di Belluno - UTG QUANDO QUALCUNO FA “IL BULLO” CON TE, COSA PUOI FARE? Per prima cosa racconto quello che mi è successo a una persona della quale mi fido; Ne parlo ai miei genitori, ai miei insegnanti. Non devo tenere la cosa segreta; parlarne è il primo passo per cercare di risolvere il problema, non vuol dire che sono debole; Cerco di stare in compagnia di amici che possono aiutarmi veramente; Cerco di non dare soddisfazione al bullo, non mi faccio notare turbato o preoccupato dal suo atteggiamento: così ne riduco la sua dimensione; Sono convinto che il bullo è solo un debole ed agisce da vigliacco nei confronti di coloro i quali sembrano fragili ai suoi occhi e che crede meno furbi di lui; solo così si sente realizzato: ma io non gli permetto di farlo, perché sono forte dentro. 16

Prefettura di Belluno - UTG QUANDO QUALCUNO FA “IL BULLO” CON QUALCUN ALTRO, COSA

Prefettura di Belluno - UTG QUANDO QUALCUNO FA “IL BULLO” CON QUALCUN ALTRO, COSA PUOI FARE? Non partecipo alle azioni del “bullo”; Anche se è una vittima che non conosco bene, lo aiuto a difendersi; Cerco di evitare che il “bullo” si prenda gioco anche di me, invitando i miei compagni a non condividere le sue azioni; Mi adopero con parole ed azioni affinché venga da tutti compreso che io non sono concorde con ciò che sta facendo; Mi rivolgo ad un adulto che ritengo possa intervenire per porre fine alla situazione di disagio; Cerco di sottrarre la vittima al bullo e la accompagno da un adulto del quale mi posso fidare e lo invito ad esporre i fatti di cui è stato oggetto; Accolgo la vittima all’interno del mio gruppo, facendola partecipare all’attività collettiva: così sono certo che non si sentirà solo. 17

Prefettura di Belluno - UTG COSA NON E’ IL BULLISMO ? Il bullismo è

Prefettura di Belluno - UTG COSA NON E’ IL BULLISMO ? Il bullismo è una tra le possibili manifestazioni di aggressività che accadono tra bambini e ragazzi. Ma non tutti questi comportamenti sono bullismo. Non sono Bullismo quei comportamenti che scaturiscono da eventi particolarmente gravi e che costituiscono un vero e proprio reato. Attaccare un coetaneo con coltellini o altri oggetti pericolosi, fare minacce pesanti, procurare ferite fisiche gravi, commettere furti di oggetti, indumenti e materiali in genere, compiere molestie o abusi sessuali, sono condotte delittuose che rientrano nella categoria dei comportamenti antisociali e devianti e non sono definibili come “bullismo”. 18

La Conferenza Permanente e la Direttiva Generale per l’attività amministrativa e per la gestione

La Conferenza Permanente e la Direttiva Generale per l’attività amministrativa e per la gestione A partire dal 2003 e in ciascuno degli anni successivi, la Direttiva del Ministro ha assegnato alla Direzione Centrale per l’Amministrazione Generale e per gli Uffici Territoriali del Governo un obiettivo operativo incentrato sulla conferenza permanente 19

La Direttiva Generale per l’attività amministrativa e per la gestione-2005 nell’ambito dell’obiettivo strategico del

La Direttiva Generale per l’attività amministrativa e per la gestione-2005 nell’ambito dell’obiettivo strategico del D. A. I. T. : Potenziare attraverso i Prefetti le conoscenze e gli interventi utili a favorire lo sviluppo della coesione sociale e il contrasto di ogni forma di discrimin azione, ampliando le garanzie a tutela dei cittadini e delle attività economiche ha affidato alla Direzione Centrale l’obiettivo operativo Promuovere attraverso i Prefetti, nell’ambito dell’attività delle conferenze permanenti, la conoscenza dello stato dei servizi pubblici statali nella provincia a fini di garanzia dei livelli essenziali nelle prestazioni pubbliche e del rispetto della leale collaborazione con le autonomie territoriali 20

La Conferenza Permanente e l’indagine sui servizi pubblici statali, realizzata in attuazione dell’obiettivo operativo

La Conferenza Permanente e l’indagine sui servizi pubblici statali, realizzata in attuazione dell’obiettivo operativo della Direttiva 2005 -2006 Risultati 21

La Conferenza Permanente Regionale: Prefettura-Utg dell’Aquila Con riferimento alla “materia dei servizi”, è risultato

La Conferenza Permanente Regionale: Prefettura-Utg dell’Aquila Con riferimento alla “materia dei servizi”, è risultato di particolare pregio il lavoro realizzato dalla Prefettura-Utg dell’Aquila che ha avviato, in sede di conferenza regionale, un monitoraggio costante, a cadenza quadrimestrale, sull’adozione della carta dei servizi da parte delle Amministrazioni periferiche dello Stato della regione. La stessa Prefettura ha, altresì, avviato monitoraggi anche in relazione ad altre tematiche riguardanti la modernizzazione degli uffici pubblici, quali la digitalizzazione e la semplificazione amministrativa. Di seguito, si riportano i risultati delle suddette indagini. 22

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NOTE: Ufficio Scolastico Regionale: il Ministero della Pubblica Istruzione non ha ancora fornito disposizioni

NOTE: Ufficio Scolastico Regionale: il Ministero della Pubblica Istruzione non ha ancora fornito disposizioni in merito. Provveditorato OO. PP. Lazio Abruzzo e Sardegna Sede Coordinata dell’Aquila: la questione è stata segnalata all’Amministrazione Centrale per ogni opportuna notizia. Direzione Regionale INAIL: la Carta dei Servizi è disponibile presso ogni sede ed è scaricabile dal sito internet “inail nazionale e regionale”. Direzione Regionale del Lavoro: sebbene in un primo momento avesse comunicato di essere tenuta all’adozione della carta dei servizi, successivamente ha precisato di non essere invece tenuta all’adozione della carta stessa. Circoscrizione Aeroportuale: sebbene in un primo momento avesse comunicato di essere tenuta all’adozione della carta dei servizi, successivamente ha precisato di non essere invece tenuta all’adozione della carta stessa. 26

II QUADRIMESTRE 2005 Amministrazioni coinvolte numero delle caselle assegnate ai dipendenti numero dei dipendenti

II QUADRIMESTRE 2005 Amministrazioni coinvolte numero delle caselle assegnate ai dipendenti numero dei dipendenti II QUADRIMESTRE 2006 numero delle caselle assegnate ai dipendenti numero dei dipendenti

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note: Comando Regionale Guardia di Finanza – ha chiesto di essere espunto dalla rilevazione

note: Comando Regionale Guardia di Finanza – ha chiesto di essere espunto dalla rilevazione poiché il numero delle caselle non è stato ancora ufficializzato dal Comando Generale del Corpo e perché il sistema di comunicazione riguarda esclusivamente la comunicazione interna Comando Provinciale Guardia di Finanza – non è in possesso di indirizzi istituzionali di posta elettronica; tutto il personale in forza è dotato di una propria casella. Comando Regionale CFS – dato complessivo regionale esclusi i Comandi Provinciali di PESCARA, CHIETI E TERAMO. Comando 33° Reggimento Artiglieria Terrestre “Acqui”: ha comunicato che, contestualmente alla distribuzione della nuova Carta Multiservizi della Difesa (CMD) fornita a tutto il personale dipendente, è stata assegnata UNA casella di posta elettronica ai dipendenti. Compartimento Polizia Stradale per l’Abruzzo – L’Aquila: dato complessivo riferito a: Compartimento Polstrada Aq, Sezione Polstrada Aq, Distaccamento Polstrada Sulmona, Sezione Polstrada PE, Distaccamento Polstrada Piano D’Orta(PE), Sezione Polstrada CH, Sottosezione Polstrada Vasto (CH). Comando Organizzazione Penitenziaria Militare: espunto dalla rilevazione non avendo mai fornito risposta. Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria - Provveditorato Regionale per l’Abruzzo e il Molise: dato complessivo riferito alla Scuola Formazione ed aggiornamento di Sulmona + U. E. Pescara-Chieti-Teramo + P. R. A. P. Teramo + Casa Circ. Pescara. Casa Circondariale di Avezzano : dal 26 aprile 2006 l’istituto è formalmente chiuso per ristrutturazione. Direzione Generale S. I. I. T. Lazio, Abruzzo e Sardegna – Settore Trasporti –Roma; Direzione S. I. I. T. Lazio, Abruzzo e Sardegna – settore trasporti- Ufficio Motorizzazione Civile L’Aquila; Provveditorato alle OO. PP. Lazio Abruzzo e Sardegna – Sede Coordinata L’Aquila: espunti dalla rilevazione non avendo mai fornito risposta. Direzione Marittima di Pescara – dato complessivo regionale riferito a: Capitanerie di Porto di Pescara e di Ortona + Ufficio Circondariale Marittimo di Vasto e di Giulianova + Delegazione di spiaggia di Montesilvano. Direzione Generale Ufficio Scolastico Regionale: dato complessivo riferito anche all’Ufficio Scolastico Provinciale dell’Aquila esclusi gli Uffici Scolastici Provinciali di Pescara, Chieti e Teramo. Direzione Regionale del Lavoro - dato complessivo regionale : DRL + 4 DDPPLL. Direzione Sede Regionale INPS – dato complessivo regionale. Agenzia delle Entrate di Teramo: il dato indicato nella precedente rilevazione era stato fornito in maniera errata (203 invece di 103). 32

Prefettura - Ufficio Territoriale del Governo dell’Aquila Conferenza Permanente ex art. 4 D. P.

Prefettura - Ufficio Territoriale del Governo dell’Aquila Conferenza Permanente ex art. 4 D. P. R. 180/2006 ABRUZZO ATTIVITA' SVOLTA NEL CAMPO DELLA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI Direzione Regionale del Lavoro - ASL – ISPESL 2002 1 INFORTUNI SUL LAVORO DENUNCIATI ALL'INAIL Casi mortali 23. 606 2003 23. 866 2004 2005 I sem. 2006 23. 494 23. 543 11. 585 11450 45 45 39 31 10 18 2 AZIENDE ISPEZIONATE 3. 886 4. 420 4. 923 4. 451 1. 849 2291 3 TOTALE ACCESSI 7. 341 7. 182 8. 038 7. 046 2. 991 3596 4 TOTALE VERIFICHE (app. soll. - imp. terra - ascensori - app. a pressione) 4. 499 5. 663 7. 084 3. 353 3153 5 ISPETTORI TECNICI OPERANTI IN ABRUZZO 6 VERIFICHE ISPESL (attività omologativa di app. ed impianti) 68 74 73 70 (12 Dir Lav. – 56 ASL) (12 Dir. Lav. -62 ASL) (12 Dir. Lav. -61 ASL) (12 Dir. Lav. -58 ASL) (12 Dir. Lav. -61 ASL) (12 Dir. Lav. - 58 ASL) 3. 377 3. 435 2. 557 2349 1. 968 3. 182 126. 408 127. 625 129. 118 131. 079 130. 062 131. 495 NUMERO AZIENDE CON DIPENDENTI n. d. 39. 251 46. 470 41. 962 47. 188 NUMERO LAVORAT. DIPENDENTI (Rif. Punto 7 n. d. 236. 646 244. 963 239. 724 246. 212 NUMERO AZIENDE ATTIVE 7 8 6. 708 Fonti: 1. INAIL-Direz. Reg. le Abruzzo (Settori Industria, Commercio, Agricoltura, Servizi); 6. ISPESL-Dip. to per l’Abruzzo; 7. Infocamere-Movimprese ed INPS; 8. INPS 2, 3, 4, 5. Direz. Reg. le Lavoro e Direz. Reg. le Sanità;

La Conferenza permanente e l’intervento sostitutivo del Prefetto Viene a conoscenza di disfunzioni o

La Conferenza permanente e l’intervento sostitutivo del Prefetto Viene a conoscenza di disfunzioni o anomalie dell’attività amministrativa di un ufficio periferico dello Stato tali da poter arrecare un grave pregiudizio alla qualità dei servizi resi alla collettività. Prefetto Esito positivo della mediazione Esperisce una preventiva attività di mediazione Convoca la C. P, per: Definizione del problema Esito negativo 1. Esaminare la situazione; 2. Individuazione delle misure necessarie per evitare il grave pregiudizio alla qualità dei servizi Invita il responsabile dell’ufficio ad adottare i provvedimenti necessari assegnando un termine ed in caso di inottemperanza : Richiede assenso al ministero competente o Il presidente del Consiglio dei Ministri può deferire la questione al Consiglio dei Ministri. Non ess espr Es Informa il Presidente del Consiglio dei Ministri pre s so Adotta i provvedimenti necessari Può autorizzare l’intervento sostitutivo del Prefetto 34

Elenco delle tematiche trattate dalle Sezioni - anno 2006 • Sezione I : Amministrazioni

Elenco delle tematiche trattate dalle Sezioni - anno 2006 • Sezione I : Amministrazioni d’ordine • Sezione II: Sviluppo economico e attività produttive • Sezione III: Territorio, ambiente e infrastrutture • Sezione IV: Servizi alla persona e alla comunità Temi d’interesse generale trattati in seduta plenaria 35

FINE DELLA PRESENTAZIONE DELLA CONFERENZA PERMANENTE 36

FINE DELLA PRESENTAZIONE DELLA CONFERENZA PERMANENTE 36